27/08/2024
Roberto Bojano, ultramaratoneta di San Gregorio Matese, ha superato le 300 gare mondiali. Promuovendo il Matese, incarna la forza del suo territorio. Celebriamo la sua passione e dedizione nel portarne il nome nel mondo
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Roberto Bojano, ultramaratoneta di San Gregorio Matese, ha superato le 300 gare mondiali. Promuovendo il Matese, incarna la forza del suo territorio. Celebriamo la sua passione e dedizione nel portarne il nome nel mondo
Una Storia Lunga un Anno: L'Epica Corsa di Roberto Bojano
Quasi un anno fa, per puro caso, ci siamo imbattuti nella straordinaria figura di Roberto Bojano. Sconosciuto a molti nel suo paese natale, San Gregorio Matese, ma ben noto nel mondo delle ultramaratone, Roberto ha superato ormai da tempo il traguardo delle 300 gare portate a termine in tutto il mondo. Ricordare ogni singola corsa sembra quasi impossibile, ma è chiaro che ogni maratona ha lasciato un segno profondo nella sua memoria. Forse l’ultima è quella che ricorda con più affetto, per la sua freschezza e difficoltà.
Partire a mezzogiorno da Asolo con temperature che oscillano tra i 30 e i 35 gradi, scalare una montagna con salite spaventose fino a raggiungere il Monte Grappa, e infine, il sacrario dei caduti in guerra a 1.775 metri d'altitudine.
Una gara massacrante, resa ancora più ardua da un diluvio che ha colpito i partecipanti tra il 45° e l'80° chilometro. Le temperature rigide hanno messo tutti a dura prova, ma per Roberto, nonostante la sofferenza, questa gara rimane affascinante.
La storia di Roberto Bojano continua a incantare, forse perché riflette la sua natura semplice e umana, un uomo che ha scoperto la passione per le ultramaratone in età avanzata. Forse è la sua missione, quella di portare il nome di San Gregorio Matese in giro per il mondo, o forse è il desiderio di essere un esempio per coloro che cercano un senso nella vita attraverso le proprie passioni.
In questo giorno speciale, il compleanno di Roberto, gli auguriamo tanti altri anni di corsa, con la speranza che possa continuare a seguire la sua passione per almeno altri 100 anni. Così, un giorno, potremo celebrare insieme il traguardo delle 400 ultramaratone completate nel mondo, sempre partendo da quel piccolo, ma prezioso, angolo di terra chiamato San Gregorio Matese.
"Il Ritorno alla Natura Selvaggia: La Paziente Attesa del Pastore per le Sue Capre Fuggite"
Le capre di Mario, dopo il terribile spavento provocato dall'attacco dei lupi, hanno scelto di ritirarsi in un luogo remoto, immerso nella ...
Le capre di Mario, dopo il terribile spavento provocato dall'attacco dei lupi, hanno scelto di ritirarsi in un luogo remoto, immerso nella ...
A Castello del Matese, nella chiesa parrocchiale di Santa Croce, sabato 17 agosto si è tenuta la presentazione del restauro del dipinto murale “San Nicola
https://gotouringmatese.blogspot.com/2023/12/esplorando-il-matese-negli-anni-70-e-80.html
Il Marchio " Latte Matese" Il gioiello dell'e...
Rinascita dell'Affresco di San Nicola: La Comunità di Castello del Matese Celebra il Restauro del Suo Patrimonio Storico e Spirituale
Oggi, 17 agosto 2024, presso la Chiesa di Santa Croce a Castello del Matese, si è tenuta la cerimonia di consegna dell'affresco di San Nicola alla comunità locale. L'evento ha visto la partecipazione di importanti figure ecclesiastiche e amministrative, tra cui Monsignor Giacomo Cirulli, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, e Monsignor Don Antonio Rinaldi, Parroco di Castello del Matese, oltre alle autorità comunali.
Durante la cerimonia, è stata ribadita l'importanza del contributo della collettività per la conservazione del patrimonio storico e architettonico della Diocesi di Alife-Caiazzo. Il Vescovo Cirulli ha elogiato la comunità di Castello del Matese per aver finanziato interamente il restauro dell'affresco, reso possibile grazie a una generosa donazione proveniente dagli Stati Uniti d'America.
Nel corso del convegno, la Dott.ssa Sara Gambella, rappresentante dell'équipe di restauratori composta dalla stessa e dalla dott.ssa Viviana Tacchi, ha illustrato ai presenti le tecniche utilizzate per lo studio dell'affresco, la rilevazione delle criticità e la messa in sicurezza delle parti più deteriorate. La Dott.ssa Gambella ha spiegato come, nel corso degli anni, l'affresco abbia subito diversi interventi, i quali sono stati analizzati e riportati allo stato naturale. Grazie al restauro, l'affresco ha recuperato la sua bellezza e lucidità originaria.
Come sottolineato dal Vescovo Cirulli, questa iniziativa dimostra come la partecipazione della collettività sia fondamentale per la conservazione delle opere sacre, che rappresentano l'identità comune. Un singolo contributo, come quello della famiglia che ha sostenuto il restauro, può restituire alla comunità un tesoro artistico e spirituale che altrimenti sarebbe andato perduto.
