21/03/2022
I veri viaggiatori si riconoscono. Non per gli zaini in spalla, lo sguardo stanco ma felice e l’aria di chi si sente vivo solo quando è in movimento. Si riconoscono soprattutto per alcune caratteristiche che li accomunano.
Chi viaggia ha dei tratti distintivi ben precisi a livello caratteriale. È tutta qui la differenza tra una persona che preferisce stare sempre nello stesso luogo e chi invece ha una fame inarrestabile di scoperta: il modo in cui approccia la vita.
Ci sono almeno 7 caratteristiche tipiche di chi ama viaggiare. Caratteristiche che si formano soprattutto quando si viaggia, perché è in quei momenti che cambiamo davvero, e solitamente lo facciamo in meglio.
1. Una curiosità costante
Chi viaggia è curioso per natura. In fondo, se ci pensi, viaggiare è il modo migliore per soddisfare la tua curiosità: solo muovendoti e sperimentando in prima persona il mondo possiamo dire di conoscerlo davvero. D’altronde, a quale viaggiatore non è mai successo di fantasticare su paesi lontani e luoghi remoti? Per qualcuno è l’Asia, per altri è l’Africa, per altri ancora è qualche isoletta sperduta nell’oceano… Chi viaggia è sempre mosso dal desiderio di scoprire qualcosa.
2. Tanta voglia di imparare
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Per lo stesso motivo, i viaggiatori hanno sempre voglia di imparare. Non giudicano qualcosa se prima non l’hanno sperimentata, non si basano sui preconcetti e non escludono mai nulla nella vita, perché sanno che il mondo è grande e tutto è possibile. Questa presa di coscienza li spinge a voler sempre imparare qualcosa di nuovo, che sia una ricetta etnica, un modo di prendere la vita o un rito spirituale. Viaggiando non si smette mai di imparare e chi viaggia non è mai sazio di conoscenza.
3. Una forte empatia
Le nostre metropoli si sono trasformate in luoghi freddi e grigi, dove tutti tirano avanti per la propria strada senza curarsi degli altri. Chi viaggia (anche senza andare dall’altra parte del mondo) non rimane intrappolato in questa realtà, ma inizia a sviluppare una sensibilità nei confronti del mondo circostante. Che si tratti di animali o persone, il vero viaggiatore prova un’empatia che si porta dietro anche quando torna alla vita di tutti i giorni.
4. Il desiderio di avventura
Tutto si può dire, ma una cosa è certa: chi viaggia è costantemente alla ricerca di avventure. Può essere il Cammino di Santiago oppure il semplice ritrovarti da solo in una nuova città dove nessuno parla la tua lingua. Può essere anche un’avventura personale, alla ricerca di se stessi o dell’amore. Indipendentemente dallo scopo, non esiste viaggio che non preveda qualche tipo di avventura.
5. Una grande autostima
Viaggiare vuol dire mettersi alla prova costantemente con nuove situazioni e realtà. Significa vivere tanti bei momenti ma al tempo stesso affrontare numerose difficoltà. Chi viaggia si libera delle proprie insicurezze, impara a gestire la paura dell’ignoto e scopre di essere più forte di quanto credesse.Sai bene che quando si torna da un viaggio si è sempre diversi da quando si è partiti e nella maggior parte dei casi si è anche molto più sicuri di sé.
6. La voglia di essere indipendente
C’è qualcosa che rappresenta meglio la libertà rispetto al partire alla scoperta del mondo con uno zaino leggero e un cuore pieno di sogni? Probabilmente no, ma imparare ad apprezzare la libertà vuole anche dire imparare ad essere indipendenti. Non è un caso che gli adolescenti che viaggiano siano i primi a voler andare a vivere da soli: viaggiare ti insegna a stare solo con te stesso, che è la forma più pura di indipendenza
7. Un importante spirito di adattamento
Una volta ti capiterà di non avere i soldi nella valuta locale; un’altra volta succederà di non capire nulla di ciò che ti viene detto; ti capiterà di perderti, fisicamente e culturalmente, di provare gioia e paura nel giro di pochi minuti, di sentirti in pericolo e tirartene fuori. Quando viaggi sperimenti tutte le esperienze possibili e immaginabili. E in questo modo impari ad adattarti.