La Madia Travelfood

La Madia Travelfood La Madia Travelfood è, da 40 anni, la rivista italiana per la ristorazione e l'accoglienza di qualità
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La Madia Travelfood è da 38 anni, ossia prima di qualsiasi altro mezzo in Italia, la rivista specializzata a cui la ristorazione di qualità fa riferimento e alla quale attribuisce assoluta credibilità. La Madia Travelfood è anche l’organo ufficiale dell’Unione Europea dei Gourmets e dell’Accademia Nazionale Italcuochi che annovera nel suo organico chef stellati, fondata con Gianfranco Vissani. Gli

inserzionisti sono da sempre le più famose aziende italiane che in questo mensile hanno trovato un alleato sicuro, pubblicitariamente efficace. Ad ognuno viene fornito il tipo di collaborazione che meglio si attaglia alle loro esigenze di comunicazione e immagine.

07/08/2024
01/08/2024

In occasione dei suoi 40 anni, “La Madia” viene raccontata da Romana Tamburini, presidente di Surgital Spa

🖋 𝟒𝟎 𝒂𝒏𝒏𝒊 𝒊𝒏𝒔𝒊𝒆𝒎𝒆: 𝑬𝒍𝒔𝒂 𝒆 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒂, 𝒖𝒏𝒐 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒄𝒐 𝒔𝒐𝒅𝒂𝒍𝒊𝒛𝒊𝒐, 𝒕𝒖𝒕𝒕𝒐 𝒂𝒍 𝒇𝒆𝒎𝒎𝒊𝒏𝒊𝒍𝒆 𝒅𝒊 𝑹𝒐𝒎𝒂𝒏𝒂 𝑻𝒂𝒎𝒃𝒖𝒓𝒊𝒏𝒊

Se dovessi descrivere ciò che mi ha unito, e ancora continua a farlo, a Elsa, utilizzerei parole come creatività, forza, passione, intuizione, professionalità, serietà, e profonda stima, tutte declinate al femminile.

Accomunate dallo stesso territorio, in cui ci sentiamo entrambe profondamente radicate e portavoce delle sue storiche tradizioni, condividiamo da 40 anni un percorso, non certo privo di ostacoli ma caratterizzato anche da molti successi, che ci ha visto sempre allineate, presenti, attive, e pronte a portare, ognuna nel proprio ruolo, innovazione e conoscenza dell’arte culinaria italiana nel mondo.

Ho avuto la grande fortuna di incontrare Elsa agli albori del mio progetto imprenditoriale, come pure lo era lei con il suo: decise infatti di avviare questa avventura da editore di una rivista, LA MADIA – prima in assoluto nel settore della ristorazione – che nel tempo avrebbe goduto e vantato le collaborazioni di cuochi di grande fama e prestigio sia per il nostro Paese che a livello internazionale, coinvolgendo molte imprese come partner negli eventi.

Io fui sicuramente tra i primi, se non in realtà la prima, a cogliere l’opportunità di affiancarmi e adottare questa rivista per veicolare le proposte e i prodotti della mia azienda ed essere sponsor di occasioni di incontro da lei brillantemente organizzati e promossi, destinati ai diversi pubblici cui ci rivolgiamo. Elsa spesso mi ricorda ciò che dissi: “La mia pasta non esiste, se non viene comunicata”.

Ed è così che la nostra avventura congiunta si trasformò in un viaggio dalle molte tappe, con l’esordio degli show cooking, la partecipazione alle fiere più importanti dove ospitavo nello stand Surgital sia giovani talenti che chef di grido grazie al supporto e alle conoscenze di Elsa, immancabilmente al mio fianco.

Il lavoro non ci è mai mancato, né spaventato, sempre insieme e instancabili nel ricercare nuove strade o luoghi dove promuovere la cultura del buon cibo portando l’eccellenza del food Made in Italy, unitamente all’orgoglio di esserne fedeli interpreti vantando da una parte l’eccellenza delle nostre materie prime e dall’altra il valore della buona comunicazione. Al di là di un’affinità caratteriale e di un’amicizia di lunga data, che ancora oggi perdura con la stessa intensità, ho creduto fermamente nel valore e nel ruolo di questa testata che ha saputo attrarre l’attenzione di professionisti e opinion leader, evidenziando le abilità e le competenze necessarie, insieme ai talenti e ai meriti che ogni lavoro richiede.

LA MADIA si definisce, a pieno titolo, antesignana del settore e punto di riferimento, oggi come allora, per privati e aziende, strumento qualificato e qualificante, a cui auguro ancora molti anni di vita, sempre guidata da quella passione ed entusiasmo che ancora ci contraddistingue, veri ingredienti del successo.

