L'Indiscreto

L'Indiscreto L'INDISCRETO era un periodico che parlava di cultura e altro, oggi è una rivista che parla di cultura e altro, edita dalla casa d'aste Pananti.

Luigi Mangione è il volto del "Bloom": nessuna identità, nessun programma, solo un atto di pura potenza contro un mondo ...
24/01/2025

Luigi Mangione è il volto del "Bloom": nessuna identità, nessun programma, solo un atto di pura potenza contro un mondo insostenibile.

di Emanuele Edilio Pelilli

Il caso di Luigi Mangione, arrestato per l’omicidio del CEO di United Healthcare, ha scosso il dibattito globale. Mangione il "Bloom": l’umano comune, anonimo e incompiuto, che improvvisamente sprigiona la propria potenza latente contro un sistema insostenibile. La sua vicenda rivela il cuore de...

Anche una roccia potrebbe avere una coscienza? Il panpsichismo sfida le nostre convinzioni sulla mente e la materia. Di ...
22/01/2025

Anche una roccia potrebbe avere una coscienza? Il panpsichismo sfida le nostre convinzioni sulla mente e la materia.

Di Philip Goff

Il problema della coscienza ha diviso filosofi e scienziati per secoli, bloccati tra il rigore del materialismo e il mistero del dualismo. Ma una terza via esiste: il panpsichismo, una teoria che riformula la coscienza come una proprietà fondamentale della materia. Recuperando intuizioni di Bertran...

È più di un ban: è una battaglia tra algoritmi, narrative e potere. Cosa sta accadendo tra TikTok e RedNote?Di Alessandr...
20/01/2025

È più di un ban: è una battaglia tra algoritmi, narrative e potere. Cosa sta accadendo tra TikTok e RedNote?

Di Alessandro Y. Longo

TikTok ha rivoluzionato non solo i trend digitali ma anche il discorso pubblico, mettendo in crisi le narrazioni tradizionali del potere. Con un possibile bando negli Stati Uniti, prende forma un esodo verso RedNote, piattaforma cinese che ridisegna le regole delle contro-narrazioni. Come siamo arri

Si tocca una donna cyborg? E per quale motivo, nel caso? Prima di rispondere a queste domande, Martina Maccianti ha rece...
18/01/2025

Si tocca una donna cyborg? E per quale motivo, nel caso? Prima di rispondere a queste domande, Martina Maccianti ha recensito per la nostra rubrica 'Soft Science Macchina, linguaggio, identità' (Timeo) di Franny Choi.

Quello di Franny Choi più che un linguaggio poetico è uno strumento che sembra emulare la parola delle macchine, come se il suo processo di scrittura fosse filtrato attraverso un algoritmo, mantenendo una carica emozionale massima. Choi disegna una struttura che sembra ripetitiva e logica per creare intrecci che parlano di identità, tecnologia, corpo, carne. In apertura, un glossario a tabella ci fornisce una semantica che non conosce cristallizzazioni umane: “FANTASMA Significato il contorno del silenzio”.
“FANTASMA Sogna di essere riempita. O carne”.
E così via.
Ogni pagina è come un ciclo di codice: si sviluppa attraverso iterazioni, modifiche e aggiustamenti, ricordando i movimenti che un programma informatico potrebbe innescare per risolvere un bug o evolversi. I suoi versi sembrano scorrere come una serie di comandi che non solo descrivono l’esperienza, ma la codificano, decodificano, rielaborano.
Nel linguaggio di Choi ogni frammento rappresenta un’interrogazione che tenta di scomporre il sé, senza mai poterlo fare in modo completo e finito. Le parole diventano istruzioni, ma anche simboli di
una frattura tra l’individuo, il suo corpo e il mondo che tenta di rappresentare.
Un’identità continuamente frammentata, sempre nuova, rinnovata e fluida, in relazione a un linguaggio che non può mai esprimerne tutta la complessità. Le poesie di Choi sono una lingua ibrida, intermedia tra linguaggi e forme.
Se dovessi descrivere Soft Science in un’immagine sarebbe un diario segreto, con alcune pagine strappate e un lucchetto più grande e sicuro del necessario, appartenente a una macchina che, un giorno, d’un tratto, scopre di essere corpo. Soft Science è la celebrazione di un rinato corpo cyborg che soffre, che gode, che ansima, che si scopre.

