Impronte - Storie a pedali

Impronte - Storie a pedali Impronte - Storie a pedali è un contenitore ispirazionale di racconti di viaggi in bicicletta

Anche Impronte cresce...E questa news avrà la sua newsletter dedicata, ma è una cosa così bella che anche qui voglio dar...
18/11/2024

Anche Impronte cresce...

E questa news avrà la sua newsletter dedicata, ma è una cosa così bella che anche qui voglio dartene notizia. Anche il prossimo numero di Impronte avrà un partner che crede nel progetto e che si è innamorato del concept.

Ovviamente è un brand f***e, esplosivo e irriverente. Sulle sue pagine recita:

"Se cerchi una bici gravel per essere come tutti gli altri graveller, allora continua pure a cercare."

Sto parlando di Bradley Cycles, figlio di un'idea controcorrente. Nelle prossime puntate ti racconterò qualcosa del loro progetto e ti immergerò in come sta crescendo Impronte anche grazie all'aiuto di brand che ci credono come Bradley, e che ringrazio sin da subito.

Per conoscerli vai a vedere che bei gioiellini producono, su bradleycycles.com

Sono successe due belle cose ieri ad Upcycle - Milano Bike Café: vedere questa parete tappezzata di Rouleur, Alvento - i...
11/11/2024

Sono successe due belle cose ieri ad Upcycle - Milano Bike Café: vedere questa parete tappezzata di Rouleur, Alvento - italian cycling magazine e Impronte - Storie a pedali, e approfondire un interessantissimo dialogo di collaborazione con un brand pazzo pazzerello che annunceremo prossimamente.

Il prossimo numero di Impronte sarà pazzesco, come ogni uscita, ci auguriamo. E stiamo facendo di tutto per realizzarlo al meglio.

Massimo Armati | Cuoco in biciclettaCuoco per caso, cicloviaggiatore per passione, un giorno ho scoperto che sulla bicic...
04/11/2024

Massimo Armati | Cuoco in bicicletta

Cuoco per caso, cicloviaggiatore per passione, un giorno ho scoperto che sulla bicicletta ci potevo caricare un sacco di cose, e da allora giro il mondo a caccia di ricordi. Mi muovo lentamente alla ricerca di un nuovo orizzonte, di un sorriso gentile o di un profumo esotico.

Esploro nuove culture e antichi cammini pedalando sulle cicatrici di tragici conflitti, deserti silenziosi e metropoli invivibili. Rallento, mi fermo e faccio domande seguendo un percorso spesso improvvisato, dettato dall’ultimo consiglio o dall’ennesimo imprevisto.

Massimo Armati, noto sul web come Cuoco in bicicletta, vive un’avventura indimenticabile nel luogo più assurdo del pianeta, il Salar de Uyuni. Ce ne parla su Impronte numero 1/2021.

La collezione completa di Impronte, fotografata da una delle tante persone che in questo periodo scopre il progetto e de...
28/10/2024

La collezione completa di Impronte, fotografata da una delle tante persone che in questo periodo scopre il progetto e decide non solo di supportarlo accaparrandosi l'ultima copia, bensì sceglie di acquistare la collezione completa (risparmiando anche un bel po'...).

Ma quanto è bella?

Ogni volta che lo sfoglio mi inorgoglisco.Che gran progetto!Grazie a chi lo rende possibile!
21/10/2024

Ogni volta che lo sfoglio mi inorgoglisco.

Che gran progetto!

Grazie a chi lo rende possibile!

"Quando sei lì, da solo, in mezzo alla steppa, ti senti veramente esposto, insignificante, vulnerabile, ma allo stesso t...
07/10/2024

"Quando sei lì, da solo, in mezzo alla steppa, ti senti veramente esposto, insignificante, vulnerabile, ma allo stesso tempo ti dà questa libertà assoluta. Ti fa sentire veramente padrone del tuo destino, capitano della tua anima. Nella steppa mongola non ci sono strade segnate. Solo scie di chi è passato, se qualcuno è passato, prima di te. Credo che questo renda la steppa il posto perfetto per interrogarsi e per cercare e inseguire la propria traiettoria, nella steppa e nella vita."
"When you are there, alone, in the middle of the steppe, you feel really exposed, insignificant, vulnerable, but at the same time it gives you this absolute freedom. It makes you feel truly master of your destiny, captain of your soul. In the Mongolian steppe there aren't marked roads. Only trails of those who have passed before you. I think this makes the steppe the perfect place to question yourself and to seek and follow your own trajectory, both in the steppe and in your life."

