Spondasud Rivista di Politica Internazionale

Spondasud Rivista di Politica Internazionale Rivista italiana di politica internazionale SpondaSud è una rivista italiana di geopolitica edita dal Centro italo Arabo e del Mediterraneo.

La testata, con una forte vocazione per il Medio Oriente e il mondo arabo, prende spunto dall'esperienza giornalistica in Libano e Siria, paesi le cui vicende politiche sono state raccontate in due importanti saggi-reportage scritti a più mani da reporter italiani e stranieri. La rivista di geopolitica nasce dopo gli eventi che hanno cambiato gli equilibri politici nel Nord Africa (le cosiddette “

primavere arabe”) e nel corso della guerra in Siria, un periodo della storia caratterizzato da straordinari cambiamenti dal punto di vista geopolitico. SpondSud è uno sguardo sul mondo che cambia e si occupa, in particolare, di politica, economia e cultura dei paesi arabi e del Mediterraneo. IL CENTRO ITALO ARABO E DEL MEDITERRANEO ONLUS

Il Centro Italo-Arabo e del Mediterraneo Onlus è un’associazione italo-araba senza fini di lucro. Nasce come frutto dell’impegno di lotta per l’amicizia e la solidarietà Italo-Araba di un gruppo di italiani e di arabi che, anche in periodi difficilissimi, non avevano mai smesso di credere e di operare per lo sviluppo dei rapporti fra l’Italia (e suo tramite l’Europa) e il mondo arabo-islamico. Fanno parte del Centro giornalisti arabi e mediterranei, accademici ed intellettuali italiani, parlamentari ed esponenti politici di tutto l’arco costituzionale italiano, giovani e cittadini italiani e degli altri paesi. L’utilizzo dei nuovi media – segnatamente Internet – ha consentito di avviare relazioni con l’Unione Europea e di proporsi come strumento per sensibilizzare le comunità mediterranee sulle iniziative comunitarie e come rete di specialisti al servizio del dialogo euro-mediterraneo. Inoltre, la consapevolezza dell’importanza cruciale delle nuove generazioni nel processo di integrazione spinge verso l’avvio di attività di formazione nelle scuole e di sensibilizzazione degli studenti universitari. Un maggior interscambio con il mondo accademico consente di essere veicolo di divulgazione delle acquisizioni in campo culturale e dei progressi in campo scientifico. Una maggiore interazione con le rappresentanze diplomatiche arabe in Italia può dare maggiore spessore alle iniziative culturali realizzate e, nel contempo, fornire sostegno agli eventi organizzati dalle ambasciate e dai centri culturali arabi. IL CENTRO ITALO ARABO E DEL MEDITERRANEO - SARDEGNA

Nasce per promuovere la cooperazione allo sviluppo, alla pace e alla stabilità nei paesi arabi attraverso scambi culturali, politici ed economici tra la Sardegna e i paesi arabi e del Mediterraneo. Per perseguire gli scopi sociali, l’Associazione si propone di promuovere, sostenere, sviluppare e coordinare iniziative di carattere sociale, culturale, economico e scientifico al fine di accrescere l’apprezzamento, la diffusione, di ogni attività fra i Paesi mediterranei ed arabi. Il Centro italo arabo organizza convegni, studi, ricerche, occasioni d’incontro, di relazioni, d’interscambi, viaggi sociali, culturali e specialistici che rafforzano un clima di reciproco rispetto e di pace su cui costruire un nuovo rinascimento sociale, culturale ed economico del Mediterraneo.

Donald Trump, una nuova sanzione al giorno, sempre a senso unico - di Federica Cannas
07/02/2025

Donald Trump, una nuova sanzione al giorno, sempre a senso unico - di Federica Cannas

L’America di Donald Trump è tornata. E con lei il solito copione di azioni unilaterali, sanzioni a raffica e una politica estera che segue un’unica bussola: l’interesse degli Stati Uniti e dei suoi alleati, in particolare Israele. L’ultima mossa dell’ex presidente, che ha firmato un ordin...

