Marcello Colopi

Marcello Colopi In questa pagine potete ascoltare i mie podcast, In modo particolare il mio primo podcast dal titolo Sotto Il segno del no.

Il podcasta racconta di uomini e donne che hanno detto NO al caporalato , allo sfruttamento e alla mafia.

Ho il piacere di condividere con voi alcune foto del debutto . Cerignola 19 dicembre 2024
21/12/2024

Ho il piacere di condividere con voi alcune foto del debutto . Cerignola 19 dicembre 2024

18/12/2024

...Il Natale accende Cerignola! 🎄

In occasione delle feste natalizie, siamo lieti di invitarvi all’iniziativa “𝓝𝓪𝓽𝓪𝓵𝓮 𝓪 𝓒𝓪𝓼𝓪 𝓓𝓲 𝓥𝓲𝓽𝓽𝓸𝓻𝓲𝓸” , che si terrà il giorno 18 dicembre nella Biblioteca IKIGAI c/o Palazzo Fornari.

🔴Si inizia alle ore 18.00 con il laboratorio narrativo e manuale-artistico dal titolo “Di Vittorio bambino raccontato ai bambini”, sul Natale ai tempi di Giuseppe Di Vittorio - gratuito con prenotazione obbligatoria*.

🔴Alle ore 20.00 sarà invece il momento dello spettacolo di teatro civile "La dignità! Lettera di Giuseppe Di Vittorio”, un monologo scritto e interpretato da Marcello Colopi, presentato per la prima volta a Cerignola e basato sulla lettera di Giuseppe Di Vittorio del 24 dicembre 1920 – ingresso libero.

Vi aspettiamo!

* prenotazione al numero 34777999093 (WHATSAPP)

12/08/2024

Sylla, la ragazza della pallavolo!

Abdoulaye Sylla, padre di Miriam, emigra dalla Costa d’Avorio a Bergamo, ma il freddo lo convince a trasferirsi a Palermo.

Un giorno, sorpreso da una grandinata, riceve un passaggio in automobile da due coniugi, Paolo Genduso e Maria Rosaria Esposito, che nella vita gestiscono un bar.

La coppia decide di aiutare Abdoulaye, che inizia a lavorare per loro. Da lì a qualche tempo lo raggiunge dalla Costa d’Avorio sua moglie Salimata. A Palermo nasce la loro figlia, Myriam, che per tutta la vita considererà Paolo e Maria Rosaria come dei nonni.

Anzi, li chiama proprio così. Questo è il passato, peraltro ricco per Myriam di momenti felici ma anche di tante difficoltà.

E poi c’è l’oggi.

Oggi a Parigi Abdoulaye si è trovato ad abbracciare sua figlia Myriam in un contesto probabilmente inimmaginabile in quelle prime notti fredde bergamasche: Parigi, una finale olimpica, le tv del mondo.

Myriam è una delle più forti giocatrici di pallavolo del mondo ed è una colonna portante della nazionale del Paese in cui è nata e vissuta (ma del cui diritto di cittadinanza ha potuto beneficiare solo molti anni dopo la nascita).

A fare il tifo per lei, oltre a tantissimi italiani, c’erano altre quattro persone speciali: mamma Salimata, da qualche parte in cielo, il suo “concittadino” palermitano (si è definito lui così) Sergio Mattarella e i due nonni Paolo e Maria Rosaria.

Il loro piccolo gesto di generosità nei confronti di Abdoulaye ha prodotto nel corso del tempo frutti dal sapore dolcissimo. 🥇🇮🇹 🏐

Viva l’Italia multietnica.
Viva l’umanità.

Il coraggio dell’autocritica . Edo Patriarca Ep. n 8 Sotto il segno del no  è un podcast che racconta storie di coraggio...
04/07/2024

Il coraggio dell’autocritica . Edo Patriarca Ep. n 8

Sotto il segno del no è un podcast che racconta storie di coraggio di uomini e donne che si oppongo allo sfruttamento al caporalato e all’ingiustizia.
La storia di questa puntata racconta di un coraggio “ diverso” : il coraggio dell’autocritica. Con la morte di Satnam Singh, i rappresentati politici della sinistra hanno chiesto, giustamente, l’abolizione della legge Bossi Fini. La legge in questione fu approvata nel 2002 e da allora sono passati 22 anni di questi ben 11 anni hanno visto le forze del centro sinistra al governo del paese. Come mai, la legge in questione, non è mai stata abolita quando le forze progressiste erano al governo con propri ministri e con governi a giuda pd? ( Governo Letta, governo Renzi , governo Gentiloni) Ho posto questa domanda a Edoardo Patriarca che è stato parlamentare e senatore del Pd. Patriarca è uno dei fondatori del terzo settore è stato portavoce del Forum Nazionale del terzo settore dal 1999 al 2006 , è stato uno dei promotori delle settimane sociali dei Cattolici Italiani ed è stato appunto parlamentare della repubblica rivestendo l’incarico di vicepresidente della commissione di indagine sui flussi migratori.
Edoardo Patriarca non si è sottratto al confronto ed ha avuto il coraggio di raccontare in modo critico ed autocritico i tentennamenti, le paure e le ipocrisie della sua parte politica che poteva cambiare il sistema ed ha, invece, preferito subirlo.
Questo è il racconto, dolorosamente onesto, del coraggio dell’autocritica

