Cagliari Capitale

Cagliari Capitale Impieghiamo tutte le nostre energie in un processo di valorizzazione culturale, sociale e artistica dell'immenso territorio sardo.
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Crediamo nella “Rivoluzione Culturale Sui muri della città, sulle bacheche dei social si legge sempre una estesa volontà di reazione per cambiare gli equilibri di questa città. E' giusto sapere che esiste una generazione, la nostra che è la più cosciente degli ultimi decenni. Si è tornati a curare e difendere la nostra cultura e abbiamo appena scritto le prime righe della nostra storia.

03/11/2024
02/11/2024

Ancora sangue sulle strade sarde - Morto imprenditore originario di Fonni

La Sardegna si ritrova nuovamente a fare i conti con il dolore. La comunità di Fonni, già provata dalla recente scomparsa dei quattro giovani amici, piange ora un’altra vittima. Mauro Falconi, imprenditore fonnese residente a San Teodoro, ha perso la vita in un tragico incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri.

Falconi viaggiava a bordo della sua moto quando, per ragioni ancora da accertare, è rimasto coinvolto in uno schianto mortale poco dopo le 18. I Carabinieri e i sanitari del 118 sono giunti sul posto in pochi minuti, ma ogni tentativo di salvargli la vita si è rivelato vano. Trasportato d’urgenza in ospedale, Falconi è deceduto poco dopo il suo arrivo.

Il dramma si aggiunge al lutto collettivo che ha investito Fonni dopo la tragedia del 30 ottobre, quando quattro giovani del paese hanno perso la vita in un incidente sulla provinciale 69. Oggi, la comunità è unita nel dolore, con il ricordo delle vittime che resta inciso nel cuore di tutti.

Le forze dell’ordine continuano le indagini per far luce sulla dinamica dell’incidente, ma il paese è già segnato da un altro addio che lascia una ferita profonda e difficile da rimarginare.

Pasqualino Trubia

02/11/2024

Cimitero di Bonaria di Cagliari, tomba del mitico Gigi Riva.

Sapete dove e quando è nata la tradizione di madri che disciplinano i loro figli indisciplinati con un sandalo? Vi sorpr...
02/11/2024

Sapete dove e quando è nata la tradizione di madri che disciplinano i loro figli indisciplinati con un sandalo? Vi sorprenderà sapere che risale addirittura all'antica Grecia! 🏺

La dea Afrodite fu la prima madre nota ad adoperare un sandalo come strumento di punizione, come visibile in una serie di opere d'arte antiche. Questo motif, illustrato in un vaso risalente al 360 a.C. esposto al Museo Archeologico di Taranto, mostra Afrodite mentre minaccia suo figlio Eros con un sandalo. 👡

Eros, il dio dell'amore, con la sua fama di birbante nella mitologia greca, spingeva spesso la madre a ricorrere a queste drastiche misure disciplinari. Scene simili, tra cui Afrodite che respinge Pan con il suo sandalo, si trovano in altre opere d'arte greche antiche, sottolineando questo tema persistente della disciplina materna. 👪

Ave  !Nono mese dell'originario calendario romano, poi divenne l'undicesimo, ma mantenne (insieme a settembre, ottobre e...
02/11/2024

Ave !
Nono mese dell'originario calendario romano, poi divenne l'undicesimo, ma mantenne (insieme a settembre, ottobre e dicembre) la denominazione legata alla numerazione.
Durante il mese si festeggiavano gli importantissimi ludi plebeii, dal 4 al 17 novembre, sia ludi scaenici (teatrali) che atletici, sotto il patrocinio degli edili plebei, probabilmente nel Circo Flaminio, costruito da Gaio Flaminio nel 220 a.C.; successivamente si teneva una festa di , l'Epulum Iovis, con parate di cavalleria e dei ludi circenses, ossia corse di carri.
Il 24 invece si festeggiavano i , che duravano un mese fino ai . Era sostanzialmente una festa che introduceva al periodo invernale, ricca di auspici per il periodo che stava arrivando.

