16/05/2020
SORACREPPA SCEGLIE LA SVIZZERA 🇨🇭
In Val di Fassa ci sono alcune famiglie famose per la loro tradizione hockeystica e che dall’inizio dell’attività della formazione fassana sino ad oggi il loro nome è sempre stato costantemente impresso su maglie e foto.
Famiglie che, attraverso i loro componenti, hanno entusiasmato intere generazioni di tifosi ladini. Una di queste è indubbiamente quella dei Soracreppa che ha iniziato alla fine degli anni ’50 con Luigi uno dei pionieri, il mitico “Gigio Tic”; per continuare con Martino “Tino” dalla metà degli anni ’80 fino al 2007 (la sua maglia n°22 è stata ritirata); e che ora sta proseguendo con Sebastiano “Sebi” ultimo erede in ordine di tempo. Tre generazioni per tre ruoli diversi: portiere, attaccante e difensore. Sebastiano, cresciuto a pane e hockey, grazie alla nonna materna è anche in possesso della doppia cittadinanza italo/svizzera. Come del resto la sorella Martina, fisioterapista del Bolzano.
Inevitabile, quindi, che prima o poi ripercorresse la strada di papà Martino, che sul finire degli anni ’90 raggiunse l’ex compagno nel Fassa di qualche anno prima Petr Rosol andando a vestire la maglia del Martigny in LNB. Un’avventura che durò una stagione. Anche Sebi ha firmato un contratto nella seconda lega svizzera dove invece indosserà la casacca del Thurgau allenato da Stefan Mair. Nell’ultimo campionato il 20enne di Alba di Canazei si è distinto tra i migliori della squadra diventando uno dei beniamini dello Scola (lo stadio è intitolato al nonno materno, ndr). Così, dopo quattro stagioni di Alps Hockey League in prima squadra le sue prestazioni in continua ascesa non sono passate inosservate e Mair, tecnico esperto che sa come modellare le giovani promesse, ha deciso di puntare sul fassano per infoltire il suo reparto arretrato. Il coach caldarese, dopo aver sentito il parere del collega e amico Kivela e ottenuto l’ok del Presidente Ongari, ha atteso la fine del campionato e ha fatto squillare il cellulare di Sebastiano intavolando la trattativa. Qualche giorno più tardi è arrivata la firma sul contratto. Anche lo stesso Presidente del sodalizio ladino ha incoraggiato Sebi a tentare questa avventura, visto l’attuale momento di incertezza che l’hockey sta vivendo. Il nostro augurio è che questa opportunità nel mondo professionistico svizzero rappresenti il trampolino di lancio ideale per una carriera importante. Eppure personalmente mi piacerà ricordarlo anche dietro al banco del suo negozio gestito con mamma Debora, con gli occhi arrossati e stanchi dopo essere tornato da una trasferta in terra austriaca, che ti chiede: “Vuoi assaggiare una fettina di quello buono stagionato?”…
In bocca al lupo Sebi!