Editoriale tratto dal n. 368 de La Madia Travelfood: (https://www.lamadia.com/editoriali/40-anni-insieme-elsa-e-romana-uno-storico-sodalizio-tutto-al-femminile/)

La Madia Travelfood è, da 40 anni, la rivista italiana per la ristorazione e l'accoglienza di qualità

Il numero di Luglio/Agosto celebra il periodo del proprio compleanno con una copertina dedicata alle donne che si occupa...
25/07/2024

Il numero di Luglio/Agosto celebra il periodo del proprio compleanno con una copertina dedicata alle donne che si occupano della Madia: la fondatrice Elsa Mazzolini, con Giorgia e Maria Chiara Zucchi.

All’interno, dopo un editoriale di Romana Tamburini, presidente di Surgital Spa e prima sponsor in assoluto della rivista, una serie di rubriche dedicate ai cibi poco salutari, alle proteine ottenute dalla birra, ai percorsi di marketing orientati al successo, alla gestione dei social e alla pasticceria storica, un articolo su chi, nell’Alto Savio “cucina la nostalgia”, un reportage sul patrimonio dei Mulini Antichi.

Sul fronte della ristorazione si sottolinea la nuova tendenza della squadra di giovani chef a coordinare le cucine di Bolle Restaurant a Bergamo, così come avviene nel ristorante Camaleonte nel vicentino. A Orvieto invece viene raccontata la cucina del Ristorante Coro, mentre su Roma regna la libertà concettuale di Massimo Viglietti, oggi operativo al Relais Le Jarden. Il Sud, inoltre, è rappresentato da Nunù a Torre del Greco, dal Flauto di Pan a Ravello e da Josè Restaurant a Torre del Greco.

Un’inchiesta sui problemi di gestione dei ristoranti e sugli ingredienti d’eccellenza nelle grandi cucine completa il quadro di un settore spesso in difficile equilibrio tra qualità e contabilità.

Il vino parla dei vitigni autoctoni della Sicilia e dei numeri dello champagne, in leggero calo nell’export.

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24/07/2024
In occasione dei suoi 40 anni “La Madia” viene raccontata da Angelo Agnelli, figlio del fondatore Baldassare e amministr...
13/06/2024

In occasione dei suoi 40 anni “La Madia” viene raccontata da Angelo Agnelli, figlio del fondatore Baldassare e amministratore della famosa azienda “Pentole Baldassare Agnelli” di Lallio (BG).

✒️ 𝑺𝒂𝒍𝒗𝒂𝒓𝒆 𝒍’𝒂𝒏𝒊𝒎𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒄𝒖𝒄𝒊𝒏𝒂 𝒊𝒕𝒂𝒍𝒊𝒂𝒏𝒂 𝒅𝒊 𝑨𝒏𝒈𝒆𝒍𝒐 𝑨𝒈𝒏𝒆𝒍𝒍𝒊

La cucina italiana è celebre non solo per la sua indiscussa qualità e la sua capacità di sedurre i palati di tutto il mondo, ma anche per la sua straordinaria diversità. Regioni, provincie, e perfino singoli paesi vantano tradizioni culinarie uniche, che formano un tessuto culturale ricco e variegato. Tuttavia, oggi stiamo assistendo a un preoccupante processo di omologazione che rischia di erodere questo patrimonio inestimabile.

Negli ultimi anni, i cambiamenti socio-economici e l’avanzamento della globalizzazione hanno portato a una standardizzazione dell’offerta culinaria. Nelle grandi città, è sempre più facile trovare ristoranti che propongono un menù dove i piatti tradizionali sono reinterpretati o alterati per appiattirsi ai gusti internazionali, spesso a discapito delle peculiarità locali.

Questo fenomeno non solo riduce la diversità culinaria, ma minaccia anche l’autenticità e l’integrità della cucina italiana.

È importante riconoscere che la cucina di una nazione è un elemento fondamentale della sua identità culturale. In Italia, ogni piatto racconta una storia, parla di terre, di persone e di tradizioni. Quando rivisitazioni non rispettose delle ricette originali diventano la norma, non solo perdiamo un pezzo della nostra storia, ma priviamo anche le future generazioni della possibilità di sperimentare e apprezzare la nostra eredità culinaria nella sua forma più pura e autentica.

In un mondo che celebra la diversità come una forza, è paradossale e tristemente ironico che permettiamo alla nostra cucina di diventare sempre più monolitica.

Questo processo di omogeneizzazione va contro il principio stesso di biodiversità, un concetto che non è limitato alla biologia, ma si estende anche alla cultura e alla gastronomia.

