Gruppo Editoriale Tabula Fati

Gruppo Editoriale Tabula Fati Il Gruppo Editoriale Tabula Fati comprende i marchi editoriali delle Edizioni Tabula fati, Solfanelli

🔴 Novità Tabula Fati!"Le parole trovate e ritrovate" di Anastasia Deodato 😃Le parole sono a volte nodi da sciogliere e a...
31/01/2025

🔴 Novità Tabula Fati!
"Le parole trovate e ritrovate" di Anastasia Deodato 😃

Le parole sono a volte nodi da sciogliere e altre volte da stringere; talora abbattono le barriere della solitudine e talaltra innalzano muri invalicabili. Esse svolgono comunque l'importante funzione di metterci in comunicazione gli uni con gli altri, anche proponendone di nuove o rinnovandole nell'interpretazione («anche se visioni ed esperienze individuali/ potrebbero apparirci profondamente simili o perfino divergenti/ continueremo a sentire significative nuove espressioni e rinnovate interpretazioni»).
Nella nostra società ipertecnlogica, non di rado ci addentriamo in una terra sconosciuta, in cui l'incessante susseguirsi di domande e risposte sono causa di un duplice disorientamento: culturale e identitario. In tal senso la parola si problematizza e per contrastare lo sfrangiamento sociale tenta nuove ricomposizioni.
A partire da semplici percezioni, addentrandosi in situazioni quotidiane ordinarie e spingendosi oltre le frontiere del dolore psicologicamente inteso, l'Autrice giunge a sondare e verificare la resilienza di ciascun individuo. Danza nella vita con lo stupore e la meraviglia «di un'anima che racconta a sé stessa la propria immaginazione», con l'auspicio di lasciarsi alle spalle amarezze, ansie e rimpianti, a vantaggio di un'empatia rassicurante.
Il silenzio e l'ascolto, due dimensioni a cui nell'era del consumismo e del conformismo si ricorre sempre meno, sono invece la chiave di volta per emendare abitudini tossiche e riappropriarsi di sé.

Qui il libro: https://tabulafati.com/ec/product_info.php?products_id=2582

La scheda:

Anastasia Deodato
LE PAROLE TROVATE E RITROVATE
Edizioni Tabula fati
[ISBN-979-12-5988-333-9]
Pagg. 104 - € 10,00

Fissato ne l’idea de l’uguajanzaun Gallo scrisse all’Aquila: - Compagna,siccome te ne stai su la montagnabisogna che abb...
30/01/2025

Fissato ne l’idea de l’uguajanza
un Gallo scrisse all’Aquila: - Compagna,
siccome te ne stai su la montagna
bisogna che abbolimo ‘sta distanza:
perché nun è né giusto né civile
ch’io stia fra la monnezza d’un cortile,
ma sarebbe più commodo e più bello
de vive ner medesimo livello.

L’Aquila je rispose: - Caro mio,
accetto volentieri la proposta:
volemo fa’ amicizzia? So’ disposta:
ma nun pretenne che m’abbassi io.
Se te senti la forza necessaria
spalanca l’ale e viettene per aria:
se nun t’abbasta l’anima de fallo
io seguito a fa’ l’Aquila e tu er Gallo.”

[Trilussa - "L'uguaglianza"]
Qui "Lupi e agnelli" di Trilussa https://www.edizionisolfanelli.it/lupieagnelli.htm

"Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana....
29/01/2025

"Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino. Noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana. E la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l'amore, sono queste le cose che ci tengono in vita".