"Mongolia. Il luogo che per me è sempre stato terra di avventura. Avventura, perché quando sei lì da solo, in mezzo alla...
04/10/2024

"Mongolia. Il luogo che per me è sempre stato terra di avventura. Avventura, perché quando sei lì da solo, in mezzo alla steppa, ti fa sentire veramente esposto, insignificante, vulnerabile, ma che allo stesso tempo ti dà questa libertà assoluta. Ti fa sentire veramente padrone del tuo destino, capitano della tua anima. Nella steppa mongola non ci sono strade segnate. Solo scie di chi è passato, se qualcuno è passato, prima di te. Credo che questa renda la steppa come nessun altro posto al mondo. Il posto perfetto per interrogarsi e per cercare e inseguire la propria traiettoria. Nella steppa e nella vita. Una traiettoria difficile, a volte incerta, a volte sbagliata, ma che quando la trovi anche solo per un istante, sai che è veramente la tua.

Ho comprato il volo sognando a occhi aperti, ma poco dopo mi sono reso conto di quanto fossi impreparato per un viaggio come questo. Infatti, per andare in Mongolia da solo è fondamentale essere preparati su ogni dettaglio ed essere pronti a fare qualsiasi riparazione della bici. Quindi ho passato i due mesi prima della partenza in apnea concentrato su questo obiettivo."

Giacomo Turco ha scritto per Impronte - Storie a pedali - Pagine di Libertà (2024)

Solo Bikepacking Mongolia - Pedalando in solitaria nella steppa selvaggia

Leggi il racconto completo su Impronte!!

Oggi conosciamo Giacomo .beyond :"Sono Giacomo, un ingegnere aerospaziale italiano di 27 anni. Non sono un atleta, né un...
03/10/2024

Oggi conosciamo Giacomo .beyond :
"Sono Giacomo, un ingegnere aerospaziale italiano di 27 anni. Non sono un atleta, né un fotografo. Sono solo un sensibile esploratore e ciclonauta a cui piace viaggiare da solo, curioso nello scoprire culture diverse e nell’avventurarsi nella natura selvaggia.

Nel 2021, prima di iniziare a lavorare, ho attraversato in bicicletta in solitaria le zone più selvagge dell’Islanda per 50 giorni. Nel 2022 ho trascorso 3 mesi in Nepal. In questi mesi ho fatto trekking e pedalato in aree molto remote che spesso rimangono incontaminate dai turisti. Nel 2023 ho attraversato in bicicletta la selvaggia steppa mongola per 25 giorni. A gennaio 2024 ho iniziato a pedalare in solitaria (per due anni) dalla Patagonia all’Alaska. Condivido storie, momenti difficili ed emozioni che vivo nelle mie avventure in bici in solitaria per il mondo. Mi piacerebbe ispirare altre persone a fare lo stesso o, più semplicemente, a superare i propri limiti nella vita."

Giacomo Turco ha scritto per Impronte - Storie a pedali - Pagine di Libertà (2024)

Solo Bikepacking Mongolia - Pedalando in solitaria nella steppa selvaggia

Leggi il racconto completo su Impronte!!

"Cos'è per noi un viaggio in bicicletta? è un momento che ci dedichiamo. Uno spazio tutto nostro, in cui ritrovare non s...
30/09/2024

"Cos'è per noi un viaggio in bicicletta? è un momento che ci dedichiamo. Uno spazio tutto nostro, in cui ritrovare non solo noi stessi, ma anche il nostro essere una famiglia. Un'occasione per rinforzare i rapporti, aumentare la complicità, vivere il tempo libero in modo autentico, oltre che superare assieme piccoli imprevisti che si trovano lungo il percorso, per poi ricordarli con il sorriso. è una sensazione di viaggiare, in modo sostenibile, a contatto con la natura, liberi. Di sentire l'aria sul volto mentre si pedala, di cantare con i bambini, di scegliere cosa fare, quando e quanto fermarsi anche all'ultimo momento, in funzione di quello che succede"

Leggendo questo articolo dei Cicloscappatori immagino Gaia e Gabriel come due bambini che sicuramente cresceranno con una mente aperta ed elastica, oltre che con una grande voglia di scoprire il mondo.