Ogni territorio italiano ha la capacità di offrire materie prime di qualità eccezionale, che sono il risultato di un clima, un terreno e una storia unici.

In conclusione, proteggere la cucina italiana dalle forze omogeneizzartici della globalizzazione non è semplicemente una questione di conservare ricette antiche, ma è un impegno verso la salvaguardia di un’identità culturale complessa e profondamente radicata.

Dobbiamo agire ora, prima che le pagine dei nostri libri siano l’unico luogo in cui poter scoprire i sapori veri della nostra terra. La battaglia per l’anima della cucina italiana è una battaglia che non possiamo permetterci di perdere.

In questo contesto di crescente omogeneizzazione, non possiamo dimenticare il ruolo di coloro che hanno lavorato senza sosta per preservare la ricchezza della nostra cucina.

La rivista “La Madia”, con Elsa alla guida, ne è un esempio luminoso. Da quarant’anni, “La Madia” è stata non solo una pioniera, ma anche una voce attenta e autorevole che ha saputo raccontare e difendere la diversità culinaria italiana con grande passione e profonda conoscenza.

Sotto la guida esperta di Elsa, la rivista ha brillato per la sua capacità di esplorare e celebrare ogni angolo del panorama gastronomico italiano.

Mi auguro che “La Madia” possa continuare, con la stessa tenacia ed eleganza che l’ha sempre contraddistinta, a difendere i principi di una cucina che va al di là del mero consumo alimentare per rappresentare un vero e proprio patrimonio culturale. In un mondo che cambia rapidamente, avere custodi come Elsa e “La Madia” è più essenziale che mai per assicurare che le tradizioni italiane non diventino soltanto un ricordo, ma continuino a vivere e ad arricchire le nostre vite.

Lunga vita a “La Madia”, lunga vita alla nostra amata Italianità.

Editoriale tratto dal n. 367 de La Madia Travelfood (https://www.lamadia.com/editoriali/salvare-lanima-della-cucina-italiana/)

Salvare l'anima della cucina italiana. In occasione dei 40 anni "La Madia" viene raccontata da Angelo Agnelli, amministratore dell'azienda Pentole Agnelli

𝐋𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐛𝐫𝐮𝐭 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐨 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝟏𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 🖋🥐 Milbrut - Dolce Passione di Famiglia, piccola azienda familiare ubicata a Naro, ...
05/06/2024

𝐋𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐛𝐫𝐮𝐭 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐨 𝐟𝐞𝐬𝐭𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚 𝟏𝟎 𝐚𝐧𝐧𝐢 🖋

🥐 Milbrut - Dolce Passione di Famiglia, piccola azienda familiare ubicata a Naro, nell’agrigentino, produttrice di lievitati di pregio (in primis la famosa raviolina siciliana, ma anche panettoni e una prestigiosa linea dessert), rappresenta il Made in Sicily riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo 🌍

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Milbrut, piccola azienda familiare ubicata, fa parte di quelle microimprese italiane che hanno fatto del prezioso lavoro fatto a mano la propria bandiera.

Sul numero de La Madia di maggio/giugno, tutte le più importanti novità della regione denominata, già dall'antichità, Ca...
18/05/2024

Sul numero de La Madia di maggio/giugno, tutte le più importanti novità della regione denominata, già dall'antichità, Campania felix: la filosofia ospitale del Buco di Sorrento, il nuovo locale dello chef Tramontano a Gragnano, la sostenibilità umana e ambientale di Don Alfonso e dello Stuzzichino a Sant'Agata sui Due Golfi, la straordinarietà de La Corte degli Dei ad Agerola e altro ancora...

Ma non mancano le innovazioni al Barbagianni di Colle Val d'Elsa dove il menù è firmato dallo chef Alessandro Rossi, stella Michelin, o il nuovo ristorante Territori, in Casa Vissani, o gli esempi virtuosi dei locali italiani che cambiano in nome della sostenibilità.

Inchieste sul turismo, interviste, approfondimenti e rubriche completano la rivista che quest'anno celebra i propri 40 anni di attività giornalistica per l'Ho.re.ca.

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27/04/2024

I giapponesi hanno iniziato a mo***re giardini galleggianti sui tetti dei parcheggi pubblici.
Non solo creando bellissimi spazi, ma anche aiutando le api e altri impollinatori essenziali per la vita.