Rinascita dell'Affresco di San Nicola: La Comunità di Castello del Matese Celebra il Restauro del Suo Patrimonio Storico e Spirituale
Oggi, presso la Chiesa di Santa Croce a Castello del Matese, si è tenuta la cerimonia di consegna dell'affresco di San Nicola alla comunità locale. L'evento ha visto la partecipazione di importanti figure ecclesiastiche e amministrative, tra cui Monsignor Giacomo Cirulli, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, e Monsignor Don Antonio Rinaldi, Parroco di Castello del Matese, oltre alle autorità comunali.
Durante la cerimonia, è stata ribadita l'importanza del contributo della collettività per la conservazione del patrimonio storico e architettonico della Diocesi di Alife-Caiazzo. Il Vescovo Cirulli ha elogiato la comunità di Castello del Matese per aver finanziato interamente il restauro dell'affresco, reso possibile grazie a una generosa donazione proveniente dagli Stati Uniti d'America.
Nel corso del convegno, la Dott.ssa Sara Gambella, rappresentante dell'équipe di restauratori, ha illustrato ai presenti le tecniche utilizzate per lo studio dell'affresco, la rilevazione delle criticità e la messa in sicurezza delle parti più deteriorate. La Dott.ssa Gambella ha spiegato come, nel corso degli anni, l'affresco abbia subito diversi interventi, i quali sono stati analizzati e riportati allo stato naturale. Grazie al restauro, l'affresco ha recuperato la sua bellezza e lucidità originaria.
Come sottolineato dal Vescovo Cirulli, questa iniziativa dimostra come la partecipazione della collettività sia fondamentale per la conservazione delle opere sacre, che rappresentano l'identità comune. Un singolo contributo, come quello della famiglia che ha sostenuto il restauro, può restituire alla comunità un tesoro artistico e spirituale che altrimenti sarebbe andato perduto.
Arte & Mostre -
Francesco Boggia sognava di far conoscere le bellezze del Matese attraverso un tour motociclistico, celebrando la sua passione per le moto d'epoca e l'amore per la cultura, la storia e i paesaggi della regione. Il Memorial Francesco Boggia, unisce appassionati di moto per scoprire borghi, colline e....
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Marco e Lucia, mentre percorrono il tratto casertano della Via Appia, giungono al primo paese lungo il loro viaggio: Sessa Aurunca. Con i s...
Dopo mesi di difficoltà e impedimenti, Roberto Boiano ha finalmente ritrovato il successo nelle ultra maratone. Nonostante un forte dolore a...
Gli amici delle Marruchelle Vagabonde vogliono ricordare l'amico Francesco e tutti gli amici motociclisti con una preghiera al Santuario di San Pio a San Giovanni Rotondo il 15 giugno 2024....
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Nel cuore delle montagne dell'Appennino meridionale, tra paesaggi mozzafiato e sentieri impervi, si staglia imponente il Monte Miletto, una ...
"La piccola gigante: il gesto coraggioso di Cinzia Loffreda ai Giochi della Gioventù del '74"
Nel libro di poesie di Carlo Pastore, un evento risplende con particolare luminosità: il 5 marzo 1974, quando una bambina di soli 9 anni, Cinzia Loffreda, proveniente da San Gregorio Matese, ha il privilegio di leggere la promessa dei giochi della gioventù per lo sci da fondo.
Questo gesto di coraggio e fiducia non solo ha elevato l'orgoglio di Carlo e Giulia, ma ha anche catturato l'attenzione nazionale, tanto che un articolo sul prestigioso settimanale Il Topolino ne ha raccontato la storia.
Questo momento non è solo un trionfo personale per Cinzia, ma rappresenta un momento di celebrazione per l'intera comunità matesina, mettendo in risalto il talento e la determinazione dei giovani della regione.
La sua partecipazione ha dato una voce ai sogni e alle speranze di tutti i giovani, dimostrando che anche i più piccoli possono compiere gesti straordinari che rimarranno incisi nella memoria di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere a tale evento.
Correva l'anno 1974 e l'aria era carica di emozione sui monti del Matese. Era un martedì, il 5 di marzo, quando cinque giovani talenti locali si qualificarono ai Giochi della Gioventù per lo sci da fondo. Tra di loro c'era Cinzia Loffreda, una bambina di soli 9 anni proveniente da San Gregorio Matese. Fu proprio a lei che venne assegnato l'onore di portare la bandiera nella cerimonia di apertura, un gesto di coraggio che la rese una vera e propria gigante nonostante la sua giovane età.
L'evento ebbe un risalto nazionale, tanto che suscitò l'interesse dei media, compreso il noto settimanale "Il Topolino", molto popolare tra i ragazzi dell'epoca. Questo momento di gloria non solo premiò gli sforzi di Carlo e Giulia nel formare giovani talenti locali, ma mise anche in luce l'importanza del Matese e delle sue montagne su una piattaforma nazionale.