Il coraggio dell’autocritica . Edo Patriarca Ep. n 8 Sotto il segno del no è un podcast che racconta storie di coraggio di uomini e donne che si oppong

20/06/2024

Questa è una puntata straordinaria. Non era prevista nella programmazione, ma dopo la morte di Satnam Singh, nonostante un forte raffreddore che quasi mi imp

Con Marco Omizzolo, nel mio podcast Sotto il segno del no, avevamo parlato della grande lotta contro lo sfruttamento e i...
19/06/2024

Con Marco Omizzolo, nel mio podcast Sotto il segno del no, avevamo parlato della grande lotta contro lo sfruttamento e il caporalato dei braccianti indiani Sikh di Latina. Eravamo consapevoli che lo sfruttamento aveva solo cambiato volto ma i metodi erano gli stessi se non peggiori. La prova è quello che è accaduto Lunedi pomeriggio.
IL trentunenne di origine indiana, Satnam Singh, lunedì pomeriggio era rimasto coinvolto in un terribile incidente sul lavoro in un'azienda agricola di borgo Santa Maria, nella periferia di Latina, dove aveva perso il braccio in un macchinario avvolgi plastica a rullo trainato da un trattore, il quale gli aveva schiacciato anche gli arti inferiori .L'uomo, invece di essere soccorso, è stato abbandonato davanti la sua abitazione con il braccio tranciato, poggiato sopra una cassetta utilizzata per la raccolta degli ortaggi.
Dopo esser stato trasportato d'urgenza in eliambulanza all'ospedale San Camillo, a Roma, dove era ricoverato in prognosi riservata in gravi condizioni, il trentunenne è spirato questa mattina nel nosocomio romano. Per lui e per tutti voi . Ascoltate questa puntata e capirete come è antica questa storia.

Il 18 aprile del 2016 è un lunedì mattina, potrebbe essere il classico noioso lunedì mattina ma il 18 aprile del 2016 è un inizio settimana che entrerà �

Foggia agosto 2018 morte sulla statale. Episodio 5 Tornavano dai campi, al termine di una dura e intensa giornata trasco...
22/05/2024

Foggia agosto 2018 morte sulla statale. Episodio 5

Tornavano dai campi, al termine di una dura e intensa giornata trascorsa a raccogliere pomodori per 2,50 euro l’ora, ma hanno perso la vita in due distinti incidenti stradali: sedici migranti, in maggioranza africani IL primo incidente avvenne sabato 4 agosto, intorno alle 15:30 su una strada provinciale tra i paesi di Ascoli Satriano e Castelluccio dei Sauri: otto braccianti immigrati viaggiavano nel vano posteriore di un furgone chiuso che si andò a schiantare contro un tir. Quattro di loro morirono sul colpo altri quattro furono ricoverati in condizioni molto serie, , L’altro incidente avvenne due giorni dopo Lunedì 6 agosto, questa volta a perdere la vita furono dodici migranti che erano all’interno di un furgone con targa bulgara che si scontrò contro un altro tir sulla statale 16, nelle campagne di Lesina. Anche loro tornavano da una mattina nei campi, ed erano diretti al ghetto di Rignano, una sorta di accampamento abusivo dove vivono centinaia di extracomunitari.
Questa puntata racconta quelle due drammatica giornate , grazie al ricordo di Daniele Iacovelli che, all’epoca dei fatti, era responsabile provinciale della Flai Cgil e primo, tra gli altri, fu testimone della tragedia e organizzatore della manifestazione di protesta. Oltre a lui una testimonianza eccezionale quella di Mamadou Kabe che per un imprevisto del destino scampò alla strage. Questa puntata è quella che ha ispirato tutto il podcast e per questa ragione è dedicata a tutti gli sfruttati che ogni giorno muoiono di “lavoro sfruttato”.
La musica è di Antonio Piacentino. Ringrazio di cuore Giada Pari mia coach e mentoring perché, se non avessi frequentato la sua academy, non sarei mai riuscito a raccontare queste storie.