“Una donna cyborg si tocca per tre motivi:

individuare gli ingranaggi
convincersi che è un mammifero;
smontarsi”.

2000 caratteri per parlare di un libro, ogni settimana o quasi, per chi legge L'Indiscreto e vuole leggere ancora di più. In copertina, elaborazione da un'opera Di Andy Warhol (After), courtesy Pananti Di Martina Maccianti Quello di Franny Choi più che un linguaggio poet

Un ricordo a più voci del grande regista da parte di autori e autrici di Indiscreto
17/01/2025

Un ricordo a più voci del grande regista da parte di autori e autrici di Indiscreto

Ieri è deceduto David Lynch. È stato un regista capace di ridefinire l’idea stessa di immagine cinematografica e in questa raccolta di ricordi, autori e autrici dell'Indiscreto cercano di rendere omaggio alla sua complessa eredità artistica e alla sua capacità unica di trasformare il cinema in...

Incendi e crisi climatica lasciano cicatrici, fisiche e mentali. Come affrontarle?Di Clayton Page Aldern
15/01/2025

Incendi e crisi climatica lasciano cicatrici, fisiche e mentali. Come affrontarle?

Di Clayton Page Aldern

Incendi, uragani, cambiamenti climatici: eventi devastanti che risuonano non solo nel paesaggio ma nelle persone. Questa è la storia di Michael Reed e di molti altri, in cui il trauma diventa un compagno di viaggio. Ma c'è speranza, e sta nell’affrontare, raccontare e ripensare il dolore. Que

C’entra la femminilità, la distruzione della società moderna, l’orrendo, il paganesimo, la violenza e il sacro. Sembrano...
13/01/2025

C’entra la femminilità, la distruzione della società moderna, l’orrendo, il paganesimo, la violenza e il sacro. Sembrano cose vecchie, ma sono invece molto contemporanee.

Di Diego De Angelis

C'entra la femminilità, la distruzione della società moderna, l'orrendo, il paganesimo, la violenza e il sacro. Sembrano cose vecchie, ma sono invece molto contemporanee. In copertina “The Kiss” di Ambrogio Alciat di Diego De Angelis C’è un saggio imprescindibile per chi studia

Beaufs et barbares: due categorie sociali complesse, affrontate nel libro che oggi ha recensito per   Simone Musella.Der...
11/01/2025

Beaufs et barbares: due categorie sociali complesse, affrontate nel libro che oggi ha recensito per Simone Musella.
DeriveApprodi Editore

Nei giorni della morte a Milano di Ramy Elgaml e delle relative violente proteste che l’hanno seguita, è più che mai fondamentale parlare del libro, uscito di recente per i tipi di DeriveApprodi, Maranza di tutto il mondo, unitevi! (titolo originale, Beaufs et barbares: Le pari du nous) dell’attivista franco algerina Houria Bouteldja, parte del PIR, il Parti des Indigènes de la République. Nel libro – seguito, per quel che concerne la pubblicazione in italiano dell’autrice, del suo I bianchi, gli ebrei e noi (Sensibili alle Foglie) – l’autrice affronta una mancanza sul piano linguistico, filosofico e politico della sostanza razziale dello Stato francese, unendo autori come Marx, Gramsci, Aimé Cesaire e C.L.R. James alla propria prospettiva da “indigena”, membra di un sottoproletariato sfruttato e vittima di razzismo. È partendo da qui che traccia due categorie: i cosiddetti beaufs, i bifolchi, il sottoproletariato bianco delle periferie, dimenticato dalla politica e dalla sinistra “umanista” che siede in Parlamento; e i barbares, il proletariato straniero di cui essa stessa fa parte, gli afro-francesi figli del colonialismo, anch’essi dimenticati da chi dice di combattere per i loro diritti. Attraverso un linguaggio dal tratto marcatamente duro, sprezzante e spietato, contro ogni forma di moralismo, Bouteldja analizza il quadro di un razzismo che è consustanziale allo Stato capitalista contemporaneo, costruito sulle fondamenta del colonialismo e del genocidio dei popoli. Solo unendo insieme i concetti di classe e di razza, ci dice l’autrice, beaufs et barbares riusciranno insieme a combattere contro un fascismo che si prospetta sempre più terrificantemente vicino a tutti noi. Bouteldja ci offre una lettura molto forte, e di certo non si sarà d’accordo con molte delle sue istanze; ma, come dicono i curatori del libro, Elsa Gios e Miguel Mellino, da quest’opera possiamo ricavare “importanti indicazioni tanto di metodo come di inchiesta politica”.

