15/04/2021
Un abbraccio del giovedì dedicato interamente ai più piccoli!
Quando iniziare a preoccuparsi dell’igiene orale? 😃
Spesso i genitori pensano che l’igiene orale del proprio bimbo debba iniziare dopo l’eruzione dei dentini, in realtà non è del tutto vero! Già alla nascita, soprattutto nei bambini allattati artificialmente, almeno una volta al giorno bisognerebbe pulire il cavo orale con una garza morbida imbevuta di acqua fisiologica, avendo cura di passarla su gengive, lingua, guance e palato. Dai 4-5 mesi di vita invece si possono iniziare ad usare degli appositi “spazzolini digitali” che il genitore può indossare per lavare la bocca e le gengive del bambino, ancora senza denti, oppure la sempre valida garza di cotone imbevuta in acqua potabile, sempre avvolta intorno al dito (lavato) del genitore. In questo modo si eliminano eventuali residui di latte, e quindi di carica batterica più comunemente nota come “placca”, che si crea nel cavo orale e che è responsabile dello sviluppo delle principali malattie della bocca.
Nei primi mesi di vita lo pulizia del cavo orale può avvenire anche una sola volta al giorno, incrementandola a 2 volte al giorno non appena spuntano gli incisivi centrali della mandibola. Attenzione però: i denti vanno lavati in un intervallo compreso tra i 10 e i 30 minuti dopo il pasto, NON prima, perché si rischierebbe di rovinare lo smalto!
Circa il 60-80% dei bambini è colpito dalle cosiddette “carie precoci” e i bambini che presentano carie sui denti da latte hanno un maggior rischio di svilupparne altre sui denti permanente.
Cosa può fare il genitore? 👨👦
È compito del genitore occuparsi dell’igiene orale del proprio figlio, almeno fino agli 8 anni. A 6 anni i bimbi sono già collaborativi ma il compito di supervisione si dovrà mantenere per almeno altri quattro anni, soprattutto per quanto riguarda lo spazzolamento serale.
È importante non solo trasmettere gli step fondamentali di una corretta igiene orale, ma anche evitare di consolidare abitudini nocive per il bambino, come ad esempio l’uso prolungato di ciuccio o biberon (peggio ancora se ricoperto da zucchero o miele), l’abuso di zuccheri sotto forma di bevande, caramelle o altri dolciumi, oppure, ancora, quella di ciucciarsi il dito, mangiarsi le unghie o mordere oggetti.
Iniziamo come un gioco! 🥳
• Trovare un momento in cui il bimbo sia di buon umore e rilassato; soprattutto quando è molto piccolo è preferibile evitare orari in cui è particolarmente stanco e svogliato
• Renderlo sempre partecipe; per esempio potremmo fargli scegliere il colore o il disegno dello spazzolino, in modo tale che sappia riconoscerlo come suo e si diverta a utilizzarlo
• Proporre attività stimolanti da eseguire dopo lo spazzolamento dentale, non come ricompensa, bensì dicendogli, per esempio: «Lavati i dentini, così dopo possiamo andare a giocare con il tuo gioco preferito».
• Si può anche sfruttare il principio di emulazione e quindi lavare i nostri denti insieme a loro.
Per quanto riguarda il tempo, molto sitmolante è l’uso della clessidra! Almeno 2 minuti!!!
Quale spazzolino è meglio usare? 🪥
Molti genitori si chiedono se sia meglio utilizzare uno spazzolino manuale o uno spazzolino elettrico. L’ultima revisione della letteratura condotta dalla Cochrane Collaboration dimostra come gli spazzolini elettrici con la tecnica roto-oscillante siano più efficaci, rispetto a quelli manuali, nel controllare la placca batterica e prevenire le infiammazioni.
Lo spazzolino elettrico può essere utilizzato a partire dai 3 anni, sotto la supervisione del genitore. È in grado di rimuovere efficacemente la placca batterica e alcuni modelli sono dotati di sensore colorato per controllare la pressione che si esercita sulla testina, aiutando così a evitare danni a denti e gengive. Altra comodità è la presenza, in diversi modelli, di un timer che permette di scandire il tempo di spazzolamento di ciascun quadrante della bocca. Tutto ciò rende lo spazzolino elettrico è più semplice da utilizzare rispetto a quello manuale. Tuttavia, bisogna ricordare che a fare la differenza è sempre l’accuratezza con cui i denti vengono lavati!!!
Dopo aver lavato i denti, è importante asciugare lo spazzolino, per evitare l’adesione e la proliferazione dei batteri.
Bisogna inoltre cambiare lo spazzolino manuale o la testina di quello elettrico ogni 2-3 mesi circa, oppure prima se le setole appaiono danneggiate.
Altri suggerimenti 📝
Tra i metodi di controllo della placca sono utili le pastiglie rivelatrici di placca, si trovano tranquillamente in farmacia e funzionano andando a colorare la placca, chissà che i nostri bimbi non abbiano dei simpatici dentini tutti colorati!!! Bleah! 😉
Altra cosa importante è l’uso del filo interdentale sin dalla tenera età. La zona critica dei bambini è l’area tra il 1° ed il 2° molare, che normalmente erompono tra i 2-3 anni. Dal 4°-5° anno di età si può iniziare ad usare il filo interdentale, proprio in queste aree. Ovviamente tale operazione è ad opera del genitore, che se riscontra delle difficoltà può avvalersi dell’uso di forcelle portafilo.
E il fluoro? 🦷
La più recente Linea Guida, promossa dal Ministero della Salute, dice che: «L’effetto preventivo post-eruttivo del fluoro, ottenuto attraverso la via di somministrazione topica, è considerato più efficace rispetto a quello pre-eruttivo ottenuto attraverso la via di somministrazione sistemica (…). Il dentifricio fluorato, quindi, rappresenta un mezzo di somministrazione di primaria importanza nella prevenzione della carie».
Quindi, in conclusione possiamo dire che l’uso locale del fluoro (dentifrici, vernici, soluzioni) è la modalità raccomandata per la prevenzione della carie, non la somministrazione orale.