Tornavano dai campi, al termine di una dura e intensa giornata trascorsa a raccogliere pomodori per 2,50 euro l’ora, ma hanno perso la vita in due distinti in

Cari amici vi condivido la quarta puntata .Il 18 aprile del 2016 è un lunedì mattina, potrebbe essere il classico noioso...
15/05/2024

Cari amici vi condivido la quarta puntata .
Il 18 aprile del 2016 è un lunedì mattina, potrebbe essere il classico noioso lunedì mattina ma il 18 aprile del 2016 è un inizio settimana che entrerà nella storia del movimento di lotta degli sfruttati, perché, in questo giorno, 5.000 braccianti indiani sikh di Latina e provincia , sfruttati e maltrattati , iniziano lo sciopero che darà il via ad una campagna di lotta per i diritti degli oppressi. A capo di questo movimento di lotta vi è un sociologo , Marco Omizzolo che si occupa di studi e ricerche sui servizi sociali, sulle migrazioni, sul lavoro e sulla criminalità organizzata. Marco Omizzolo , da ricercatore sociale inizia il percorso che lo porterà ad essere un intellettuale militante, che lo porterà, nel corso della sua vita , ad organizzare uno dei maggiori scioperi contro lo sfruttamento e le agromafie, ossia quello del 18 aprile del 2016 insieme alla Cgil con oltre 5 mila braccianti indiani. Ha replicato questa esperienza negli anni successivi per due volte e occupato numerose aziende agricole insieme a braccianti indiani gravemente sfruttati allo scopo di denunciare le condizioni di emarginazione e sfruttamento alle quali erano condannati. Ha accompagnato oltre 150 lavoratori e lavoratrici di origine immigrata a sporgere denuncia contro padroni e mafiosi, e si è costituito, con alcuni di loro, parte civile in vari processi contro il caporalato e lo sfruttamento. Nel 2019 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo nomina Cavaliere della Repubblica per meriti di ricerca e impegno contro le agromafie e lo sfruttamento del lavoro. E' stato anche insignito del titolo di Human Rights Defenders a Dublino per Frontline Defenders. Nel 2020 è stato candidato dall'Unesco al premio biennale “Madaneet Singh” assegnato alle personalità nel mondo che si sono contraddistinte per la lotta non violenta in favore dei diritti e della pace. È stato il primo italiano e il secondo europeo a ricevere questa candidatura.

Da alcuni anni vive sotto protezione da parte delle Forze dell'ordine per le numerose minacce di morte subito.

Il 18 aprile del 2016 è un lunedì mattina, potrebbe essere il classico noioso lunedì mattina ma il 18 aprile del 2016 è un inizio settimana che entrerà �

grazie agli amici e fratelli della Fondazione Emmanuel di Lecce per la messa in onda del podcast sulla propria pagina e ...
08/05/2024

grazie agli amici e fratelli della Fondazione Emmanuel di Lecce per la messa in onda del podcast sulla propria pagina e grazie alla mia amica e sorella Stefania Gualtierinia

Lo sciopero di Nardò, la storia di Yvan Sagne . Ep. 3 In questa puntata raccontiamo la storia di un uomo che ha detto no allo sfruttamento e al caporalato: �

08/05/2024

Lo sciopero di Nardò, la storia di Yvan Sagne . Ep. 3 In questa puntata raccontiamo la storia di un uomo che ha detto no allo sfruttamento e al caporalato: �

Cari Amici ho il piacere di presentarvi la terza puntata. Lo sciopero di Nardò con Yvan Sagne . Buon Ascolto
08/05/2024

Cari Amici ho il piacere di presentarvi la terza puntata. Lo sciopero di Nardò con Yvan Sagne . Buon Ascolto

Lo sciopero di Nardò, la storia di Yvan Sagne . Ep. 3 In questa puntata raccontiamo la storia di un uomo che ha detto no allo sfruttamento e al caporalato: �

Seconda Puntata con Leonardo Palmisano. Mafia Caporale
04/05/2024

Seconda Puntata con Leonardo Palmisano. Mafia Caporale

Mafia caporale, il titolo di questa puntata, prende il nome da un saggio di Leonardo Palmisano , pubblicato il 2017 da Fandango libri. La puntata raccon

Prima puntata con Jean Rene Bilongo. Caporalato e Agromafie.
04/05/2024

Prima puntata con Jean Rene Bilongo. Caporalato e Agromafie.

Questa prima puntata che, apre il podcast , vede la partecipazione di Jean Rene Bilongo, presidente della Fondazione Placido Rizzotto e responsabile del diparti

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