De Piante Editore

De Piante Editore De Piante pubblica testi rari o inediti della grande letteratura. Vestiamo i nostri titoli d’arte, creando così volumi unici e da collezione.

Ma non solo: siamo dediti al divulgare cultura e vogliamo farlo uscendo dagli schemi dell’editoria tradizionale. I nostri libri vogliono essere stimoli per pensieri innovativi, rigeneratori, audaci.

"Il mondo intero entrò in conflitto con un uomo solo, e risultò che le forze si eguagliavano. C’è di più: ogni tradizion...
03/04/2025

"Il mondo intero entrò in conflitto con un uomo solo, e risultò che le forze si eguagliavano. C’è di più: ogni tradizione del passato, ogni saggezza umana, la stessa coscienza morale di Nietzsche, e da ultimo l’evidenza, erano dalla parte del mondo. Mentre dalla parte di Nietzsche cosa trovavamo, se non la sua disperazione?

Cosa sostiene dunque Nietzsche in questa f***e lotta? Perché non cede di fronte all’onnipotenza del suo avversario? Da dove attinge l’audacia necessaria, non dico per lottare, ma almeno per guardare negli occhi un tale avversario? Ovviamente la lotta fu terribile, inaudita; e tanto più ci turba. Da essa non emerge quella verità sull’uomo di cui si è accennato alla fine del capitolo precedente? E non significa che, insorgendo insieme al mondo contro Nietzsche, la verità umana si rivelava essere una menzogna?"

• Tratto da "La filosofia della tragedia" di Lev Šestov, un libro della nostra collana "I Solidi"

LEV ŠESTOV: UNA ROTTURA NECESSARIA Che cosa lega Šestov, Nietzsche e Dostoevskij? Lev Isaakovič Šestov (1866-1938), nel ...
02/04/2025

LEV ŠESTOV: UNA ROTTURA NECESSARIA

Che cosa lega Šestov, Nietzsche e Dostoevskij? Lev Isaakovič Šestov (1866-1938), nel suo libro “La filosofia della tragedia” (1903) – ripubblicato da De Piante Editore, a cura di Luca Orlandini –, propone un’analisi profonda e radicale del pensiero del filosofo tedesco e dello scrittore russo, individuando (non senza qualche difficoltà), sorprendenti punti di contatto tra questi due giganti del pensiero moderno. Egli ritiene, infatti, che sia Friedrich Nietzsche che Fёdor Dostoevskij incarnino un pensiero tragico che rifiuta ogni sistematizzazione e cerca di confrontarsi con la realtà più cruda dell’esistenza. Andare contro la morale dominante, accettare di essere considerati anormali, significa riconoscere che la vera normalità è un costrutto, una gabbia che limita la complessità e la ricchezza dell’esperienza umana.

Šestov vede in Dostoevskij e Nietzsche due pensatori che, sebbene con approcci diversi, hanno avuto la capacità di sfidare l’impostazione razionalista, mettendo in luce l’irrazionale, il caos e il dolore come elementi essenziali della vita.

Nel link qui sotto un articolo di approfondimento gentilmente scritto da Marco Pedrinazzi.

Un’analisi profonda e radicale del pensiero di Nietzsche e Dostoevskij nell’opera di Lev Šestov, "La filosofia della tragedia" (1903).

Lev Šestov nato a Kiev, fuggito dalle maglie del sistema sovietico, studioso di Pascal e Plotino, aveva il viso di un uo...
01/04/2025

Lev Šestov nato a Kiev, fuggito dalle maglie del sistema sovietico, studioso di Pascal e Plotino, aveva il viso di un uomo buono, in perenne stato d’estasi.

I suoi libri, tuttavia, sfuggono agli argini del “canone”. Sono libri che ardono, sanguinano. Con l’arguzia di uno stratega, Šestov ci obbliga a incenerire le nostre pie convinzioni, ci porta a credere nel miracolo invece della statistica, disinnesca l’opera dei paladini del quieto vivere, dei burocrati del bene sociale.