"La voglia di attaccare le borse alla bici è sempre tanta, ma con tre giorni a disposizione siamo in preda al panico su ...
28/09/2024

"La voglia di attaccare le borse alla bici è sempre tanta, ma con tre giorni a disposizione siamo in preda al panico su dove andare. Una ricerca frenetica su komoot e un occhio ai trail più quotati, ma niente ci convince: sarà troppo lungo? Troppo duro? Fabrizio (che viaggia in handbike) passerà bene o ci saranno dei tratti da bici in spalla?

Con Giulio, Leonardo e Fabrizio ci guardiamo negli occhi senza sapere che pesci prendere, poi su Instagram mi imbatto nel profilo della 150 S-Miles e subito mi vengono in mente due persone che di viaggio ne sanno realmente qualcosa: Valerio e Serena di Ciclocentrico, colleghi e amici.
Basta una chiamata di dieci minuti e abbiamo la traccia da seguire! Il Piemonte ci aspetta per un bellissimo tour delle valli intorno a Cuneo. 200 chilometri e circa 6.000 metri di dislivello da suddividere in tre giorni.

“Cosa potrò mai trovare in Piemonte?” mi chiedo tra me e me un po’ titubante, ma la curiosità e le parole di Serena che mi dice «Vedrai posti stupendi» risuonano nella mia testa e ormai la decisione è presa, andiamo!"

Amerigo Rizzuti ha scritto per Impronte - Storie a pedali - Pagine di Libertà (2024)

Quattro amici e un weekend - Racconto di un’avventura nelle valli cuneesi, senza orologio

Leggi il racconto completo su Impronte!!

Oggi conosciamo  :"Poche regole non scritte, una di queste è: la bellezza della natura va contemplata.Le motivazioni che...
26/09/2024

Oggi conosciamo :
"Poche regole non scritte, una di queste è: la bellezza della natura va contemplata.
Le motivazioni che più mi spingono nel trascorrere del tempo in sella alla mia bicicletta è la possibilità di scoprire posti nuovi, annusare nuovi odori, emozionarsi di fronte a un panorama o a una strada contornata da alberi.
Ho la fortuna di lavorare in un negozio di bici e condividere esperienze insieme ad altre persone.
La bici per me è un’opportunità.
Ho viaggiato qui: Tuscany Trail, Marche Trail, Veneto Trail, Sibillini Bikepacking e infine sulle valli cuneesi."

Amerigo Rizzuti ha scritto per Impronte - Storie a pedali - Pagine di Libertà (2024)
Quattro amici e un weekend - Racconto di un’avventura nelle valli cuneesi, senza orologio

Leggi il racconto completo su Impronte!!

Il viaggio di Amerigo Rizzuti nelle valli cuneesi è di un'estrema freschezza e piacevolezza.Scoprilo sull'ultimo numero ...
25/09/2024

Il viaggio di Amerigo Rizzuti nelle valli cuneesi è di un'estrema freschezza e piacevolezza.

Scoprilo sull'ultimo numero di Impronte - Storie a pedali.

"Se ti aspetti una ciclovia monotona, con classici paesaggi fluviali, ti sbagli alla grande! La Drava troverà sempre il ...
21/09/2024

"Se ti aspetti una ciclovia monotona, con classici paesaggi fluviali, ti sbagli alla grande! La Drava troverà sempre il modo di sorprenderti, con i suoi mutevoli volti. La vedrai velocemente gonfiarsi, passando da un piccolo torrente le cui acque basse e vivaci lambiscono bianchi ciottoli a un fiume vero e proprio, che talvolta corre languido a livello della ciclovia e talora assume un aspetto maestoso, insinuandosi in forre delimitate da imponenti rilievi. Anche i paesaggi incontrati mutano costantemente, e non è sorprendente: nel giro di pochi chilometri, passi da maestose montagne che fanno da cornice a prati di color smeraldo a campi di mais o dorate distese di grano, facendoti scoprire anche antiche foreste che sembrano fatate.