02/11/2024

L'osservatorio di Guerrini: I nostri cari. Che non sono più. In questi giorni di commemorazione, la nostra vita ripercorre con la memoria il tempo perduto. E ripensiamo con tristezza e commozione a loro. Che non sono più. Come tutti, ripenso al mio Papà. Alla mia Mamma. Ai miei fratelli. Che hanno riempito di gioia la mia vita. Sono sempre nel mio cuore. Come per ciascuno di voi, i vostri cari. Sono momenti di grande mestizia. Quante cose vorrei dire a ognuno di loro. In quanti abbracci vorrei stringerli per sentire ancora una volta il loro affetto. È vero, esiste il ricordo e, quindi, non sono scomparsi dalla nostra vita. Ma quanto dolore non averli accanto a noi. Non sentire più le loro voci. Non poter trovare conforto nei loro sguardi. Nel loro amore sicuro. E unico. Come può essere quello di Papà, di Mamma. Della nostra famiglia. Il tesoro della nostra esistenza. Ci rimangono nostalgia e rimpianto. Per tutto il tempo che non gli abbiamo dedicato. Quando c'erano. Mario Guerrini.

Commemorazione di tutti i fedeli defunti di Massimiliano Piga Gazzetta Sarda La ricorrenza di questo giorno fu stabilita...
02/11/2024

Commemorazione di tutti i fedeli defunti di Massimiliano Piga Gazzetta Sarda

La ricorrenza di questo giorno fu stabilita per suffragare le anime dei giusti che si trovano ancora nel Purgatorio.

Antichissimo è l'uso della Chiesa di pregare per i defunti, perché vengano liberati dalle loro pene.

La pietas verso i morti risale agli albori dell’umanità. In epoca cristiana, fin dall’epoca delle catacombe l’arte funeraria nutriva la speranza dei fedeli. A Roma, con toccante semplicità, i cristiani erano soliti rappresentare sulla parete del loculo in cui era deposto un loro congiunto la figura di Lazzaro. Quasi a significare: Come Gesù ha pianto per l’amico Lazzaro e lo ha fatto ritornare in vita, così farà anche per questo suo discepolo! La commemorazione liturgica di tutti i fedeli defunti, invece, prende forma nel IX secolo in ambiente monastico.

Nel decimo secolo, S. Odilone abate di Cluny ordinò a tutti i conventi da lui dipendenti di cantare la sera del I novembre l'Ufficio dei Defunti, e che il giorno seguente i sacerdoti celebrassero la S. Messa per tutte quelle anime che si trovassero ancora nel Purgatorio.

Quest'usanza a poco a poco divenne universale e la Chiesa la confermò e la inserì nella sua liturgia il 2 novembre, giorno scelto da S. Odilone. È questo un dovere di ca**tà dovuto a tutte le anime, ma specialmente a quelle che non hanno chi si ricordi di loro.

La speranza cristiana trova fondamento nella Bibbia, nella invincibile bontà e misericordia di Dio. «Io so che il mio redentore è vivo e che, ultimo, si ergerà sulla polvere!», esclama Giobbe nel mezzo della sua tormentata vicenda. Non è dunque la dissoluzione nella polvere il destino finale dell’uomo, bensì, attraversata la tenebra della morte, la visione di Dio.

Il tema è ripreso con potenza espressiva dall’apostolo Paolo che colloca la morte-resurrezione di Gesù in una successione non disgiungibile. I discepoli sono chiamati alla medesima esperienza, anzi tutta la loro esistenza reca le stigmate del mistero pasquale, è guidata dallo Spirito del Risorto. Per questo i fedeli pregano per i loro cari defunti e confidano nella loro intercessione. Nutrono infine la speranza di raggiungerli in cielo per unirsi gli eletti nella lode della gloria di Dio.

Nel capitolo 24 di Matteo, spiega Gesù ai suoi discepoli: voi sapete che la vita si conclude con la morte, però nessuno, né uomo, né angeli, né il Figlio ne conoscono l’ora. Questa conoscenza è riservata al Padre, che a ogni uomo vuole lasciare lo spazio della preparazione, della fiducia e dell’abbandono alla sua volontà. Non tutti, però, giungono pronti all’ora della morte. La misericordia di Dio, tuttavia, è grande e concede ancora spazio e tempo di purificazione. Sono di aiuto allora la celebrazione eucaristica, la comunione dei santi e la supplica dei congiunti.