In copertina, elaborazione da un'opera di Renato Natali (Pananti Casa d'Aste)

2000 caratteri per parlare di un libro, ogni settimana o quasi, per chi legge L'Indiscreto e vuole leggere ancora di più. In copertina, elaborazione da un'opera Di Renato NAtali, courtesy Pananti Di Simone Musella Nei giorni della morte a Milano di Ramy Elgaml e delle rel

Di periodo storico in periodo storico il vino è stato un’altra cosa. Un concetto mutevole: da magia a cibo, da scienza a...
10/01/2025

Di periodo storico in periodo storico il vino è stato un’altra cosa. Un concetto mutevole: da magia a cibo, da scienza ad arte.

Di Luciano Maffi

Di periodo storico in periodo storico il vino è stato un'altra cosa. Un concetto mutevole: da magia a cibo, da scienza ad arte. in copertina anonimo italiano, bicchiere di vino e natura morta di Luciano Maffi Il gusto del vino è un concetto dinamico, influenzato non solo da cambiamenti

L'io lirico si confronta con la macchina: serve davvero un autore per fare poesia? Un viaggio che ci mostra cosa ci inse...
08/01/2025

L'io lirico si confronta con la macchina: serve davvero un autore per fare poesia? Un viaggio che ci mostra cosa ci insegna l'AI sull'espressione poetica.

Di Dario Denta

Nell’epoca delle Intelligenze Artificiali, la poesia lirica si confronta con una domanda cruciale: può esistere soggettività senza un soggetto reale? Attraverso esempi che spaziano dagli haiku di Basho ai versi generati da algoritmi, Dario Denta esplora come l’“io lirico” riveli la sua nat...

La prima recensione dell'anno è dedicata a un libro strano e perturbante: L'Insaziabile, di A.K. Blakemore (Fazi Editore...
04/01/2025

La prima recensione dell'anno è dedicata a un libro strano e perturbante: L'Insaziabile, di A.K. Blakemore (Fazi Editore)

Di Francisca Circelli

“Mi sono anche ispirata […] a La passione secondo G.H. di Clarice Lispector”, ci dice A. K. Blakemore nella postfazione al romanzo, per trovare la giusta corrispondenza tra piacere e disgusto. L’obiettivo è centrato, infatti L’ insaziabile (Fazi) è un libro dalla doppia anima: una meravigliosa, l’altra inquietante, con un’ambiguità di fondo che percorre tutte le pagine, a partire dal protagonista. Il giovane Tarare, conosciuto anche come il Grande Tarare, l’Insaziabile, ormai sul letto di morte presso Le Sorelle della Ca**tà, decide di affidare la propria storia alla spaventata Suor Perpetué. Un’ esistenza segnata da una fame incontrollabile e atavica, così insopprimibile che egli stesso finirà con l’identificarsi con essa: “La fame è ciò che sono”. Non un semplice appetito, ma una fame viscerale ed emotiva sintomatica di un enorme vuoto interiore che Tarare non riesce a colmare con il cibo o, per meglio dire, con l’atto del mangiare, poiché egli non si nutre solo di canonici viveri, ma trangugia cose vive e cose morte, sassi e tappi, stoffe e oggetti di ogni tipo. Come si diventa un essere fatto di pura fame? Con l’abbandono, con la solitudine, saggiando la meschinità che contraddistingue la brava gente. Sullo sfondo della Rivoluzione francese, A.K. Blakemore si ispira a una storia vera per tessere la trama di un mito. Qui, tutto ha una doppia faccia, perfino la scrittura, che passa da uno stile poetico ricamato di francesismi a minuziose e inquietanti descrizioni di interiora, sangue, fetore e putrefazione. Tarare è un ragazzo che non ha ricevuto nulla dalla vita ma è anche una bestia. “Voi non siete una vittima”, dice suor Perpetué, “Siete un uomo ignobile e sgradevole”. “Non potrei essere tutt’e due le cose?”, le risponde Tarare. In un romanzo dove fatti reali e mito si fondono perfettamente, anche la morale deve fare i conti con l’ambivalenza delle cose, Tarare ha compiuto atti spregevoli ma ne ha subiti altrettanti e questi lo hanno portato a essere quel personaggio per cui si prova sia compassione che disgusto. La sua fame aumenta in relazione alle ingiustizie che subisce e, ogni volta, Tarare chiede uno sforzo in più al suo stomaco e alla sua coscienza. Cosa sogna un ragazzo così miserevole? Per scoprirlo non resta che leggere la sua storia in bilico tra grottesco e onirico.