Insegna l’azzardo, procede per vertigini, dice ciò che non deve essere detto. La sua “filosofia della tragedia” è un cerimoniale che fa a pezzi la filosofia. D’altronde i maestri di Šestov – Dostoevskij e Nietzsche – insegnano ad abitare la contraddizione. L’esito, se si è lettori autentici, è la follia, una vita tra i sacri paramenti dell’“anormalità”. Preparatevi ad annientare tutto.

✒ Pensatore anomalo e inattuale, maestro di abissi, Lev Šestov nacque a Kiev nel 1866. In contrasto con il regime soviet...
31/03/2025

✒ Pensatore anomalo e inattuale, maestro di abissi, Lev Šestov nacque a Kiev nel 1866. In contrasto con il regime sovietico, visse per lungo tempo a Parigi, dove morì nel 1938.

Nelle sue peregrinazioni, incontrò Lev Tolstoj e Martin Heidegger; di lui si sono interessati, tra gli altri, Benjamin Fondane, Emil Cioran, Albert Camus.

Ci ha lasciato in eredità alcuni libri miliari come "Atene e Gerusalemme", "Potestas Clavium", S"ulla bilancia di Giobbe".

• Autore di "La filosofia della tragedia", un libro della nostra collana "I Solidi"

"Che un quadrifoglio porti fortuna, lo abbiamo sentito già nella fanciullezza. Ma insieme vige una condizione, ovvero ch...
27/03/2025

"Che un quadrifoglio porti fortuna, lo abbiamo sentito già nella fanciullezza. Ma insieme vige una condizione, ovvero che non si può averlo cercato. Ciò suona paradossale, eppure certi uomini possiedono la dote di trovare i quadrifogli senza averli cercati con lo sguardo.

Mia madre apparteneva al novero di queste persone. Spesso passeggiavo con lei fra i trifogli e, sebbene fossimo concentrati in un discorso, ogni tanto si chinava e coglieva un quadrifoglio. Allora talvolta incominciavo a cercarli, senza trovare, per quanto pure mi sforzassi, una sola foglia fortunata."

• Tratto da "Quadrifogli" di Ernst Jünger, un libro della nostra collana "Gli Aurei"

Certi uomini possiedono la dote di trovare i quadrifogli senza averli cercati: si squaderna da questo paradosso lo scrit...
26/03/2025

Certi uomini possiedono la dote di trovare i quadrifogli senza averli cercati: si squaderna da questo paradosso lo scritto fulminante di Ernst Jünger, pubblicato nel 1960 sulla rivista "Antaios" e per la prima volta tradotto in italiano, dedicato alla fortuna.

Giocato sul filo della memoria personale – la madre intenta a raccogliere i preziosi portafortuna – il breve testo è un esempio della capacità di Jünger di trarre da piccoli segni ed eventi le segrete regole che reggono l’universo.

Il libro perfetto per chi crede che la fortuna non sia frutto del Caso, ma di una predisposizione, quasi magica e replicabile, che ci rende speciali.

✒ Scrittore, filosofo, entomologo, reduce dalle due Guerre e grande sperimentatore di sostanze psichedeliche, Ernst Jüng...
25/03/2025

✒ Scrittore, filosofo, entomologo, reduce dalle due Guerre e grande sperimentatore di sostanze psichedeliche, Ernst Jünger nasce a Heidelberg, in Germania, nel 1895.

Appena sedicenne si iscrisse all’associazione giovanile Wandervogel, fino all’estate del 1913, quando fuggì in Francia per arruolarsi nella Legione straniera. Allo scoppio della prima guerra mondiale si arruolò volontario in fanteria e prese parte anche al secondo conflitto mondiale.

Dopo la guerra la sua passione per l’entomologia lo portò a viaggiare e ricercare nuove specie di coleotteri che tutt’oggi portano il suo nome. Tra le altre passioni quella per l’LSD lo portò a sperimentare stati di coscienza alterati che influenzarono la sua concezione della realtà. Assieme a Mircea Eliade diresse per alcuni anni la rivista Antaios.

Morì nel 1998, all’età di centotre anni.

