V-E-N-T-I-Q-U-A-T-T-R-O. un po' come accade con i cani, l'anno di un'etichetta discografica corrisponde a sette anni umani. Anni duri ed esaltanti, migliaia di ascolti, centinaia di concerti, decine di album prodotti e realizzati. Dalla musica "indie" - è esistita davvero, giuro, come genere e come approccio - al mainstream, all'attuale stream(ing) e basta. Sempre con un sovrumano, inspiegabile, c
aparbio rispetto per la musica, i personaggi, i live, quei dischi che senza te non avrebbero (forse) mai visto la luce... e per gli Artisti, nonostante loro, nonostante tutto. Sempre con la stessa trasversalità, quell'insano pluripolarismo nel non volere essere una label "di genere", di quartiere, di tendenza. Il totale, rispettoso disinteresse per le altrui opinioni e per le bocche storte al pensiero di non essere riconoscibili, catalogabili, sovvertito da un oggi in cui si va avanti a singoli che neanche si ascoltano fino in fondo...
Ai Crabs, C. Basile, Mosquitos, Le Loup Garou, Roy & Aretuska, Vic Larsen, Dead CIAB, Babil on Suite, Loan Sharks, S. Schilirò, D-Slaves, Denovo, Danso Key, Nazarin, Bidiel, Gentless3, Erri, Zuma, Dounia, M.Collica, H.Race, Ipercussonuci, The Niro, F.lli La Strada, Silent Carnival, A. Fiori, Lopez, Volwo, L. Madonia, Roberto Angelini e tutti coloro che verranno un grazie per i preziosi insegnamenti, lo sfrenato divertimento, la strada alle spalle, l'infinito davanti.