[Robin Williams sulla poesia nel film "L'attimo fuggente"]

Le nostre ultime uscite 😃Un riassunto delle nostre ultime cinque uscite:⚫️ "Quattro misteri per Sherlock Holmes" di La R...
28/01/2025

Le nostre ultime uscite 😃
Un riassunto delle nostre ultime cinque uscite:

⚫️ "Quattro misteri per Sherlock Holmes" di La Rovere - Lombardi - Marenzana - Pierdomenico - Conan Doyle
La Torre Nera https://www.edizionitabulafati.it/quattromisteri.htm

🔴 "Ricette, usanze e proverbi dell'antica tradizione gastronomica abruzzese" di Maria Luisa Minerva e Angelo Minerva
Tabula Fati: https://www.edizionitabulafati.it/ricetteusanzeeproverbi.htm

🔵 "Serramonacesca e le parole d'un borgo d'Abruzzo" di Leonardo D'Orazio
Tabula Fati: https://www.edizionitabulafati.it/serramonacescaeleparole...

🟡 "Sophie e il vulcano" di Ugo Amati
Tabula Fati: https://www.edizionitabulafati.it/sophieeilvulcano.htm

🟢 "Indagine su Ulisse" di Colella - Capezzali - Retta
https://www.edizionitabulafati.it/indaginesuulisse.htm

"Poiché è difficile distinguere i profeti veri dai falsi, è bene avere in sospetto tutti i profeti; è meglio rinunciare ...
27/01/2025

"Poiché è difficile distinguere i profeti veri dai falsi, è bene avere in sospetto tutti i profeti; è meglio rinunciare alle verità rivelate, anche se ci esaltano per la loro semplicità e il loro splendore, anche se le troviamo comode perché si acquistano gratis.
E’ meglio accontentarsi di altre verità più modeste e meno entusiasmanti, quelle che si conquistano faticosamente, a poco a poco e senza scorciatoie, con lo studio, la discussione e il ragionamento, e che possono essere verificate e dimostrate."

[Primo Levi - "Se questo è un uomo"]

"C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo ...
25/01/2025

"C’è un legame segreto fra lentezza e memoria, fra velocità e oblio. Prendiamo una situazione delle più banali: un uomo cammina per la strada. A un tratto cerca di ricordare qualcosa, che però gli sfugge. Allora, istintivamente, rallenta il passo. Chi invece vuole dimenticare un evento penoso appena vissuto accelera inconsapevolmente la sua andatura, come per allontanarsi da qualcosa che sente ancora troppo vicino a sé nel tempo. Nella matematica esistenziale questa esperienza assume la forma di due equazioni elementari: il grado di lentezza è direttamente proporzionale all’intensità della memoria; il grado di velocità è direttamente proporzionale all’intensità dell’oblio".

[Milan Kundera - "La Lentezza"]

𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗖𝗢𝗡 𝗟'𝗔𝗨𝗧𝗥𝗜𝗖𝗘: 𝗦𝗜𝗟𝗩𝗔 𝗚𝗔𝗡𝗭𝗜𝗧𝗧𝗜Torna l'appuntamento con la rubrica che ci porta a conoscere meglio gli autori d...
24/01/2025

𝗜𝗡𝗧𝗘𝗥𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔 𝗖𝗢𝗡 𝗟'𝗔𝗨𝗧𝗥𝗜𝗖𝗘: 𝗦𝗜𝗟𝗩𝗔 𝗚𝗔𝗡𝗭𝗜𝗧𝗧𝗜

Torna l'appuntamento con la rubrica che ci porta a conoscere meglio gli autori del nostro gruppo. Oggi spazio a Silva Ganzitti, poliedrica autrice friulana ed esperta editor. Ecco l'intervista 😉

𝗦𝗶𝗹𝘃𝗮, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗶?

Credo che sia perché mi riesce facile e i pensieri mi sembrano scorrere più nitidi una volta che si sono spostati sulla carta o sullo schermo. C’è un’insolita corrispondenza fra la mente e le dita, diversa da quella che segue la via per la bocca. Più rapida eppure più attenta, precisa. Da quando l’ho scoperto, ormai più di quarant’anni fa, non ho più potuto rinunciarvi. Perciò se ti domandi se per me la scrittura ha dei tratti narcisistici, vorrei risponderti con un’altra domanda: per chi non ne ha?

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗵𝗮 𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮?

