“Pachamama” è un’espressione quechua, l’antica lingua degli Inca, ancora oggi diffusa tra i nativi latinoamericani; il suo significato è “grande madre”, o “madre terra”. La scelta di questo nome esprime, oltre al rispetto per una cultura schiacciata dall’incontro-scontro con l’Occidente, un ideale antropologico e in qualche modo anche una poetica: lasciarsi “contaminare” dalle musiche e dalle cult
ure di tutti i popoli, per scavalcare le frontiere geografiche e comprenderne le diversità, contro l’omologazione culturale; tutto ciò per creare una musica capace di ascolto, aperta all’autonomia dei generi e delle espressioni. Il logo è ispirato a una incisione rupestre camuna, ritrovata a Grosio (SO); una figura diffusa nell’arte rupestre di tutta l’Europa, che rappresenta la grande dea madre; un’idea quindi che in qualche modo appartiene allo stesso universo simbolico della pachamama. Questa scelta quindi vuole essere un ideale abbraccio tra le nostre radici più prossime e un ideale universale: la musica come una grande madre che unisca le culture e i popoli di tutto il mondo. Pachamama dispone di un proprio studio di registrazione, attivo dal 1992, nel quale realizza la maggior parte delle proprie produzioni. Questo consente, senza ovviamente precludere collaborazioni esterne, di ottimizzare i costi, ma soprattutto di avere un ambiente creativo nel quale artisti e produzione possano sviluppare le proprie idee. L’accento è ancora una volta posto sulla creatività, e sulla condivisione del fare musica. Sotto il profilo tecnologico, lo studio, che è aperto anche a lavorazioni conto terzi, dispone di apparecchiature conformi agli standard industriali attuali (ProTools HDX, outboard e ascolti di qualità e così via), il che garantisce elevati livelli qualitativi ma anche un facile interscambio con altre strutture.