Follie Letterarie Casa Editrice

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Sentii dei passi alle mie spalle e capii che Marley era tornata. Con la schiena rivolta verso l’ingresso della cabina do...
28/07/2024

Sentii dei passi alle mie spalle e capii che Marley era tornata. Con la schiena rivolta verso l’ingresso della cabina doccia, chiesi: — Vuoi fermarti per la notte?

— Sì.

Mi voltai di scatto nell’udire quella voce strozzata. Ben mi guardava con uno sguardo predatorio, era a torso n**o, ma fece presto a liberarsi in fretta anche dei jeans, dei boxer e dei calzini. Si unì a me nella doccia e mi prese il volto fra le mani, per poi chinarsi fino a sfiorare la mia bocca con la propria. Mi baciò con una tale dolcezza, che dovetti sb****re le palpebre per ricacciare indietro le lacrime. Con i pollici mi accarezzò gli zigomi. — Stai bene?

Dato che era una delle poche persone in grado di capirmi, ammisi: — Sono sollevata, però non dovrei sentirmi così, giusto?

Lui scosse la testa. — Calvin è marcio dentro. È psicotico. È pericoloso.

— È? — Aveva parlato al presente. — Non l’hai...?

— Non ancora, — replicò Ben, e prese una delle spugne appoggiate nel cestino ad angolo. — Mi rifiuto di disonorare la tua casa in questo modo. Devil l’ha portato via.

― Dove?

— Non lo so. — Insaponò la spugna con il mio bagnoschiuma preferito. — Non lo rivedrai mai più.

— E la polizia?

— Non devi preoccupartene.

Mi leccai le labbra e gli domandai: — Marley?

— Ha lasciato un vassoio in camera tua. Ha detto che si fermerà per la notte in una delle stanze in fondo al corridoio. A quanto pare, tu ti sei rifiutata di andartene dopo che lei è stata rapita. Ora ti sta ricambiando il favore. — Mi premette un bacio sulla fronte. — Sei fortunata ad avere una amica così.

— Lo so.

— Siete una strana coppia, voi due. — Fece scorrere la spugna sul mio braccio, sulla schiena e poi sulla spalla opposta. — Devi raccontarmi come ha fatto una ragazzina di Royal Oaks a stringere amicizia con una bambina che viveva in un campo di roulotte.

— Domani, — replicai, godendomi le carezze che mi stava regalando.

— Va bene. — Tracciò delle lunghe linee sulla mia schiena e disegnò dei cerchi sul mio addome.

Alla fine, abbandonò la spugna e utilizzò le mani. Mi appoggiai alle piastrelle e serrai gli occhi per assaporare la sensazione dei suoi palmi caldi e ruvidi che si muovevano sulla mia pelle. Ben si impossessò della mia bocca e un desiderio ormai familiare divampò in me.

Lui si allontanò e ringhiò: — Ti voglio.

— Allora prendimi.
— No, sei appena sopravvissuta...

— Esatto, — lo interruppi e gli afferrai il volto. — Sono sopravvissuta. Sono viva. Adesso aiutami a godermi ogni istante.
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Il rossore che le imporporava la pelle delle cosce tradiva il suo imbarazzo. O forse si trattava di eccitazione, pensò c...
27/07/2024

Il rossore che le imporporava la pelle delle cosce tradiva il suo imbarazzo. O forse si trattava di eccitazione, pensò con gli occhi fissi sul suo bel viso. Il respiro le usciva affannato. — Ti fidi di me, adesso? — gli chiese, tenendo la sottana sollevata e mettendo così in bella mostra le mutandine succinte.
— Ci sto lavorando. — A quel punto, Ben prese una decisione su due piedi, di cui sapeva che si sarebbe pentito in seguito. — L’ultima parola spetterà al mio capo, ma dato che è fuori città, è probabile che la tua macchina, la tua Baby, possa essere già sparita, quando sarà tornato. Perciò, te la restituirò stasera e ne pagherò le conseguenze nei confronti del mio boss... a una condizione.
— Qualsiasi cosa, — dichiarò Aston, le dita che artigliavano il tessuto della gonna. Ben si chiese se sarebbe stata altrettanto compiacente, dopo aver sentito la sua richiesta. C’era un solo modo per scoprirlo. — Per una settimana sarai mia, a garanzia del dovuto.
Lei sbatté le palpebre. — Sarò tua? Intendi...?
Lui trattenne il respiro e annuì piano. — Sarai mia per sette giorni e sette notti.
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— Accarezzati, — mi ordinò inflessibile. — Vieni per me, Aston.Chi lo sta leggendo?𝐏𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐢💞𝐋𝐞𝐠𝐠𝐢👉https:...
26/07/2024

