Meteo Gabbia Ancona

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Vivacità....
14/12/2024

Vivacità....

DICEMBRE PROSEGUE ALL’INSEGNA DELLA VIVACITÀ.

Se rispetto agli anni passati c’è un segnale atmosferico diverso in questo mese di dicembre che si avvia al giro di boa è l’assenza del dominio incontrastato del campo anticiclonico subtropicale. L’inizio dell’inverno meteorologico è iniziato presentando qualche caratteristica tipica della stagione e procederà su questa strada anche nel corso dei prossimi giorni che vedranno, tutto sommato, un tipo di tempo piuttosto dinamico. Si tratterà di una vivacità che sarà impostata da un flusso atlantico discretamente ondulato, capace di proporre alle nostre latitudini il passaggio di creste e di cavi – sede rispettivamente di circolazioni anticicloniche e depressionarie – con le rispettive masse d’aria che accompagneranno questo tipo di evoluzione.

In figura è sintetizzato il segnale atmosferico dominante atteso per la prossima settimana. La prima parte vedrà l’espansione di un promontorio subtropicale di matrice nord africana che garantirà prevalente stabilità atmosferica e un aumento della temperatura soprattutto in quota, tanto da determinare la risalita dello zero termico tra i 2800 e i 3600 metri sui rilievi alpini e appenninici. Nella seconda parte, invece, andremo probabilmente incontro al transito della saccatura che potrebbe accompagnare l’ingresso di aria più fredda, di matrice polare marittima, al seguito di una perturbazione.

Si dovrà ovviamente ancora aspettare qualche giorno per dar modo alla modellistica numerica di ricalcolare il futuro stato del tempo e fornire indicazioni più affidabili sul nuovo cambiamento atteso tra venerdì 20 e il prossimo fine settimana. Ne riparleremo nei prossimi interventi.

Fiocchi di neve...❄️❄️❄️
10/12/2024

Fiocchi di neve...❄️❄️❄️

L evoluzione delle.prossime.ore..
07/12/2024

L evoluzione delle.prossime.ore..

Magnitudo 7.3!!
05/12/2024

Magnitudo 7.3!!

BREAKING: Strong magnitude 7.3 earthquake has occurred in Northern California coast with a Tsunami Warning that has been issued for parts of Oregon and Northern California, including the San Francisco Bay Area.

Prime indicazioni.....
03/12/2024

Prime indicazioni.....

PRIME INDICAZIONI SULL’INGRESSO DELL’IRRUZIONE DI ARIA ARTICA A PARTIRE DAL FINE SETTIMANA.

Anche nell’aggiornamento odierno viene confermata la fase di stampo invernale che prenderà il via nel corso del fine settimana e che seguirà il modesto impulso in transito nelle prossime 48-72 ore. L’energica pulsazione verso le alte latitudini dell’Anticiclone delle Azzorre metterà in movimento, verso le latitudini mediterranee, una corposa irruzione di aria artico-marittima che possiamo osservare nei piani medio-alti della troposfera guardando la temperatura che potrebbe essere raggiunta sulla superficie isobarica di 500 hPa, cioè a quote che in questo caso saranno anche inferiori ai 5500 metri.

Quella sorta di lingua dipinta di blu che osserviamo in figura rappresenta proprio il flusso di aria fredda che, su questo piano isobarico, potrebbe raggiungere valori termici intorno ai -34 °C proprio nella giornata di domenica 8 dicembre, quando dovrebbe avvenire il suo ingresso sul Mediterraneo passando dalla Valle del Rodano. Questa stima sull’entità del flusso freddo sarà probabilmente soggetta a lievi correzioni perché, a seconda dei modelli di calcolo considerati, la forbice della temperatura prevista a quella quota oscilla ancora tra -32 e -35 °C.