Partiamo da Dobbiaco in una calda giornata di inizio luglio. Appena saliti in sella, ci accorgiamo di avere tutti il sorriso stampato in faccia. Un turbinio di emozioni ci pervade; sono tantissime le aspettative ed è grande la voglia di cominciare questa nuova avventura tutti insieme. L’idea è quella di raggiungere Maribor, in Slovenia, ma il percorso sarà creato e adattato poco per volta, a seconda dei nostri bisogni. Viaggiare con i bambini è sempre stupendo: la loro meraviglia davanti al mondo e il viaggiare lentamente è grande. Seguire il loro passo ci permette sempre di godere al massimo ogni singolo chilometro."

Estratto dei da I poliedrici volti della Drava - Seguendo le vie dell’acqua tra Italia e Austria

Scritto per Impronte - Storie a pedali (Pagine di libertà 2024)

Oggi conosciamo i  :"Ci presentiamo: siamo Luisa e Ivan e abbiamo due bimbi, Gaia (9 anni) e Gabriel (6 anni). Ci siamo ...
20/09/2024

Oggi conosciamo i :
"Ci presentiamo: siamo Luisa e Ivan e abbiamo due bimbi, Gaia (9 anni) e Gabriel (6 anni). Ci siamo conosciuti in Università. Fino a pochi anni fa, non sapevamo nulla del cicloturismo: ci limitavamo a qualche breve gita in sella e, nonostante la nostra passione per la natura e la voglia di viaggiare a contatto con essa, non abbiamo mai considerato la possibilità di un vero e proprio viaggio in bicicletta.
Poi, sono arrivati loro. Gaia e Gabriel. Vivaci, curiosi e desiderosi, come tutti i bimbi, di intraprendere nuove avventure. Quando abbiamo montato il primo seggiolino sulla bicicletta è stato in Toscana. Gaia aveva 2 anni. Ogni mattina andavamo al mare passando per la pineta: caricavamo tutto l’occorrente a caso sulle nostre bici e pedalavamo felici verso la spiaggia. Gaia ogni volta era contentissima di salire su quel seggiolino. Anche Gabriel era già in sella con noi, anche se ancora non lo sapevamo. Da allora, la bicicletta ha iniziato ad accompagnarci per brevi gite nei nostri momenti liberi. Poi il via. Abbiamo tolto le rotelle a Gaia e poco dopo, a soli 3 anni, l’ha seguita anche Gabriel. Con loro è nato tutto. Non vedevano l’ora di fare un giro in bici e, pedalata dopo pedalata, questa nostra passione è lentamente e irrimediabilmente cresciuta. Abbiamo imparato dai bimbi ad ascoltarci di più, a fidarci del nostro istinto e a credere a progetti improbabili, a tornare a sorprenderci davanti alle meraviglie della natura e a godere dei piccoli traguardi. Nel 2020 arriva l’innamoramento, con un breve cicloviaggio lungo il Mincio di tre giorni, alloggiando in B&B. Da lì inizia la nostra avventura, fino a oggi. Scopriamo alcune ciclovie della zona (ciclabile dell’Adda, della Valtellina, della Valchiavenna…), e nell’estate 2023 facciamo il nostro primo cicloviaggio con tende al seguito lungo l’Alpe Adria. I momenti in sella sono ora diventati il nostro luogo sicuro, uno spazio per ritrovarci, come famiglia."

I Cicloscappatori hanno scritto per Impronte - Storie a pedali - Pagine di Libertà (2024)
I poliedrici volti della Drava - Seguendo le vie dell’acqua tra Italia e Austria
Leggi il racconto completo su Impronte

Grazie a Mattia per il suo racconto e come sempre grazie a Francesco Bonvecchio per le sue illustrazioni.Ma di che viagg...
09/09/2024

Grazie a Mattia per il suo racconto e come sempre grazie a Francesco Bonvecchio per le sue illustrazioni.

Ma di che viaggio si tratta?

Sull'Emilia Gravel Bikepacking

307 km
5.140 metri di dislivello guadagnati
3 giorni pedalati
Difficoltà tecnica: bassa
Salite: molte, brevi ma intense
Erbazzone consumato: mai abbastanza

Surly Ghost Grappler
Cambio Sram GX monocorona 32 / 11-50
Manubrio Surly Moloko
Coperture Vittoria Mezcal 2,25
Cerchi 27,5”

Ho scelto un setup per godermi di più i tratti sterrati, soprattutto in discesa, ma il percorso si può affrontare tranquillamente in gravel, con la raccomandazione di avere coperture dal 40 in su e soprattutto rapporti agili, superiori all’1:1, perché le salite spesso vanno in doppia cifra e con la bici carica qualche rapporto in più fa comodo.