— Accarezzati, — mi ordinò inflessibile. — Vieni per me, Aston.
Chi lo sta leggendo?
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Ben non ebbe alcuna esitazione. — La voglio.— Allora vai a prendertela, c***o!E se ormai fosse tardi? Era troppo codardo...
26/07/2024

Ben non ebbe alcuna esitazione. — La voglio.
— Allora vai a prendertela, c***o!
E se ormai fosse tardi? Era troppo codardo per dare voce al suo pensiero, tuttavia l’unico modo per scoprirlo era racimolare il coraggio e parlare con Aston.
— Non ci sono garanzie nella vita, Arben. — Besian lo chiamava così solo quando la situazione era seria, perciò Ben lo ascoltò con attenzione. — È una frase fatta che ti ripetono in continuazione, vero? Non ci sono garanzie. La vita è breve. Eppure, non ne comprendi il vero significato finché non ti ritrovi con un buco nel petto e il sangue che ti zampilla dalla ferita e si riversa sull'asfalto. Quando sei talmente debole che persino respirare si rivela un'impresa titanica. Quando chiudi gli occhi e non c’è nessuna luce bianca che ti aspetta al varco, ma ti ritrovi circondato dall'oscurità. È allora che lo capisci.
Ben non proferì parola mentre Besian si liberava del peso che lo affardellava. — Ho fatto delle cose... — Gli si spezzò la voce dopodiché scosse la testa. — Ho fatto del male a molte persone. Ho commesso degli errori e un giorno ne pagherò le conseguenze. — A quel punto si voltò a incontrare lo sguardo di Ben. — Non prendere esempio da me, Arben. Non svegliarti a trentasei anni per poi renderti conto che la tua vita è vuota, c***o. Si, ho un mucchio di soldi. Sono un uomo di grande potere. Mi basta schioccare le dita e le donne si inginocchiano ai miei piedi pronte a soddisfarmi, ma non è ciò che sogno.
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Il trambusto all’interno dell’officina cessò di colpo. Pochi secondi dopo, con un cigolio terrificante, la saracinesca d...
25/07/2024

Il trambusto all’interno dell’officina cessò di colpo. Pochi secondi dopo, con un cigolio terrificante, la saracinesca di metallo iniziò a sollevarsi, strappandomi un sussulto. Man mano che la serranda si alzava, cominciai a intravedere un paio di scarponcini da lavoro, poi dei jeans macchiati sulle ginocchia; subito dopo apparve una canotta macchiata di grasso che metteva in risalto un petto scolpito. Ma furono i tatuaggi che si snodavano dalle dita delle mani alle spalle, ad ammaliarmi. Avevo interagito spesso con il patrigno di Marley, al punto da essere abituata alla vista dei segni delle gang incisi sulla pelle, ma i disegni di quell’uomo erano davvero mozzafiato. Non mi sfuggirono nemmeno quelli sul collo e il tatuaggio sul polso. Non osavo nemmeno immaginare cosa avesse dovuto fare quel tizio per guadagnarsi quell’aquila a due teste e il conseguente accesso alla cerchia ristretta del boss della mafia che aveva salvato la vita di Marley.

Poi il mio sguardo vagò in alto, prendendo nota dell’imponenza dell’uomo, e si fermò sul bel viso maschile. Un brivido mi serpeggiò addosso. I lineamenti erano duri, la mascella squadrata e il naso recava i segni di fratture passate. Aveva i capelli scuri che gli ricadevano spettinati intorno alle orecchie, gli occhi verdi, cangianti come la giada, che mi squadravano, intensi.

Quando incrociò le braccia al petto possente, vidi i muscoli flettersi poderosi, e non riuscii a trattenermi dal chiedermi come sarebbe stato farsi stringere da lui .

— Ben Beciraj? — Azzardai.
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— Accarezzati, Aston — mi ordinò inflessibile. — Vieni per me.Da oggi si apre un nuovo capitolo a Houston. Pronte a cono...
25/07/2024

— Accarezzati, Aston — mi ordinò inflessibile. — Vieni per me.
Da oggi si apre un nuovo capitolo a Houston. Pronte a conoscere la famiglia Beciraj?
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— Ti restituirò l'auto e ne pagherò le conseguenze ma a una condizione. Per una settimana sarai mia, a garanzia del dovu...
24/07/2024

— Ti restituirò l'auto e ne pagherò le conseguenze ma a una condizione. Per una settimana sarai mia, a garanzia del dovuto.
Lei sbatté le palpebre. — Sarò tua? Intendi...?
Lui trattenne il respiro e annuì piano. — Sarai mia per sette giorni e sette notti.
Aston McNeil è pronta a stringere questo patto indecente?
Stanotte a mezzanotte lo scoprirete.
Chi di voi l'ha preordinato e chi invece lo leggerà in Kindle Unlimited?
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Imponente, muscoloso, intimidatorio, sprezzante del pericolo; per la famiglia Ten ha pagato un prezzo molto alto.Dopo es...
24/07/2024

Imponente, muscoloso, intimidatorio, sprezzante del pericolo; per la famiglia Ten ha pagato un prezzo molto alto.