Il gesto coraggioso di Cinzia Loffreda fu un faro di speranza e orgoglio per la comunità del Matese, dimostrando che anche i più piccoli possono compiere gesti straordinari quando spronati dalla passione e dalla determinazione.
Un Toccante Tributo al Dott. Luigi Ferrucci: L'Empatia e la Generosità di un Cardiologo nella Poesia di Carlo Pastore"
Nel secondo volume della sua raccolta poetica, Carlo Pastore offre un commovente tributo al Dott. Luigi Ferrucci, cardiologo le cui qualità umane hanno lasciato un'impronta indelebile non solo sulla vita di Carlo, ma su molte altre persone. Con affetto e stima, Carlo dipinge un ritratto vibrante della gentilezza, dell'empatia e della dedizione del Dott. Ferrucci verso i suoi pazienti, evidenziando il suo impatto straordinario nella comunità e il suo lascito di generosità.
Con Pandemia, Gianluca dipinge un ritratto vivido e struggente del periodo più cupo della nostra storia recente, catturando il senso di smarrimento, la disperazione e la speranza incerta che hanno caratterizzato quei giorni. Le sue parole sono un'ode alla resilienza umana e alla capacità di trovar...
"Tra le Righe del Cuore" offre un'emozionante esplorazione delle poesie di Gianluca Leggiero, concentrandosi sulle sue opere "Pandemia" e "Alla Mia Donna". Attraverso versi che risuonano di profonda empatia e riflessione, Leggiero ci porta in un viaggio attraverso il caos della pandemia e la bellezza dei legami umani. "Pandemia" cattura il senso di smarrimento e speranza durante quel periodo buio, mentre "Alla Mia Donna" celebra la forza e la compassione delle donne che hanno influenzato la vita dell'autore. Questo sunto invita a immergersi nelle parole di Leggiero per scoprire un mondo di poesia e connessione umana.
L'Asso Artigiani Imprese di Caserta presenta il
In attesa della giornata di sabato 17 marzo 2024, quando in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli saranno presentati al pubblico i libri e le raccolte di libri di Carlo Pastore insieme all'amata Giulia D'Angerio, mercoledì 13 marzo alle ore 16.00 presso l’Università della Terza Età di Alife Carlo Pastore, presenterà il libro sui fiori del Matese di Giulia e Carlo.
La presentazione del libro rappresenterà un momento di celebrazione e di condivisione, in cui l'attenzione sarà focalizzata sull'importanza della conoscenza e della tutela dell'ambiente.
Le opere di Carlo Pastore e Giulia D'Angerio non si limitano a raccontare la bellezza del Matese, ma fungono anche da strumento per sensibilizzare il pubblico sull'importanza della conservazione della natura e della biodiversità.
"I Fiori del Matese" non è solo un libro, ma un omaggio alla bellezza della natura e alla cultura di una terra straordinaria. È un invito a esplorare e a scoprire il fascino del Matese, a proteggere e preservare le sue risorse per le generazioni future.
L'evento rappresenterà un momento significativo nella promozione del turismo sostenibile e della valorizzazione del territorio.
🌟 GoTouring Matese alla Borsa del Turismo Mediterraneo! 🌟 Giovedì Presentazione dello Stand 🕒 Orario: 10:00 - 18:00 📍 Stand della Regio...
Roberto Boiano: Il Matesino che Domina le Montagne Nel cuore delle montagne e delle valli di San Gregorio Matese, Roberto Boiano ha impara...
🏞️🏃♂️ Roberto Boiano: Il Matesino che Affronta le Montagne
Nel cuore delle montagne e delle valli di San Gregorio Matese, Roberto Boiano ha imparato il significato di determinazione e resistenza.
Cresciuto tra i sentieri impervi e i paesaggi mozzafiato del suo Matese, ha sviluppato una passione per il trail running che lo ha spinto a sfidare le vette più alte e i terreni più difficili.
Quando affronta gare come la Transgrancanaria, nelle Gran Canarie, porta con sé non solo la sua esperienza di corridore, ma anche l'anima di un matesino.
Ogni passo lungo quei sentieri tortuosi è un tributo alla sua terra, una dimostrazione di quanto sia forte il legame con le sue radici.
L'impegno di Roberto va oltre la semplice partecipazione a una gara.
È un testamento alla sua dedizione, alla sua passione e al suo orgoglio per la sua comunità.
Ogni momento di fatica, ogni momento di sfida è un omaggio al suo paese natio e alle persone che lo hanno sostenuto lungo il suo percorso.
Ecco perché, anche di fronte alle montagne più imponenti e alle condizioni meteorologiche più avverse, Roberto Boiano si alza alle 5 di mattina e continua a correre .
Perché sa che ogni chilometro percorso è un omaggio al suo amato San Gregorio Matese, e ogni traguardo raggiunto è una vittoria per tutta la comunità.
Carlo Pastore e Gianni D'Amato: L'Eroismo Quotidiano delle Scalate sul Monte Miletto" Oggi è stata una giornata speciale per Carlo Pastore, ...
