Edizioni Lussografica

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Nell’elaborazione di un’analisi poetica il contesto in cui l’autore opera non può essere escluso; ma senza addentrarci t...
13/12/2024

Nell’elaborazione di un’analisi poetica il contesto in cui l’autore opera non può essere escluso; ma senza addentrarci tra le pieghe della sua variegata ricerca artistica, nei meandri di un’autobiografia che sarebbe piuttosto lunga e complessa, possiamo dire con certezza che all’interno dei versi che compongono questa raccolta, c’è Sebastiano Maurizio Alaimo, la rivelazione di sè più profonda e recondita.
I componimenti, sin dai primi versi, risultano intimi e appaiono spaziare tra le pieghe dell’anima di un Io affranto, che nel momento in cui sembra aver raggiunto l’appagamento, subito riversa la sua amarezza nell’abbandono.
L’amarezza di aver lasciato qualcosa indietro, nel passato, di averlo voluto o dovuto lasciare.
Il tutto calato tra le strade di Roma e della Sicilia.

Dimmi come parli e ti dirò chi sei". Le parole che scegliamo di dire o pensare influiscono inevitabilmen­te sul nostro u...
12/12/2024

Dimmi come parli e ti dirò chi sei".
Le parole che scegliamo di dire o pensare influiscono inevitabilmen­te sul nostro umore, sulle emozioni e sui comportamenti legati al presente, al passato o al futuro.
Con questo libro, partendo dal tuo linguaggio, impari a riconoscere quei meccanismi mentali che finora ti hanno sabotato, per utilizzarli a tuo vantaggio, permet­tendoti di agire e reagire al meglio anche nelle situazioni più difficili.
Non si tratta di un delirante positi­vismo che non vede la realtà: attraverso spunti pratici e dinamici, impari a "raccontartela" con parole funzionali e ad essere felice per scelta, nonostante i lunedì, le incomprensioni, gli imprevisti, le delusioni e tutto quello che succe­de nella Vita di tutti i giorni.

È questo il primo volume che dedichiamo al personaggio al quale ci siamo fortemente legati nel declinare concretamente l...
12/12/2024

È questo il primo volume che dedichiamo al personaggio al quale ci siamo fortemente legati nel declinare concretamente la nostra finalità culturale: l’artista Eugenio Morici, in arte Gino (1901-1972).È storia nota che veniamo per la prima volta a contatto con l’Artista nel 2004, con l’acquisto e il successivo restauro da parte della Banca Sicana (allora Banca del Nisseno e nostro unico socio fondatore) del Palazzo delle Poste Centrali di Caltanissetta, dove abbiamo sede.L’edificio, costruito nel 1934, conserva intatti i segni distintivi e le caratteristiche degli edifici pubblici dell’epoca; fra queste la presenza di sale riccamente decorate con affreschi a muro ed a soffitto. E fu proprio Gino Morici, eclettico e geniale artista del Novecento siciliano, a decorare quegli ambienti, dando vita ad un ciclo pittorico ricco dei simboli delle comunicazioni degli anni ’30 e dell’economia dell’Italia fascista che, da noi arricchito in epoca recente con la raccolta di opere sul mercato dell’arte, si è trasformato in Luogo della Memoria e della Identità di Gino Morici con decreto Assessoriale della Regione Siciliana.

Ricorrendo il 180° anniversario dell’istituzione canonica della diocesi di Caltanissetta, questo volume propone uno stud...
06/12/2024

