Fucina Comiso

Fucina Comiso Comiso(Ragusa,Sicilia):città d'arte, cultura, paese natale di Gesualdo Bufalino, di Salvatore Fiume.
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13/12/2024

A caratterizzare questa edizione, la presenza del vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Giuseppe La Placa, che ha lanciato le noccioline

13/12/2024

Buongiorno amici é con vero piacere che vi invitiamo al primo dei nostri concerti natalizi. Stay tuned

Sapevate che…Santa Lucia (Siracusa, 7 marzo 283 – Siracusa, 13 Dicembre 304) fu una martire cristiana, uccisa durante la...
13/12/2024

Sapevate che…

Santa Lucia (Siracusa, 7 marzo 283 – Siracusa, 13 Dicembre 304) fu una martire cristiana, uccisa durante la grande persecuzione dei cristiani sotto Diocleziano, nell'anno 304. È venerata come santa dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, che la commemorano il 13 dicembre. È una delle sette vergini menzionate nel Canone romano ed è tradizionalmente invocata come protettrice della vista, a motivo dell'etimologia latina del suo nome (Lux, luce). Le sue spoglie mortali sono custodite nel Santuario di Lucia a Venezia. Il luogo di culto principale è il santuario di Santa Lucia al Sepolcro a Siracusa.

A Comiso il culto di Santa Lucia è molto sentito. Nel giorno della vigilia di Santa Lucia il 12 dicembre, in Chiesa Madre a Comiso vi è il tradizionale lancio delle noccioline, "a ittata re nuciddi".
Le noccioline rappresentano gli occhi di Santa Lucia; pittori e scultori, infatti, ce la rappresentano con in mano una coppa contenente due occhi.
Il lancio si tiene dalle finestre della canonica di via San Biagio da parte dei sacerdoti e alcuni parrocchiani.

Il tradizionale lancio delle noccioline ha una storia particolare e antichissima, e si inserisce proprio nella città di Comiso, a seguito del lascito di un fondo alla parrocchia Chiesa Madre e di uno scritto, da parte di una nobile famiglia guarita da un problema alla vista che esprimeva il volere di lanciare ogni anno delle noccioline come simbolo degli occhi di Santa Lucia per la sua festa.

12/12/2024
12/12/2024
10/12/2024
09/12/2024

𝐅𝐄𝐒𝐓𝐀 𝐒𝐀𝐍𝐓𝐀 𝐋𝐔𝐂𝐈𝐀 𝟐𝟎𝟐𝟒
"𝐆𝐥𝐢 𝐎𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐞𝐝𝐞: 𝐥'𝐢𝐜𝐨𝐧𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐚 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧𝐭𝐚 𝐋𝐮𝐜𝐢𝐚"
Mostra fotografica di Salvatore Cacciaguerra

𝐌𝐚𝐫𝐭𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟎 𝐃𝐢𝐜𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟭𝟵:𝟬𝟬 𝐧𝐞𝐢 𝐥𝐨𝐜𝐚𝐥𝐢 𝐝𝐢 𝐕𝐢𝐚 𝐒𝐚𝐧 𝐁𝐢𝐚𝐠𝐢𝐨 𝟏𝟗
Inaugurazione alla presenza di S.E. Mons. Giuseppe La Placa, Vescovo della Diocesi di Ragusa.

La mostra sarà visitabile dal 10 al 17 Dicembre la mattina dalle ore 9.30 alle ore 12.00 e il pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

Sapevate che...Le origini della chiesa di San Francesco all'Immacolata di Comiso risalgono all'epoca del feudo dei Chiar...
08/12/2024

Sapevate che...