In copertina elaborazione da un'opera di Renato Natali (Pananti Casa d'Aste)

2000 caratteri per parlare di un libro, ogni settimana o quasi, per chi legge L'Indiscreto e vuole leggere ancora di più. In copertina, elaborazione da un'opera Di Renato NAtali, courtesy Pananti di Francisca Circelli “Mi sono anche ispirata […] a La passione secondo G.H.

Plastica ovunque: dagli anni '50 alle geologie del futuro. Una storia di tecnologia, nostalgia e mutazioni.Di Giorgiomar...
03/01/2025

Plastica ovunque: dagli anni '50 alle geologie del futuro. Una storia di tecnologia, nostalgia e mutazioni.

Di Giorgiomaria Cornelio

Dall’epopea di Earl Tupper e Brownie Wise alle inquietanti scoperte di plastiglomerati geologici, il destino della plastica si intreccia con quello delle nostre case, dei nostri corpi e del pianeta stesso. Tra tecnologie di controllo, biohacking ormonale e nostalgia per un’era sigillata, la plas...

Cosa significa attivare l’arcano della Torre nel passaggio tra vecchio e nuovo anno? Scopri come i crolli aprono la stra...
30/12/2024

Cosa significa attivare l’arcano della Torre nel passaggio tra vecchio e nuovo anno? Scopri come i crolli aprono la strada a nuovi inizi.

Di Francesca Matteoni

La Torre nei tarocchi non predice, ma invita a riflettere. Simbolo di squilibrio e cambiamento improvviso, ci mette di fronte al collasso delle certezze e alla possibilità di ricostruire. Questo viaggio esplora le fratture del nostro tempo – personali, collettive, planetarie – e ci chiede: come...

Nuovo appuntamento con  , la nostra rubrica dedicata alle recensioni brevi. Il libro di oggi è La città autistica di Alb...
28/12/2024

Nuovo appuntamento con , la nostra rubrica dedicata alle recensioni brevi. Il libro di oggi è La città autistica di Alberto Vanolo (Einaudi editore).

Recensione di Valentina Giuffrida.

Avete presente quei brevi saggi divulgativi che trasformano con un linguaggio semplice, ma puntuale, dibattiti un po’ di nicchia? Ecco, teneteli a mente. Ma contemporaneamente dimenticateli. Ora pensate a racconti di scene di vita quotidiana di un padre e un figlio, narrate con tagli ironici e riflessivi. Immaginate tenerezza e lucidità quasi abbagliante. Magari insieme a dei sorrisi e a un po’ di commozione (ma forse questa è solo una mia questione).

Ad ogni modo, in questo testo ci sono riflessioni inedite sui contesti urbani, presentazioni dei recenti dibattiti delle scienze sociali sulla neurodivergenza, punti di vista alternativi sul rapporto tra città e autismo, continue messe in discussione – e la cosa ci piace parecchio – dei modi egemonici di interpretare l’autismo e dell’utilizzo di categorie per pensare ai differenti modi di essere delle menti-corpo. Persino la voce narrante, situata e posizionata con attenzione, viene costantemente interrogata. Mai resa definitiva. Come se Donna Haraway strizzasse l’occhio a Michel Foucault, dopo aver stretto la mano all’idea di diffrazione di Karen Barad, passando per le teorie crip, la psicogeografia e la ricerca autobiografica.

