06/05/2023
la rubrica "VISTA10", pubblichiamo un'intervista al poeta e scrittore Emilio Doria.
INTERVISTA A EMILIO DORIA:
1) Quali sensazioni provi davanti a un foglio bianco?
“Mi concentro, entro in una sorta di mio mondo parallelo, al di fuori
da quello che detta la mia mente nell’ordinario e metto su carta tutta la mia intuitività, quella che si fa fatica a realizzare nei gesti di tutti i giorni, anche i più banali, per giusta etica, pudore, sensibilità, emozioni, positive e negative, mescolate nel carattere della mia persona”.
2) Quali parole si ripetono costantemente nei tuoi versi?
“Il cielo, le nuvole, la farfalla, il mare, il fiore, il prato verde, tutte cose che non parlano, che non dicono cose al momento sbagliato, che non sono piene di perbenismo, ma uniche nella loro semplicità, non giudicano, hanno pregi e difetti come tutte le cose e parlano una sola lingua priva da ogni regola e proibizionismi, quella della natura”.
3) Quando ti senti maggiormente ispirato?
“In qualsiasi momento”.
4) Come definiresti la poesia?
“La poesia per me non è altro che la sensibilità e la leggerezza con la quale una persona descrive il suo mondo interiore”.
5) Tra i poeti del passato, a chi ti senti più vicino da un punto di vista stilistico?
“A nessuno, però c’è qualche similitudine con Ferdinando Pessoa”.
6) Hai già scritto una tua silloge?
“No”.
7) Scrivi anche opere di narrativa o altri generi non poetici?
“Sì, oltre alla poesia introspettiva, mi diletto anche in racconti thriller e non escludo di cimentarmi in altri generi”.
8) Quale consiglio daresti affinché si avvicinassero più giovani alla poesia?
“In realtà nessun consiglio, perché la poesia dal mio punto di vista è una voce che parte dall’interno, non servono consigli esterni, o la si sente o no”.
9) La sana condivisione culturale può davvero esistere?
“Vivendo in una società con disuguaglianze di tutti i generi, dalle economiche alle salutari, anche nella cultura, premettendo che è una cosa diversa dall’intelligenza, c’è una percentuale più alta rispetto agli altri, di alcune tipologie di persone: ci sono quelle che si prestano a leggere un libro o un semplice giornale, dimenticando chi, invece, lo studia; infine, c’è anche chi addirittura lo ignora…La cultura non è altro che la conoscenza: poche persone conoscono tante cose e tante poche cose…Quindi, non ci potrà mai essere una condivisione culturale al cento per cento…”.
10) Un tuo pensiero sull’attuale situazione Covid-19.
“Secondo il mio punto di vista, senza mezzi termini, questa pandemia è stata provocata per pochi scopi ben precisi…Per citarne alcuni: il calo demografico, di conseguenza per questioni economiche, per la scarsità di cibo, infine per la modifica e il rafforzamento del DNA umano. Il Covid-19 penso non sia altro che un virus messo in circolazione da menti superiori che hanno il compito di gestire l’intero pianeta e i suoi abitanti, una responsabilità che non è da poco”.
- Libri in evidenza: "LE PAGINE DELLA NOSTRA VITA" e "QUELLO CHE NON SAI, IL CERVELLO LO HA GIÀ DECISO".
Renato Di Pane
Direttore "RDP Cultura"
Presidente Ass. Cult. "RDP Eventi"