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La Pedamentina (414 scalini) è un sistema di discese e gradinate risalente al XIV secolo, realizzato dagli architetti Ti...
15/12/2024

La Pedamentina (414 scalini) è un sistema di discese e gradinate risalente al XIV secolo, realizzato dagli architetti Tino di Camaino e Francesco De Vito.
La discesa fu destinata a congiungere due differenti zone della città di Napoli, vale a dire la Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo, collocati sulla collina del quartiere Vomero, ed il centro storico, posto a valle. Fu utilizzata, inoltre, per trasportare i materiali necessari alla costruzione della Certosa di San Martino e utilizzata a scopi difensivi in caso di attacchi verso Castel Sant’Elmo.
Percorrendo la Pedamentina è possibile ammirare non soltanto il panorama del golfo, ma anche gli orti ed i giardini della Certosa. Nella parte finale la Pedamentina sfocia alle spalle dell’ospedale militare e da qui la Rampa di Montesanto permette di accedere alla parte più centrale della città.
Questa scalinata che sale verso il Vomero è teatro di una leggenda inquietante. Si dice che qui vaghi lo spettro di una donna vestita di bianco, che spaventa i passanti di notte. Alcuni sostengono che si tratti del fantasma di una donna che voleva assalire la fortezza e fu uccisa dalle guardie, condannata a vagare per l'eternità.
Un'altra leggenda racconta di un fantasma più giocherellone, che si divertirebbe a spaventare i passanti, entrando e uscendo dai muri o gridando all'improvviso.
Antiche voci inoltre dicono che alla fine della prima rampa, è possibile notare un vecchio cancello in cui le guardie reali uccidevano i nemici. Una volta morti, i loro corpi venivano lasciati nei sotterranei per essere divorati dai topi. Secondo alcune testimonianze, di notte passando dinanzi al cancello sarebbero ancora udibili i lamenti e i pianti delle vittime.

Fonte: ilbelvedereonline

15/12/2024

In diretta da Torre del Greco
Processione del Carro Trionfale dell'Immacolata
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15/12/2024

diretta

15/12/2024

in diretta da Torre del Greco

15/12/2024

in diretta da Torre del Greco
Processione dell'Immacolata 2024

14/12/2024

IT'S NAPOLI LIVE CAFÈ - Rimonta azzurra! Qualcuno fermi Neres

14/12/2024

IT'S NAPOLI LIVE CAFÈ | Udinese-Napoli, prepartita: le formazioni ufficiali

Trent’anni di regionalismo italiano: un equilibrio sempre più fragileDal 1994 il regionalismo italiano ha profondamente ...
14/12/2024

Trent’anni di regionalismo italiano: un equilibrio sempre più fragile

Dal 1994 il regionalismo italiano ha profondamente cambiato i rapporti tra Stato e territori, spesso creando più problemi che soluzioni. Come evidenzia Pietro Spirito, l’autonomia differenziata, culminata nella contestata legge Calderoli, rappresenta una scelta rischiosa che farebbe aumentare le disuguaglianze tra Regioni e indebolire l’unità nazionale. Pur bocciata dalla Corte Costituzionale, questa riforma continua ad evidenziare una tendenza a privilegiare interessi locali a scapito del bene comune, mettendo in crisi i principi di solidarietà che tengono insieme il Paese.

NON È PIÙ POSSIBILE TACERE!

34testalsud

COLORO CHE FECERO FILM DI MAFIA SU SUD E SICILIA, NEGANO E DIFFAMANO LA PROPRIA TERRA, PER SBAGLIO O PER PURA VOLONTÀ.Di...
13/12/2024

COLORO CHE FECERO FILM DI MAFIA SU SUD E SICILIA, NEGANO E DIFFAMANO LA PROPRIA TERRA, PER SBAGLIO O PER PURA VOLONTÀ.

Di: Antonino Russo

In un regime coloniale o segregazionista interno, si pensò moltissimo all'impiego del modello di Divide et Impera per poter realizzare un nuovo e particolare razzismo positivista legato ai pensieri di certi sostenitori del darwinismo sociale. Come è successo negli Stati Uniti con la sua legge "Separate but Equal" (Separati ma uguali) cessata di esistere nel 1964 (anche se il razzismo anti-afroamericano purtroppo è ancora presente nella società "democraticamente" americana), anche in Italia è presente un particolare, condiviso e, soprattutto, impunito razzismo etnico-territoriale ben tenuto nascosto dai governi coloniali italo-padani dal 1861 fino ad oggi.

Però si può notare che a sostenere questo razzismo "italiano" non ci sta solamente la politica ma anche il cinema che, con i suoi film, arricchisce maggiormente e ripetutamente la propaganda razzista unitaria e il suo racconto di "Nord prospero e Sud arretrato". La maggior parte degli attori di origine napolitana, siciliana e padana (nati da genitori napolitani o siciliani emigranti) fecero più film di mafia che film di puro romanticismo nelle province napolitane e siciliane, ignari che quei film recassero una totale offesa ai valori civili identitari dei due popoli che, tutt'oggi, vengono ancora trattati come colonie di sfruttamento.