Dopo essere stato in prigione sei anni, viene rilasciato in libertà vigilata.

La sua condotta dovrà essere integerrima, pena il ritorno dietro le sbarre.

I tatuaggi che gli segnano la pelle, raccontano di un passato oscuro e violento e la sua fama lo precede.

Sembra l’uomo perfetto per vegliare su ciò che il Boss ha di più prezioso al mondo, Vivian Valero.

Se in quanto a ferocia e brutalità può tenere testa a Sergei, dal punto di vista umano, Ten però è ben lontano dall’accorta sensibilità che Sergei ha sempre elargito alla moglie di Nikolai.

È scostante, burbero, senza filtri, e non ha niente della tenera dolcezza di Sergei.

Ma il marchio dell’entourage di Nikolai che porta addosso ha un grande valore ai suoi occhi; vuol dire che pur di proteggere Vivian e il futuro erede, Ten è pronto a dare la vita.

La sua lealtà alla famiglia di Nikolai ha quasi il sapore di vecchi tempi, la sua durezza si scontra con un animo che sembra insensibile, ma che in fondo in fondo, è solo apparenza.

Il rapporto tra Vivian e la sua guardia del corpo sarà difficile e controverso e la ragazza dovrà essere brava a grattare la superficie di quel gigante terrificante e scontroso.

Uno come Ten è meglio averlo come alleato e non come un nemico, perché quando è necessario si trasforma in una macchina da guerra dispensatrice di morte e violenza.
— 𝑁𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖 𝑛𝑒𝑚𝑚𝑒𝑛𝑜, 𝑇𝑒𝑛.
— 𝑁𝑜𝑛 ℎ𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑟𝑡𝑖. 𝐻𝑜 𝑔𝑖𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑓𝑒𝑑𝑒𝑙𝑡𝑎̀ 𝑎𝑙 𝑐𝑎𝑝𝑜. 𝑆𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑢𝑖, 𝑖𝑙 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖𝑔𝑛𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑧𝑖𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜. — 𝑇𝑜𝑐𝑐𝑜̀ 𝑑𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑡𝑎𝑡𝑢𝑎𝑡𝑜. — 𝐼𝑛𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑖 𝑖𝑛 𝑔𝑟𝑒𝑚𝑏𝑜 𝑙’𝑒𝑟𝑒𝑑𝑒 𝑑𝑖 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜. — 𝐴𝑔𝑖𝑡𝑜̀ 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑒𝑟𝑐ℎ𝑖𝑜. — 𝑀𝑜𝑟𝑖𝑟𝑒𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑖 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑖 𝑎𝑐𝑐𝑎𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎.
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Colpito dalle profonde differenze tra loro, e da tutto ciò che non gli avrebbe mai permesso di essere degno di Vivian e ...
23/07/2024