San Lucia 45
Campobasso
86100
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Maratona Invernale nelle Bahamas con Roberto Boiano! 🌴🏃♂️ Roberto Boiano ha inaugurato il suo anno di maratone con uno straordinario viaggio alle Bahamas. La Marathon Bahamas offre non solo la sfida di una corsa, ma anche un'esperienza unica lungo 26 miglia di storia, bellezza e panorami sull'oceano, un percorso che costeggia integramente il Golfo del Mare dei Caraibi, dalle acque cristalline. La Maratona delle Bahamas: Un Inno alla Diversità e alle Emozioni 🌍🏃♂️🏖️ Nel cuore della Maratona delle Bahamas, Roberto Boiano ha vissuto un'esperienza che va al di là della semplice corsa. È stata una miscela di contrasti e armonie, un viaggio attraverso mondi diversi che ha reso ogni passo significativo. Da San Gregorio Matese alle calde spiagge dei Caraibi, il passaggio dal freddo invernale al clima tropicale ha portato nuovi stimoli e sfide. Il cambio di misurazione da chilometri a miglia ha aggiunto un tocco intrigante al percorso, creando una nuova prospettiva mentale: Ma non è stata solo una corsa; è stata un'immersione nella cultura caraibica, nell'allegria delle persone e nei panorami mozzafiato del Mare dei Caraibi. Le strade percorse hanno confrontate storie di montagne innevate e spiagge soleggiate, creando un collage di emozioni uniche. La Maratona delle Bahamas è stata non solo un'impresa atletica ma anche un incontro di mondi, una celebrazione di diversità e un viaggio attraverso la bellezza di luoghi lontani. Mentre Roberto Boiano si prepara a tornare alle terre natie del Matese, porta con sé non solo la medaglia della maratona ma anche ricordi indelebili di un'esperienza che ha toccato cuore, mente e anima. 🏅🌺 #MaratonaBahamas #RobertoBoiano #CorsaDiversa
"La Maestria Incantata del Casaro: Quando le Mani Creano Capolavori di Formaggio" Nel cuore del caseificio Petrillo di Castello del Matese e del Parco Nazionale del Matese il casaro si presenta come un mago delle mani, pronto a trasformare la cagliata in un capolavoro di formaggio con la sua manipolazione abile e maestosa. La cagliata, come un blocco di marmo grezzo, aspetta di essere plasmata dall'arte del casaro. Con grazia e maestria, il casaro immerge le mani nella cagliata, come un artista che inizia a modellare la sua opera. Ogni dito sembra conoscere il percorso, ogni movimento è un'armoniosa estensione della sua abilità acquisita nel corso degli anni. La pasta, inizialmente informe, diventa argilla sotto la guida sapiente del casaro. Le sue mani diventano strumenti di precisione, rotanti con una grazia coreografica mentre danno forma alla cagliata. Ogni rotazione è un atto deliberato, una nota nella sinfonia della creazione casearia. Con una leggera pressione delle dita, la pasta inizia a rispondere, a prendere vita. La manipolazione abile del casaro è come una danza tra le sue mani e la cagliata, una conversazione silenziosa che si traduce nella trasformazione di una materia prima umile in un'opera d'arte gastronomica. La rotazione continua, accompagnata da un tocco leggero e deciso, conferisce alla pasta una consistenza che è un equilibrio perfetto tra morbidezza e solidità. Ogni pliegatura, ogni modellatura, è eseguita con una maestria che va oltre la mera tecnica: è un'arte, un'abilità ereditata e affinata nel tempo. Il casaro è un virtuoso delle mani, un custode della tradizione artigianale che rende omaggio alla storia del territorio Matesino attraverso ogni gesto. La pasta, scolpita dalle mani esperte del casaro, è destinata a diventare una prelibatezza culinaria del Parco Nazionale del Matese, una testimonianza tangibile dell'arte della lavorazione del formaggio che sfida il tempo e incanta i sensi.