Le geografie della neurodivergenza vengono, così, lette attraverso prospettive q***r: dalle scale più ampie dei discorsi medici e socioculturali alle derive urbane dei protagonisti. Ma dimentichiamo anche le scale, se vogliamo. Vanolo, geografo urbano, racconta come identità e pratiche autistiche si manifestano spazialmente e abitano le dimensioni materiali e immateriali delle città stesse. Crogiolo dinamico di relazioni, laboratorio di idee, campo d’azione politica per eccellenza, sito privilegiato per mettere in discussione costruzioni sociali. Ed è proprio questo che le città autistiche possono fare: pensare modelli di società differenti da quelli dominanti, dimostrandosi, tra le altre cose, luoghi perfetti dove trovare accoglienti pub un po’ punk. Il primo testo italiano di geografia sull’autismo che riesce a rivoluzionare anche tutto ciò che non era mai stato scritto prima.

2000 caratteri per parlare di un libro, ogni settimana o quasi, per chi legge L'Indiscreto e vuole leggere ancora di più. In copertina, elaborazione da un'opera Di Piero Guccione, courtesy Pananti di Valentina Giuffrida Avete presente quei brevi saggi divulgativi che trasforman

I consigli della redazione – e di amici e amiche della stessa – su cosa leggere ora che per via di Natale e capodanno ab...
23/12/2024

I consigli della redazione – e di amici e amiche della stessa – su cosa leggere ora che per via di Natale e capodanno abbiamo (forse) un po’ di tempo libero. Letture indiscrete per recuperare grandi classici, proporre regali di qualità o semplicemente lasciarsi andare a esplorare ottime storie.

I consigli della redazione - e di amici e amiche della stessa - su cosa leggere ora che per via di Natale e capodanno abbiamo tutti un po' di tempo da passare davanti al camino. Letture indiscrete per recuperare grandi classici, proporre regali di qualità o semplicemente lasciarsi andare a esplorar...

Il report 2024 svela che siamo leader globali nelle ricerche su persone trans e che l’hentai domina le fantasie. Una let...
20/12/2024

Il report 2024 svela che siamo leader globali nelle ricerche su persone trans e che l’hentai domina le fantasie. Una lettura che intreccia tabù e contraddizioni culturali.

Di Filippo Lubrano

Ad esempio, che siamo quelli che di più al mondo ricercano contenuti sui trans. Con buona pace della destra. in copertina e nel testo opere di dorothea tanning di Filippo Lubrano Come ogni anno a dicembre viene pubblicato il report di P0rnhub, il documento più significativo per scop

Il nostro cervello dipinge i ricordi, non li fotografa. Scopri come l'ippocampo – il piccolo cavalluccio marino nella no...
18/12/2024

Il nostro cervello dipinge i ricordi, non li fotografa. Scopri come l'ippocampo – il piccolo cavalluccio marino nella nostra testa – plasma memoria e identità.

Di Enrico Pitzianti

Ci sono parti di noi, del nostro cervello, che determinano la nostra memoria. E, quindi, come pensiamo e chi siamo. Parti di noi con funzioni tanto affascinanti da essere delle storie irresistibili. Una su tutte, l'ippocampo: descritto splendidamente in un saggio appena uscito. IN COPERTINA e

Illusioni chimiche e finanziarie: The Congress e The Substance raccontano il finanzcapitalismo e il suo devastante impat...
16/12/2024

Illusioni chimiche e finanziarie: The Congress e The Substance raccontano il finanzcapitalismo e il suo devastante impatto.

Di Stefano Jorio

Il film The Congress di Ari Folman e il recente The Substance di Coralie Fargeat mettono in scena il declino dell'Occidente attraverso un capitalismo illusorio e totalitario. Le storie di Robin e Elisabeth si intrecciano con una realtà dominata dal denaro iperreale, la mercificazione del sogno e la

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