Tendenza per i giorni successiviLe giornate di domenica e lunedì saranno caratterizzate da cielo generalmente poco nuvol...
02/11/2024

Tendenza per i giorni successivi
Le giornate di domenica e lunedì saranno caratterizzate da cielo generalmente poco nuvoloso salvo locali addensamenti. Nebbie o foschie mattutine nelle zone interne. Le temperature tenderanno ad una lieve diminuzione in entrambi i valori. I venti soffieranno deboli di direzione variabile. I mari saranno poco mossi, localmente mossi domenica.

01/11/2024

  Ennesimo pedone travolto sulle strisce pedonali a Cagliari. Una ragazza di 24 anni è stata investita questa mattina a Cagliari mentre attraversava in viale Poetto, all’altezza della caserma

Solennità di Ognissanti: 1 novembredi Massimiliano Piga per Gazzetta Sarda è un giorno in cui la Chiesa cattolica onora ...
01/11/2024

Solennità di Ognissanti: 1 novembre
di Massimiliano Piga per Gazzetta Sarda

è un giorno in cui la Chiesa cattolica onora tutti i santi, conosciuti e sconosciuti. La festa risale al IV secolo quando le Chiese orientali iniziarono a commemorare i martiri cristiani. Fu papa Gregorio III (731–741) a consacrare una ca****la in San Pietro a tutti i santi e a fissare la data della festa l'1 novembre. Siriaco di nascita (e ultimo pontefice romano non europeo prima dell'elezione di papa Francesco nel 2013), succedette a Gregorio II venendo eletto il 18 marzo 731 per acclamazione popolare. Il suo pontificato fu influenzato dagli stessi avvenimenti del predecessore: l'avanzare dei longobardi in Italia, il contrasto verso l'eresia iconoclasta (che con Gregorio ebbe un avversario implacabile), i problemi anche politici con Leone III Isaurico. Papa Gregorio IV estese questa celebrazione a tutta la Chiesa nel 837.

La solennità di Tutti i Santi non solo rende omaggio a coloro che sono ufficialmente canonizzati, ma anche a tutti coloro che hanno vissuto in santità e che ora godono della visione beatifica. Appartenente a una nobile famiglia romana, monaco benedettino e poi cardinale presbitero di San Marco, fu scelto per succedere a papa Valentino nel dicembre 827, ma ebbe la consacrazione solo dopo quasi quattro mesi, in quanto dovette aspettare che un legato imperiale approvasse l'elezione ed egli stesso potesse giurare formalmente fedeltà all'imperatore Ludovico il Pio, secondo la Constitutio romana promulgata nell'824 da Lotario in seguito agli scontri per l'elezione di papa Eugenio II. Terminata l'epoca della persecuzione, si senti il bisogno di presentare all'imitazione dei fedeli anche le anime che si erano santificate nelle condizioni di tempo e di luogo comuni a tutti. Con questo nuovo indirizzo, la festa di tutti i Martiri venne trasportata dal 13 maggio al I novembre, e dedicata a tutti i Santi del paradiso. Per quanto sia grande il numero dei Santi di cui la Chiesa celebra la festa nel corso dell'anno, è certo molto più grande il numero di coloro dei quali non conosce il nome, le virtù, i meriti. Quante anime sante di tutte le età, di tutte le condizioni sociali, presso tutti i popoli! Santi nella gerarchia ecclesiastica, nei deserti, nei monasteri, tra i professionisti, tra gli operai, tra le donne di casa, tra i poveri, tra gli ammalati! Quanti servi fedeli di Dio nascosti nell'oscurità di una vita umile e sconosciuta! Quante anime grandi pur tra le occupazioni più basse e più comuni! Santi che Dio ha pienamente ricompensati! Era quindi giusto che la Chiesa li celebrasse ed onorasse, e ciò fece con l'istituzione della presente solennità.