In un certo senso la possibilità di “svuotarmi”. Mi spiego. Credo che dentro a ciascuno di noi vivano infiniti mondi immaginati e che abbiano la necessità di spazio per potersi esprimere al meglio. Ogni volta che produco qualcosa, che sia anche soltanto un racconto bonsai, permetto l’espansione di storie che sono ancora in germinazione e pregusto la bellezza di poter dare loro corpo. Infine, e non è banale, l’apprezzamento di chi mi legge è una delle cose più entusiasmanti per chi scrive e pubblica. Scoprire che quello che scrivi ha raggiunto il pubblico nel modo che speravi e a volte perfino più in profondità è qualcosa di impagabile.

𝗜𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼.

Da sempre sono appassionata della letteratura sudamericana e mediterranea in generale, ma posso dire di essere una lettrice onnivora anche data la mia professione, che mi impone letture sia pur veloci di ogni genere letterario.

𝗨𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲: 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝗺𝗮𝘁𝗼.

Una volta erano Manuel Vàzques Montalbàn e Pepe Carvalho, poi è arrivato il Montalbano di Camilleri, ma il personaggio che ho più amato è Marianna Ucrìa, la mutola di Dacia Maraini. Fra le ultime letture che ho fatto devo dire che mi ha colpita moltissimo Il quaderno dell’amore perduto di Valerie Perrin.

𝗜 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?

Sempre troppi, ma ormai sono abituata a districarmi fra più cose, spesso tutte diverse. Comunque, c’è all’orizzonte un romanzo, dei racconti, antologie, corsi online sul soccorso agli autori “in panne”… insomma, di tutto un po’.

I romanzi di Silva Ganzitti:

"Nodi. Il tempo sospeso" https://www.edizionisolfanelli.it/nodiiltemposospeso.htm

"La guerra di Lia" https://www.edizionisolfanelli.it/laguerradilia.htm

"Fu chiaro fin dall'inizio che ogni qualvolta c'era un lavoro da fare, il gatto si rendeva irreperibile."[George Orwell ...
23/01/2025

"Fu chiaro fin dall'inizio che ogni qualvolta c'era un lavoro da fare, il gatto si rendeva irreperibile."

[George Orwell - "La fattoria degli animali"]

"Signor mio, un romanzo è uno specchio che si fa muovere lungo una grande strada. Talvolta riflette ai vostri occhi l’az...
23/01/2025

"Signor mio, un romanzo è uno specchio che si fa muovere lungo una grande strada. Talvolta riflette ai vostri occhi l’azzurro dei cieli, talvolta il fango dei pantani di quella strada. E voi accusereste di immoralità l’uno che porta lo specchio nella sua gerla! Il suo specchio mostra il fango e voi accusate lo specchio!"

[Stendhal - “Il Rosso e il Nero”]

Il 23 gennaio del 1783 nasceva Stendhal, uno dei più grandi scrittori francesi.

🔴 Novità Solfanelli! "Il cattolicesimo gnostico di Alessandro Manzoni" di Umberto Petrongari 😃Questo scritto costituisce...
22/01/2025

🔴 Novità Solfanelli!
"Il cattolicesimo gnostico di Alessandro Manzoni" di Umberto Petrongari 😃

Questo scritto costituisce il seguito dell’ultimo libro pubblicato dal suo autore intitolato Superuomo e umanità nuova. Se in esso l’autore ha individuato due sole vie distinte, tra loro contrapposte, volte, entrambe, a dare effettivo compimento a quella volontà di potenza dalla quale ogni uomo sarebbe caratterizzato, nel Cattolicesimo gnostico di Alessandro Manzoni ha scovato una terza via al raggiungimento, analogamente effettivo, della potenza: trattasi di una via santa, solitaria e ascetica, tale da opporsi, sia alla via legata al compimento del comunismo marxista-leninista, sia ad una via sadiana alla potenza intrapresa invece dall’uomo nichilista e relativista ad un tempo.
Ebbene, è soprattutto dalla lettura dell’Adelchi che emergerebbe la plausibilità della tesi secondo la quale Manzoni (se non altro in fase giovanile) avrebbe propugnato un cattolicesimo di tipo gnostico.
Il libro di Petrongari prosegue discutendo sul futuro dell’umanità, ipotizzando delle previsioni storiche più concrete (e, dunque, più plausibili) rispetto a quelle – più astratte – che compaiono in Superuomo e umanità nuova.
Seguono delle spiegazioni di tutto ciò che, nell’anzidetto libro, potrebbe non risultare chiarissimo, per poi domandarsi se – addirittura! – la pazzia possa costituire una quarta, efficace, via alla potenza.
Il libro si chiude con alcune brevi considerazioni riguardanti, in particolare, il ritorno del mondo borghese ad una sua fase preborghese, cinica e primitivistica.