Il frigorifero vetrina non è solo un elemento funzionale per ogni attività di ristorazione, è anche un complemento d’arr...
09/04/2024

Il frigorifero vetrina non è solo un elemento funzionale per ogni attività di ristorazione, è anche un complemento d’arredo e un espositore di prodotti. Per alcune attività commerciali, come le pasticcerie, l’espositore refrigerato assume un’importanza particolare perché mette in risalto i prodotti su cui si basano le tue vendite, la tua reputazione, e il core del tuo business.

Ma quanto costa un frigorifero vetrina, e come sceglierlo? Leggi tutti i dettagli nell'articolo 👇

Il frigorifero vetrina non è solo un elemento funzionale per ogni attività di ristorazione, è anche un complemento d’arredo e un espositore di prodotti.

Vestita di un elegantissimo nero, una Dama oggi domina la scena risicola nel vercellese, portatrice di un messaggio di q...
04/04/2024

Vestita di un elegantissimo nero, una Dama oggi domina la scena risicola nel vercellese, portatrice di un messaggio di qualità e sostenibilità ambientale.

Acronimo mutuato dai nomi dei coniugi Davide e Martina Lippiello, il nome Dama sta a simboleggiare anche la felice sintesi della mission aziendale, consistente nella scelta di lavorare con un unico produttore per varietà di riso, di rispettarne le specifiche competenze facendone non un semplice fornitore, bensì un alleato con cui condividere il rispetto per il lavoro, per la terra, per la materia prima, selezionando con ciascuno di loro le migliori partite di riso raccolto. Questa filosofia si traduce in un prodotto che non solo rispecchia alti standard qualitativi, ma è anche frutto di una produzione responsabile e consapevole.

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La Dama del riso italiano simbolo di impegno verso pratiche di produzione sostenibili e rispettose dell'ambiente, nonchè di elevata qualità

20/03/2024
In occasione dei suoi 40 anni “La Madia” viene raccontata dal manager e opinion maker del vino: Alessandro Rossi✒️ 𝑳𝒂 𝒇𝒆...
18/03/2024

In occasione dei suoi 40 anni “La Madia” viene raccontata dal manager e opinion maker del vino: Alessandro Rossi

✒️ 𝑳𝒂 𝒇𝒆𝒅𝒆𝒍𝒕𝒂̀ 𝒅𝒆𝒊 𝟒𝟎 𝒂𝒏𝒏𝒊 𝒅𝒊 𝑨𝒍𝒆𝒔𝒔𝒂𝒏𝒅𝒓𝒐 𝑹𝒐𝒔𝒔𝒊

“La Madia Travelfood compie quest’anno 40 anni. C’è un passo del film “8 1/2” di Federico Fellini, dove un grande Marcello Mastroianni ad un certo punto dice: “Tu saresti capace di piantare tutto e ricominciare la vita da capo? Di scegliere una cosa, una cosa sola ed essere fedele a quella, riuscire a farla diventare la ragione della tua vita, una cosa che raccolga tutto e che diventi tutto proprio perché la tua fedeltà che la fa’ diventare infinita…”

Ebbene no, Elsa Mazzolini non deve ricominciare da capo, ma continuare nel solco oramai tracciato da 4 decenni perché la Madia è “la ragione della sua vita” e da sempre la coerente estensione di un suo preciso progetto culturale.

Dal primo numero del luglio 1984 si è adoperata per raccontare la scena e i protagonisti del patrimonio enogastronomico, a livello intellettuale e produttivo, con uno stile e una visione giornalistica unici.

Oggi la sua è la più longeva testata del settore e tra le più autorevoli; proprio su questa carta sono nate diverse collaborazioni anche internazionali, e di largo respiro è stata e continua ad essere la produzione bibliografica della casa editrice di sua proprietà.

La storia di Elsa è una storia che non ha niente a che fare con fortuna, è una storia che è nata da un’intuizione direi geniale.

Ha creduto da subito in qualcosa di totalmente diverso, qualcosa che ai tempi non esisteva, qualcosa che portasse ad un passo avanti, al cambiamento.

Non c’era mai stata in Italia una rivista che potesse annoverare tra le sue firme le penne più prestigiose, come se passare dalla redazione di Elsa fosse una conferma professionale. In quel periodo storico cominciavano ad affiorare tante idee, ma non era ancora nata una rivista che desse loro voce. E La Madia serviva proprio a trasportare e a suggellare su carta con credibilità queste idee, a cui nel tempo è rimasta fedele, forse tra i pochi a farlo senza compromessi.

Ricca di inserti e approfondimenti, La Madia è inoltre sempre rimasta ancorata anche al “genere rivista”, come ulteriore testimonianza della volontà di fare giornalismo attivo, prima che opinione.

