If The Kids are United / Radio Città Fujiko

If The Kids are United / Radio Città Fujiko If the kids are united, sulle frequenze 103.1 di Radio Città Fujiko
https://www.radiocittafujiko.it Perchè proprio la radio? Quasi fosse un mezzo senza tempo.
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“If the Kids are United – then we’ll never be divided”, gridava quasi 40 anni fa Jimmy Pursey con i suoi Sham 69. Quarant’anni sono un’eternità, ma in fondo la questione è stata e sarà sempre questa: l’unità di una scena. Se i kids e le loro sottoculture saranno unite, non verranno divise, mai. Ed è secondo questo tanto elementare quanto chiaro principio che abbiamo deciso di dare vita ad un progr

amma radiofonico, dal titolo IF THE KIDS ARE UNITED (strano eh?) . Perchè è un mezzo che ancora ha un suo pubblico, da anni la si dà per morta ma lei ancora resiste. Asseconda la nostra inguaribile nostalgia per i cosiddetti “vecchi tempi”, mantendendo la possibilità di una certa autonomia di espressione. E poi forse non siamo abbastanza belli per la tv. La trasmissione nasce originariamente nell'inverno del 2011, dopo anni di concerti punk rock e ska organizzati in quel di Bologna. Un inverno quello del 2011 vissuto nell'attesa spasmodica rappresentata dal ritorno sulle scene di una band che prima di tutte le altre a parlato al cuore di migliaia di kids e ha raccontato la vita e le storie della gente di strada, gli Sham 69. Dopo oltre un decennio (ultima volta al T.V.O.R. fest 1997) la band capitanata da Jimmy Pursey tornava a Bologna per uno storico concerto e noi eravamo così eccitati da volerlo urlare (e condividere) al mondo intero. Il nostro intento, fin dal principio, è stato quello di dare forma ad uno “spazio sonoro” che si occupasse certamente di musica, del frastuono più atroce, ma che fosse soprattutto un megafono per noi, che nella Scena ci siamo cresciuti e abbiamo appreso insegnamenti, e per i “kids”, quelli che la Scena la vivono, l’alimentano, l’accrescono col proprio sapere ed impegno e la rendono un laboratorio di sperimentazione continua e controcultura. Una cosa che abbiamo sempre cercato di fare, con IF THE KIDS ARE UNITED, è stata focalizzare le nostre attenzioni sul QUI ed ORA, “for now is today”. Certo, senza dimenticarci, soprattutto in termine di ascolti del passato e della sua importanza, riteniamo assolutamente fondamentale che un programma radiofonico che ha come intento principale il dare spazio alle diverse voci della controcultura bolognese (e non solo) debba assolutamente concentrarsi sul presente, sullo stato attuale di cose. Questo guardarsi attorno, nei luoghi che frequentiamo e nel presente in cui viviamo, con tutte le contraddizioni del caso, è un atteggiamento necessario, perché non si tratta di semplice documentazione della Scena, ma di costruzione di un senso, soprattutto per l’ascoltatore medio di una radio, che non di rado ignora totalmente le Realtà controculturali frequentanti i nostri spazi sonori. Sta a noi, insieme, provare a fare questo passaggio, da semplice megafono a luogo di esperienze condivise. Cosa significa nella pratica tutto ciò? Significa prima di tutto stare sempre all'erta e con le antenne pronte per captare, nei nostri paraggi ma non solo, concerti, mostre, libri, ricorrenze, tutto ciò che possa interessare noi kids e che possa dare nuovi stimoli rispetto ad un ambiente culturale sempre più standardizzato e deprimente. Quando è possibile, ci piace ospitare al telefono, ma ancora di più dal vivo le band che suoneranno a breve a Bologna e dintorni. Per sapere da questi gruppi come sono nati, le loro esperienze in giro per l'Italia e all’estero, cosa vuol dire oggi mandare avanti progetti musicali di un certo genere. Per sapere anche chi li ha ispirati, scegliendo insieme a loro la scaletta musicale e per, ci piace sperare sia così, contribuire a ispirare nuove band. Amiamo le sfide e pensiamo che circoscrivere anche in poche ore settimanali di diretta radiofonica, tracciando percorsi temporali e geografici le varie epoche della musica delle sottoculture giovanili, sia una scelta assolutamente necessaria e romantica, soprattutto alla luce delle tante sfaccettature che le scene musicali e controculturali metropolitane hanno assunto nel corso degli anni. Inoltre ci teniamo a ribadire e ai più a ricordare che la città di Bologna e tutta l'Emilia ha sempre partorito e allo stesso tempo alimentato un panorama musicale stradaiolo differente da quello del resto della pen*sola. Probabilmente in molte situazioni il magma sonoro e lo "stile che viene dal basso" è stato il medesimo, ma i neuroni emotivi emiliano-bolognesi si sono sempre evoluti in modo indipendente, più elegante, con una forte dose massiccia di ironia tipica regionale, e quando è successo che tutto s'è deflagrato come roccia, i frammenti hanno generato pietre miliari e fondamentali per il futuro del rock nazionale. Basti pensare al beat dei 60's (la simpatica diatriba Judas vs Jaguars) e al punk (Skiantos, Raf Punk ecc..) e al suo derivato di strada l'Oi!( Nabat), ma anche alla New Wave di Gaznevada, Tribal Noise, ecc..., stili spartiacque e imprescindibili per leggere e raccontare la storia del rock ma anche di un'intera città. Ma chi sono, alla fine, questi “kids” che attraversano il nostro programma radiofonico? Nel vocabolario punk la parola "kids" si riferisce ai "simpatizzanti di un gruppo e in senso più ampio a tutti quelli che aderivano al movimento." Partendo appunto da questa definizione possiamo sobriamente affermare che i kids siamo tu ed io, siete voi e noi mentre sfogliamo questa fanzine tra le mani: chi, nelle forme più disparate, si sbatte, alimenta la Scena, la mantiene in uno stato di ottima salute, nonostante tutto. Nei circa cinque anni di programmazione di IF THE KIDS ARE UNITED abbiamo ospitato non solo bands, ma anche scrittori, educatori, agitatori culturali ,crew che organizzano lungo tutto lo stivale concerti ed eventi più o meno piccoli. Insomma, abbiamo cercato di aprire il più possibile i nostri orizzonti, includendo anziché escludere, collaborando con diverse realtà tra loro eterogenee ma mai antitetiche; il tutto, mantenendo una certezza fissa: nonostante le differenze, noi siamo come voi, voi siete come noi. E’ questo, in fondo, il vero significato di “if the kids are united”.

Indirizzo

Via Zanardi 369
Bologna
40131

Orario di apertura

18:00 - 19:30

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