Qui il saggio: https://tabulafati.com/ec/product_info.php?products_id=2583

"La mitezza consiste nel lasciar essere l'altro quello che è. È il contrario della protervia e della prepotenza. Il mite...
21/01/2025

"La mitezza consiste nel lasciar essere l'altro quello che è. È il contrario della protervia e della prepotenza. Il mite non entra nel rapporto con gli altri con il proposito di gareggiare, di confliggere, e alla fine di vincere.

Ma la mitezza non è remissività: mentre il remissivo rinuncia alla lotta per debolezza, per paura, per rassegnazione, il mite invece rifiuta la distruttiva gara della vita per un profondo distacco dai beni che accendono la cupidigia dei più, per mancanza di quella vanagloria che spinge gli uomini nella guerra di tutti contro tutti. Il mite non serba rancore, non è vendicativo, non ha astio verso chicchessia. Attraversa il fuoco senza bruciarsi, le tempeste dei sentimenti senza alterarsi, mantenendo la propria misura, la propria compostezza, la propria disponibilità. Ecco quel 'potere su di sé' di cui abbiamo già sentito.

Il mite può essere configurato come l'anticipatore di un mondo migliore. Egli non pretende alcuna reciprocità: la mitezza è una disposizione verso gli altri che non ha bisogno di essere corrisposta per rivelarsi in tutta la sua portata. Amo le persone miti, perché sono quelle che rendono più abitabile questa “aiuola”, tanto da farmi pensare che la città ideale non sia quella fantastica e descritta sin nei più minuti particolari dagli utopisti, dove regna una giustizia tanto rigida e severa da diventare insopportabile, ma quella in cui la gentilezza dei costumi sia diventata una pratica universale".

[Norberto Bobbio - "Elogio della mitezza"]

🔴 Una grande soddisfazione per la nostra casa editrice: Andrea La Rovere ha ricevuto il prestigioso Premio Endas per la ...
20/01/2025

🔴 Una grande soddisfazione per la nostra casa editrice: Andrea La Rovere ha ricevuto il prestigioso Premio Endas per la cultura.
L'autore ha ottenuto il riconoscimento durante la premiazione al Palazzo della Provincia di Pescara, alla presenza del Sindaco della città e del Presidente della provincia. Un premio che si aggiunge a quello dell'Editoria abruzzese del 2020 e a quelli di Inchiostro Noir 2023 e 2024, e che dà grande lustro al nostro gruppo editoriale 😃

Qui trovate i libri dell'autore: https://www.edizionitabulafati.it/andrealarovere.htm

Continuiamo a riproporre la rubrica che ci porta a conoscere meglio gli autori del nostro gruppo. Oggi vi facciamo rileg...
18/01/2025

Continuiamo a riproporre la rubrica che ci porta a conoscere meglio gli autori del nostro gruppo. Oggi vi facciamo rileggere l'intervista a Gisella Colombo, autrice milanese appassionata di fotografia, vino e auto d'epoca. Ecco l'intervista 😉

𝗚𝗶𝘀𝗲𝗹𝗹𝗮, 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘁𝗶 𝘀𝗽𝗶𝗻𝗴𝗲 𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲?

