People

People Casa editrice fondata da Giuseppe Civati, Stefano Catone e Francesco Foti
(263)

Un anno coi libri di People!Abbonati e riceverai a casa tua (o della persona cui vuoi regalarlo) 10 libri e 3 gadget del...
07/01/2025

Un anno coi libri di People!

Abbonati e riceverai a casa tua (o della persona cui vuoi regalarlo) 10 libri e 3 gadget del momento, in 3 spedizioni tracciate lungo tutto il corso dell'anno: 15 gennaio, 15 maggio, 15 ottobre.

Manca poco alla prima spedizione, acquistalo ora su www.peoplepub.it/shop

06/01/2025

La shopper Sta rottura de cojoni dei fascisti: 1̶2̶,0̶0̶ 6,00 euro

La t-shirt Sei bella come l'antifascismo: 2̶2̶,0̶0̶ 11,00 euro

La canabag di Stefano Tartarotti: 1̶2̶,0̶0̶ 6,00 euro

Fino alle 23.59 di oggi i nostri gadget più amati sono al 50% di sconto su www.peoplepub.it/gadget. Approfittane ora!

Ultime ore :) Fino alle 23.59 di oggi   tutti i nostri gadget più amati sono al 50% di sconto su www.peoplepub.it/gadget...
06/01/2025

Ultime ore :) Fino alle 23.59 di oggi tutti i nostri gadget più amati sono al 50% di sconto su www.peoplepub.it/gadget. Approfittane ora!

Epifania. Beato quel mondo che non ha bisogno di Erodi.Dal primo libro di Mauro Biani pagina, "La banalità del ma". Puoi...
06/01/2025

Epifania. Beato quel mondo che non ha bisogno di Erodi.

Dal primo libro di Mauro Biani pagina, "La banalità del ma". Puoi acquistarlo su www.peoplepub.it

06/01/2025

Hanno vinto loro. Da tempo. E continuano, nonostante le crisi e le contraddizioni, anzi, in ragione delle crisi e delle contraddizioni che sono soprattutto loro e che però servono a loro come carburante che si accumula ogni volta di più. È come se ogni crisi e ogni fallimento rilanciassero il meccanismo e lo rafforzassero. Ciò che non uccide fortifica, secondo la massima di Nietzsche perfetta per l’über-capitalismo.

Ha vinto il capitalismo, e non solo perché Trump è per una versione feroce (per citare Marianna Lentini) della proposta pro-business, come dicono negli Usa. E nemmeno soltanto perché il sistema di finanziamento e di condizionamento della società economica sulla politica denunciato da Sanders è quello che sappiamo, negli Usa – e non solo. E nemmeno perché si inserisce perfettamente nel sistema truccato che Trump denuncia, a cui promette di aggiungere altri “trucchi” (espressione che usa molto spesso), perché lui quel sistema l’ha sempre usato e quindi sa dove mettere le mani, ad esempio, per evitare di pagare le tasse, soprattutto se se ne devono pagare molte (honest liar, l’onesto bugiardo, lo chiamava Dave Chappelle in un suo profetico monologo). Per accumulare ricchezze ancora più smisurate, per i pochi che governano davvero – al di là della politica, proprio perché la politica è al loro servizio.

Ha vinto il capitalismo perché ha imparato a dissociarsi dalla democrazia così come l’abbiamo conosciuta nei primi anni dopo la Seconda guerra mondiale. E l’ha costretta a trasformarsi in profondità: così come il capitalismo è diventato sempre più apicale e concentrato intorno a pochissimi centri di decisione, la democrazia deve immaginarsi meno democratica e, quindi, più autoritaria. Il sistema economico la vuole a sua immagine e somiglianza.

Negli Stati Uniti il rovesciamento è strutturale, se si pensa al motto e pluribus unum, perché la strategia politica di questa destra estrema è proprio quella della divisione sistematica della società e della contrapposizione conflittuale che, al solito, risparmia solo quella tra ricchi e poveri. Tutto il resto è divisione, come il solito Bernie Sanders spiega da anni: uomini e donne, bianchi e neri, nativi e stranieri. I ricchi però hanno sempre ragione, perché sono ricchi, perché hanno ottenuto il potere e perché hanno avuto successo. Agli altri è mancato qualcosa, ed è giusto così.

Il capitalismo è rimasta l’unica ideologia superstite, dopo aver sconfitto tutte le altre: un capitalismo eterno, per mutuare la definizione che Umberto Eco aveva dato del fascismo e adattarla a questi tempi, unendo inoltre due concetti che non sembrano essere così distanti, nel quadro politico contemporaneo. Ne deriva che l’unica società possibile, la democrazia, è diventata un fastidio. Non solo le responsabilità verso ciò che è comune o la questione (eterna anch’essa) delle tasse, per capirci, ma proprio le istituzioni in quanto tali: non è un caso che chi ha vinto le aveva messe a soqquadro nella sua esperienza precedente, minacciando di farlo ancora di più durante il secondo mandato.