Nathan Thrall, storico e giornalista vincitore del premio Pulitzer per il suo lavoro sul conflitto israelo-palestinese e...
07/02/2025

Nathan Thrall, storico e giornalista vincitore del premio Pulitzer per il suo lavoro sul conflitto israelo-palestinese e autore del libro “Un giorno nella vita di Abed Salama”, ha espresso preoccupazioni riguardo al futuro dei palestinesi, paragonandone la situazione a quella delle popolazioni native americane, che finirono confinate in aree sempre più ristrette e prive di sovranità.

LEGGI L'ARTICOLO https://spondasud.it/la-denuncia-del-premio-pulitzer-i-palestinesi-di-gaza-faranno-la-fine-degli-indiani-damerica/

Sondaggio in Israele: l’80% favorevole al trasferimento forzato dei palestinesi da Gaza
07/02/2025

Sondaggio in Israele: l’80% favorevole al trasferimento forzato dei palestinesi da Gaza

Un recente sondaggio condotto dal Canale 14 israeliano ha rivelato che l'80% degli intervistati è favorevole all'iniziativa dell'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di incoraggiare la migrazione forzata dei palestinesi dalla Striscia di Gaza. Solo il 10% si è dichiarato contrario, mentr...

Federica Cannas Benjamin Netanyahu ha elogiato apertamente l’iniziativa di Donald Trump su Gaza, definendola “la prima b...
06/02/2025

Federica Cannas Benjamin Netanyahu ha elogiato apertamente l’iniziativa di Donald Trump su Gaza, definendola “la prima buona idea che ho sentito”. Un’affermazione di cui si sarebbe potuto fare a meno e che, più che sorprendere, conferma ciò che era già evidente. Il governo israeliano approva una proposta che sembra ricalcare perfettamente i suoi interessi. Ma è davvero questa la questione centrale?

L’idea di Trump prevede lo spostamento forzato di quasi due milioni di palestinesi fuori da Gaza, in paesi come l’Egitto e la Giordania, per permettere la “rinascita” dell’area sotto un nuovo assetto politico ed economico. Un piano che Netanyahu definisce “notevole”, ma che ha già sollevato forti critiche a livello internazionale, con le Nazioni Unite che parlano apertamente di una possibile pulizia etnica.

Se il sostegno di Netanyahu era prevedibile, la domanda più importante è un’altra: cosa ne pensano i palestinesi? Sono loro i diretti interessati, eppure la loro voce sembra quasi marginalizzata nel dibattito internazionale. Il fatto che Israele approvi una proposta che prevede la deportazione della popolazione di Gaza non è certo una sorpresa, dato che si tratta di una linea politica che risponde perfettamente alla sua strategia di lungo termine.

Continua la lettura su:https://spondasud.it/editoriale-gaza-non-e-un-affare-tra-trump-e-netanyahu/

Dopo il colpo di stato del 2013 che ha deposto il presidente Mohamed Morsi, Abdel Fattah al-Sisi ha consolidato il propr...
06/02/2025

Dopo il colpo di stato del 2013 che ha deposto il presidente Mohamed Morsi, Abdel Fattah al-Sisi ha consolidato il proprio potere attraverso successive elezioni caratterizzate da un controllo stringente sull’opposizione. Le elezioni presidenziali del dicembre 2023 hanno visto al-Sisi ottenere l’89,6% dei voti, con un’affluenza del 66,8%. Tuttavia, queste consultazioni sono state criticate per la mancanza di competizione reale e per le restrizioni imposte ai candidati oppositori.

La repressione del dissenso rimane una costante. Organizzazioni per i diritti umani stimano che decine di migliaia di persone siano detenute per motivi politici. Recentemente, oltre 100 individui sono stati arrestati per aver partecipato a manifestazioni in solidarietà con la Palestina. Il parlamento sta inoltre discutendo una riforma del Codice penale che potrebbe rafforzare ulteriormente il ruolo delle agenzie di sicurezza, sollevando preoccupazioni riguardo a possibili abusi istituzionalizzati.