Colpito dalle profonde differenze tra loro, e da tutto ciò che non gli avrebbe mai permesso di essere degno di Vivian e del bambino che aspettava, si allontanò barcollando dalla loro camera da letto e andò in bagno. Si strappò i vestiti di dosso, gettandoli a terra. Entrò nella doccia mentre ancora faticava a respirare e girò la manopola. I getti d’acqua montati a filo lungo il soffitto e le pareti lo inondarono gelidi. Pochi secondi dopo divennero bollenti. Appoggiò la fronte contro il muro piastrellato, infischiandosene di scottarsi la pelle tatuata. Niente avrebbe mai lavato via la macchia di tutte le azioni terribili di cui si era reso responsabile.
A un certo punto trasalì al tocco di una piccola mano morbida sulla schiena. Afferrò immediatamente la manopola per regolare la temperatura in modo che Vivian non si ustionasse. Incapace di guardarla, continuò a tenere la fronte contro la parete. Chiuse gli occhi quando lei gli cinse la vita con le braccia per poi tempestargli la schiena di baci.
Nikolai sapeva di aver tradito la sua fiducia. Di averla ferita e fatta piangere. Si era dimenticato di lei e l’aveva abbandonata a se stessa, eppure Vivian era lì che lo confortava. In un certo senso, la gentilezza e l’amore di quella donna lo facevano sentire ancora peggio.
— Avevo bisogno di te oggi. — Adesso teneva la guancia appoggiata alla sua schiena, mentre con le braccia lo stringeva ancora più forte. — Avevamo bisogno di te oggi.
Nikolai percepiva un pesante groppo in gola. — Mi dispiace, Vee.
Non era abbastanza. Non sarebbe mai stato abbastanza, ma era tutto ciò che poteva offrire.
— Forse non siamo pronti per essere genitori.
Le parole gli trafissero il cuore come un rompighiaccio. Aveva dei ripensamenti sul bambino? — Non dirlo.
— Perché no? È vero. Guardaci! Io non ho la più pallida idea di come essere una madre, e tu?
Nikolai strinse i denti di fronte a quella domanda inespressa. L’amarezza dell’abbandono e la sensazione di inutilità che ritornavano a galla dal proprio passato torbido, fecero irruzione nella sua mente provocandogli la nausea. ― Che cosa? Dillo, Vivian.
Lei mollò la presa su di lui. — Non voglio litigare con te.
— È troppo tardi. — Non poteva sopportare di guardarla, così tenne gli occhi fissi sul muro, davanti a sé. — Coraggio, Vivian. Dimmi ciò che pensi veramente di me. Non può essere peggio di quello che penso di me stesso. Sono un criminale violento. Sono un ex detenuto, una mela marcia, tanto che il mio vero padre è arrivato ad abbandonarmi per strada invece di accogliermi in famiglia. Sono un uomo spezzato e contorto perché sono stato venduto a dei pedofili che...
— Basta! — Vivian gli afferrò la spalla per spingerlo a voltarsi. — Smettila, Nikolai. — Quando la donna lo strattonò, lui cedette. Continuò a evitare lo sguardo della moglie, ma quando lei gli prese il viso tra le mani e gli tirò giù la testa, fu tutto inutile. Vivian gli piantò gli occhi addosso e poi sussurrò: — Basta.
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— Ci siamo, — mormorò quando mi sentì mugolare. — Lasciati andare, tesoro. Fallo per me. La sua mano possente mi cinse l...
23/07/2024

— Ci siamo, — mormorò quando mi sentì mugolare. — Lasciati andare, tesoro. Fallo per me.
La sua mano possente mi cinse la gola e un brivido di panico mi attraversò lo stomaco. Non mi avrebbe torto un solo capello eppure la sensazione di pericolo dovuta a quella presa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Ben mi strinse il collo con accorta delicatezza mentre gridavo di piacere, il suo nome che mi usciva dalle labbra come una litania.
— Aston! — Lui venne rantolando il mio nome. — Aston. Aston.
𝑅𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒.Mi morsi la lingua per evitare di dare voce ai miei pensieri. Era un'idea stupida. Non era possibile che Ben potesse ricambiare i miei sentimenti. Avrei voluto disperatamente girarmi, baciarlo e supplicarlo di non andarsene e di concederci invece una possibilità così da scoprire ciò che stava nascendo fra di noi.
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Virile, rude e irriverente. Con la sua stazza imponente e i tatuaggi dal significato oscuro che gli segnano la pelle, Be...
22/07/2024

Virile, rude e irriverente. Con la sua stazza imponente e i tatuaggi dal significato oscuro che gli segnano la pelle, Ben Beciraj di giorno porta avanti la sua officina auto, mentre di notte lavora per la famiglia: ricettazione di auto, strozzinaggio, furti.

Picchiatore, meccanico, ladro di auto di lusso, Ben di certo non è un uomo dalle mille virtù, ma del resto la vita questo gli ha messo sul cammino. Ha vissuto un’infanzia decisamente particolare visto il mestiere che svolgeva la mamma, e non ha conosciuto altro che la vita di strada.

Poi una notte in officina si presenta Aston McNeil, ricca ereditiera di Houston che pretende la restituzione della propria auto di lusso.

Ben rimane folgorato dalla ragazza, ma è consapevole di non avere alcuna possibilità con una donna di quel rango: bella, ricca, in carriera, pronta a prendere in mano le redini dell’azienda di famiglia.
Una donna allettante, ma sotto certi aspetti più pericolosa dei criminali con cui uno come lui ha a che fare abitualmente.

Eppure, il destino lo tenta come la mela proibita nel giardino dell’Eden. Aston è disposta a tutto pur di riavere quell’auto, che non è solo un veicolo con quattro ruote e un volante, ma un filo diretto con la memoria del padre molto amato, e che le è venuto a mancare da poco.

A quel punto Ben cede come Adamo davanti al frutto proibito. L’uomo si impegnerà a restituirle l’auto a una condizione: che lei si renda disponibile ai suoi desideri per una settimana.

Spregiudicato, appassionato, senza freni, Ben schiuderà ad Aston un mondo fatto di seduzione e pericolo, per poi vestire i panni del cavaliere e proteggerla dai cattivi che minacceranno la vita della ragazza.