• Autore di "Quadrifogli", un libro della nostra collana "Gli Aurei"

SCEGLIERE LA PROPRIA STELLA. ERNST JÜNGER “AL RITMO DELL’UNIVERSO” Non fosse vissuto oltre un secolo, sarebbe impossibil...
25/03/2025

SCEGLIERE LA PROPRIA STELLA. ERNST JÜNGER “AL RITMO DELL’UNIVERSO”

Non fosse vissuto oltre un secolo, sarebbe impossibile concepire la vastità di maschere che Ernst Jünger ha saputo indossare: “sismografo dell’era della tecnica”, entomologo, Contemplatore solitario, sentinella delle Tempeste d’acciaio, dandy, Anarca, Ribelle, viaggiatore, diarista, Premio Goethe.

Fra queste, fu anche contemplatore di stelle: intuendo come il revival dell’astrologia nella modernità novecentesca non fosse che un segnale dell’eterna tensione umana verso il tempo qualitativo e sacro, prospettò una riattualizzazione di questa arcaica sapienza. Jünger, in particolare, come sua stella, scelse la cometa di Halley. Nel 1986, si spinse in Estremo Oriente per ammirarla per la seconda volta. Scelse anche una pianta, il quadrifoglio, variante insolita, misteriosa ed enigmatica del più comune trifoglio. A questa figura della fortuna dedicò un piccolo saggio, nel 1960, pubblicato da De Piante Editore con il titolo “Quadrifogli”.

Degno di fede, per Jünger, è ciò che dimostra con la propria nuda presenza la meraviglia del cosmo: la realtà non è una cosa, piuttosto un dono, vivifico nell’esperienza del bello, del sacro e dell’autentico. La natura, intesa come forza generatrice, non è un semplice oggetto, ma ciò che regge con la propria energia tutte le espressioni dell’universo. Al suo interno la persona riconosce se stessa: nelle qualità apportate dalla natura ritrova le proprie stesse doti.

Nel link qui sotto un approfondimento su Ernst Jünger e la sua visione filosofica gentilmente scritto da Luca Siniscalco.

Jünger considerava degno di fede ciò che, con la propria presenza, rivela le meraviglie del cosmo: la cometa di Halley o il quadrifoglio.

📖 Libreria da invidiaPossedere una buona biblioteca domestica è certamente motivo di vanto e segno di preziosa verve cul...
21/03/2025

📖 Libreria da invidia

Possedere una buona biblioteca domestica è certamente motivo di vanto e segno di preziosa verve culturale e intellettuale. Un tesoro prezioso tra le mura di casa.

Approfitta della promozione esclusiva, da oggi sul nostro sito troverai tutti i libri delle nostre collane con uno sconto speciale del 20%*: l’occasione perfetta per arricchire la tua libreria! 🌺

*Periodo validità dal 21 marzo al 21 aprile 2025

De Piante Editore è una casa editrice indipendente, tutta italiana, dedita alla cura e alla valorizzazione dei propri libri

“PER UN POETA ERRANTE DI RIVA IN RIVA...” I VERSI RITROVATI DI GIACOMO CASANOVA, SCELTI DA PIERO CHIARA La figura di Gia...
14/03/2025

“PER UN POETA ERRANTE DI RIVA IN RIVA...” I VERSI RITROVATI DI GIACOMO CASANOVA, SCELTI DA PIERO CHIARA

La figura di Giacomo Casanova, illustre personaggio settecentesco, è un caleidoscopio di sfumature: scrittore, polemista, saggista, irrefrenabile seduttore, grande avventuriero, ma anche storico e perfino spia. E, come tutti i grandi uomini del passato, continua a stupirci rivelando nuovi aspetti del suo genio.

In occasione delle celebrazioni per i trecento anni dalla sua nascita, De Piante Editore raccoglie in volume, per la prima volta in Italia, la produzione poetica del celebre avventuriero veneziano.

L’idea, in origine, fu di Piero Chiara: “casanovista per amore della ricerca e per simpatia verso quell’altezzoso e qualche volta difficile personaggio che fu il Casanova”, gli dedicò anni di appassionato studio e importanti pubblicazioni. Dagli anni Sessanta, Chiara raccolse le poesie dell’inguaribile rubacuori, scritte in italiano, veneziano e francese. Poliedriche e vitali come il loro autore, esplorano temi come l’amore, il desiderio e la bellezza, ma contengono anche riflessioni sulla vita e sulla felicità.