Ricorrendo il 180° anniversario dell’istituzione canonica della diocesi di Caltanissetta, questo volume propone uno studio – precipuamente storico-architettonico – delle diciotto chiese Madri (o “madrici”, o “matrici”) che sono state e in alcuni casi rimangono al centro della vita pastorale degli altrettanti comuni che insistono nel territorio diocesano. Il libro, difatti, illustra l’influsso che, nel corso dei secoli, le chiese Madri hanno esercitato nel vissuto delle loro rispettive comunità religiose e civiche, stando al centro di una travagliata serie di metamorfosi culturali ed ecclesiali, sulla scia dei due grandi concili – il Tridentino e il Vaticano II – che più di altri eventi epocali hanno segnato in profondità la vita credente delle popolazioni dell’entroterra siciliano durante l’epoca moderna e contemporanea.Sotto tale profilo storico, la “chiesa Madre” è stata per lungo tempo parte integrante della vita comunitaria e sociale, come una sorta di “fontana del villaggio”, per usare un’espressione suggestiva di papa Giovanni XXIII. Le vicende di vario tenore, che costituiscono la sua storia, rappresentano un capitolo fondamentale della storia della Chiesa locale, non solo per il fatto che la domus specialis ha avuto il ruolo di sintetizzare e armonizzare diverse e a volte disparate aspettative individuali, familiari e collettive, ma anche per il fatto di avere sempre garantito un tenace gancio identitario, divenendo pertanto un luogo assai caro ai fedeli, lì convergenti a perpetuare i riti di passaggio che accompagnano i momenti più salienti dell’esistenza personale.Perciò la “chiesa Madre” è una sorta di “simbolo” della tradizione ecclesiale del paese: è la chiesa principale e più antica, quella in cui gli abitanti del posto per tante generazioni sono diventati al contempo parrocchiani e cittadini, come già Dante Alighieri faceva dire al suo trisavolo nel canto XV del Paradiso: «e ne l’antico vostro Batisteo insieme fui cristiano e Cacciaguida». Se la Ecclesia qua talis, vale a dire la cosiddetta Chiesa universale, è presente con tutti i suoi elementi essenziali in ciascuna Chiesa particolare, cioè in ogni diocesi storicamente esistita ed esistente, si può dire pure – sul filo di una qualche analogia – che la Chiesa diocesana vive in tutte le componenti che la costituiscono quale Popolo di Dio, a partire dalle comunità parrocchiali più antiche, dal cui fonte battesimale sono sortite – lungo il tempo – le varie generazioni di credenti. Questo libro, al di là del suo interesse storico e della sua utilità storiografica, vuole ricordare questa fondamentale vocazione della Chiesa nissena.

Settimo di Cinefocus, collana diretta dallo stesso autore che, attraverso ricerche spesso di prima mano, rievoca l'epope...
06/12/2024

Settimo di Cinefocus, collana diretta dallo stesso autore che, attraverso ricerche spesso di prima mano, rievoca l'epopea del cinema, tracciandone le coordinate stilistiche e tematiche, in uno studio scrupoloso dell'epopea cinematografica.
Il libro pone la lente sulla storia di Raffaello Lucarelli da Gualdo Tadino, Perugia, pioniere spericolato e schietto, genio visionario e naif che, sedotto dai fratelli Auguste e Louis Lumière, da Thomas Edison e dal sogno di catturare e riprodurre l'immagine in movimento, rischiò di diventare uno dei padri del cinema italiano, riuscendoci del tutto, suo malgrado.
Nel suo girovagare, il globe-trotter Lucarelli fu anche l'uomo dei diversi primati, nonché uno dei precursori dell'invenzione più significativa del secolo scorso, fondando la prima casa di produzione siciliana – e tra le primissime in Italia – nella Palermo felicissima della Belle Époque, consorziandosi poi con la francese Pathé, con cui condivise la primogenitura dei cine-giornali.
Lucarelli si fa via via gestore di sale cinematografiche, cine operatore, regista, documentarista, produttore, distributore e quindi antesignano di quel gigantesco set cine-geografico che sarebbe diventata poi la Sicilia.
Trascurato fino a ieri, il pioniere umbro visse una straordinaria esistenza, aggiungendo forma, canoni e grammatica all'arte più popolare del mondo.
Nel 120° della fondazione della Lucarelli-Film (1905-2025), questo dossier-Lucarelli rischiara la penombra delle catalogazioni accademiche, ricollocando il pioniere nel posto che la storia del cinema italiano gli ha riservato: quello di “avanguardista” di un'utopia chiamata “cinema”.