Scrivo perché la scrittura, come osserva la Szymborska, è “incanto e disperazione": ti solleva dal quotidiano, ti fa volare in alto, sopra le righe monocordi della realtà, così che tu possa librarti negli spazi incantati della fantasia. Ma ti aiuta anche ad attraversare i tratti bui, quando sei nel tunnel della tua concreta e a volte disperante
esperienza di vita.

𝗤𝘂𝗮𝗹 𝗲̀ 𝗹𝗮 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘁𝗶 𝗵𝗮 𝗱𝗮𝘁𝗼 𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮?

La più grande soddisfazione che mi ha dato lo scrivere è paragonabile all'aver trovato un tesoro nascosto, ossia quella di scoprire in me risorse che non credevo di possedere.
Tra queste, la più gratificante è forse la passione per la lingua, che da sempre ho coltivato, ma che scrivendo si è tramutata nel gusto di giocare con le parole e lavorarci fino a ottenere i risultati sperati in termini di efficacia e significatività.

𝗜𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼.

Mi piacciono i romanzi dove in primo piano ci sono i sentimenti, le storie individuali, ma sullo sfondo la Storia grande, da cui si colgono i tratti distintivi di un periodo o di un’epoca.

𝗨𝗻𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗹𝗲: 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗳𝗲𝗿𝗶𝘁𝗼 𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗹𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮𝗺𝗮𝘁𝗼.

Non ho un libro preferito (anche se potrei forse azzardare per lunga affezione "La variante di Lüneburg" di Paolo Maurensig). Ho piuttosto una rosa di autori preferiti, tra cui ci sono Javier Marías ed Eskol Nevo.

𝗜 𝘁𝘂𝗼𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗶?

Progetti futuri al momento ancora vaghi e nebulosi. Resto in attesa dell'ispirazione per un’altra bella storia di ambientazione milanese.

I libri di Gisella Colombo:

"Scala B" https://www.edizionisolfanelli.it/scalab.htm

"Scala B(IS)" https://www.edizionisolfanelli.it/scalabis.htm

"Intarsi" https://www.edizionitabulafati.it/intarsi.htm

E quando tutti se ne andavanoe restavamo in duetra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,com’era bello sapere che eri lì...
17/01/2025

E quando tutti se ne andavano
e restavamo in due
tra bicchieri vuoti e portacenere sporchi,
com’era bello sapere che eri lì
come una corrente che ristagna,
sola con me sull’orlo della notte
e che duravi, eri più che il tempo,
eri quella che non se ne andava
perché uno stesso cuscino
e uno stesso tepore
ci avrebbero chiamati di nuovo
a svegliare il nuovo giorno,
insieme, ridendo,spettinati.

[Julio Cortàzar - "Dopo le feste"]

🔴 Grazie a tutti i nostri lettori!La Torre Nera, la collana "nera" che abbiamo da poco lanciato sta incontrando grande s...
16/01/2025

🔴 Grazie a tutti i nostri lettori!
La Torre Nera, la collana "nera" che abbiamo da poco lanciato sta incontrando grande supporto dai lettori. Oggi vi proponiamo la prefazione di "Quattro misteri per Sherlock Holmes", scritta da Andrea La Rovere. Il volume lo potete ordinare qui: https://tabulafati.com/ec/product_info.php?products_id=2568

"Sherlock Holmes nasce, come amava ricordare il suo creatore Sir Arthur Conan Doyle, dalla noia. In questo, l’investigatore più famoso della storia, è in buona compagnia: quanta ispirazione, da millenni, arriva da un noioso pomeriggio?
Nel caso di Conan Doyle, in particolare, la noia deriva dalle lunghe e infruttuose giornate come medico nel suo studio di Portsmouth, posto dove si presentavano solo i personaggi creati dalla mente fervida dello scrittore.
Di pazienti veri, manco a parlarne.