Nel link qui sotto l'articolo scritto da Anna Taravella.

Il primo libro in Italia che contiene tutte le poesie di Giacomo Casanova, scritte in italiano, veneziano e francese, scelte da Piero Chiara.

"Ho bu donne, ho zogà, son corso al chiasso,Ho urlà, ho sprezzà, e delle mie passionNon son sta schiavo, ma le m’à dà sp...
13/03/2025

"Ho bu donne, ho zogà, son corso al chiasso,
Ho urlà, ho sprezzà, e delle mie passion
Non son sta schiavo, ma le m’à dà spasso.

De no sconderme ho fatto profession
E se a far de vu altre ogn’erba fasso
Ho fatto mal, me lo dirà Pluton."

• Tratto da "Obbedisco all’amore" di Giacomo Casanova, un nuovo libro della nostra collana "I Solidi"

In occasione delle celebrazioni per i trecento anni della nascita di Giacomo Casanova, De Piante Editore raccoglie in vo...
12/03/2025

In occasione delle celebrazioni per i trecento anni della nascita di Giacomo Casanova, De Piante Editore raccoglie in volume, per la prima volta in Italia, la produzione poetica del celebre avventuriero veneziano.

Il libro, che riprende gli studi di Piero Chiara su questa parte meno nota dell'opera casanoviana, è stato curato da Francesca Boldrini e Stefano Feroci.

Le poesie – in italiano, veneziano e francese, per lo più occasionali – brulicano d’ingegno, dardeggiano di baci, sono, in effetti, il sigillo di una poetica della gioia, esprimono il gusto del vivere incomparabile.

✒ Giacomo Girolamo Casanova (1725-1798), cittadino della Repubblica di Venezia, è stato scrittore, poeta, filosofo e age...
11/03/2025

✒ Giacomo Girolamo Casanova (1725-1798), cittadino della Repubblica di Venezia, è stato scrittore, poeta, filosofo e agente segreto. Sebbene autore di una produzione letteraria consistente – trattati e opere letterarie, sia in prosa che in versi – viene ricordato principalmente come avventuriero, per la sua vita amorosa a dir poco movimentata.

Alla fama di grande conquistatore contribuì la sua opera più celebre, "Histoire de ma vie", scritta a partire dal 1789. In contrasto con lo spirito del suo tempo, Casanova rimase ancorato fino alla fine dei propri giorni ai valori dell’"ancien régime" e della classe dominante, l’aristocrazia, dalla quale era stato escluso per nascita e della quale cercò sempre di far parte.

In punto di morte, le sue ultime parole furono: “Gran Dio, e voi testimoni della mia morte, ho vissuto da filosofo e muoio da cristiano”.

• Autore di "Obbedisco all’amore", un libro della nostra collana "I Solidi"

"Caro Sergio,la discussione di ieri sera mi ha sconvolto più di quanto mi aspettavo. Mi sono sentita veramente male. E s...
06/03/2025

"Caro Sergio,

la discussione di ieri sera mi ha sconvolto più di quanto mi aspettavo. Mi sono sentita veramente male. E stamani sono un cencio e nient’altro. Se tu mi sei amico, se lo sei davvero, non devi controbattere aizzandomi ed esasperandomi: io non sono più in condizioni di sostenere simili sforzi nervosi. Fino a qualche mese fa, forse sì. Ora no. Sono una donna molto, molto malata. Ecco ciò che voi tutti non avete compreso. Malata fisicamente, estenuata. Solo la volontà mi tiene in piedi e al tavolino, e spesso anch’essa cede. Non bisogna giudicare dagli scoppi di vitalità come le chiacchierate romane. Quella non è vitalità è isteria. Ecco ciò che voi tutti non avete capito. E quando l’angoscia mi spacca, come ieri sera è necessario dare acqua alle corde e non tirarle di più. Sennò si spezzano. Io muoio."

