30/10/2024
Sabato 09 Novembre
"RhymesforGaza" a CPA Firenze Sud
“Il senso del giusto nel senso del gruppo”
Da oltre un anno le immagini del calvario in Palestina ci fanno strizzare gli occhi. La sfida, anche con noi stess, è quella di non abituarsi alla barbarie, riuscire a far si che la rabbia non diventi frustrazione, e la frustrazione in lenta e inesorabile accettazione di un qualcosa che senti di non poter cambiare, di non poter far niente.
Quando lo scorso 5 ottobre i Giovani e le Giovani Palestinesi d’Italia hanno convocato una manifestazione nazionale, a Roma, siamo tornati a sentire che potevamo tornare ad essere forza collettiva e non frustrazione individuale. Bisognava contarsi, bisognava esserci, bisognava farsi sentire.
Alla notizia della volontà di governo e polizia di vietare quella piazza, immediatamente sono iniziate le solite chiacchiere: “Era chiaro, ormai è finita…”; “Non arriveremo mai a Roma, io non so se vengo”; “Ragazzi, occhio, è un trappolone”; “E’ già tanto se faremo un girotondo in piazza”
Di nuovo, la frustrazione, la paura, l’impotenza che si impossessava di noi.
E invece..
E invece quella piazza, militarizzata, chiusa, costretta da centinaia di poliziotti e mezzi blindati, si è riempita. All’appello dei giovani palestinesi, che con quel coraggio che questo popolo dimostra da oltre 70 anni di colonizzazione e deportazioni e che ancora, in tante forme diverse, resiste e lotta ovunque, hanno risposto in tanti, tantissimi.
La piazza si è riempita, a poco a poco, di gente da tutta Italia, che in mille modi si era messa in marcia convinta di raggiungere e manifestare contro la barbarie in Palestina, ad ogni costo, con ogni mezzo. E che ai divieti e alle minacce, si può rispondere con il coraggio e la insubordinazione.
Un divieto è tale finché qualcuno, e poi qualcun altro ancora, non lo viola.
In quella piazza abbiamo respirato lacrimogeni, e tanta tanta aria fresca.
L’acre odere dei gas asfissianti di chi voleva contenerla e zittirla, la boccata di ossigeno nel vedere tantissim ragazz, molti dei quali davvero giovani e giovanissimi, non stare più nel seminato, nel “concesso”, nel “consentito”. Non di fronte ad uno dei massacri più orribili del nostro tempo.
In quella piazza c’eravamo. In quella piazza, per qualche ora, è risuonata la nostra voce.
Quella che troppe volte resta spezzata in gola.
Tiziano, un ragazzo di 24 anni, è stato rastrellato nelle cariche e arrestato. Dovrà affrontare un duro processo e sta scontando -intanto- delle toste misure cautelari “preventive”.
Immediatamente, ci siamo chiamati fra noi. Fra chi in quella piazza c’era, fra chi vuole ancora dargli voce, fra chi ha respirato la stessa aria. Fra chi sapevamo che con un microfono in mano sarebbe salito in macchina di nuovo, ad ogni costo.
Crew, rapper, amicizie, legami.
Creare rete, mettersi insieme. Non lasciare nessun da sol.
Tornare a dar voce a chi non ha voce.
RhymesForGaza il 9 Novembre sarà questo. E direi che basta e avanza! Esserci!
Giovani Palestinesi d'Italia
Ore 20:00 Cena Popolare
Ore 22:00 Inizio live:
(.raportage, , ) Tenore.Fi e MARS ONE , , .anafem ,
SAKATENA ,