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Vignettisti per la Costituzione

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Vignettisti per la Costituzione

IL NOSTRO APPELLO
ai vignettisti per il NO:

Unitevi a noi!
(50)

Uno spettro si aggira per l’Europa: lo spettro di Costituzioni troppo democratiche. Da noi, le più strane forze sono coalizzate in una sacra caccia alle streghe contro questo spettro:
quelli che questo Senato non gli piace e lo vorrebbero delle Regioni, quelli che cosìalmenosicambia, quelli che sperano di risparmiare e quelli che invece all’idea d’immunità e ghiotti rimborsi-spese già se li pregus

tano, neodecisionisti e nostalgici di centralismo democratico, quelli che il privato proprio lo adorano e quelli che così nonmiromponopiùsutavetrivelle, gli innamorati della mano invisibile e quelli che su facili indulti e condoni ci contano, quelli che sognano e quelli che tremano nonsiamaiLuisenevada, quelli che stanno sereni e odiano riflettere, quelli che la televisione la preferiscono così; quelli che infine nel Leader che sceglie al posto loro sul serio ci sperano. Orsù, allora,
vignettistiperilNO,
noti, meno noti o in erba,
armatevi di mouse e pennarello, raccontate la nostra Costituzione e quanto è bella,
chiarite che prima di modificarne il testo è bene pensarci e, almeno per una volta, sforzarsi di attuarlo,
descrivete bene i diritti e come siano legati all’Ordinamento,
spiegate le ragioni del NO

Le loro armi certo son forti, ma noi, dalla nostra, abbiamo la Costituzione e,
uniti nella lotta, saremo capaci di travolgerli
in un oceano di risate. Vi invitiamo tutti a inviare le vostre vignette all’indirizzo [email protected]
E a cliccare tanti like su quelle pubblicate sulla pagina Facebook Vignettisti per il NO.

18/11/2024

I dati dell’affluenza ai seggi elettorali anche questa volta paiono confermare il senso di sfiducia e sconforto, piuttosto generalizzato, sull’effettiva incisività del voto, motivato in gran parte dallo scarsissimo livello dell’offerta e dalla progressiva limitazione del principio di rappresentanza. Sicché, quando si arriva alla scelta secca tra due leaders, parimenti distanti dalle istanze popolari, è la stessa democrazia che entra in crisi. Così Uno.Mino .mino

17/11/2024

E ci sembra utile ricordare che in Parlamento, su iniziativa di questo Governo vi sono disegni che mettono in gioco nientemeno che l’equilibrio dei poteri previsto dall’ordinamento Costituzionale, mentre già, per quanto da parte dell’autore si possa cercare di negare l’evidenza, la Consulta ha praticamente dichiarato inapplicabile una legge zeppa di norme contrarie a Costituzione. Così Diego Zurli. Diego Zurli

17/11/2024

Se dunque, mentre, uno dopo l’altro, stanno venendo a galla le promesse mancate e i flop di politiche insensate, Meloni oggi è in grado di rivendicare uno strapotere, grazie a una maggioranza popolare, ciò è imputabile non solo a chi ha votato per il suo Governo, ma anche a chi -pur consapevole dei guasti che avrebbe prodotto- se ne è rimasto a casa rinunciando al proprio diritto. Così Eugenio Saint Pierre. Eugenio Saint Pierre

17/11/2024

Ci corre dunque l’obbligo di ricordare a tutti che la nostra Costituzione, all’articolo 1, attribuisce la sovranità a popolo, che la esercita attraverso il diritto di voto: un diritto che peraltro ha anche a sua altra faccia una responsabilità che tutti ci coinvolge. Così Gippo Mercoli, in arte Pepito Strozzapreti Mercoli

17/11/2024

Negli USA, mentre ogni giorno si apprendono, l’uno dopo l’altro, i nomi sempre più imbarazzanti della prossima squadra di Governo e soprattutto di delinea l’intenzione evidente del duo di testa di sfasciare a proprio esclusivo vantaggio le strutture cardine dello Stato federale, persino tra gli stessi loro sostenitori si fa strada con discreto sconcerto l’idea d’aver messo il potere nelle mani di due mostri. Così Paolo Lombardi @