Non importa la Costituzione, non importano le regole, importa soltanto la maggioranza con le sue insindacabili decisioni, come Paolo Cosseddu ha spiegato, più volte, dalle pagine di Ossigeno. Quando si perde, le elezioni sono rubate; quando si vince, si prende tutto il potere che si può, come si fa con il denaro. Una sorta di avidità politica, che gli corrisponde perfettamente.

È un problema gigantesco, perché riguarda anche l’altro campo politico: se i democratici hanno difeso in astratto la questione della democrazia, dal punto di vista politico (e sostanziale!) non hanno mai cercato di invertire davvero la tendenza, a cui si erano allineati perfettamente.

L’accusa di socialismo è grottesca, in questo senso. Ma se una politica moderata come Kamala Harris deve continuamente giustificarsi di non esserlo, significa che si è spostata la finestra di Overton: per capirci, se uno è di centro ora è socialista, se uno è di estrema destra è soltanto un conservatore.

Vale molto più di un sondaggio, questa banale considerazione.

Va detto che anche se avessero vinto i democratici, sostiene più d’uno, avrebbero vinto “loro”: perché anche i democratici non si sono mai sottratti a quella stessa logica che ci ha condotto fin qui e che ispira la sinistra dai tempi di Clinton e di Blair, senza una vera e propria soluzione di continuità. Ma Trump e i suoi rappresentano il parossismo, il trionfo, la proclamazione di un modo di vivere, di produrre e di pensare.

In un sistema dove dilagano i poveri e i poverissimi, si sceglie di abbandonarli al loro destino, perché si sono dimostrati inadatti, e tanto basta. Mentre i conflitti di interessi dei potentissimi sono considerati il più formidabile dei trucchi (vedi alla voce “Musk”) e il successo e il potere giustificano tutto. E tutto viene archiviato, perché non interessa il processo (in questo caso anche quello penale) ma il risultato.

Certo, sappiamo che ci sono anche ragioni specifiche, come in ogni elezione, con Biden che si fa da parte a pochissimi mesi dal voto (troppo tardi e male, anche per la sua figura politica, che avrebbe richiesto maggiore rispetto), i sondaggi disastrosi che un’estate frizzante ha rimesso in sesto per poi perdere il momentum, l’esito di misura di alcuni Stati chiave. Però il voto popolare è decisamente favorevole ai repubblicani, come non accadeva dai tempi di Bush, e la perdita di milioni di voti democratici ci consente di dire che è una sconfitta grave e pesante: sul piano politico, prima che elettorale, perché lo spostamento a destra è impressionante, alla luce di una campagna elettorale che fa spavento.

La tendenza è quella che conosciamo e che registriamo a ogni elezione, in ogni plaga del pianeta: dicono che gli estremisti non sfondano, e invece sfondano eccome. E sfondano le nostre convinzioni e le basi della convivenza – in un raggio di azione molto più largo del loro larghissimo elettorato – e si preparano a sfondare la democrazia.

Giuseppe Civati per Ossigeno, la nostra rivista. Se ti abboni su www.peoplepub.it/pagina-prodotto/un-anno-di-ossigeno puoi regalare un altro abbonamento a una persona a tua scelta. Basta indicare nome, cognome e indirizzo nelle note dell'ordine.

1945-2025, ottant’anni dopo, l’agenda antifascista: stiamo ristampando l’agenda 2025 illustrata da Manuela Mapelli e ded...
06/01/2025

1945-2025, ottant’anni dopo, l’agenda antifascista: stiamo ristampando l’agenda 2025 illustrata da Manuela Mapelli e dedicata agli 80 anni della Liberazione.

Puoi già acquistarla su www.peoplepub.it/pagina-prodotto/80-resistenti-agenda-2025, sarà spedita a partire dal 20 gennaio. Perché la resistenza continua, ora e sempre.

Un pacchetto per celebrare gli 80 anni della Liberazione.- L'agenda 2025 80 resistenti, illustrata da Manuela Mapelli- I...
05/01/2025

Un pacchetto per celebrare gli 80 anni della Liberazione.

- L'agenda 2025 80 resistenti, illustrata da Manuela Mapelli
- Il no di Giacomo, di Valentina Stecchi
- È questo il fiore, di Mauro Biani
- La borsa Sei bella come l'antifascismo

In un'unica soluzione a un prezzo speciale, solo su www.peoplepub.it/pagina-prodotto/pacchetto-80-resistenti. Perché la Resistenza continua, ora e sempre.

Grazie, Eulalia! Per acquistare con carta docente è necessario emettere sul sito del ministero un buono che abbia valore...
05/01/2025

Grazie, Eulalia!