Ma quale futuro può esserci tra un bella donna dell’alta società e un uomo che vive a cavallo tra l’illecito e la legalità?
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― Allora siamo a un bivio, Vee.La confusione gettò un'ombra sul suo viso. ― Cosa intendi?― Be', da una parte io non ti p...
22/07/2024

― Allora siamo a un bivio, Vee.
La confusione gettò un'ombra sul suo viso. ― Cosa intendi?
― Be', da una parte io non ti permetterò di lasciare questa casa, dall’altra capisco quanto sia difficile per te rimanere qui quando senti in pericolo i tuoi principi.
Lei lo guardò con diffidenza. ― Cosa proponi?
A che cosa stava pensando? Credeva che lui l'avrebbe affidata alla custodia di Sergei o Kostya? O forse intuiva che era sul punto di avanzare una proposta molto più definitiva?
― Ci sono due opzioni in questo caso. La prima: ti metto su un aereo questa notte e ti spedisco da Yuri. Ti nasconderà in un luogo talmente segreto e introvabile che nemmeno Lena lo verrà a sapere, almeno finché non sarai di nuovo al sicuro. E chissà fra quanto tempo ciò potrebbe accadere ― aggiunse.
Il suo sospiro stanco lo informava che quella soluzione non era esattamente di suo gradimento. ― E la seconda opzione?
Quasi senza respiro, Nikolai le offrì l'ultima forma di protezione possibile. ― Sposami.
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Vi state preparando per il 25 luglio?— 𝑆𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑖, — 𝑙𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑙𝑜𝑟𝑜̀. — 𝐿𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑖 𝑠𝑐0𝑝𝑖, 𝐴𝑠𝑡𝑜𝑛.𝐏𝐚𝐬𝐬𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐨𝐥𝐚 𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐢💞𝐋𝐞𝐠...
21/07/2024

Vi state preparando per il 25 luglio?
— 𝑆𝑙𝑒𝑔𝑎𝑚𝑖, — 𝑙𝑎 𝑖𝑚𝑝𝑙𝑜𝑟𝑜̀. — 𝐿𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑡𝑖 𝑠𝑐0𝑝𝑖, 𝐴𝑠𝑡𝑜𝑛.
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21/07/2024

Ti sei persa la selezione di manoscritti romance aperta fra maggio e giugno?
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— Vivian? — Niels bussò alla porta. — Sei pronta?𝑁𝑜. ― Sì.Niels aprì la porta ma rimase sulla soglia a fissarmi come se ...
20/07/2024

— Vivian? — Niels bussò alla porta. — Sei pronta?
𝑁𝑜. ― Sì.
Niels aprì la porta ma rimase sulla soglia a fissarmi come se non mi avesse mai vista prima di allora. Nell’attesa si era tolto la giacca. Aveva arrotolato la camicia bianca fino ai gomiti, rivelando avambracci muscolosi. L’immagine di quelle braccia possenti che fustigavano un’amante sottomessa mi balenò davanti agli occhi. Soffocai subito quei pensieri. 𝑆𝑚𝑒𝑡𝑡𝑖𝑙𝑎.
Il suo sguardo a cui nulla sfuggiva, vagò sul letto, passando sopra i miei vestiti ben piegati, e poi di nuovo su di me. — Hai infranto la mia regola. — Gli occhi si posarono sulla mia vita. — Apri la giacca.
― No.
― Sì.
― No.
— Vivian.
— Non sono tua, non mi puoi dare ordini.
Un sorriso genuino gli illuminò il bel viso. — No, non lo sei. — Inclinò la testa, poi entrò nello studio e chiuse la porta. — Non c’è bisogno che tu ti faccia tutti questi scrupoli a toglierti le mutandine. Ho già promesso di non toccarti, ma se ti fa sentire più a tuo agio, ti permetterò di tenere la biancheria intima.
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Udii la porta che si apriva cigolando, ma finsi di essere concentrata al computer.― Erin? ― Ivan pronunciò il mio nome c...
19/07/2024

Udii la porta che si apriva cigolando, ma finsi di essere concentrata al computer.

― Erin? ― Ivan pronunciò il mio nome con una voce tesa che non mi aspettavo. Quando lo guardai, concentrai lo sguardo sul suo bellissimo viso e non sui muscoli lisci e tatuati che tanto mi attraevano.

Provai di nuovo a leggere l’espressione sul suo volto, ma senza successo. C’era tensione intorno alla sua bocca e una durezza nei suoi occhi che mi sorprese.

― Sì?― Chiuse la porta, ma non si avvicinò. Stringeva l’asciugamano nelle sue mani muscolose e mi fissava. ― Non sapevo saresti passata oggi.