"La Resilienza delle Capre di Mario Maddalena: Una Storia di Sopravvivenza nella Montagna " Le riprese video effettuate tramite il drone hanno rivelato un aspetto sorprendente della lotta tra l'uomo e la natura e della difesa delle capre di Mario Maddalena. Dopo l'aggressione dei lupi, le capre spaventate hanno cercato rifugio in posti che sembravano inaccessibili. Le straordinarie riprese del drone hanno rivelato i rifugi nascosti delle capre di Mario Maddalena e catturato la complessità della lotta tra l'uomo e la natura, riprese che sono state realizzate da Andrea Caprarelli, un talentuoso videomaker. Il suo occhio esperto ha contribuito a documentare questa affascinante storia di adattamento e resilienza nella vita delle capre in montagna. Le immagini catturate da Andrea Caprarelli gettano luce sulla straordinaria capacità delle capre di adattarsi alle condizioni mutevoli e di trovare rifugi segreti quando affrontano minacce esterne, rivelando così il legame profondo tra gli animali e l'ambiente naturale in cui vivono. Questa situazione mette in risalto la complessità e la dinamica della lotta tra l'uomo e la natura. Da una parte, c'è l'impegno instancabile di Mario nel proteggere le sue capre, dimostrando la forza dell'umanità. Dall'altra parte, c'è la natura stessa che crea le condizioni per la sopravvivenza, offrendo rifugi nascosti ai suoi abitanti. È un ciclo eterno di creazione e distruzione, un delicato equilibrio tra la malizia del lupo e la determinazione delle capre a sopravvivere. Le riprese del drone catturano questa complessità e sottolineano quanto sia importante per gli animali sapersi adattare alle sfide che la natura presenta. La storia di Mario Maddalena e delle sue capre è un'illustrazione vivida di questa realtà. Le capre, con la loro capacità innata di adattamento e sopravvivenza, hanno dimostrato una straordinaria abilità nel trovare rifugi e strumenti difensivi contro le minacce esterne. La loro abilità
"La Lotta tra Uomini e Natura: La Storia delle Capre di Mario Maddalena recentemente sbranate da un Branco di Lupi" Solo alcuni giorni fa, Mario Maddalena aveva condiviso l'amore per le capre e il costante confronto con i lupi, che rappresentano una parte inestricabile della sua vita. Aveva raccontato del gregge, delle chiamate che echeggiavano tra le montagne mentre chiamava le capre una per una, chiamandole per nome come membri della sua famiglia. Mario aveva espresso la consapevolezza che la lotta tra gli uomini e la natura, tra lui e i lupi, è una costante nella vita. La recente tragedia delle capre di Mario Maddalena, sbranate da un branco di lupi, ha scosso profondamente l'allevatore e casaro ,ma nonostante la devastazione economica e l'angoscia di non poter più condividere il ritorno delle sue amate capre dal pascolo giornaliero, Mario ha espresso la sua comprensione del fatto che questa lotta tra uomini e natura, rappresentata dai lupi, è una costante della vita. Il sua storia dimostra che, nonostante le difficoltà e i rischi, il suo amore per la vita in montagna e per gli animali è più forte di ogni avversità e ha già espresso il suo desiderio di guardare al futuro, di accogliere nuove capre nel suo gregge e di continuare a preservare la bellezza e la diversità delle montagne. Mario sa che questa lotta non avrà mai fine. Sa che ci saranno altri fatti di cronaca simili, fatti di lupi che sbranano capre. Continuerà a rimpiazzare le capre perse con nuovi membri del suo gregge, preservando la bellezza e la diversità delle montagne e della vita rurale. La sua forza e il suo amore per la terra e per le capre ispirano coloro che lo conoscono, dimostrando che la resilienza dell'uomo di montagna è inestinguibile.
La storia di Mario Maddalena come casaro è davvero ispirante e testimonia la passione, la dedizione e l'abilità che ha portato alla creazione di formaggi straordinari nella zona del Matese. Ecco un riassunto della sua storia: Un'inizio da bambino: Mario Maddalena ha coltivato il suo amore per la produzione casearia fin da bambino. Questa passione lo ha portato a desiderare di diventare un casaro sin da giovane età. Un'eredità familiare: Mario ha avuto la fortuna di ricevere un'eredità di conoscenze e tradizioni casearie dalla sua famiglia. Suo padre, a sua volta, aveva appreso le tecniche di produzione casearia dai suoi genitori, trasmettendo così una lunga tradizione familiare. Innovazione e creazione di formaggi unici: Ciò che rende Mario Maddalena straordinario è il suo desiderio di innovare. Ha preso le basi tradizionali insegnategli dalla sua famiglia e ha apportato modifiche e adattamenti per creare formaggi unici e distintivi. La creazione di formaggi di grandi dimensioni a base di latte misto di capra e mucca rappresenta un'innovazione notevole. La caciotta di Valle Orsara e la Provola Margherita affumicata: Due dei formaggi più iconici creati da Mario Maddalena sono la caciotta di Valle Orsara e la Provola Margherita affumicata. Questi formaggi sono diventati dei veri e propri punti di riferimento nella zona del Matese, combinando tradizione e innovazione. Un esempio da imitare: Mario Maddalena è un esempio straordinario di come l'arte del casaro possa evolversi e portare a creazioni uniche. La sua abilità nel bilanciare le tradizioni casearie con la sua creatività è un modello per altri produttori nella zona del Matese e oltre. Un mix di tradizione e innovazione: La capacità di Mario di unire la tradizione delle sue radici con l'innovazione ha portato alla creazione di formaggi che rappresentano il meglio di entrambi i mondi. Questo mix è un elemento chiave del suo successo. Un percorso individuale di successo: Mario Maddalena h
