La Adelmo Polla Editore, nata a Roma nel 1974, inizia la sua attività con i Reprints di opere filologiche e di storia antica per passare, nel 1976, all'Abruzzesistica dove, da buon Abruzzese, privilegia le opere che parlano della sua terra. Ci piace riportare quanto scrisse Paolo Smoliga sul quotidiano "Il Centro" nella rubrica "Cultura e Società" il quale, dopo aver titolato "L'esploratore del pa
ssato. Noto più nel mondo che in casa", così continua: "Adelmo Polla, conosciutissimo nel mondo, poco nella sua terra, nonostante riceva attestati di stima da grandi uomini di cultura e di fama internazionale. Alcuni anni fa sono passati per Cerchio, con un preciso intento, un signore alto coi capelli brezzolati, un altro di chiare origini anglosassoni e una bella signora. - Chi avrebbe mai immaginato che in mezzo a queste montagne ci fosse un focolaio di cultura? Era Federico Zeri che volle incontrare e conoscere Adelmo Polla che già conosceva di fama". Ma, fiore all'occhiello della Casa Editrice è la collana de "I Tascabili d'Abruzzo", che tanto successo sta raccogliendo in Italia e all'estero. Questa importantissima serie di storia regionale ha ormai superato la ragguardevole quota di 150 volumi e costituisce, senz'altro, la collezione più prestigiosa d'Abruzzo, sia per l'importanza dei titoli, sia per il valore degli scrittori che vi hanno aderito. Nata dapprima con l'intento di riproporre opere in anastatica di letteratura regionale, di storia, di curiosità folcloriche e di testi di vario genere ormai rari e quasi sempre introvabili, in seguito la raccolta ha ampliato i limiti del programma iniziale, affidando la riedizione dei volumi alla esperienza e alla capacità di studiosi di prima grandezza, in grado di predisporre un apparato critico e note prefative che collocassero ciascuna opera in un preciso panorama storico e culturale. Accanto agli scritti di De Nino, Pansa, Finamore, Bruni, Petrilli, riaffidati ad un più vasto giro di fruizione (e qui è doveroso riconoscere l'apporto della celebre antropologa Maria Concetta Nicolai che ha curato magistralmente la riedizione di alcune opere del Finamore e di altri autori abruzzesi), la collana dà spazio ai diari di viaggio dei visitatori stranieri, cominciando dal domenicano Serafino Razzi che soggiornò in Abruzzo per motivi pastorali dal 1574 al 1577 a Ferdinando Gregorovius che visitò la zona aquilana e montana nel 1871, fino ad Anne Macdonell che redasse le proprie osservazioni antropologiche nei primi anni di questo secolo. La rassegna comprende pagine di grande interesse quali quelle di De Salis Marschlins, Torcia, Tenore, Sir C**t H***e, Keppel Craven, Edward Lear, Cuthbert Hare, Robert Gardner, Clark Smith, Maud Howe, Alexandre Dumas, D'Hauteroche, De La Grange ecc., tanto che non sarebbe pensabile di poter tracciare un orizzonte storico della nostra regione prescindendo da esse. Estremamente precise e documentate nel registro sociale, sono le opere di Luigi Mammarella che indaga sulle condizioni di vita in Abruzzo al tempo dei Romani, nel Medioevo, o ricompone la mappa delle presenze monastiche Benedettine e Cistercensi sulla scorta delle principali abbazie abruzzesi e delle loro filiazioni. Anche Ettore D'Orazio, nella "Storia della pastorizia abruzzese" fa rivivere la vita, o i sacrifici e i dolori di una categoria di lavoratori che hanno sorretto per secoli l'economia abruzzese. Molto rappresentato è il fenomeno del brigantaggio, da quello seicentesco di Marco Sciarra agli episodi postunitari, esso è articolato in una vastissima gamma di argomenti che ne mettono in luce i molteplici aspetti e la complessa problematica. Saint Jorioz, Monnier, Bartolini nonché le biografie di Ninco Nanco e del brigante Crocco. Da non dimenticare che nella collana de "I Tascabili d'Abruzzo" fanno parte anche altri validissimi scrittori, solo per citarne alcuni, del calibro di Antonio Radmilli, Raffaele Colapietra, Vittoriano Esposito (ottimi i libri su Silone e Flaiano), Angelo Melchiorre, Luigi Piccioni, Luigi Torres, ecc. Adelmo Polla colloca questa scelta alla base della sua politica editoriale che lo vede impegnato da protagonista vincente nella diffusione promozionale della cultura abruzzese di qualità, e ribadisce che la sua è una scelta di diffusione orizzontale e di incoraggiamento alla lettura.