Le origini della chiesa di San Francesco all'Immacolata di Comiso risalgono all'epoca del feudo dei Chiaramonte.
Nei primi decenni del Trecento questi ultimi fecero edificare un tempietto dedicato a Sant'Antonio, ma la chiesa, così come la vediamo oggi, è in gran parte opera della famiglia Naselli, che furono conti di Comiso dal 1453 al 1816. Fu,infatti, Periconio II Naselli a chiamare i francescani a Comiso e a volere la costruzione di una ca****la-mausoleo per la sua famiglia proprio nella chiesa di San'Antonio. La morte precoce -però- gli impedì di vedere realizzato il suo progetto; fu il suo successore, il nipote Periconetto ad impegnarsi per la sua realizzazione attraverso il suo testamento, col quale, fra l'altro, stabilì «che si avesse fabbricato nella detta chiesa una ca****la ad'otto punti intorno l'altare maggiore», destinando a tal fine un legato di 40 onze fatto alla figlia Francesca e vincolando un «terreno sotto il castello» ed altre terre. I lavori iniziati verso il 1549 portarono al rifacimento di tutto l'edificio preesistente; della vecchia chiesetta non rimasero che i muri perimetrali e la porta meridionale. I successori continuarono l'opera con alterne vicende fino ad arrivare al 1571, anno della conclusione dei lavori.
Nel secolo scorso, l'archeologo Biagio Pace, riprese l'iniziativa del restauro avviata nel 1909 da Paolo Orsi e la portò a compimento negli anni trenta, restituendo alla città il suo piccolo grande gioiello architettonico-monumentale, che venne classificato come monumento nazionale.
Il 6 dicembre 1997 la chiesa fu eretta a Santuario diocesano.
Il complesso architettonico comprende la chiesa, il convento e il chiostro e si rifà allo stile gotico-catalano. La chiesa, ad una sola navata, presenta un prospetto a capanna, sul quale si apre un portale dalla forma semplicissima, stretto da due colonnine affusolate e nella parte alta della facciata si apre un elegante e pregevole oculo.
La ca****la-mausoleo dei Naselli, quadrata alla base ma che all’altezza della cornice di imposta della cupola si trasforma in ottagono con l’abside che si colloca sul fondo.
Adiacente alla chiesa si trova il convento con pianta quadrata e con a centro il chiostro vagamente arabeggiante, dotato di un sobrio portico in stile francescano.
All’Interno è possibile ammirare il monumento funebre di Baldassarre II, detto il Conte Rosso (attribuito ad Antonello Gagini): un sarcofago sul cui coperchio è posta una statua del defunto.Il monumento funebre di Baldassare I, posto dietro l’altare maggiore.
Un portale rinascimentale in pietra locale, proveniente dall’antica chiesa del SS. Cristo, che funge da nicchia per la pregevole statua di san Rocco del XVI sec.
Una tela del cinquecento raffigurante la Madonna Immacolata che veglia su Comiso
Una tela del sec. XVI, raffigurante S. Placido, S. Tecla e S. Donato, opera attribuita ad un allievo del Perugino.
Un dipinto di San Francesco e un santo eremita della scuola siciliana del sec. XVII;
Una tela con la stimmatizzazione di san Francesco attribuita a Vincenzo da Pavia del sec. XVI.

07/12/2024

"Avete impegni per il 31 dicembre 2024? Quest’anno si festeggia in piazza. Novità in arrivo a Comiso per il Capodanno

07/12/2024

Gli appuntamenti natalizi di oggi, 7 dicembre 2024.

Sapevate che...La Chiesa dedicata a Maria SS. Annunziata è l’ex Chiesa Medievale di San Nicola?La chiesa in origine venn...
06/12/2024