Diario di Bordo del Viaggio di Peppe e Graziella in Corsica con la Vespa Giorno 8: Ombre Corse - 1 Settembre 2023 Il Sud della Corsica continua a sorprendere Peppe e Graziella con le sue meraviglie nascoste. Oggi, il loro viaggio li ha portati verso l'altopiano del Coscione, situato a 1500 metri di altitudine. Questa è stata un'esperienza unica, una cavalcata della Vespa tra i paesaggi eccezionali di questa regione. La strada per raggiungere l'altopiano era stretta e tortuosa, ma la Vespa ha dimostrato ancora una volta la sua agilità e affidabilità mentre si snodava attraverso la foresta in salita. L'altopiano del Coscione si è rivelato un luogo straordinario, un'oasi di tranquillità immersa nella natura selvaggia della Corsica. I vasti prati pianeggianti si estendevano all'orizzonte, invitando Peppe e Graziella a rilassarsi e godersi la vista. Ma la vera sorpresa è stata l'immagine condivisa da Graziella, che sembrava una scena tratta da un film epico. Mentre la Vespa avanzava tra le rocce e i prati, l'ombra della moto si proiettava sul terreno, danzando nel vento. Questa immagine magica rappresentava perfettamente il viaggio in Corsica e la connessione profonda tra loro, la Vespa e il paesaggio mozzafiato. Era come se la Vespa stessa si stesse fondendo con le sue sugherole decorticate, creando un'immagine di armonia e bellezza. Come un gruppo di avventurieri del Vecchio West, guidati da Peppe, stavano esplorando territori sconosciuti e affrontando avventure inaspettate. Anche se non c'erano nativi americani o capi Apache lungo il percorso, c'erano comunque sfide e scoperte dietro ogni curva. La Vespa è diventata la fedele compagna di questa avventura, un mezzo affidabile e coraggioso che li ha condotti attraverso questi paesaggi straordinari. Il destino, in questo caso, era rappresentato dalla gioia di scoprire e abbracciare le meraviglie naturali della Corsica, passo dopo passo. Il viaggio in Vespa è molto più di un semplice mezzo
Diario di Bordo del Viaggio di Peppe e Graziella in Corsica con la Vespa. La Determinazione di Peppe e Graziella - 28 Agosto 2023 Nel quinto giorno di avventura nel cuore della Corsica, Peppe e Graziella hanno dimostrato ancora una volta che la determinazione e la volontà possono superare qualsiasi sfida. La lezione del giorno è stata chiara: quando il gioco si fa duro, i veri audaci iniziano a giocare. Molti potrebbero chiedersi perché scegliere di trascorrere le vacanze su due ruote, sfidando il vento e le condizioni imprevedibili, anziché optare per il comfort di una macchina con tutti i comfort. La risposta è semplice ma potente: la passione per l'avventura, la volontà di superare gli ostacoli e l'amore per la libertà. La tappa di oggi aveva un obiettivo ben preciso: raggiungere il paese di Propriano, la quarta tappa del tour corso dei vespisti. Anche se il freddo e il vento hanno fatto sentire la loro presenza, Peppe e Graziella hanno dimostrato di essere coraggiosi e tenaci, affrontando le sfide con il sorriso e la grinta. L'arrivo a Propriano è stato un momento di gioia immensa. Non importava se la giornata fosse stata caratterizzata da condizioni climatiche avverse. L'importante era aver raggiunto la meta prefissata, dimostrando che la scelta di intraprendere un viaggio in Vespa è stata una decisione emozionante e unica. La lezione di oggi va oltre il viaggio stesso. Ci ricorda che nella vita, come nell'avventura in Vespa, dobbiamo misurarci con le nostre capacità di adattamento e la nostra volontà di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Non possiamo essere come canne al vento, cambiando direzione o umore al primo imprevisto. La determinazione è la chiave per superare le sfide e raggiungere il successo. Peppe e Graziella hanno dimostrato che il viaggio non è solo il percorso fisico da un luogo all'altro, ma un viaggio interiore, una sfida personale e un'opportunità di crescita. La passione, la volontà e