Negli ultimi anni, l'Egitto ha attraversato una fase di profonde trasformazioni, caratterizzate da una complessa intersezione di dinamiche politiche, economiche e geopolitiche. La stabilità del paese, una delle maggiori potenze del mondo arabo e un attore chiave negli equilibri del Mediterraneo e d...

05/02/2025

e come nazisti. Performance artistica e politica nella metropolitana di Berlino a 80 anni dalla fine del Terzo Reich. Continua a far discutere la proposta di Trump di ripulire la Striscia dai palestinesi per trasformarla nella Riviera del Medio Oriente. L'ONU parla apertamente di pulizia etnica.

Ora, di fronte a un’emergenza internazionale, uno potrebbe pensare che il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il suo...
05/02/2025

Ora, di fronte a un’emergenza internazionale, uno potrebbe pensare che il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il suo staff abbiano accesso a traduttori professionisti, strumenti avanzati o, al limite, un buon dizionario. Ma no, a quanto pare tradurre un documento in inglese è diventato il principale colpevole del ritardo che ha portato alla scarcerazione di Almasri.

LEGGI TUTTO: https://spondasud.it/problemi-con-linglese-il-caso-almasri-e-il-mistero-delle-40-pagine-da-tradurre/

EDITORIALE/ mondo sarà anche diviso su tante cose, ma almeno su una sembra esserci consenso: se sei un leader politico a...
05/02/2025

EDITORIALE/ mondo sarà anche diviso su tante cose, ma almeno su una sembra esserci consenso: se sei un leader politico accusato di genocidio dalla Corte Penale Internazionale, gli Stati Uniti ti accoglieranno con tappeti rossi e strette di mano calorose. Ed ecco quindi Benjamin Netanyahu, il primo ministro israeliano sotto inchiesta per crimini contro l’umanità, ricevuto con tutti gli onori negli Stati Uniti, perché evidentemente la democrazia esportata dagli USA funziona così: ammazza chi vuoi, basta che tu sia dalla parte giusta del fucile.

Donald Trump, il magnanimo anfitrione, non si è lasciato sfuggire l’occasione di mostrare il proprio sostegno al “povero” Netanyahu, perseguitato non dai tribunali israeliani, non dal suo stesso popolo, ma da quella fastidiosa Corte Penale Internazionale che osa credere che le regole valgano per tutti. Che ingenui!

Gli Stati Uniti, noti difensori dei diritti umani (quando fa comodo), hanno sempre avuto un rapporto ambiguo con la giustizia internazionale. La Corte Penale Internazionale, che avrebbe la pretesa di processare criminali di guerra, viene rispettata solo quando mette sotto accusa dittatori di Paesi lontani e poco amici di Washington. Ma se a finire nel mirino è un alleato strategico, ecco che la giustizia diventa un’opinione.

Leggi tutto: https://spondasud.it/netanyahu-laccusato-di-genocidio-accolto-con-tutti-gli-onori-negli-usa-la-legge-vale-solo-per-i-poveri/

L’idea di Trump è chiara. Gaza dovrebbe essere completamente demolita, ricostruita e trasformata in una “Riviera del Med...
05/02/2025

L’idea di Trump è chiara. Gaza dovrebbe essere completamente demolita, ricostruita e trasformata in una “Riviera del Medio Oriente”, un polo turistico e commerciale che attragga investitori da tutto il mondo. Un progetto ambizioso, che, nelle dichiarate, mira a creare migliaia di posti di lavoro e a dare stabilità alla regione. Tuttavia, il prezzo di questa trasformazione sarebbe altissimo. Lo spostamento forzato della popolazione palestinese in Egitto e Giordania, in quello che viene descritto come un esilio senza ritorno.