La Chiesa guarda con gioia gli innumerevoli suoi figli che hanno raggiunto la meta, ma sa che essi, come ha detto san Giovanni (Ap.7,2-4.9-14), «sono quelli che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell’Agnello» e sostenuti dalla Grazia hanno testimoniato la fede: alcuni come martiri in persecuzioni cruente, poiché coraggiosamente hanno assunto come criterio di valutazione la Parola del Signore, non l’opinione propria o di altri; alcuni come discepoli di Cristo nel cammino quotidiano della vita: alcuni “grandi”, che hanno impegnato doti elevate in opere straordinarie, altri “piccoli” che hanno vissuto senza grandi imprese; una schiera di uomini e donne che «hanno cercano il volto di Dio», (cfr. Sal. 23) rivelatosi nel volto di Gesù che proclama «beati», felici – (Mt 5,1-12) – «i poveri in spirito», coloro che sono «nel pianto», i «miti», «quelli che hanno fame e sete della giustizia», i «misericordiosi», i «puri di cuore», gli «operatori di pace», i «perseguitati per la giustizia» e per «causa Sua»; uomini e donne, giovani e adulti, che hanno conosciuto il peccato e i limiti della creatura umana, ma hanno lottato in un cammino di conversione a Cristo dentro le situazioni e le circostanze del viaggio terreno ed hanno fatto esperienza della misericordia di Dio, della pace che Dio dona e di cui quel martellante “Beati ” nel discorso della Montagna rivela le condizioni.

CAGLIARI PORTO E VIA ROMA ANNI '50
31/10/2024

CAGLIARI PORTO E VIA ROMA ANNI '50

Sono passati quasi 10 anni (era il 10 novembre del 2014) da quando sull’Unione Sarda si leggeva la notizia della scopert...
31/10/2024

Sono passati quasi 10 anni (era il 10 novembre del 2014) da quando sull’Unione Sarda si leggeva la notizia della scoperta di un teschio con un bastone conficcato in un’orbita oculare, poggiato sul muro di cinta di una casa di campagna non lontano dall’abitato di Selargius (Sardegna meridionale). Nello specifico, nell’articolo si leggeva (e si legge) di “un teschio apparentemente semi-fossilizzato con un bastone conficcato nell’occhio destro”. La notizia ha giustamente destato interesse tra le persone e naturalmente è stata poi ripresa in rete. Qualche tempo fa ho avuto un breve scambio di battute con un (ormai ex) follower di questa pagina riguardo questa storia (ovviamente conclusosi con i soliti insulti al sottoscritto). In occasione di questa piccola faccenda ho contattato i cattivissimi membri del MIC, pardon MIB (“Men in Black”), della soprintendenza per avere qualche informazione in merito. Per farla breve: il “prezioso reperto paleoantropologico” altro non era che un calco in gesso ottenuto utilizzando come stampo una “maschera-teschio” di Carnevale/Halloween! Dunque (purtroppo) nessun prezioso reperto fossile in grado di “riscrivere” la paleoantropologia della Sardegna... ma il prodotto di qualche ignoto artista o buontempone. Animali e piante fossili della Sardegna - Daniel Zoboli

31/10/2024
Un frammento di storia antica emerge dalle profondità della cripta di Santa Restituta, nel cuore di  , dove l’uso contin...
31/10/2024

Un frammento di storia antica emerge dalle profondità della cripta di Santa Restituta, nel cuore di , dove l’uso continuativo e le trasformazioni avvenute nel corso dei secoli hanno lasciato tracce interessanti e considerevoli all’interno dell’ipogeo. In questo contesto, sopravvive un lacerto pittorico che racconta la figura di San Giovanni Battista 🎨✨😊
🔸 L’affresco, unico superstite di una decorazione murale più ampia, ci presenta il santo in veste ascetica, anziano, con capelli e barba bianca, immerso in un’atmosfera che porta i segni del martirio, simbolizzata dal suo mantello rosso.
👉🏼 Come afferma l’autrice di un interessante articolo dedicato al lacerto pittorico, Nicoletta Usai, l’ambiente ipogeico e la stessa rappresentazione di San Giovanni ci offrono non solo uno spaccato artistico, ma anche una testimonianza viva di come Sardegna, seppur lontana da Costantinopoli, abbia mantenuto una propria interpretazione iconografica, nonostante le indicazioni del Concilio Trullano del VII secolo. La croce potenziata con l’Agnello Mistico ne è un esempio, che ci invita a riflettere su influenze e continuità culturali.

