Non era il mulino bianco, ma per me era tutto. L’Agenzia GIERRE nasce nel 1984 in un antico mulino restaurato con grandi finestre rosse, nella verde campagna di Santa Croce di Carpi, per tutti il “Mulino di Santa Croce”.
La cronaca locale del Resto del Carlino di allora, mi dedicò l’articolo, intitolato:
Vorrei analizzare oggi, questa mia affermazione ancora estremamente attuale e in linea con il periodo che stiamo vivendo.
Sono ancora convinto, dopo tanti anni passati nel mondo della Comunicazione, che non sia cambiato nulla, che tutto si trasforma per restare uguale aggiornandosi ai tempi odierni con i nuovi strumenti. È vero, sono passati anni da allora, come i più giovani della mia Crew sottolineano spesso, il mondo del lavoro è stato rivoluzionato e ai giovani che vogliono realizzarsi altro non resta che pensare a qualcosa di nuovo, di dannatamente difficile da presentare alla generazione che li ha preceduti, ai propri genitori, amici, ma soprattutto ai potenziali clienti a cui pensano di rivolgersi.
Dura lo ammetto, ma una sfida anche molto stimolante…
Da giovane ho scelto di portare avanti quello in cui credevo, l’idea nuova di uscire dalla logica dell’ufficio asettico o dal laboratorio che potevi trovare in città, per aprire la mia attività in una location estremamente inusuale, che avrebbe trasmesso passione, creatività e una visione nuova del futuro, soprattutto in questo campo. Fu così che creai una delle prime agenzie di pubblicità.
Un pubblicitario, un fotografo e un cineoperatore, insieme siamo stati sicuramente la prima Crew della storia della pubblicità a Carpi, sempre carichi di idee e di sogni.
Il fotografo predispose il primo fondale continuo in città e l’operatore video portò la prima consolle multicanale, eravamo unici ognuno nel proprio campo, ognuno indipendente, ma tutti pronti ad aiutarci e a sostenerci.
In quegli anni, la “Pubblicità” era vista veramente come una novità, non se ne sentiva ancora l’esigenza ed esisteva solo Carosello per pochi big spender che volevano consolidare il marchio, anche perché allora bastava la parola magica “Produrre” e la domanda dal mercato sorgeva spontanea.
Ho intenzione di condividere con voi, in questa “era dell’incertezza” alcuni suggerimenti per i più giovani, ma anche per chi come me non smette di credere nell’innovazione. Appunti scritti su carta e penna (passione che mi è rimasta, anche se ora tutto è digital), ma anche tante tendenze e spunti che potrete trovare seguendo il mio blog , a cui sto dedicando molto del mio tempo, scrivendo con occhio attento e rivolto al futuro in modo che tutti possano trovare un’idea, farla propria con la creatività e migliorarla sicuramente!
C’era una volta un vecchio mulino, con le grandi finestre rosse, che in una notte leggera di primavera ha dato inizio alla mia carriera. Voglio dedicare questo post alle magiche passioni che ti portano oltre ogni confine, ai ricordi che ognuno di noi porta dentro al cuore, al piacere che provo nel condividere il mio con voi che magari ne avete fatto parte, lo ricordate o lo state immaginando per la prima volta.
Alla mia nuova crew e a tutti i giovani…non mollate!
Non c’e lavoro, me lo invento!
Voglio ringraziare Natalia Resmini che da una fotografia ha rievocato in me il passato e l’ha rappresentato in una forma nuova, dandomi lo spunto di dialogare con i giovani, che dice: “Il mulino bianco non esiste. Tuttavia: la simpatia, l’impegno, l’ispirazione, l’estate, l’empatia, la creatività… e la pizza sono un surrogato di perfezione. Anche il vino e la musica. Perfection can only be an idea…”
By Giancarlo Rovatti