Negli ultimi giorni, il Venezuela è tornato al centro dell’attenzione internazionale grazie a una mossa diplomatica sign...
05/02/2025

Negli ultimi giorni, il Venezuela è tornato al centro dell’attenzione internazionale grazie a una mossa diplomatica significativa da parte dell’amministrazione statunitense. Il 31 gennaio, Richard Grenell, inviato speciale del presidente Donald Trump, ha incontrato il presidente Nicolás Maduro a Caracas. A seguito di questo incontro, il governo venezuelano ha rilasciato sei cittadini americani detenuti nel paese. Questa visita, inizialmente focalizzata sulla discussione riguardante la deportazione di migranti venezuelani con precedenti penali dagli Stati Uniti, ha segnato un passo importante nelle relazioni bilaterali, suggerendo una possibile apertura diplomatica tra le due nazioni.

Nonostante le tensioni politiche e le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti al Venezuela negli ultimi anni, il petrolio continua a essere un elemento chiave che intreccia i destini dei due paesi. Il Venezuela possiede alcune delle maggiori riserve di petrolio al mondo e, nonostante le sanzioni, alcune compagnie americane continuano a operare nel settore estrattivo venezuelano, dimostrando come gli interessi economici spesso superino le barriere politiche.

Nonostante le tensioni politiche e le sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti al Venezuela negli ultimi anni, il petrolio continua a essere un elemento chiave che intreccia i destini dei due paesi. Il Venezuela possiede alcune delle maggiori riserve di petrolio al mondo e, nonostante le sanzio...

La politica estera di Donald Trump ha sempre suscitato dibattiti e divisioni, ma l’ultima decisione annunciata dal presi...
05/02/2025

La politica estera di Donald Trump ha sempre suscitato dibattiti e divisioni, ma l’ultima decisione annunciata dal presidente statunitense lascia spazio a preoccupazioni profonde e interrogativi inquietanti. Con un annuncio che ha scosso la comunità internazionale, Trump ha dichiarato che la Striscia di Gaza sarà inabitabile per almeno 10-15 anni e che gli Stati Uniti “prenderanno il controllo” del territorio, smantellandolo completamente per trasformarlo in una destinazione turistica globale.

Questa proposta, che appare surreale, se non cinica, prevede di demolire e ricostruire un’area devastata dai conflitti, ignorando completamente i diritti e la volontà della popolazione palestinese che vi risiede da generazioni. Ancora più sconcertante è l’idea che milioni di persone vengano trasferite altrove, in quello che somiglia a un progetto di dislocazione forzata di massa, senza alcuna base legale o consenso da parte degli Stati coinvolti.

Articolo di Federica Cannas

Centro Italo Arabo e del Mediterraneo Onlus - المركز الايطالي العربي المتوس

La politica estera di Donald Trump ha sempre suscitato dibattiti e divisioni, ma l’ultima decisione annunciata dal presidente statunitense lascia spazio a preoccupazioni profonde e interrogativi inquietanti. Con un annuncio che ha scosso la comunità internazionale, Trump ha dichiarato che la Stri...

La libertà non è un principio assoluto, ma un valore che si declina in modi diversi a seconda della cultura, della stori...
05/02/2025

La libertà non è un principio assoluto, ma un valore che si declina in modi diversi a seconda della cultura, della storia e delle esigenze di ogni società. Se la libertà fosse un principio universale e immutabile, dovrebbe essere applicata nello stesso modo in ogni angolo del mondo. Ma così non è. Gli stessi paesi che si definiscono “liberi” la interpretano in modi differenti, mentre in altre nazioni la libertà è soggetta a una modulazione culturale che la rende compatibile con contesti politici e sociali molto diversi da quelli occidentali.

La libertà non è un principio assoluto, ma un valore che si declina in modi diversi a seconda della cultura, della storia e delle esigenze di ogni società. Se la libertà fosse un principio universale e immutabile, dovrebbe essere applicata nello stesso modo in ogni angolo del mondo. Ma così non...

Dopo il colpo di stato del 2013 che ha deposto il presidente Mohamed Morsi, Abdel Fattah al-Sisi ha consolidato il propr...
05/02/2025

Dopo il colpo di stato del 2013 che ha deposto il presidente Mohamed Morsi, Abdel Fattah al-Sisi ha consolidato il proprio potere attraverso successive elezioni caratterizzate da un controllo stringente sull’opposizione. Le elezioni presidenziali del dicembre 2023 hanno visto al-Sisi ottenere l’89,6% dei voti, con un’affluenza del 66,8%. Tuttavia, queste consultazioni sono state criticate per la mancanza di competizione reale e per le restrizioni imposte ai candidati oppositori.