SASSARISTAZIONE FERROVIARIA ANNO 1940
31/10/2024

SASSARI
STAZIONE FERROVIARIA ANNO 1940

RIPOSA IN PACE DAVIDE.Davide Manca non c'è l ha fatta è di pochi minuti fa la notizia del ritrovamento del suo corpo nel...
31/10/2024

RIPOSA IN PACE DAVIDE.
Davide Manca non c'è l ha fatta è di pochi minuti fa la notizia del ritrovamento del suo corpo nella zona di Monte Arcosu, dove tra sabato e domenica è avvenuta la terribile alluvione.
Le nostre condoglianze alla famiglia ed ai tanti amici che sono all'ultimo hanno tentato di salvarlo.
Riposa in pace.

Ennesima tragedia della strada.(ANSA) - NUORO, 31 OTT - Quattro ragazzi di Fonni, nel Nuorese, di età compresa tra i 17 ...
31/10/2024

Ennesima tragedia della strada.

(ANSA) - NUORO, 31 OTT - Quattro ragazzi di Fonni, nel Nuorese, di età compresa tra i 17 e i 20 anni, sono morti in un incidente stradale ieri notte sulla provinciale 69 alla periferia del paese. I quattro sono stati sbalzati fuori dall'auto, una Fiat Punto, che è uscita di strada in una curva ribaltandosi più volte e finendo in una scarpata. Ancora non si conoscono le cause dell'incidente, avvenuto poco prima della mezzanotte.

Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco di Nuoro, che è stata impegnata per tutta la notte sul posto insieme ai medici e volontari del 118 e ai carabinieri che hanno avviato le indagini di rito. (ANSA).

Dei ragazzi non si avevano più notizie già dal pomeriggio di mercoledì, così amici e familiari si erano messi a cercarli. Solo la sera le famiglie, non vedendo rientrare a casa i ragazzi, hanno lanciato l'allarme. Poi, la scoperta dei resti dell'auto nella scarpata e dei corpi senza vita sbalzati fuori dall'abitacolo schiacciato. Le vittime sono Michele Coinu, 20 anni, che forse era alla guida della Fiat Punto rossa del diciottenne Marco Innocenti. Con loro c’erano Michele Soddu, 20 anni, e Lorenzo Figus di 17.

CAGLIARI 1938 - Quando il Tram attraversava Viale Regina Elena ed il Terrapieno.
30/10/2024

CAGLIARI 1938 - Quando il Tram attraversava Viale Regina Elena ed il Terrapieno.

Atti osceni ad Alghero, provincia di Sassari, Sardegna. Era il 18 giugno 1918... Gazzetta Sarda
30/10/2024

Atti osceni ad Alghero, provincia di Sassari, Sardegna. Era il 18 giugno 1918... Gazzetta Sarda

Il nome deriva da Santu Sadurru o Santu Saturninu. E’ festeggiato a Cagliari il 30 ottobre e a Isili il 27 agosto.Second...
30/10/2024