― I libri paga devono essere aggiornati entro martedì. Non volevo rimandare tutto all’ultimo, lunedì pomeriggio.

― Oh. ― Doveva avermi sorpreso a guardargli il petto, perché si tamponò la pelle, passando il tessuto dell’asciugamano sulle cupole, le croci e gli altri simboli che raccontavano del suo passato criminale.

― Non sapevo che tu fossi ancora in grado di combattere in quel modo.

― No, sono salito sul ring solo perché il compagno di Sergei è malato e Alexei era impegnato.― Esitò, torcendo la stoffa con le sue dita tatuate. ― Ascolta, angelo, quello che mi hai visto fare oggi sul ring… io non sono più quel tipo di uomo. Devi capire che è solo pratica, e non vedrai mai quel lato di me fuori dalla palestra.

Finalmente capii perché era così teso. Il mio cuore soffriva nel vederlo mostrare solo a me quella sua vulnerabilità. ― Lo so che non mi faresti mai del male, Ivan. Non ho paura di te.

― Non hai mai avuto motivo per avere davvero paura di me. Non mi hai mai visto così ― e fece un gesto rivolto verso la gabbia. ― Sono un uomo violento, Erin. Non dimenticarlo mai.

― Eri un sacco di cose un tempo, ma io so chi sei ora e questo è tutto ciò che conta per me. ― Volevo chiarire la faccenda e così decisi di essere sincera con lui. ― Vederti combattere non mi ha spaventato. Veramente, mi ha…ehm, eccitata.
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Lo vidi passarsi la mano sulla stella nera a otto punte che si trovava appena sotto la sua clavicola sinistra. — Sai cos...
19/07/2024

Lo vidi passarsi la mano sulla stella nera a otto punte che si trovava appena sotto la sua clavicola sinistra. — Sai cosa significano? Sai cosa ho fatto per guadagnarli?
Il mio sguardo si spostò sui suoi occhi cupi prima di fermarsi sulla stella spaventosa che stava sfiorando. Erano i tatuaggi che otteneva solo chi aveva raggiunto il gradino più alto nella scala gerarchica della mafia russa. Annuii e risposi con un dolce sussurro: — Sì.

Nikolai si mosse verso il letto con quel fare predatorio e aggraziato che trovavo così elettrizzante. Potevo sentire il calore che irradiava dalla sua pelle, poi lui mi chiese: — E cosa significano invece queste stelle sul mio petto e sulle mie ginocchia?

Mi ero persa nei suoi occhi pallidi, per cui non mi sfuggì il lampo nelle sue iridi gelide. — Che non ti inginocchierai davanti a nessun uomo.

— 𝐷𝑎. — Poi, con deliberata e glaciale lentezza, scivolò a terra per mettersi in ginocchio davanti a me. Trattenni il fiato mentre lui mi costellava di baci le cosce. Alzò la testa, e mi inchiodò con uno sguardo bruciante che mi gonfiò il cuore e poi mi attanagliò lo stomaco. — Solo tu, Vivian. Sei l’unica al mondo che può mettermi in ginocchio.
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― Non provocarmi, Vee. ― Nikolai lasciò trasparire nel tono di voce tutta la durezza che solitamente riservava ai suoi u...
18/07/2024

― Non provocarmi, Vee. ― Nikolai lasciò trasparire nel tono di voce tutta la durezza che solitamente riservava ai suoi uomini. Era la prima volta che arrivava a tanto, e se ne pentì all'istante. Non aveva mai visto una tale rabbia sul bel volto di Vivian.
Senza un attimo di preavviso, lei gli balzò addosso e cominciò a colpirlo sul petto. Sbilanciato da quell'attacco a sorpresa, Nikolai inciampò all'indietro e dopo essersi imbattuto in uno sgabello, riuscì a evitare per un soffio di cadere lungo disteso per terra.
Con il respiro affannoso, lei chiese: ― E adesso?
Nikolai si raddrizzò lentamente. ― Puoi picchiarmi, prendermi a calci, urlare e fare scenate, ma non esporrai quel dipinto. E ringrazia che non faccio annullare l’intero evento.
Vivian vibrava di rabbia, il viso arrossato e gli occhi luccicanti di lacrime non versate. ― Io ti odio.
Nikolai trasalì; quelle parole ebbero l'effetto di un pugno in faccia. ― Lo so.
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Il principe degli inferi malavitosi di Houston, Nikolai Kalasnikov, vuole regnare con la propria regina al fianco.Vivian...
18/07/2024