Per acquistare con carta docente è necessario emettere sul sito del ministero un buono che abbia valore pari all'importo dei libri (o della rivista) che intendi acquistare.

Successivamente, comunica il codice del buono scrivendo a [email protected], indicando inoltre gli articoli da te scelti e un indirizzo di spedizione comprensivo di numero di telefono per il corriere.

Ti risponderemo via mail confermandoti l'acquisto e al resto penseremo noi!

Il Washington Post continua a far parlare di sé. Ancora una volta, però, non sono un brillante reportage o uno scoop ecc...
05/01/2025

Il Washington Post continua a far parlare di sé. Ancora una volta, però, non sono un brillante reportage o uno scoop eccezionale a dare visibilità a una delle più celebri e (un tempo?) autorevoli testate giornalistiche USA, ma una controversa vicenda che puzza di censura. La celebre vignettista Ann Telnaes ha deciso infatti di interrompere la quasi ventennale collaborazione col Post.

Il perché lo spiega molto precisamente lei stessa sul suo canale Substack (dove potete anche vedere la bozza della vignetta censurata dal Post):

“Lavoro per il Washington Post dal 2008 come vignettista editoriale. Ho ricevuto feedback editoriali e conversazioni produttive, e alcune divergenze, sulle vignette che ho inviato per la pubblicazione, ma in tutti questi anni non ho mai visto una vignetta eliminata a causa di chi o cosa ho scelto di raffigurare con la mia penna. Fino ad ora.

La vignetta che è stata eliminata critica i dirigenti miliardari della tecnologia e dei media che hanno fatto del loro meglio per ingraziarsi il presidente eletto Trump. Ci sono stati diversi articoli di recente su questi uomini con lucrosi contratti governativi e interessati alla deregolamentazione che si stanno facendo strada a Mar-a-lago. Il gruppo nella vignetta includeva Mark Zuckerberg/fondatore e CEO di Facebook e Meta, Sam Altman/CEO di AI, Patrick Soon-Shiong/editore del LA Times, la Walt Disney Company/ABC News e Jeff Bezos/proprietario del Washington Post.

Sebbene non sia insolito che i redattori delle pagine editoriali si oppongano alle metafore visive all’interno di una vignetta se ritengono che non siano chiare o non trasmettano correttamente il messaggio inteso dal vignettista, tale critica editoriale non è stata il caso di questa vignetta.

Il post di Franz Foti continua sul blog ossigeno.net. Se ti abboni alla nostra rivista su www.peoplepub.it/pagina-prodotto/un-anno-di-ossigeno puoi scegliere una seconda persona cui regalare un abbonamento gratuito. Basta indicare nome, cognome e indirizzo nelle note dell'ordine.

Con , ospiti di , vi aspettiamo a Roma!  .it
05/01/2025

Con , ospiti di , vi aspettiamo a Roma! .it

05/01/2025

Non vediamo errori :) Grazie agli Sdraiati per Civati ❤️ La shopper, come tanti altri gadget, si può acquistare al 50% di sconto su www.peoplepub.it/gadget.

Per iniziare nel migliore dei modi il 2025, sul sito di People borse e magliette sono scontate del 50%. In più, in omagg...
05/01/2025

Per iniziare nel migliore dei modi il 2025, sul sito di People borse e magliette sono scontate del 50%. In più, in omaggio, la raccolta dei discorsi di fine anno di Mattarella.

Fino al 6 gennaio, su www.peoplepub.it

Indirizzo

Via Einaudi, 3
Busto Arsizio
21052

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando People pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a People:

Video

Condividi

Digitare

Chi siamo

People nasce da un’idea di Giuseppe Civati, Stefano Catone e Francesco Foti

Una casa editrice con una missione: raccontare e indagare il cambiamento nella società. Quali ne sono gli agenti? Quali i fattori determinanti? Un punto di vista laterale sul presente e sul suo divenire, con il fuoco sulle persone, le loro storie e idee. Una chiave di lettura per il tempo che viviamo, la “transizione matrioska”, in cui tutti i grandi mutamenti si tengono assieme.

People si dà l'obiettivo di raccontare tutto ciò: persone, battaglie e trasformazioni. Un lavoro di indagine e scenario, che porti alla pubblicazione di testi agili (sia nell'organizzazione che nella lunghezza), accessibili a tutti, “pop”, ma allo stesso tempo assolutamente rigorosi dal punto di vista scientifico.

La nostra storia non si esaurisce nell'editoria. People è anche un'agenzia di comunicazione, una guida nei nuovi linguaggi per restare nel flusso dei media contemporanei, un dizionario in continuo aggiornamento che propone le parole giuste per raccontare al meglio le diverse realtà sul mercato, un navigatore per campagne e strategie innovative per raggiungere i vostri obiettivi.