Giorno 5: Il pragmatismo di Graziella Affrontando le Sfide della Strada Tortuosa verso Les calanche de Piana - 28 Agosto 2023 Nel quinto giorno del nostro entusiasmante viaggio in Vespa attraverso la magica Corsica, Peppe e Graziella si sono diretti verso uno dei gioielli naturali dell'isola: Les calanche de Piana . Questa formazione geologica unica, situata a sud di Porto nel comune di Piana, è un capolavoro della natura. Percorrendo la tortuosa strada D81 che collega Ajaccio a Calvi, Peppe e Graziella si sono imbattuti in una sfida ancora più grande a causa delle condizioni meteo proibitive. La vista, anche se tra le nuvole, era spettacolare, ma il tempo avverso rendeva la strada ancora più difficile da percorrere. La pioggia rendeva la strada scivolosa, e la velocità massima di 10 km/h impostata dalla Vespa rendeva il percorso lento e impegnativo. In questa situazione critica, il pragmatismo di Graziella è emerso in tutta la sua forza. Con la consapevolezza delle condizioni avverse, ha mantenuto la calma e ha guidato con prudenza, frenando l'impeto di Peppe, che, con il suo spirito avventuroso, avrebbe voluto affrontare la strada con più audacia. La strada che portava ai Calanchi di Piana era una sfida costante. Le curve affilate e il profilo altamente tortuoso a picco sul mare rendevano il percorso ancora più impegnativo. La Vespa, guidata con destrezza da Peppe, sfidava le condizioni sfavorevoli con coraggio. Graziella, con il suo pragmatismo e la sua attenzione alla sicurezza, era la voce della ragione che accompagnava ogni curva. Nonostante la difficoltà della situazione, la coppia di vespisti ha mantenuto la determinazione di raggiungere iLes calanche de Piana. Anche se le condizioni avverse hanno reso difficile raggiungere il loro obiettivo, questo giorno ha dimostrato che la passione per l'avventura è sempre bilanciata dalla prudenza e dalla sicurezza. I Les calanche de Piana resteranno un traguardo raggiunto con sofferenz
Diario di Bordo del Viaggio in vespa di Peppe e Graziella in Corsica Esplorazione delle Strade Corsiche - 26 Agosto 2023 In questo tour avventuroso attraverso la meravigliosa isola della Corsica, i nostri intrepidi viaggiatori Peppe e Graziella, orgogliosi membri del Vespa Club Ciorlano, stanno vivendo esperienze indimenticabili. La sicurezza è al centro del nostro viaggio, e l'unica attenzione che richiediamo è alla guida stessa. Le strade, sebbene tortuose e strette, si stanno rivelando una gioia assoluta da percorrere, mentre ci immergiamo nelle bellezze di questa terra. Nella meravigliosa Corsica, dove ogni curva rivela un nuovo panorama, Peppe e Graziella cavalcano le loro Vespa con orgoglio e determinazione. Ogni chilometro percorso è un tributo alla loro passione condivisa e all'appartenenza al vespa club Ciorlano, Le strade della Corsica si snodano come serpenti, eppure questa sfida è superata con grazia e destrezza da Peppe e Graziella. Lungo le strade costiere che offrono scorci incantevoli del mare, il loro spirito avventuroso si fonde con la magnificenza naturale di questa isola. La sensazione di libertà e il rombo del motore della Vespa creano un'armonia perfetta con il panorama circostante. Tuttavia, la Corsica ci mette alla prova anche nel modo in cui condividiamo la strada. I guidatori locali, noti per la loro impazienza e fretta, ci ricordano che il rispetto reciproco è fondamentale. Peppe e Graziella, con la loro esperienza e il loro impegno nel Vespa Club Ciorlano, guidano con attenzione e consapevolezza, bilanciando il desiderio di esplorare con la responsabilità di condividere la strada. Ogni sosta per ammirare il paesaggio ci ricorda la fortuna di poter esplorare questa terra in Vespa. Il vento leggero, il profumo del mare e il suono delle onde si fondono con la sensazione di libertà mentre percorriamo le strade panoramiche. L'appartenenza al Vespa Club Ciorlano rende ogni momento ancora più speciale, con la condiv
Viaggio Di Peppe e Graziella - Emozioni in Corsica - 26 Agosto 2023 La Corsica, chiamata affettuosamente "l'isola della bellezza", svela uno dei suoi gioielli più preziosi a Peppe e Graziella: la strada panoramica che segue il perimetro del dito della Corsica, la D80. Questa strada si snoda lungo i contorni dell'isola, offrendo un'esperienza di guida indimenticabile e panorami mozzafiato che lasciano senza fiato. La D80 è come un percorso artistico scolpito nella natura stessa. Mentre Peppe e Graziella si muovono lungo questa strada, sono circondati da una varietà di panorami che si alternano e si mescolano in modo incredibile. Da un lato, le montagne maestose sembrano toccare il cielo con le loro vette imponenti, creando un sfondo maestoso. Dall'altro, il mare turchese si stende all'orizzonte, offrendo una vista che sembra infinita. L'emozione di percorrere la D80 va oltre l'aspetto visivo. È un'esperienza completa dei sensi, dove il rombo del motore della Vespa si fonde con il rumore del mare e il profumo salmastro dell'aria. Ogni curva regala una nuova prospettiva, un nuovo scorcio di bellezza naturale che si apre davanti a loro. E mentre Peppe e Graziella percorrono questa strada epica, possono sentire la storia e la cultura della Corsica che si fondono con la loro esperienza. E per rendere ancora più speciale questo momento, hanno apposto sul totem presente sul posto il prezioso adesivo del Vespa Club Ciorlano, donato loro dal Presidente Alfredo Lambiase. Questo segno di appartenenza rappresenta l'unità della loro comunità e il legame con gli amici a casa, che li accompagnano spiritualmente in ogni tappa di questo incredibile viaggio.
