17/10/2018
Obiettivo del libro della Prof.ssa Minardi è quello di individuare, soprattutto nella pubblicistica politica italiana dell’Ottocento, le testimonianze significative della sopravvivenza ed attualizzazione di un diffuso tema della cultura europea, il motivo giudaico-ellenistico della translatio imperii et studii postulante, sulla base del famoso sogno di Nabucodonosor nel libro biblico di Daniele (Dan.2 e 7), il passaggio della sede del potere e della civiltà da Est ad Ovest e da Sud a Nord. Il percorso della impegnativa, appassionata, ricerca si svolge lungo due direttrici: la prima che, nell’antichità parte dall’India, passa per la Mesopotamia e la Grecia-Macedonia per approdare a Roma e concludersi, per il mondo moderno, con i possedimenti spagnoli nel Nuovo Mondo; la seconda che, dall’Egitto quale primordiale “culla” di civiltà, passa per l’impero di Roma, dell’Austrasia di Carlo Magno, dei “Teutoni”, per concludersi con la lotta dei due paesi “boreali” – cioè non ancora pienamente civili – di America e di Europa, la repubblica federale degli Stati Uniti e l’autocrazia zarista della Russia. Con un approfondito esame di un testo caratteristico della cultura italiana dell’Ottocento, della monumentale Storia Universale di Cesare Cantù, degli scritti di Gioberti, di Cattaneo, di Mazzini e di altri letterati e patrioti, nonchè del ricco materiale documentario della Biblioteca Vaticana e della Casanatense, l’Autrice ha contestualizzato questo suo discorso nell’ambito del Risorgimento nazionale, anzi dei risorgimenti, culturali e politici, che da Carlo Magno a Federico II, e soprattutto dal Rinascimento, hanno scandito la storia d’Italia