Il principe degli inferi malavitosi di Houston, Nikolai Kalasnikov, vuole regnare con la propria regina al fianco.
Vivian Valero è il suo sole, è tutto ciò che di buono lui ha realizzato in quella vita macchiata da azioni passate disdicevoli.
Di quel sole si gode il calore, il conforto, ma Nikolai non si rende conto che nell’intento di preservarne intatto il tepore, rischia di ripiombare nelle gelide oscurità di quel passato tenebroso.
Cosa gli sta succedendo?
Per uno come lui, cresciuto in un orfanotrofio teatro di orrori indicibili, vissuto negli angoli delle gelide strade moscovite, poter stringere tra le braccia la donna che ama non ha prezzo, ed è disposto a tutto pur di tenere al sicuro lei e la famiglia che vogliono costruire insieme.
Nikolai non ha mai avuto paura di nulla, nemmeno della morte, ma il pensiero che possa succedere qualcosa alla donna che ama lo trasforma in una macchina di morte.
Proteggere, uccidere, proteggere.
Per tenere al sicuro Vivian è disposto a far scorrere il sangue nelle strade.
Perché le relazioni umane nel mondo di Nikolai sono un’estrema debolezza, e per arrivare a lui, colpiscono i suoi affetti.
Nikolai è un uomo dilaniato, a tratti crudele, schiacciato dai segreti e da quei doveri imposti dal ruolo di Boss della città di Houston.
Nel suo intento di proteggere Vivian, rischia di farle più male dei nemici che vogliono metterle una taglia sulla testa.
𝑰𝒍 𝒅𝒆𝒔𝒕𝒊𝒏𝒐 𝒉𝒂 𝒗𝒐𝒍𝒖𝒕𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒕𝒖 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒏𝒕𝒂𝒔𝒔𝒊 𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒂 𝒓𝒆𝒈𝒊𝒏𝒂. 𝑶𝒓𝒂 𝒗𝒊𝒆𝒏𝒊, 𝒆̀ 𝒕𝒆𝒎𝒑𝒐 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂.
𝒊𝒏𝒄𝒐𝒓𝒐𝒏𝒂𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆.
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— Mi vedi, Finn?Si accigliò confuso. — Che cosa intendi dire, tesoro?Quel vezzeggiativo mi procurò un brivido lungo la s...
17/07/2024

— Mi vedi, Finn?
Si accigliò confuso. — Che cosa intendi dire, tesoro?
Quel vezzeggiativo mi procurò un brivido lungo la schiena. — Voglio un uomo che mi veda per quella che sono veramente. Non per il mio denaro, né per il successo delle mie pubblicazioni, nemmeno per il mio cuore difettoso. Ho bisogno di un uomo che veda la vera me. — Degluitii a fatica. — Tu mi vedi, Finn?
A quel punto lui mi strinse tra le sue braccia possenti. — Ti vedo, Hadley. Dal primo giorno che ti ho incontrata, ti vedo ovunque. Quando corro la mattina, a tarda notte, quando disegno chiuso nella mia stanza, e ti vedo adesso. — Scosse la testa in preda allo stupore. — Tu nemmeno lo sai. — mormorò. — Nemmeno ti rendi conto di essere la stella più luminosa del mio cielo.
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Non sono tanti quelli che possono vantarsi di aver minacciato di sputare in faccia il Boss della mafia di Houston, e di ...
17/07/2024

Non sono tanti quelli che possono vantarsi di aver minacciato di sputare in faccia il Boss della mafia di Houston, e di essere ancora vivi per poterlo raccontare.
Finn è il fratello di mezzo, il più oscuro e travagliato dei tre Connolly.
Servire il suo Paese gli è costato una gamba e una depressione che poi è sfociata nell’alcolismo.
Grazie all’aiuto dei suoi fratelli è riuscito a darsi una ripulita, ma ciò che ha vissuto gli ha lasciato ombre indelebili nello spirito.
Ha visto tante vite giovani spegnersi e quello spettacolo non è qualcosa che si dimentica così facilmente.
Ora insieme a Jack porta avanti la palestra di famiglia e ha una grande passione: disegnare graphic novel.
È taciturno ma non gli sfugge nulla; del resto è stato un cecchino di rara bravura e prendere nota dei dettagli è ciò che in guerra fa la differenza tra la vita e la morte, tra la prigionia e la libertà.
Poi un giorno conosce Hadley Rivera, ricca ereditiera che dirige un fiorente centro artistico e che ama dischiudere il mondo dell’arte anche a giovani dai bisogni speciali.
Hadley è dolce e gentile, e Finn sarà anche pieno di ombre con una protesi a una gamba, ma quando si tratta di salvarle la vita durante una sparatoria, si presenta come un cavaliere che la raccoglie tra le braccia e la porta al sicuro.
Un cavaliere imperfetto, che pensa di non essere all’altezza di una donna come lei; non sa che Hadley è nata con un cuore difettoso che in più di un’occasione l’ha costretta in un letto d’ospedale a un passo dalla morte e che lui, con il suo amore, potrebbe darle una valida ragione per lottare e guadagnarsi un futuro pieno d'amore.
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Sergei le afferrò la mano per attirarla a sé e le passò le dita tra i capelli. Si chinò per poi accarezzarle il collo pr...
16/07/2024