Poco male, però, se la medicina ha perso un serio professionista, la letteratura ne è stata omaggiata con uno dei suoi miti più resistenti.
E omaggio è proprio la parola che ci ha guidati – me e gli altri tre autori – in questa avventura nei difficili mari degli apocrifi sherlockiani. E il nostro omaggio non poteva definirsi tale senza un tributo a Conan Doyle, che trovate in appendice: uno dei suoi racconti più significativi in una nuova e rigorosa traduzione curata da Anna Maria Pierdomenico, Uno scandalo in Boemia.

Quando mi è stato proposto di scrivere un racconto con protagonista Sherlock Holmes, dal vulcanico Angelo Marenzana, ideatore del volume che avete tra le mani, il mio primo pensiero è stato piuttosto bizzarro.
Potrei dirvi che la mia mente è corsa agli anni dell’adolescenza, quando il detective di Conan Doyle mi fece da guida nelle mie prime scorribande nei territori del giallo e del macabro, o che ho sentito tremare le vene e i polsi all’idea di confrontarmi con una tale leggenda della narrativa del mistero.

E invece no, il primo pensiero è stato di togliermi lo sfizio: far indagare Sherlock Holmes sui delitti di un lupo mannaro. Mi piace pensare che, da amante del bizzarro e del macabro, anche Sir Arthur in persona avrebbe apprezzato.
Sì, perché in decenni di indagini, il nostro eroe ha affrontato delitti esotici, leggende nere come quella della maledizione del Mastino dei Baskerville, enigmi cervellotici, omini danzanti e perfino un vampiro, quello del Sussex.
Ma un licantropo mai.

E allora, ecco che nella mia storia Sherlock Holmes e il fidato Dottor Watson si trovano di fronte Old Stinker, leggendaria creatura che si manifesta col plenilunio dalle parti di Hull, nello Yorkshire. La leggenda, amici lettori, è genuina, il resto – come si conviene – è frutto della fantasia dell’autore.

Gli altri autori, miei compagni di viaggio e a loro volta grandi estimatori di Holmes, hanno fatto lo stesso. E allora, ecco Anna Maria Pierdomenico cimentarsi con una storia dal classico meccanismo giallo a orologeria in L’avventura di Devil’s Cherries e Nicola Lombardi fare lo stesso in Sherlock Holmes e la compagna di Moxon, racconto in puro stile sherlockiano. Più particolare la scelta di Angelo Marenzana, che ha trasportato il detective londinese in atmosfere al limite dello steampunk nella sua Avventura nel regno delle Iron Family.

Una sfida, insomma, che abbiamo accettato volentieri, ognuno facendo uno studio a ritroso sulle tracce di Sherlock Holmes, per poi scegliere un approccio peculiare. Chi vi scrive si è rifatto alle avventure più misteriose del detective, quelle sospese tra razionalità e sovrannaturale, ambientando il tutto in lande desolate che ricordano molto quelle del Mastino dei Baskerville. Lo stile – per scelta – è quanto più possibile simile a quello asciutto e sottilmente ironico del Maestro.

Lo stesso hanno fatto Pierdomenico e Lombardi, ambientando però le loro storie tra le strade dell’affascinante Londra di fine Ottocento, la stessa in cui si muoveva Jack lo squartatore e in cui si svolgono tante indagini di Holmes e Watson. Il racconto di Marenzana, invece, mira a sorprendervi con uno Sherlock Holmes ancora più asciutto e cinico dell’originale, impegnato in un’indagine ai limiti della fantascienza ottocentesca, quella cara ad autori come Wells e allo stesso Conan Doyle.

Insomma, a nostro giudizio non c’era un progetto più adatto per inaugurare la collana “La Torre Nera”. Sherlock Holmes, infatti, riassume quasi tutte le caratteristiche delle opere che seguiranno questa sorta di Numero Zero: il mistero, il gotico, ma anche il giallo classico, la fantascienza e quel tocco di nero che non guasta mai.

Non rimane allora che augurarvi un buon viaggio tra le nebbie londinesi e le brume della brughiera, dove potreste vedere spuntare da un momento all’altro un assassino insospettabile, un licantropo famelico e macchine fantascientifiche.
Un mondo che vi farà rabbrividire di terrore e vi farà – speriamo – dimenticare di controllare lo smartphone. Cosa c’è di meglio di un macabro mistero per evadere dalla realtà?