Sapevate che...
La Chiesa dedicata a Maria SS. Annunziata è l’ex Chiesa Medievale di San Nicola?
La chiesa in origine venne fondata da coloni bizantini venendo da loro costruita molto probabilmente inglobando l’antico tempio consacrato alla dea Diana, e intitolata a “San Nicola di Bari”, e la sua fondazione è datata intorno al IV secolo d.C. (periodo tra il 300 - 400 d.C.) facendone di fatto uno dei primi veri e propri luoghi di culto cristiano a sorgere in Sicilia sudorientale (e in particolare nell’attuale Provincia di Ragusa) assieme alla coeva nonché limitrofa Chiesa di San Biagio.
Proprio a ridosso di queste due chiese sorsero i nuclei urbani di “Abraxia” (comprendente l’attuale area limitrofa alla Chiesa di San Biagio e al Castello dei Conti Naselli), e appunto “San Nicola” che -invece- comprendeva l’attuale area dell’Annunziata e i limitrofi quartieri tra cui quello limitrofo a Piazza Fonte Diana e quello adiacente all’attuale Chiesa Madre di Comiso.
Durante l’invasione araba della Sicilia (878 - 1090) il sito sacro venne abbandonato venendo ricostruito in epoca normanna; l’anno preciso ancora non si sa ma la costruzione era anteriore al 1125 quando in un manoscritto vi è attestata l’intitolazione della “Chiesa Madre di Comiso” (o “Matrice”) al culto di “San Nicola” sottoscritta da un certo “Don Riccardo da Bubly” che dava il sopracitato titolo alla “Chiesa Benedettina di Santa Maria La Butera” (preesistente luogo sacro sorto in epoca normanna sull’antica Chiesa di San Nicola?).
In “Vicende storiche di Comiso” il canonico Raffaele Flaccavento (alias Fulvio Stanganelli) riferisce che nell’anno 1125 don Riccardo de Bubly concesse alla chiesa benedettina di S. Maria in Butera la “ecclesia S. Nicolai in territorio COMMECINI”.
La chiesa prevedeva lo svolgimento delle funzioni sacre secondo i rituali cattolici romani e greco - ortodossi.

Sapevate che...La Chiesa dedicata a Maria SS. Annunziata è l’ex Chiesa Medievale di San Nicola?La chiesa in origine venn...
06/12/2024

Sapevate che...

La Chiesa dedicata a Maria SS. Annunziata è l’ex Chiesa Medievale di San Nicola?

La chiesa in origine venne fondata da coloni bizantini venendo da loro costruita molto probabilmente inglobando l'antico tempio consacrato alla dea Diana, e intitolata a "San Nicola di Bari", e la sua fondazione è datata intorno al IV secolo d.C. (periodo tra il 300 - 400 d.C.) facendone di fatto uno dei primi veri e propri luoghi di culto cristiano a sorgere in Sicilia sudorientale (e in particolare nell'attuale Provincia di Ragusa) assieme alla coeva nonché limitrofa Chiesa di San Biagio.
Proprio a ridosso di queste due chiese sorsero i nuclei urbani di "Abraxia" (comprendente l'attuale area limitrofa alla Chiesa di San Biagio e al Castello dei Conti Naselli), e appunto "San Nicola" che -invece- comprendeva l'attuale area dell'Annunziata e i limitrofi quartieri tra cui quello limitrofo a Piazza Fonte Diana e quello adiacente all'attuale Chiesa Madre di Comiso.
Durante l'invasione araba della Sicilia (878 - 1090) il sito sacro venne abbandonato venendo ricostruito in epoca normanna; l'anno preciso ancora non si sa ma la costruzione era anteriore al 1125 quando in un manoscritto vi è attestata l'intitolazione della "Chiesa Madre di Comiso" (o "Matrice") al culto di "San Nicola" sottoscritta da un certo "Don Riccardo da Bubly" che dava il sopracitato titolo alla "Chiesa Benedettina di Santa Maria La Butera" (preesistente luogo sacro sorto in epoca normanna sull'antica Chiesa di San Nicola?).
In “Vicende storiche di Comiso” il canonico Raffaele Flaccavento (alias Fulvio Stanganelli) riferisce che nell’anno 1125 don Riccardo de Bubly concesse alla chiesa benedettina di S. Maria in Butera la "ecclesia S. Nicolai in territorio COMMECINI".
La chiesa prevedeva lo svolgimento delle funzioni sacre secondo i rituali cattolici romani e greco - ortodossi.

In foto Basilica Maria SS. Annunziata altare dedicato a San Nicola di Bari.