Sergei le afferrò la mano per attirarla a sé e le passò le dita tra i capelli. Si chinò per poi accarezzarle il collo prima di tempestarle di baci la pelle morbida. ― Ti mostrerò quanto sei sexy ai miei occhi.
― Che cosa? ― L'ansia le fece tremare la voce.
― Sei una donna così forte, ma so che hai i tuoi punti deboli, Bianca. Stanotte Lidia li ha scovati e li ha usati per ferirti. ― Le sfiorò la fronte con la sua e disse:― Mi dispiace così tanto.
Lei deglutì, impegnata senza dubbio a soffocare il dolore derivante dall’essere vittima di bullismo per via del peso.
― Cerco di non lasciare che quel genere di cose mi ferisca, ma a volte...
― Lo so. ― Prendendole il viso, la baciò con tenerezza, cercando di imprimere tutto l'amore che nutriva per lei in quel delicato contatto della loro bocche. Poteva anche non essere abbastanza coraggioso da rivelarle i propri sentimenti, ma questo non gli impediva di dimostrarglieli quella sera stessa.
Rompendo il bacio, la voltò con delicatezza verso lo specchio. Come se scartasse un pacco la mattina di Natale, si prese il suo tempo per spogliare Bianca. Lei rimase in silenzio mentre lui le tirava giù la cerniera, le sganciava il reggiseno e le spingeva le mutandine di pizzo lungo le cosce.
In piedi dietro di lei, Sergei le accarezzò le curve n**e con le sue mani imponenti, meravigliandosi in continuazione di come stessero bene insieme. Accarezzandole il collo, le mordicchiò la pelle sensibile e le sussurrò una promessa. ― Quando avrò finito con te stasera, non avrai più alcun dubbio sulla tua bellezza.
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Due metri di forza bruta, Sergei non è una semplice guardia del corpo.Lui e Kostya insieme fanno sudare freddo anche i m...
16/07/2024

Due metri di forza bruta, Sergei non è una semplice guardia del corpo.
Lui e Kostya insieme fanno sudare freddo anche i malviventi più navigati e costituiscono l’entourage più fidato del boss di Houston.
Per conto del capo, Sergei rimetteva in riga tutti quelli che uscivano dal seminato.
Non ha mai provato piacere nel fare quel lavoro, ma del resto scegliere era un lusso che non poteva permettersi.
Ora ha un compito importantissimo, proteggere ciò che il boss ha di più caro al mondo: Vivian Valero.
È facile pensare che un uomo del genere, costretto a muoversi negli inferi malavitosi di Houston di giorno, e a sputare letteralmente sangue di sera in una gabbia per la gioia degli scommettitori, sia un individuo brutale, senza scrupoli, incapace di amare.
Invece il cuore del temibile gigante batte per Bianca Bradshaw, che di uomini che bazzicano la malavita non ne vuole assolutamente sapere.
Sergei è consapevole che conquistare quella donna non sarà affatto facile, ma lui non si arrende.
La sera combatte in gabbia nei circuiti illegali per ripagare un debito.
Tutto ha un prezzo e nessuno meglio di lui lo sa bene, per la sua famiglia lo ha pagato caro, ma per la donna che ama è pronto a pagarne uno ancora più alto.
Tenero, appassionato, brutale, travolgente. Per Bianca sarà difficile resistere a quel gigante russo così sexy.
Nonostante lei sia una donna forte, con un vita che si divide tra la boutique di abiti da sposa e la madre invalida, non le dispiacerebbe avere accanto un uomo forte a cui potersi appoggiare, ma come fare i conti con le pericolose frequentazioni di Sergei?
Le mani di quell’uomo che in passato hanno dispensato violenza e pugni letali nei combattimenti illegali in gabbia, su di lei sanno essere delicate, tenere e piene di amore.
Per loro due la strada è tutta in salita: il giogo che lega Sergei alla mafia è ben saldo e costringerà l’uomo a fare la scelta più difficile della sua vita: quella fra la donna che ama, e la fedeltà dovuta all’uomo che gli ha salvato la vita.
Ci sono principi azzurri che sconfiggono i draghi dentro una gabbia, a mani n**e e senza regole.
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Via Ugo Bassi, 24
Borgo Maggiore
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Martedì 08:00 - 21:00
Mercoledì 08:00 - 21:00
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