"Se dico Emilia, che cosa ti viene in mente? Una terra dallo sviluppo orizzontale, piatta, grassa e fertile, attraversat...
08/09/2024

"Se dico Emilia, che cosa ti viene in mente? Una terra dallo sviluppo orizzontale, piatta, grassa e fertile, attraversata dal lungo fiume Po, coi suoi argini sinuosi, i filari di pioppi che si perdono nell’infinito di un orizzonte fatto di campi di grano, mais e vite – a meno che non ci sia la nebbia, e a quel punto l’infinito svanisce nell’aria lattiginosa e umida dei freddi giorni d’inverno o delle fresche mattine d’autunno e primavera. Ecco, dimenticati tutto questo, perché quella che ti farà scoprire Emilia Gravel Bikepacking Adventure è tutta un’altra Emilia, un’Emilia verticale, appenninica, fatta di ripide colline, di argillosi calanchi, di antichi castelli, di montagne considerate minori e di cui troppo spesso non si conosce (o riconosce) la primordiale bellezza.
Ma andiamo con ordine. Che cos’è Emilia Gravel Bikepacking Adventure? Un evento bikepacking che si tiene a fine settembre nel cuore dell’Emilia, tra le province di Parma e Reggio Emilia, con un breve passaggio in quella di Piacenza. La partenza avviene a Busseto, la terra del compositore Giuseppe Verdi, mentre l’arrivo è fissato a Correggio – mi verrebbe da dire la terra di Luciano Ligabue, non me ne voglia Giuseppe. E mi dirai: ma come?! Non doveva essere un trail lontano dall’Emilia più nota? Lo è, perché gli unici chilometri piatti si trovano proprio all’inizio e alla fine del percorso, in prossimità della partenza e a poco dall’arrivo. Per il resto del percorso si pedala sulle colline e sulla prima montagna, in un continuo su e giù, tra valli e rilievi, tipico del territorio appenninico. E diciamolo, anche molto piacevole ciclisticamente parlando, perché in fondo nella salita sta l’essenza della nostra passione: la paura iniziale, le prime pedalate coraggiose, la fatica che via via ci spezza le gambe e il fiato, il sudore che cola negli occhi, la velocità che scende a ogni metro, il mantra costante del “chi me l’ha fatto fare” e alla fine la gioia, la soddisfazione e lo stupore per i paesaggi che si rivelano una volta in cima."

Estratto di Mattia da Emilia (Gravel) verticale - Cartoline da un trail lontano dagli stereotipi

Scritto per Impronte - Storie a pedali (Pagine di libertà 2024)

Oggi conosciamo Mattia Davolio   :"Ho sempre avuto la passione per le attività outdoor, soprattutto per il trekking. E i...
06/09/2024

Oggi conosciamo Mattia Davolio :

"Ho sempre avuto la passione per le attività outdoor, soprattutto per il trekking. E infatti per più di 30 anni della mia vita ho camminato su e giù per i monti ogni volta che ho potuto. Poi un amico mi ha fatto acquistare una mountain bike usata ed è scattato qualcosa. Mi sono detto: ma quello che faccio a piedi non potrei farlo anche in bici? E così ho scoperto il bikepacking, ho iniziato a fare qualche trail e da quel momento in avanti ogni occasione è buona per riempire le borse e pedalare. Distanze, dislivelli, performance e numeri in generale sono cose che non mi riguardano. Viaggio per scoprire i territori, chi li vive e li ha vissuti, prendendomi il tempo per una foto o una birra. Questo per me è il vero significato di turismo lento."

Mattia ha scritto per Impronte - Storie a pedali - Pagine di Libertà (2024)
Emilia (Gravel) verticale - Cartoline da un trail lontano dagli stereotipi

Leggi il racconto completo su Impronte - Storie a pedali - Pagine di Libertà (2024)

E ovviamente ringraziamo Emilia Gravel per il supporto: la realizzazione di questo numero di Impronte è stata possibile grazie a voi!

Indirizzo

Piazza Vittorio Emanuele II 5
Costigliole D'Asti
14055

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