La repressione del dissenso rimane una costante. Organizzazioni per i diritti umani stimano che decine di migliaia di persone siano detenute per motivi politici. Recentemente, oltre 100 individui sono stati arrestati per aver partecipato a manifestazioni in solidarietà con la Palestina. Il parlamento sta inoltre discutendo una riforma del Codice penale che potrebbe rafforzare ulteriormente il ruolo delle agenzie di sicurezza, sollevando preoccupazioni riguardo a possibili abusi istituzionalizzati.

Negli ultimi anni, l'Egitto ha attraversato una fase di profonde trasformazioni, caratterizzate da una complessa intersezione di dinamiche politiche, economiche e geopolitiche. La stabilità del paese, una delle maggiori potenze del mondo arabo e un attore chiave negli equilibri del Mediterraneo e d...

Cinque paesi arabi respingono il piano di Trump per lo sfollamento dei palestinesi da Gaza
04/02/2025

Cinque paesi arabi respingono il piano di Trump per lo sfollamento dei palestinesi da Gaza

Cinque grandi nazioni arabe hanno inviato una lettera ufficiale al Segretario di Stato americano, Marco Rubio, per esprimere la loro ferma opposizione all’ipotesi, avanzata dall’ex presidente Donald Trump, di trasferire i palestinesi fuori dalla Striscia di Gaza.La lettera, firmata dai ministri ...

L’annuncio di una tregua nella Striscia non ferma la crescente pressione internazionale sulla condotta di Israele. Tutta...
04/02/2025

L’annuncio di una tregua nella Striscia non ferma la crescente pressione internazionale sulla condotta di Israele. Tuttavia, nessuno dei Paesi occidentali che si autodefiniscono “esportatori di democrazia” ha ancora aderito alla causa per genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia.

L’annuncio di una tregua nella Striscia non ferma la crescente pressione internazionale sulla condotta di Israele. Tuttavia, nessuno dei Paesi occidentali che si autodefiniscono "esportatori di democrazia" ha ancora aderito alla causa per genocidio presso la Corte Internazionale di Giustizia.

Negli ultimi anni, la Tunisia ha intrapreso una preoccupante deriva autoritaria, segnata da deportazioni forzate, detenz...
04/02/2025

Negli ultimi anni, la Tunisia ha intrapreso una preoccupante deriva autoritaria, segnata da deportazioni forzate, detenzioni arbitrarie e violazioni sistematiche dei diritti umani. Organizzazioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch hanno denunciato gravi abusi da parte delle autorità tunisine, spingendo 62 ONG a dichiarare il paese non sicuro per rifugiati e richiedenti asilo.

Secondo Heba Morayef, direttrice di Amnesty per il Medio Oriente e il Nord Africa, “la Tunisia sta usando le leggi antiterrorismo e il sistema giudiziario per reprimere il dissenso, mentre la situazione dei migranti raggiunge livelli drammatici”.

Negli ultimi anni, la Tunisia ha intrapreso una preoccupante deriva autoritaria, segnata da deportazioni forzate, detenzioni arbitrarie e violazioni sistematiche dei diritti umani. Organizzazioni internazionali come Amnesty International e Human Rights Watch hanno denunciato gravi abusi da parte del...

EDITORIALE/ Cina: il destino tecnologico del mondo?
03/02/2025

EDITORIALE/ Cina: il destino tecnologico del mondo?

La Cina sta diventando il cuore pulsante della scienza e della tecnologia globali. Ogni anno, il Paese sforna più laureati STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) di Stati Uniti, India, Russia e Giappone messi insieme. Questo fenomeno non è casuale, ma il risultato di una strategia...

Indirizzo

Via San Giovanni, 28
Cagliari
09127

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Martedì 09:00 - 17:00
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