"Guardi che la lettura è miracolosa. Con pochi euro si può passare una serata con il signor Voltaire mentre tante volte ...
15/01/2025

"Guardi che la lettura è miracolosa. Con pochi euro si può passare una serata con il signor Voltaire mentre tante volte ti siedi al bar a parlare con un co****ne qualsiasi."

[Ottavio Missoni]

🔴 Novità Solfanelli!"Repertorio minimo delle famiglie feudali italiane" di Marco Perletta 😃Un repertorio essenziale dell...
14/01/2025

🔴 Novità Solfanelli!
"Repertorio minimo delle famiglie feudali italiane" di Marco Perletta 😃

Un repertorio essenziale delle principali famiglie che in Italia furono investite di titoli feudali, da baroni a principi, dal X al XVIII secolo. Un modo per ripercorrere la Storia d'Italia, attraverso un istituto, quello feudale, di origine germanica ma diffuso in tutta Europa, la cui eredità si sostanzia nei castelli.
Le famiglie sono enumerate zigzagando da Nord a Sud, ricordando la loro diffusione contemporanea in più regioni o i loro trasferimenti da un estremo all'altro d'Italia. Sono state scelte quelle più importanti dal punto di vista del potere politico o quelle con più ampi possedimenti, ma vi sono anche famiglie che si distinguono per altre caratteristiche, come la durata del loro dominio o l'indipendenza del loro feudo all'interno di stati più grandi con i quali stipularono accordi di "accomandigia", cioè di protezione.
Una lettura semplice e veloce che vuole rimandare ad approfondimenti per ricostruire e rivivere, non senza qualche brivido, avvenimenti di qualsivoglia natura e non sempre felici e pacifici: congiure, assassinii, lotte, lunghe carcerazioni, ma anche matrimoni (raramente d'amore), atti di generosità e riconciliazioni, progetti e realizzazioni di splendide residenze.

Qui il saggio: https://www.edizionisolfanelli.it/repertoriominimodellefamigliefeudali.htm

La scheda:

Marco Perletta
REPERTORIO MINIMO DELLE FAMIGLIE FEUDALI ITALIANE
Edizioni Solfanelli
[ISBN-978-88-3305-606-7]
Pagg. 208 - € 15,00

"Sono rari gli uomini che scelgono donne profonde al proprio fianco, perché quelle superficiali e, perlopiù, concentrate...
13/01/2025

"Sono rari gli uomini che scelgono donne profonde al proprio fianco, perché quelle superficiali e, perlopiù, concentrate sull'apparenza, danno meno problemi e sono più facilmente gestibili.
Una donna profonda, invece, cerca dialoghi costruttivi e confronti, vuole e crea intimità, ha consapevolezza di sé e conosce i propri limiti e le proprie forze. Una donna profonda detesta la superficialità, la volgarità. Non vuole piacere a tutti, non si accontenta ma cerca, sa che il suo valore non risiede nell'aspetto ma nella tenacia del cuore.
Le donne profonde sono come uragani. Non si fermano davanti a nulla. Ridono e piangono senza vergognarsi e se ne hanno voglia si siedono per terra o camminano scalze come se fosse la cosa più normale del mondo. Non hanno paura delle sfide per trovare ciò che hanno nel cuore, né di soffrire per inseguire i loro ideali. Non cercano nella coppia un leader da seguire, né un figlio da salvare. Ma un compagno con il quale camminare.
Le donne, tutte le donne, devono sempre ricordarsi chi sono e di cosa sono capaci. Non devono temere di mostrarsi intelligenti, di rimanere sospese sulle stelle, di notte, appoggiate al balcone del cielo! Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede coraggio, una sfida che non annoia mai."

[Oriana Fallaci]

Se amate le "donne pioniere": https://tabulafati.com/ec/product_info.php?products_id=1912

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