L'utopiano

L'utopiano Digital Designer (Graphic, Web, UI/UX, Video & Motion) • Voice Artist Inizio il mio percorso professionale nel 2013 come Web Designer.

Nel corso degli anni ho maturato varie skills nei settori della grafica e dell’audio-visivo, tra corsi di formazione e learning by doing.

Indirizzo

Via Salvo D'Acquisto
Casal Di Principe
81033

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L’utopiano, il bassopiano e l’altopiano

Mi chiamo Vincenzo Riccardo Caterino, nato a Caserta il 1991 e ora mi trovo ad Utopia: un mondo immaginario dove non conosco le strade, e mi perdo; mi perdo sempre.

Nel mondo del lavoro, mi inserisco come Web Designer, poi mi accorgo di essere “non male” a giocare con la voce mentre un amico mi assilla dicendomi «DEVI FARE IL DOPPIATORE!» e quindi faccio ricerca – giuro che manco sapevo cosa fosse – e tra varie telefonate e email mi iscrivo ad un corso. Lo frequento tutto; mi innamoro; butto il doppiaggio nel cesso – che, a parer mio, è solo una perdita di tempo avvicinarmi e non fa per me – e adotto tutto quello che al mondo puoi fare con la voce e ci metto anche un po’ di grafica e movimento.

C’è altro prima, c’è da dire che tutto nasce da una forte depressione e repressione artistica. Da anni, nella mia mente, passano idee; idee stupende – almeno per me – che non riesco proprio a mettere in pratica. È tutto un’utopia il mio pensare. Il mio alter ego si mostrava sempre con più insistenza, e mi parlava; mi parlava di come sarei stato bene una volta liberatomi dalle paure; liberatomi da paure come il confronto col mondo, le persone, quello che vedono, quello che sentono, quello che provano, quello che vogliono. Non riuscivo e non riesco più a starmene con la mente affollata. Ho bisogno, assolutamente, di liberarla. Ho provato, lentamente, a mostrarmi di più; parlare meno e quando serve. Ho dato un nome a questo mio alter ego e, sempre lentamente, gli faccio fare tutto: io penso e ho paura; lui fa, agisce; e insieme mostriamo.

Anacronistico, sì. Dal momento in cui si agisce non si è più utopici, me ne rendo conto. Ma è bello; è bello pensare che si è sempre un passo indietro e per salire ci vuole più fatica; più rincorsa; più accelerazione.

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