23/09/2024
Le vicende che mutano radicalmente il volto delle città siciliane nell’Ottocento hanno strette attinenze e relazioni con...
09/09/2024

Le vicende che mutano radicalmente il volto delle città siciliane nell’Ottocento hanno strette attinenze e relazioni con le riforme amministrative di iniziativa borbonica e con i primi atti del governo post-unitario. Si sviluppa, in tale contesto, un clima di rivolgimenti culturali e di fervida competizione tra le città sedi di funzioni governative, dal quale si innesca un processo di innovazione normativa e trasformazione dello spazio urbano. A Caltanissetta le fonti d’archivio proiettano l’immagine di una città in fermento. Rifulge uno spaccato urbano eterogeneo, che muta l’assetto fisico dell’abitato consolidatosi tra Quattro e Seicento con il governo dei Moncada, segnato dalla crescita dell’industria dello zolfo e dalla spinta demografica. Domina l’attenzione al decoro urbano e al tema delle facciate degli edifici su strada, ridisegnate secondo finalità celebrative con soluzioni architettoniche, in cui compaiono ricchi ornati e linguaggi ispirati alla cultura eclettica. Emerge il ruolo del Consiglio Edilizio e quello dell’ingegnere, autore del progetto di ponti, ferrovie, strade, mercati coperti, acquedotti e nuovi quartieri. Molte delle opere ideate sono finalizzate a migliorare la percorribilità delle strade cittadine, attraverso la costruzione di gradinate, e a rispondere alle esigenze di salubrità degli spazi pubblici. Ma non meno peso hanno i piani di pubblica illuminazione e quelli per le nuove pavimentazioni stradali, assieme alla costruzione di un cimitero al di fuori dell’abitato, secondo modelli e schemi precostituiti diffusi nelle principali città siciliane del tempo e d’Europa.

La Edizioni Lussografica è onorata di aver ricevuto questo riconoscimento ed esprimiamo la nostra più sincera gratitudin...
09/09/2024

La Edizioni Lussografica è onorata di aver ricevuto questo riconoscimento ed esprimiamo la nostra più sincera gratitudine per il premio conferitoci.
Grazie di cuore per aver riconosciuto il nostro impegno e i nostri sforzi con questo straordinario premio.

A breve ritorneremo, ci stiamo ricaricando per voi.Vi aspettiamo dal 26 agosto ☀️
09/08/2024

A breve ritorneremo, ci stiamo ricaricando per voi.
Vi aspettiamo dal 26 agosto ☀️

In questo volume è illustrato il senso della «ca**tà cittadina» di cui fu fautore, nella Sicilia ottocentesca, il beato ...
09/08/2024

In questo volume è illustrato il senso della «ca**tà cittadina» di cui fu fautore, nella Sicilia ottocentesca, il beato Giacomo Cusmano. L’espressione indica la dimensione civica dell’opera assistenziale svolta dal Boccone del Povero, fondato a Palermo dal giovane medico divenuto prete. Cusmano ne parlava scri-�vendo a sindaci e prefetti, ma anche ai parroci dei paesi in cui erano operative le case delle sue suore e alle stesse superiore di quelle case, per chiarire loro con quali argomenti dovevano pretendere la collaborazione delle autorità civili e delle amministrazioni locali. Il Boccone del Povero, infatti, aveva bi-�sogno della sponda leale e disinteressata dei municipi e delle prefetture, dato che le collette cittadine non sempre portavano nelle dispense delle suore il necessario preventivato. I poveri, in quest’ottica, non erano più considerati come una componente sociale marginale o addirittura da emarginare. In un volantino distribuito a Palermo e in altre città o paesi dove operava il Boccone del Povero, Cusmano – rivolgendosi all’intera citta-dinanza – chiamava i poveri «nostri concittadini» oltre che «no-�stri fratelli». Da questo loro status, di esseri umani e di cittadini, come tali dotati dei diritti di ogni altro essere umano e cittadino, deriva «in noi il sacro dovere di soccorrerli» e «in loro il diritto di chiederci almeno il necessario per la vita».
Senza voler evocare qui il concetto di reddito minimo di cittadinanza di cui oggi molto si parla in Italia, non possiamo non apprezzare il senso civico e la lucidità politica di queste affermazioni, peraltro argomentate da Cusmano con stile laico, sebbene ispirato dalle esigenze evangeliche. Per lui la ca**tà era e doveva essere un vero e proprio regime sociale, normato dal criterio del bene comune oltre che dell’amore fraterno.