Un grande ringraziamento ai nuovi follower! Siamo felice di avervi tra noi!Biagio Degno, Lucia Porrovecchio, Antonio Ber...
04/12/2024

Un grande ringraziamento ai nuovi follower! Siamo felice di avervi tra noi!

Biagio Degno, Lucia Porrovecchio, Antonio Bernal Barrio, Pina Cutello, Sanjay Sarkar

Conoscete l'Arciprete Biagio Fresco?Nato nel 1745 e morto nel 1829, fu arciprete e promotore della transazione firmata n...
04/12/2024

Conoscete l'Arciprete Biagio Fresco?

Nato nel 1745 e morto nel 1829, fu arciprete e promotore della transazione firmata nel 1814 dalla Chiesa Santa Maria delle Stelle e dalla Chiesa Maria SS. Annunziata.
Fu anche il primo unico parroco di entrambe le parrocchie.
Le sue spoglie mortali riposano ai piedi dell'altare maggiore della Basilica Maria SS. Annunziata.

02/12/2024

Le domeniche di dicembre a . Il Corso Vittorio Emanuele e il Viale della Resistenza in festa con mercatini, artisti di strada, musica and food e...pista di ghiaccio. Vi aspettiamo domenica 8, 15 e 22 dicembre 2024.
Giovanni Assenza

Sapevate che…Il Teatro Comunale Naselli è sicuramente esistito a Comiso tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottoc...
01/12/2024

Sapevate che…

Il Teatro Comunale Naselli è sicuramente esistito a Comiso tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento anche se la sua costruzione si fa risalire comunemente al 1841.

Di certo era dotato di palchetti e presentava la caratteristica forma tondeggiante. Di esso si parla, a proposito della necessità di alcuni restauri in una lettera dell’Intendente di Siracusa, recante la data 25 giugno 1826.
Le opportune riparazioni furono poi effettuate tra il 1836 e il 1839. Nell’aprile del 1841, l’architetto Mario Battaglia ebbe a lamentasi che il teatro si trovasse in uno stato deplorabile e inservibile. Gli interventi si conclusero l’anno successivo. Fino al 1856 si succedettero alcuni modesti interventi.Infine fu realizzata l’attuale facciata con portico in stile dorico-siculo, affidandola all’ingegnere Sortino. Pilastri e frontoni sono realizzati in pietra bianca di Comiso. I lavori furono appaltati nell’aprile del 1858 e completati l’anno successivo. Il teatro disponeva di 108 posti di platea, 10 palchi in prima fila, 11 in seconda, oltre una galleria a terza fila. Prosa, lirica e operetta vi si rappresentarono assiduamente con un alternarsi delle migliori compagnie dell’epoca. Subito dopo la Grande Guerra ebbe inizio la lenta e inarrestabile decadenza. Infine, l’abbandono. Lo storico Teatro Comunale divenne perfino un deposito della nettezza urbana, quindi un cumulo di macerie.
Sul finire degli anni Settanta del secolo scorso, fu ricostruito su progetto dell’architetto Enzo Gianna, ma della fabbrica originaria si salvò solo la facciata. Riaperto al pubblico agli inizi degli anni Ottanta, fu chiuso perché mancante dei requisiti della sicurezza.
Agli ultimi spiccioli del Novecento si pose mano ad una profonda ristrutturazione e il teatro, intitolato “Naselli” in onore alla casata che nel ‘500 elevò Comiso da Baronia a Contea esercitando sulla città una delle più illuminate signorie d’Europa, venne riaperto il 25 novembre dell’anno 2000.
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Indirizzo

Comiso
97013

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La finalità della pagina è quella di riscoprire la storia, le tradizioni, la cultura, il patrimonio artistico ed architettonico di Comiso, la laboriosità e l’ingegno del popolo comisano. È necessario, oggi più di prima, focalizzare l'attenzione sulla cultura e sulle arti, partendo dal passato e dai grandi artisti (cui Comiso ha dato i natali) che hanno fatto conoscere Comiso nel mondo,condividendo anche le attività culturali del presente.


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