Al di là di queste lievi differenze – che sono fisiologiche a cinque giorni di distanza dall’evento – saremo comunque di fronte a un’irruzione che, per intensità, inizia ad avere una certa importanza perché queste isoterme indicano la presenza di una massa d’aria che diventa particolarmente attiva nella sua potenziale azione raffreddante dei bassi strati dell'atmosfera grazie alle precipitazioni che in genere non mancheranno, visto il contesto ciclonico che accompagnerà l’irruzione stessa. Non dimentichiamoci, infine, che questo flusso artico arriverà su una superficie marina che è ancora più calda del normale di 2-2.5 °C e che questo fattore fornirà molto probabilmente un ulteriore apporto nel rendere l'atmosfera instabile.

Vediamo che succede...
02/12/2024

Vediamo che succede...

L’INVERNO PROVA A FARE SUL SERIO.

La prima decade di dicembre ci accompagnerà gradualmente verso condizioni invernali più durature in due mosse: la prima con il passaggio di un primo impulso entro metà settimana a cui farà seguito un veloce calo termico e la seconda, come anticipato, con un cambiamento radicale nella disposizione delle figure bariche in sede euro-atlantica a partire da venerdì. Non arriverà il gelo, ma andremo probabilmente incontro a un periodo che sarà caratterizzato da un afflusso abbastanza continuo di aria fredda verso le latitudini mediterranee, veicolato da un disegno barico a grande scala che diventerà ben strutturato a tutte le quote soprattutto a partire dal fine settimana. Le vicissitudini meteorologiche non dipenderanno così dal passaggio di una goccia fredda e il raffreddamento non sarà limitato a una breve parentesi perché, quando sono i grandi centri motore di alta e di bassa pressione a governare le dinamiche del tempo, l’impronta da essi lasciata è più pesante e gli effetti sulle condizioni meteorologiche tendono a persistere più a lungo.

In questo caso, le figure bariche a cui facciamo riferimento apparterranno ad un’ampia e profonda oscillazione della corrente a getto polare che da venerdì si presenterà tra il vicino Oceano Atlantico e l’Europa centro-occidentale (vedi figura). Come nei più classici schemi circolatori che portano l’aria artico marittima verso le basse latitudini, la fase invernale sarà innescata da un’espansione meridiana dell’Anticiclone delle Azzorre verso l’Islanda e il sud della Groenlandia e dall’approfondimento di una saccatura che, sollecitata dalla pulsazione anticiclonica, tenderà ad allungarsi verso l’Europa centro-meridionale muovendosi prima dal Mar di Norvegia e poi dalla pen*sola scandinava.

La nostra pen*sola entrerà così all’interno di un’ampia conca depressionaria presente non solo in quota, ma anche al suolo con la formazione di depressioni secondarie che potrebbero snodarsi lungo il canale impostato dalla saccatura, con l’ultimo centro di bassa pressione in sede mediterranea grazie al contributo orografico dell’arco alpino. Grazie a questa concatenazione, l’aria fredda riuscirà a spingersi sempre più a sud fino a raggiungere nel fine settimana l’arco alpino e poi decidere come aggirarlo. Non è possibile, al momento, indicare le modalità di ingresso del flusso artico alle nostre latitudini per via della distanza temporale che ci separa dal probabile evento i cui effetti, alle nostre latitudini, saranno condizionati dalla posizione, dall’evoluzione e da quanto sarà profonda la circolazione ciclonica che andrà probabilmente formandosi in sede italica.

Al di là di questo particolare, che rientra nei dettagli della dinamica atmosferica alla mesoscala, possiamo dire che gli ingredienti di base del tempo saranno sostanzialmente due: l'aria fredda in arrivo con un associato calo termico che porterà le temperature su valori inferiori alla media del periodo (da vedere quanto) e le condizioni prevalentemente instabili che favoriranno la formazione di precipitazioni, a carattere nevoso probabilmente anche a quote collinari (da vedere dove e quando).

