10/04/2020
UN PESCATORE NON SI FERMA NEANCHE IN TEMPI DI CORONAVIRUS (O QUASI)
Anche i pescatori sono costretti a rimanere chiusi in casa ai tempi del coronavirus e dell’isolamento coatto. Non è detto, però, che l’esilio domestico debba corrispondere per forza a una perdita di tempo. Anzi, a ben vedere vale la pena di sfruttare questa occasione per studiare e per migliorare le proprie abilità. Come? Ci hanno fornito qualche idea gli amici di pescaloccasione, punto di riferimento in Italia per l’acquisto di canne da pesca e attrezzature.
Fare mapping
Fare mapping è essenziale per qualsiasi tipo di tecnica e a qualsiasi livello. Ora che si è obbligati a rimanere a casa e che in teoria si ha molto tempo a disposizione, si può approfittare di tale chance per mettersi in cerca degli spot più interessanti. Grazie a Google Maps si ha l’occasione di esplorare il territorio. Gli strumenti che Google mette a disposizione sono davvero utili per scoprire spot di pesca di cui non si era a conoscenza, in attesa di compiere un sopralluogo in loco quando si potrà ricominciare a uscire. Al di là di Google Maps, poi, è essenziale consultare i forum di pesca e sfruttare i social network, per poi utilizzare i servizi che segnalano il livello idrometrico, le mappe di batimetrica e molti altri strumenti di approfondimento.
Iniziare (o ricominciare) a studiare
Più in generale, è consigliabile mettersi a studiare, per esempio trovando degli approfondimenti relativi alla tecnica che si preferisce: un modo per migliorarsi e per diventare pescatori più bravi. Per esempio, gli amanti dello spinning si possono dedicare allo studio di tecniche di recupero nuove o si possono avvicinare a nuove tecniche straniere a cui ricorrere per predatori particolari. I carpisti, invece, potrebbero concentrarsi sulle esche, sulle tecniche di approccio agli spot o sugli hair rig.
La manutenzione
Ovviamente, si può ottimizzare il tempo casalingo dedicandosi alla manutenzione dell’attrezzatura, e in particolare dei mulinelli che – come noto – rappresentano la componente più delicata. Per procedere è necessario passare un panno bagnato su tutto il corpo del mulinello, non prima di aver rimosso la bobina: questa procedura, per altro, dovrebbe essere effettuata dopo ogni sessione di pesca. Volendo, si può anche pensare di aprire il mulinello, in modo da pulire gli ingranaggi, magari facendo affidamento su uno dei tanti tutorial che si trovano su Youtube. Infine, è bene applicare sull’alberino del lubrificante al teflon.
Come si puliscono le canne
Dopo aver provveduto alla sostituzione del filo, ci si può dedicare alla pulizia delle canne: anche in questo caso ci si può accontentare di un panno bagnato, eventualmente integrando con un detergente delicato. Sono gli anelli le parti che richiedono più attenzione, ma non va tralasciata la placca, cioè la parte che viene impugnata quando si hanno le mani sporche. Dopodiché occorre controllare gli spigot e badare alle canne telescopiche.
Rollare le boilies
Le boilies ready made nel corso degli ultimi tempi sono state protagoniste di un vero e proprio salto di qualità, al punto che permettono di prendere pesci anche su pasturazioni molto lunghe. Tuttavia in periodo di clausura si può tornare al self-made, se non altro per l’orgoglio di riuscire a prendere una carpa direttamente con le esche che si è riusciti a realizzare da soli, dalla progettazione all’impasto. Il suggerimento migliore è quelli di adoperare degli attrattori da carp fishing o degli aromi che siano cremosi e fruttati, così da evitare che la casa si riempia degli odori tipici dei crostacei o dell’acido butirrico.
L’ancoretta
Anche l’ancoretta merita la massima considerazione. Con il passare del tempo, questo elemento può diventare via via più debole, ma anche perdere lucentezza e arrugginirsi. Ecco spiegato il motivo per il quale, adesso che si è a casa, è giunto il momento di sostituire le ancorette agli artificiali. Per fortuna in commercio le opzioni a disposizione non mancano, con un vasto ed eterogeneo assortimento di spinning per artificiali; tuttavia è sempre preferibile fare riferimento a marchi noti e di prestigio, per non correre rischi. Guardando gli artificiali, poi, oltre alle ancorette conviene controllare e rimettere a nuovo anche gli split ring. E, infine, perché non riordinare le lures, magari per rendersi conto se c’è qualcosa che manca e capire se è il caso di fare acquisti su Internet?