• Tratto da "Si dà il caso invece che io sia davvero uno scrittore" di Oriana Fallaci, stampato in 300 copie numerate più 10 copie d’artista

Il primo maggio del 1976 muore, in un incidente stradale dai contorni enigmatici, Alexandros ‘Alekos’ Panagulis. Il poli...
04/03/2025

Il primo maggio del 1976 muore, in un incidente stradale dai contorni enigmatici, Alexandros ‘Alekos’ Panagulis. Il politico. Il poeta. Il rivoluzionario. L’amato da Oriana Fallaci. A quell’epoca Fallaci è già la più grande interprete del giornalismo in Italia, la morte di ‘Alekos’ la devasta e le impone un compito gravoso, assoluto: scrivere la vita di Panagulis, perché sia memorabile ed eterna.

In queste lettere inedite, scritte tra il 1976 e il 1977, e recuperate grazie alla cura di Guido Andrea Pautasso, è narrata la genesi, tormentata, dolorosa, di “Un uomo”, il libro più intimo e più grande di Oriana Fallaci. Mentre dialoga con il fantasma di ‘Alekos’, la scrittrice se la prende con tutti, con Rizzoli, con il sistema editoriale, con la connaturata falsità del genere umano, con il mondo e con la Storia. Suo ‘confessore’, durante lo spietato concepimento del libro che renderà Oriana una delle scrittrici più potenti del secondo Novecento, Sergio Pautasso.

“Un uomo”, pubblicato nel 1979, sarà un successo mondiale. Oriana vince la sua sfida. In queste lettere, la testimonianza sconvolgente, da dietro le quinte, di una donna assoluta, che non ha assolto nessuno. Neanche se stessa.

🖌️ In sfondo "Persepoli" di Luca Pignatelli, tiratura limitata 10 copie per De Piante Editore. L’opera è sempre venduta accompagnata alla copia del libro con lo stesso numero romano.

✒ Oriana Fallaci (1929-2006) è riconosciuta come uno dei più grandi e influenti giornalisti italiani di sempre. Da “Inte...
03/03/2025

✒ Oriana Fallaci (1929-2006) è riconosciuta come uno dei più grandi e influenti giornalisti italiani di sempre.

Da “Intervista con la storia” (1974) a “La rabbia e l’orgoglio” (2001) e “La forza della ragione” (2004), i suoi libri hanno scosso l’intelligenza occidentale, fomentando polemiche.

Additata come Cassandra, come amazzone, come profetessa di sventura e di speranza, la Fallaci è stata, soprattutto, sopraffina scrittrice. Da “Penelope alla guerra” (1962) a “Un cappello pieno di ciliegie” (2008), la qualità narrativa della Fallaci è indiscutibile e si esalta, soprattutto, in libri che hanno fatto la storia come “Lettera a un bambino mai nato” (1975), “Un uomo” (1979), “Insciallah” (1990).

• Autore di "Si dà il caso invece che io sia davvero uno scrittore", un libro della nostra collana "Pochi libri per pochi"

"Presero posto vicino alla scrivania, sedendo nello stesso momento, con la lentezza degli uomini anziani.«Vostra Eccelle...
27/02/2025

"Presero posto vicino alla scrivania, sedendo nello stesso momento, con la lentezza degli uomini anziani.

«Vostra Eccellenza Ci dica anzitutto del suo viaggio,» cominciò il primo; e l’altro parlò brevemente. Usava a sua volta la lingua francese, con un accento duro e insieme musicale, senza sforzo. Parte per mare, parte in aereo, spiegò. «Sono certo che il mio incognito rimarrà un segreto fra Vostra Santità, me e il mio ambasciatore a Roma.»

Ancor giovanile la bocca sotto i larghi mustacchi setolosi, e negli occhi piccoli, neri, un’intelligenza bramosa e astuta. «Mirabili – riprese il Personaggio in bianco – le circostanze di questa visita: più mirabile la visita stessa, la sua ispirazione... E il nostro cuore ne ha una profonda allegrezza, poiché vi scorge un segno cospicuo, vorremmo dire decisivo, della divina bontà, in questo anno giubilare, anno di grazie e di portenti...»

L’unzione di quelle parole non valeva a nascondere un diverso compiacimento, un riposto pensiero di trionfo?"

• Tratto da "Il Grande Incontro" di Guido Morselli, stampato in 300 copie numerate più 10 copie d’artista

Indirizzo

Via Zappellini 13
Busto Arsizio
21052

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

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