... Prima dell’azione e dell’intervento della politica occorre tuttavia un presupposto, che ho trovato ben vivo e presen...
08/08/2024

... Prima dell’azione e dell’intervento della politica occorre tuttavia un presupposto, che ho trovato ben vivo e presente negli animi degli amici siciliani che da anni portano avanti la battaglia per l’istituzione delle ZFM: l’amore per la propria terra e il desiderio di restare. Ecco, “restare” dovrebbe essere la parola programma che orienta la lettura di un territorio e la conseguente concretizzazione per via amministrativa e governativa: determinare la decisione politica per consentire di “restare” a chi desidera realizzare il proprio progetto di vita nella terra d’origine. ....

Roberto Andò ha sovente citato Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Luigi Pirandello come fonti d’ispirazione per la sua cinem...
07/08/2024

Roberto Andò ha sovente citato Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Luigi Pirandello come fonti d’ispirazione per la sua cinematografia, ma non solo, ha avuto il privilegio di frequentare, diventandone amico, gli esponenti più importanti della cultura europea del ventesimo secolo: da Leonardo Sciascia a Francesco Rosi, da Andrea Camilleri a Ettore Scola… Il consenso mediatico e i riconoscimenti conseguiti con le sue pellicole hanno rafforzato il confronto con i letterati predetti, esercitando un’influenza profonda sull’opera del cineasta e un’ascendenza percepibile sia per assonanze che per contrasto. Nell’ambito della rassegna cinematografica Le stranezze di Roberto Andò. Da Tomasi di Lampedusa a Luigi Pirandello (Acireale, 10-14 luglio 2024), questo studio corale – a cura di Mario Patanè, direttore artistico della rassegna – arricchito dagli scatti fotografici di Lia Pasqualino, consorte del regista da sempre al suo fianco sul set, pone la lente sulla cinematografia di Roberto Andò avvalendosi delle firme prestigiose di critici e storici del cinema quali Fulvia Caprara, Roberto Chiesi, Fabio Ferzetti, Nino Genovese, Jean A. Gili, Stefano Iachetti, Antonio La Torre Giordano, Ignazio Leone, Maria Lombardo, Emiliano Morreale, Marco Olivieri e Francesco Torre. Oltre alle numerose chiavi di lettura e angolazioni, questo volume si propone di analizzare altresì le caratteristiche distintive del cinema di Andò, individuando convergenze e divergenze rispetto ai testi letterari che l’hanno suggestionato in qualche maniera.

DI PROSSIMA PUBBLICAZIONEIl volume raccoglie i contributi scientifici del XIX Convegno di Studi organizzato dalla sede n...
06/08/2024

DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE

Il volume raccoglie i contributi scientifici del XIX Convegno di Studi organizzato dalla sede nissena di SiciliAntica che ha avuto luogo a Caltanissetta il 22 ottobre 2023 presso la sala Morici del palazzo della Fondazione Sicana - Sicilbanca (ex Palazzo delle Poste).
Il tema dell’annuale simposio scientifico è partito dalla considerazione che l’acqua è ritenuta, sin dai primordi dell’umanità, l’emblema della vita. Essa ha infatti tutte le caratteristiche del sacro, dove convivono gli opposti: la purezza e la fertilità, la morte e la distruzione, la memoria e l’oblio. Nell’acqua si distinguono due principi antitetici: il maschile e il femminile, le acque in movimento che scendono dal cielo a penetrare nel grembo della terra, e quelle che sgorgano, limpide, dalle sorgenti a portare la fertilità a tutto il territorio circostante o che ristagnano, immote, in luoghi paludosi e mefitici dove, secondo il folklore popolare, abitano streghe e nefaste divinità. Dai nessi simbolici, epocali e legati alle civiltà si snoda una narrazione opulenta di riferimenti.