Aspettiamo, come sempre, gli ulteriori sviluppi di calcolo da parte della modellistica numerica.

30/11/2024

E come previsto sull appennino le prime nevicate...che sia di buon auspicio per l inverno che sta per cominciare

Sciolta la prognosi...la tendenza per il week end
28/11/2024

Sciolta la prognosi...la tendenza per il week end

27/11/2024

BREVE PARENTESI INVERNALE IN ARRIVO TRA VENERDÌ E DOMENICA.

Si conferma, per il fine settimana, il passaggio della goccia fredda di cui abbiamo iniziato a parlare nelle precedenti analisi. Come anticipato, saranno soprattutto le nostre regioni centrali del versante adriatico e quelle meridionali a risentire maggiormente della circolazione ciclonica in arrivo con un aumento delle condizioni di instabilità e un sensibile calo delle temperature che si porteranno su valori inferiori alle medie del periodo.

Si tratterà di un’evoluzione piuttosto veloce perché la piccola figura depressionaria, in arrivo dalla pen*sola balcanica, inizierà ad influenzare il tempo di una buona parte delle nostre regioni centro-meridionali già nel corso di venerdì, attraversarle nella giornata di sabato e allontanarsi verso l’Egeo nella giornata di domenica. Si conferma, di conseguenza, anche la distribuzione delle precipitazioni che risulteranno a carattere nevoso sui rilievi appenninici centro-meridionali anche al di sotto dei 1000 metri. Nel limite del possibile, seguiranno ulteriori dettagli nel prossimo intervento.

Seguiamo come sviluppa...
25/11/2024

Seguiamo come sviluppa...

POSSIBILE UN NUOVO SUSSULTO DI STAMPO INVERNALE SUL FINIRE DELLA SETTIMANA.

L’ultima settimana di novembre trascorrerà all’insegna della variabilità a causa di un campo anticiclonico in fase di lento indebolimento al suolo e in quota, dove un modesto calo delle altezze di geopotenziale permetterà, tra domani e dopodomani, il passaggio della perturbazione legata alla tempesta Bert. Per quanto riguarda invece l’evoluzione prevista da giovedì, inizia a prendere forma lo scenario che avevamo ipotizzato nell’ultima analisi: la coda dell’ampia saccatura che guiderà la perturbazione, sfilando verso nord-est e rincorsa da una rimonta anticiclonica, andrà molto probabilmente chiudendosi in una goccia fredda dopo aver risucchiato al proprio interno parte dell’aria artica marittima, in parte mitigata, trasportata al largo dell’Oceano Atlantico dalla tempesta.

Per osservare gli effetti di questa dinamica sul tempo della nostra pen*sola dovremo probabilmente aspettare il fine settimana, quando la circolazione depressionaria potrebbe posizionarsi proprio tra l’Italia e la pen*sola balcanica e apportare condizioni di instabilità associate a un calo delle temperature che si porteranno al di sotto dei valori tipici del periodo. Ci sarebbero quindi i presupposti per un cambiamento del tempo di stampo invernale con precipitazioni che, dato il contesto termico in cui dovrebbero verificarsi, potrebbero risultare nevose in Appennino anche al di sotto dei 1000 metri. Lo scenario medio sarebbe favorevole, per il momento, a un maggiore coinvolgimento delle regioni centro-meridionali e in particolare del versante adriatico.

Avremo modo di seguire i prossimi aggiornamenti e di definire innanzitutto il quadro sinottico, ancora affetto da qualche incertezza riguardante la posizione della goccia fredda.

22/11/2024

Alcuni degli effetti delle forti raffiche di vento che nella notte hanno interessato il crinale appenninico...qui siamo a Cerqueto in provincia di Ancona..filmtao inviato dalla nostra amica Francesca Andreanelli che ringraziamo per la segnalazione

20/11/2024

Altra segnalazione....

20/11/2024

Sera del 20/11....segnalazione da Rimini..

20/11/2024

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