Viaggio di Peppe e Graziella in Vespa in Corsica. Viaggiare in Vespa offre un'esperienza unica e indimenticabile. La combinazione della brezza marina che ti accarezza il viso e dei panorami mozzafiato che si svelano ad ogni curva è davvero unica. La sensazione di libertà che si prova mentre si attraversano strade panoramiche, coste scintillanti e paesaggi naturali è difficile da replicare in altri modi di viaggiare. La Vespa ti mette in contatto diretto con l'ambiente circostante, permettendoti di sentire ogni sfumatura dell'aria e di apprezzare ogni dettaglio dei luoghi che attraversi. Ogni viaggio diventa un'avventura, un'opportunità per esplorare luoghi nascosti e perdersi in paesaggi incantevoli. Le vacanze in Vespa offrono emozioni forti e autentiche. La sfida di affrontare strade tortuose e talvolta impegnative, il senso di scoperta mentre si attraversano borghi pittoreschi e la soddisfazione di raggiungere mete lontane sono aspetti che rendono ogni viaggio in Vespa un'esperienza unica. Inoltre, la Vespa Club Ciorlano è una famiglia di appassionati che condividono la stessa passione per l'avventura su due ruote. Questi momenti condivisi con gli amici di club aggiungono un tocco speciale alle vacanze, creando ricordi duraturi e amicizie indimenticabili. In definitiva, viaggiare in Vespa tra la brezza del mare e panorami mozzafiato offre un modo unico per esplorare il mondo, vivendo ogni istante con intensità e gioia.
A Roberto Boiano nelle ultramaratone, quelle con più di 42 km, viene assegnata la funzione di pacemaker. Questa funzione va oltre il semplice aspetto fisico della corsa. Si tratta di una combinazione di guida tecnica, supporto mentale, motivazione e condivisione dell'esperienza, il tutto finalizzato a creare un ambiente ottimale per gli atleti che cercano di raggiungere i propri obiettivi. La presenza di Roberto nelle ultramaratone diventa un faro di fiducia e determinazione, contribuendo in modo significativo alla prestazione di chi lo segue. La figura di Roberto Boiano come pacemaker nelle ultramaratone sottolinea il suo ruolo di guida e supporto per gli altri corridori. Assumendo questa responsabilità, Roberto non solo gestisce il ritmo della gara, ma offre anche un supporto emotivo e motivazionale. La sua esperienza nelle ultramaratone gli consente di comprendere appieno le sfide che i partecipanti affrontano lungo il percorso. Così come le lepri in atletica leggera guidano i top runners fino a un certo punto della gara, Roberto Boiano accompagna gli altri atleti in una sfida condivisa. Il suo ruolo è quello di creare un ambiente ottimale in cui gli atleti possano concentrarsi sulla corsa senza preoccuparsi del ritmo. Come le lepri, Roberto si impegna a mantenere un passo costante e predefinito, consentendo agli altri corridori di concentrarsi sul loro sforzo e sulla strategia di gara. Ma il ruolo di pacemaker va oltre la semplice guida fisica. Roberto offre un supporto mentale e motivazionale, incoraggiando gli atleti quando la fatica inizia a farsi sentire e aiutandoli a superare i momenti difficili. La sua capacità di connettersi con gli altri corridori attraverso l'esperienza condivisa delle ultramaratone crea una sensazione di comunità e sostegno reciproco. Roberto Boiano è un punto di riferimento durante la gara, guidando gli altri corridori verso il traguardo. La sua presenza e il suo impegno contribuiscono a creare un'atmosfera positiva
Roberto Boiano può sicuramente essere considerato un atleta che rappresenta San Gregorio Matese, il suo paese natale, e il Matese. La sua straordinaria carriera come plurimaratoneta con oltre 300 maratone completate di più di 42 km, lo ha reso un vero e proprio ambasciatore dello sport e dell'entusiasmo per la corsa nella sua comunità locale e oltre. La dedizione, l'impegno e la passione dimostrati da Roberto Boiano nel perseguire le sue sfide di corsa in tutto il mondo hanno ispirato non solo i suoi concittadini di San Gregorio Matese e del Matese. La sua determinazione e il suo spirito di avventura hanno catturato l'attenzione di molti, facendo conoscere la sua città natale e la regione del Matese al di fuori dei confini locali. Come ambasciatore sportivo, Roberto ha portato il nome di San Gregorio Matese in luoghi esotici e lontani, condividendo la sua esperienza di vita e il suo amore per la corsa con persone di diverse culture e background. La sua partecipazione a maratone internazionali e ultramaratone ha contribuito a creare una connessione speciale tra il Matese e il mondo, dando visibilità e prestigio alla sua comunità di origine. Inoltre, la sua dedizione alla corsa e il suo spirito di competizione hanno dimostrato quanto sia importante l'impegno, la disciplina e la costanza nel raggiungere gli obiettivi nella vita, qualità che possono ispirare e motivare le persone a perseguire i propri sogni e le proprie passioni. Roberto Boiano è un orgoglio per San Gregorio Matese e il Matese nel mondo, rappresentando con onore la sua comunità e dimostrando quanto la determinazione e la passione possano trasformare un individuo in un vero e proprio esempio positivo per gli altri. Il suo spirito avventuroso e il suo amore per la corsa lo rendono un ambasciatore eccezionale del suo paese natale e della regione, lasciando un segno indelebile sia nel mondo dello sport che nella comunità globale. Cosa possiamo fare noi per Roberto per aiutarlo a portare a te