Il padrino (1972-74), I guappi (1974), Mery per sempre/Ragazzi fuori (1989-90), La corsa dell'innocente (1992), I film su romanzi di Camilleri (a sfavore della Sicilia), I fetentoni (1999), Gomorra (2008-2014-), Corpo celeste (2011), L'onore e il rispetto (2006-2017), Cetto c'è, senza dubbiamente (2019), l'Amica geniale (2018-2024), Figli da gente (2023), il Patriarca (2023-) e il treno dei bambini (2024), tutti film di puro lombrosismo tutelato dalla propaganda razzista unitaria.

Gli ascari saranno capaci di accusarci di essere legati alla mafia e di negarla, in realtà non È AFFATTO COSÌ: i napolitani non negano affatto la mafia, la combattono nel rispetto dell'identità culturale e nazionale propria e non ci vergogniamo di ammettere che essa è nata e si fa proteggere dallo Stato coloniale per mantenere, per forza, la nostra terra come una colonia, come accade anche in Sicilia.

Se gli attori, le attrici e i registri pensano di rivoluzionare il cinema "italiano" arrivando persino a negare e ad offendere i loro popoli attualmente discriminati, sono nel piede sbagliato. Purtroppo tanti negano ma per fortuna ci sono stati e ci sono ancora coloro, benché pochi, che hanno almeno la pietà di amare e di valorizzare i valori della nostra Patria napolitana e la loro Sicilia

Sudexit

L'ospedale degli incurabili di Napoli fu fondato nel '500 dalla nobildonna Maria Longo che, per una grazia ricevuta, usò...
12/12/2024

L'ospedale degli incurabili di Napoli fu fondato nel '500 dalla nobildonna Maria Longo che, per una grazia ricevuta, usò tutti i suoi averi per fondarlo, nella zona di Sant'Aniello, considerata la più salubre della città, tant'è che vi era il detto "Coppola pe' cappiello e casa a Sant'Aniello", cioè accontentarsi di una coppola invece del cappello, ma avere una casa a Sant'Aniello. Gli incurabili non erano malati terminali ma quelli che non si potevano curare a casa o in altri ospedali. Tutt'oggi, in virtù di un suo lascito non ancora esaurito e per sua espressa volontà, le donne incinte vengono curate gratuitamente.

📸 Maria Carmela Marino

Sudexit

Intanto sulla pagina di Francesco Emilio Borrelli
11/12/2024

Intanto sulla pagina di Francesco Emilio Borrelli

La fuga degli studenti dal Sud Italia continua, come emerge chiaramente dal rapporto presentato questa mattina dalla Svi...
11/12/2024

La fuga degli studenti dal Sud Italia continua, come emerge chiaramente dal rapporto presentato questa mattina dalla Svimez.

Non possiamo più tacere!

34testalsud

Regalare un caffè a chi non può permetterselo. Un’usanza tutta partenopea che nel corso degli anni si è diffusa nel rest...
10/12/2024

Regalare un caffè a chi non può permetterselo. Un’usanza tutta partenopea che nel corso degli anni si è diffusa nel resto d’Italia e nel mondo. Un gesto di solidarietà che costa molto poco, all’incirca un euro, ma che può rendere migliore la giornata di uno sconosciuto. Magari regalandogli un sorriso.

Buona giornata del a tutti

📸 Vesuvio live

10/12/2024

BRADISISMO CAMPI FLEGREI - Il quadro della situazione

Il Castel dell'Ovo (in latino Castrum Ovi) è il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che sp...
10/12/2024

Il Castel dell'Ovo (in latino Castrum Ovi) è il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo. Si trova tra i quartieri di San Ferdinando e Chiaia, di fronte a via Partenope.

Un'antica leggenda vuole che il suo nome derivi dal fatto che il poeta latino Virgilio avrebbe nascosto nelle segrete dell'edificio un uovo magico che aveva il potere di mantenere in piedi l'intera fortezza. La sua rottura avrebbe però provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.

La fortezza normanna è sempre stata al centro di storie, aneddoti e leggende: una per esempio vuole che le due regine Giovanna I e Giovanna II erano solite gettare direttamente in mare dal loro castello gli amanti occasionali con cui si intrattenevano.

📸 funweek.it

09/12/2024

IT'S NAPOLI LIVE CAFÈ - Gli azzurri crollano sotto il diluvio

Governo ribattezza FSC: FONDO di SOTTOMISSIONE E COLONIZZAZIONEPronto un emendamento in commissione bilancio per sottrar...
09/12/2024

Governo ribattezza FSC: FONDO di SOTTOMISSIONE E COLONIZZAZIONE

Pronto un emendamento in commissione bilancio per sottrarre altri 6,1 mld dal Fondo di Sviluppo e Coesione per il Sud, oltre agli 1,6 mld già sottratti.

Il Ponte se lo paghino i meridionali!

Diga, valichi, pedemontana e olimpiadi invernali li paghiamo con i soldi di tutti!
Il Ponte per loro è solo il più grande spot pubblicitario pagato dal meridione!

Morale della favola:
I MERIDIONALI PAGANO 2 VOLTE LE INFRASTRUTTURE

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