“Lavori la tua terra ma presto o tardi la prenderemo noi. Quindi in realtà è per noi che stai lavorando”.
Il governo Netanyahu ha stanziato milioni di dollari per la “protezione” degli avamposti di insediamento illegali nella Cisgiordania occupata, come rivela la Ong Peace Now. 🔗Articolo nel link in bio
@eli_riva
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“A Gaza è catastrofe sanitaria, ospedali al collasso”.La nuova offensiva dell’esercito israeliano nella zona centrale di Gaza sta mettendo pressione sugli unici due ospedali che ancora, e solo parzialmente, sono operativi nella Striscia. Ma è tutta la popolazione a pagare il prezzo della distruzione del sistema sanitario. Ne abbiamo parlato con Martina Marchiò infermiera di Medici senza Frontiere che ha lavorato per settimane, fino a qualche giorno fa, a Gaza.🔗Il podcast completo è su pagineesteri.it
Nella notte Israele ha bombardato la scuola al-Sardi nel campo profughi di Nuseirat, uccidendo almeno 32 persone, tra cui molte donne e bambini. Gestita dalle Nazioni Unite, era diventata rifugio per centinaia di famiglie sfollate, alcune evacuate da Rafah su ordine dell’esercito, che aveva indicato Nuseirat come una “zona sicura”.
Negli ultimi giorni gli attacchi al centro di Gaza di sono moltiplicati e sono diventati ancora più violenti. Morti e feriti giungono tutti all’ospedale Al-Aqsa, che sta lavorando tre volte sopra la propria capacità massima. I pazienti sono stesi sui pavimenti, le condizioni igieniche sono disperate. La chiusura del valico di Rafah imposta da Israele impedisce l’ingresso di medicine e macchinari. Medici senza frontiere ha definito “apocalittica” la situazione dell’ospedale, dichiarando che da martedì la struttura sanitaria ha ricevuto 70 morti e più di 300 feriti e che la maggior parte delle vittime sono donne e bambini. #gaza #nuseirat #israele #palestina #profughi #onu
HAITI. Le bande criminali creano il caos, il primo ministro fugge in esilio a Portorico.
Dopo aver liberato i detenuti dei più grandi istituti penitenziari del Paese, uomini armati hanno attaccato gli aeroporti per impedire al premier, in viaggio in Kenia, di ritornare in patria
GAZA. Fuga dall’ospedale Nasser assediato dai cecchini e dai carri armati.
Centinaia di persone provano a uscire dall’ospedale Nasser assediato, circondato dai cecchini, privato dell’elettricità, dei rifornimenti medici, del cibo e dell’acqua. Il più grande ospedale del sud di Gaza, a Khan Yunis, diventato rifugio per centinaia di palestinesi sfollati, sta per essere invaso dai militari israeliani che nelle ultime settimane hanno attaccato in diversi modi la struttura pur di costringere medici, pazienti e famiglie in fuga ad abbandonarla per andare chissà dove. #gaza #nasser #ospedalenasser #israele #khanyounis
VIDEO JENIN. Soldati israeliani travestiti uccidono tre palestinesi all’ospedale Ibn Sina.
I militari, armati di fucili con silenziatori e camuffati da medici, infermieri, civili (donne e uomini) arabi, senza trovare alcuna resistenza, hanno giustiziato tre combattenti nella struttura sanitaria. L’esercito ha comunicato di aver trovato una pistola. Il Ministero della Sanità palestinese chiede all’ONU di proteggere ospedali e personale medico. #jenin #ciagiordania #palestina #israele
Da Sderot, al confine con Gaza, il panorama con vista sulla guerra.
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Lo storico quartiere armeno di Gerusalemme è a rischio demolizione.
Una società immobiliare israeliana, la Xana Gardens Ltd, afferma di aver ottenuto dal patriarca armeno un leasing di 99 anni che le permetterebbe di costruire un hotel di lusso su tutta l’area.
La contesa immobiliare non è finita in tribunale ma con le ruspe della società e con decine di coloni israeliani che hanno tentato di cacciare con la forza i membri della comunità armena.
USA e Gran Bretagna hanno bombardato nella notte lo Yemen, colpendo la capitale Sanaa.
Per Washington e Londra è un “atto di autodifesa”.
Per gli Houthi è una “palese aggressione per la quale pagheranno un pezzo pesante”.
ECUADOR. Gruppi armati sono entrati negli studi televisivi e nelle università e nei supermercati in risposta allo “stato di emergenza” emanato ieri.
Nelle strade si spara e il governo ha decretato lo “stato di guerra”.