Il nome deriva da Santu Sadurru o Santu Saturninu. E’ festeggiato a Cagliari il 30 ottobre e a Isili il 27 agosto.
Secondo Pasquale Tola (1837-1838) Saturnino nacque a Cagliari da genitori cristiani, era figlio unico, educato nel culto del vero Dio, e nonostante fosse giovanissimo si dimostrò nemico degli idoli e delle superstiziose pratiche pagane. Accusato al Barbaro, preside romano nella Sardegna sotto la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, non avendo voluto sacrificare a Giove e ai falsi dei, patì la morte per testimoniare le fede in Gesù Cristo il 30 ottobre del 303-304. Se le antiche leggende discordano su molti fatti della sua vita anteriori al suo martirio, sono tutte concordi in ciò che riguarda il suo martirio per decollazione, avvenuta il 30 ottobre, giorno nel quale la Chiesa cagliaritana lo commemora.
Francesco Artizzu (1974) rifiuta tanti racconti leggendari, ma concorda che nacque da genitori cristiani e che da essi fu cristianamente educato. Anche lui fa risalire il suo martirio all'anno 304, al tempo della persecuzione ordinata da Diocleziano e Massimiano. Nonostante la giovane età e la bassa statura raggiunse maturità e fermezza di carattere ed ebbe un grande e forte animo.
A quel tempo non si poteva esercitare il commercio senza aver prima sacrificato agli dei pagani. I cristiani che non si piegavano a questi ordini degli imperatori venivano imprigionati, torturati e successivamente decapitati. Il 23 novembre di quell'anno si celebravano nel Campidoglio cagliaritano, situato vicino al mare, solenni sacrifici a Giove, e molte persone si dirigevano al tempio, recando le vittime, per la via Sacra, detta anche di Apollo, che congiungeva allora il Campidoglio con un luogo detto Fonte Nuova (Funtana noa). Il giovane Saturno, che si trovava in quei pressi, fu riconosciuto e condotto davanti al sacerdote e interrogato per non aver partecipato al sacrificio in onore di Giove. Egli proclamò coraggiosamente la propria fede ed ebbe parole di chiaro disprezzo per il culto agli dei di bronzo o di marmo, che sono sordi, muti e impotenti verso gli uomini. Alcuni pagani presenti rimasero toccati dalle parole del giovane e si convertirono alla fede cristiana, ma il resto della gente, offeso per l’insulto agli dei, invocò con alte grida la pena di morte, che avvenne immediatamente per decapitazione. Il corpo fu successivamente portato dai suoi fratelli cristiani fuori della città e seppellito in una grotta. «Il luogo fuori di città nel quale fu sepolto il martire, costituì la parte centrale, il martyrium, di quella che poi divenne la basilica intitolata al santo».
Per lo storico Piero Meloni (1975) i documenti più antichi riguardanti San Saturno sono due: il più antico è del VI sec., citato in una Vita di San Fulgenzio di Ruspe, scritta da un discepolo del santo, esiliato in Sardegna da Trasamondo; il secondo è del XII sec., “Passione di San Saturno”, scritta da un monaco benedettino di San Vittore di Marsiglia, «i cui confratelli possedettero a Cagliari la basilica e il monastero del santo per tre secoli e mezzo circa, dono del giudice Costantino nel 1089.
Il nome. Saturno o Saturnino? Nella tradizione sarda è al diminutivo. Ma il santo cagliaritano - come ha dimostrato Bachisio Raimondo Motzo (1926) - é Saturno. Il diminutivo e la confusione vengono dagli spagnoli, i quali hanno diffuso nell'isola il culto di San Saturnino primo vescovo di Tolosa, il Sernin dei francesi, martire nel 250 sotto Decio, legato a un toro da sacrificare, che lo trascinò fino a ridurlo in pezzi. Così Saturno cagliaritano in ossequio a quello spagnolo è diventato e purtroppo continua a essere Saturnino.
L’età. Quanti anni aveva quando subì il martirio? Nell'iconografia è un ragazzo: le leggende dicono quattordici, quindici, diciotto, diciannove anni.
La data di morte. La Dies natalis cioè la sua nascita al cielo dagli storici é fu stabilita al 23 novembre o 30 ottobre del 303 o del 304. Per il Motzo non ci sono dubbi sull'anno, 304, quando Diocleziano emise il quarto editto imperiale contro i cristiani. Nelle leggende anteriori al '600, compare sempre 23 novembre e nei documenti medievali il mese di novembre, nel circondario di Cagliari, fu chiamato «su mesi de Santu Sadurru». Con il ritrovamento delle reliquie ad opera di Mons. Desquivel, 12 ottobre 1621, il giorno del martirio fu fissato definitivamente al 30 ottobre.

Pur non figurando nel Martirologio Romano San Saturnino fu assegnato come patrono di Cagliari: la sua basilica costituisce il più antico e insigne monumento dell'arte paleocristiana in Sardegna e uno dei più importanti di tutto il bacino mediterraneo. Sorge in un'antica area cimiteriale pagano-cristiana (colle di Bonaria), utilizzata dal II al V sec., dove furono rinvenute la maggior parte delle reliquie dei santi martiri.

Foto inedita dall'archivio di Italo Urru
29/10/2024

Foto inedita dall'archivio di Italo Urru

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