Nel corso dello stesso secolo, il cinema e il fumetto hanno mantenuto caratteri artistici distintivi, svolgendo ruoli di...
06/08/2024

Nel corso dello stesso secolo, il cinema e il fumetto hanno mantenuto caratteri artistici distintivi, svolgendo ruoli divergenti e catturando l’interesse attraverso le loro rispettive narrazioni visive.Tuttavia, tra il dinamismo del cinema e la narrazione fissa dei fumetti, si intravede un’intima affinità, quasi celata, che stimola le reciproche trasposizioni.Questo è il primo numero di una collana prolifica che include film classici ridotti in vignette per promuovere e divulgare la cultura della settima e della nona arte, rilanciando la bellezzadi capolavori della storia cinematografica attraverso la matitae un nuovo adattamento della sceneggiatura originale, da cui è liberamente tratto.«I classici del cinema a fumetti», pertanto, non solo incarna una combinazione vincente nella fruibilità mediatica, ma testimonia un legame formidabile tra nuove forme espressive destinate a perdurare nel tempo.

E già bisogna leggere… la conoscenza fa la differenza
16/06/2024

E già bisogna leggere… la conoscenza fa la differenza

Sono passati oltre quindici anni dalla stampa della prima edizione di quest’opera, durante i quali ho seguito gli studi ...
16/05/2024

Sono passati oltre quindici anni dalla stampa della prima edizione di quest’opera, durante i quali ho seguito gli studi sulla storia della scrittura, operazione non facile per la vastità del materiale da esaminare che negli ultimi anni ha visto un rinnovato interesse generale e un aumento considerevole di studi e ricerche. Tra tutti, si può citare la recente collana edita da Hoepli, relativa alle grammatiche di numerose lingue antiche e moderne del continente asiatico e nord-africano. Fino a oggi, la maggioranza dei testi era consultabile quasi esclusivamente in testi editi in altre lingue europee, particolarmente inglesi e tedesche, un segnale positivo per abbandonare una visione eurocentrica della storia e della cultura, che ha portato a considerare esclusivamente, con rare eccezioni, solo le lingue europee e alcune lingue semitiche.
Senza nessuna pretesa di completezza, in questa nuova edizione ho inserito scritture non trattate in precedenza, in particolare le scritture indiane e del sud-est asiatico, oltre ad alcune delle scritture derivate dal cinese. L’ordinamento segue le linee principali della diversa classificazione (cuneiforme, geroglifica ecc.) seguono le scritture derivate dal fenicio, dall’arabo, dal greco in Asia e in Africa, e dal latino. In appendice una timeline della scrittura e un breve glossario. Segue un elenco delle opere citate e una bibliografia generale di orientamento. Lo studio delle scritture generalmente richiede la conoscenza della fonologia, alla base dei mutamenti fonetici e dei diversi valori di alcune lettere che cambiano nel corso del tempo. Nei limiti del possibile, ho cercato di evitare termini troppo specifici o spiegazioni troppo tecniche, rinviando per un approfondimento alla bibliografia citata.
Alla fine di questo lavoro desidero ringraziare Concetta Compagno e Antonella Bentivegna per avermi consentito il reperimento di alcune notizie e Giuseppe Cucco, che con la solita gentilezza, ha accettato di buon grado di ottimizzare alcune immagini. Un ringraziamento infine ad Anna Maria Guccia, recentemente scomparsa, per il suo fondamentale supporto nel corso di questi anni.

Indirizzo

Via L. Greco, 19/21
Caltanisetta
93100

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 13:30
15:00 - 18:00
Martedì 08:30 - 13:30
15:00 - 18:00
Mercoledì 08:30 - 13:30
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Giovedì 08:30 - 13:30
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