E nel corso dei decenni ha raccontato, in presa diretta potremmo dire, l’evoluzione di questo comparto tanto mutevole, oggi diventato globale. Lo ha fatto con il mondo, un tempo oscuro, dei cuochi, ma lo ha fatto fin da subito occupandosi anche del panorama vinicolo italiano e non. Grandi le firme che hanno raccontato il vino, da Burton Anderson a Veronelli, da Bolognesi ad Angelo Betti e tantissimi altri che hanno fotografato, numero dopo numero, l’evolversi di un segmento produttivo tanto importante per l’Italia. Aver ereditato questo spazio ed essere ora colui che racconta il futuro del vino è per me un grande onore.

ll mondo dell’enogastronomia è basato a tratti sulla vanità, quando non lo è sull’interesse economico: due demoni che sarebbe bene vincere. La sensazione è che alla Madia Travelfoood si pensi ancora alla notizia come a un valore centrale, soprattutto in ambito culturale.

Ora, la domanda è lecita: quali sono gli obiettivi per i prossimi 40? Sicuramente la cosa bella è che si è creata una squadra formidabile di collaboratori che sono dei grandi e seri professionisti e che continueranno il lavoro, adottando gli stessi principi deontologici anche sulla imperante comunicazione social.

Ma La Madia Travelfood non morirà mai, è questa la sensazione che si ha quando si passa del tempo di qualità con Elsa ad ascoltarla.

La carta ha questo grande pregio; se ben alimentata non può e non deve morire; lo stesso vale per i sogni che non sono costretti ad ammuffire nei cassetti.”

Editoriale tratto dal n. 366 de La Madia Travelfood (https://www.lamadia.com/editoriali/la-fedelta-dei-40-anni/)

La fedeltà dei 40 anni. In occasione dei suoi 40 anni "La Madia" viene raccontata dal manager e opinion maker del vino: Alessandro Rossi...

Ricca di contenuti e spunti di riflessione La Madia di Marzo/Aprile che, nell’edizione cartacea o sfogliabile online, in...
13/03/2024

Ricca di contenuti e spunti di riflessione La Madia di Marzo/Aprile che, nell’edizione cartacea o sfogliabile online, invita a riflettere sulla cucina italiana e la possibilità di una sua codificazione per tutelarla: ne parlano i grandi chef Niko Romito e Davide Scabin.

Nello stesso numero un ampio escursus sulle biodiversità dell’Irpinia e sui locali che preservano le tradizioni.

E cosa ci fa Mauro Colagreco a Londra?

Quali sono i vitigni minori della Calabria?

Quali le caratteristiche delle Cantine Spinelli, in Abruzzo?

E dove trovare il contatto ideale con la natura, in Alto Adige?

Quali sono le MIlleluci della cucina toscana più suggestiva?

Le risposte nel numero di marzo/aprile della Madia.

📲 Scopri la versione digitale a questo link: https://www.lamadia.com/shop/la-madia-travelfood-n366-marzo-aprile-2024-versione-sfoglia-on-line/

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Siamo orgogliosi di comunicare che abbiamo ricevuto il riconoscimento per la nostra attività di comunicazione social da ...
21/02/2024

Siamo orgogliosi di comunicare che abbiamo ricevuto il riconoscimento per la nostra attività di comunicazione social da parte di CocktailBar&Friends Awards per il nostro cliente Bar Il Caffè Premilcuore, nell'ambito dell'apposito evento organizzato da DammiunDrink.it e svoltosi a Rimini Fiera

I nostri primi 40 anni
17/02/2024

I nostri primi 40 anni

Elsa Mazzolini racconta: "All'inizio mi aiutò Gino Angelini, ora uno dei primi chef d'America. E poi sono andata subito da Gualtiero Marchesi a Milano, con il quale ho mantenuto preziosi rapporti fino alla sua scomparsa"

Nel tessuto connettivo dell’innovazione aziendale, la creatività non è un lusso, ma un elemento vitale che permea ogni a...
13/02/2024

Nel tessuto connettivo dell’innovazione aziendale, la creatività non è un lusso, ma un elemento vitale che permea ogni aspetto della crescita sostenibile e del progresso.

L’esperto di gestione delle dinamiche aziendali Marco Melzi spiega come utilizzare e orientare al meglio una creatività ben convogliata per far crescere la propria azienda.

Leggi la sua analisi sul numero di gennaio-febbraio de La Madia 👇

Nel tessuto connettivo di una azienda, la creatività non è un lusso, ma un elemento vitale per ogni aspetto della crescita sostenibile e del progresso.

Indirizzo

Via G. Pacchioni
Cesena

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Telefono

+39054723821

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