17/11/2024

L’analisi del voto americano mette in luce due fenomeni di opposta matrice che hanno contribuito al risultato finale: da un lato c’è stato il voto di protesta dei redditi più bassi che hanno visto diminuire il potere d’acquisto dei propri salari; dall’altro, vi è stata una forte diminuzione del numero di chi tradizionalmente votava a sinistra. Tutto fa pensare che sia gli uni che gli altri si troveranno nel novero di quelli che avranno più a soffrire per le politiche che saranno attuate dal nuovo Governo. Sommessamente, ci preme oggi, che in Italia si vota in due regioni, farlo presente a tutti coloro che ritengono inutile andare a votare. Così Agim Sulaj @.sulaj 🇺🇸

16/11/2024

L’altra valvola di sicurezza poi è la Corte Costituzionale che ha smontato pezzo pezzo, nei suoi punti più qualificanti, l’ignobile legge Calderoli sull’autonomia differenziata, restituendo inoltre al Parlamento l’onere di correggerla in modo da non intaccare i principi fondamentali della Repubblica una e indivisibile. Così Gianfranco Uber. Gianfranco Uber

16/11/2024

Meno male che la saggezza dei nostri Costituenti ci ha provveduto di solidi anticorpi: prime fra tutti, le prerogative del nostro Presidente della Repubblica, attualmente nella persona di Sergio Mattarella (che dio ce lo preservi in buona salute!), il quale non ha esitato, seppure nel modo più educato possibile, a suggerire al cosiddetto grande genio mondiale di occuparsi dei fatti propri. Così Fabio Fina

16/11/2024

Metodi ben collaudati che già hanno dato prova di danni evidenti. E ciò malgrado, anche qui da noi, trovano i loro fan: che piacciano a Salvini ha anche una sua logica, di cui nemmeno merita far cenno; ma anche Meloni appare molto tentata… Così Uno. Mino .mino

16/11/2024

L’intento della coppia è infatti perfettamente chiaro: quello di smantellare il sistema e sostituirlo con yes-men incompetenti e proni ai loro interessi. Del resto, i metodi di Musk per la ristrutturazione di staff d’impresa sono già ben noti. Così Paolo Sceichian

16/11/2024

Inutile nasconderselo: “Mala tempora currunt”, per lo meno a giudicare dalla nuova squadra di Governo messa insieme con alcuni scappati di casa dal prossimo Presidente degli Stati Uniti. Senza contare poi che già il duo di testa è di per sé abbastanza pericoloso. Così Eugenio Saint Pierre. Eugenio Saint Pierre

15/11/2024

Tuttavia, non è solo di riposizionarsi nel quadro costituzionale il problema che oggi si pone al nostro Governo, ma anche quello della via da seguire nel nuovo ordine internazionale in formazione. Così Emanuele Diliberto, in arte Nuele.

15/11/2024

Se dunque, nella sostanza, Meloni da un lato può dirsi sotto sotto soddisfatt* dalla bocciatura di una legge che non le piace e cui ha acconsentito solo come merce di scambio con la Lega in vista d’un suo appoggio al Premierato, dall’altro a venir colpita è anche la pratica abnorme, posta in atto in questi due anni dal suo Governo di spostare a favore di Palazzo Chigi l’equilibrio del potere a tutto scapito della centralità del Parlamento. Così Marilena Nardi.

15/11/2024

Evoca inoltre il principio di sussidiarietà, per cui le competenze trasferite debbono comunque rientrare in un quadro unitario, che non può essere comunque tracciato in singole trattative Regione-Governo autonomia sì, ma deve far riferimento a leggi discusse dal Parlamento. Così Gippo Mercoli, in arte Pepito Strozzapreti.

15/11/2024

Soprattutto la Corte fa riferimento all’Unità nazionale e al principio d’eguaglianza dei diritti per tutti. Così Manuel De Rossi.

15/11/2024

La Corte Costituzionale ieri ha scardinato diverse modalità individuate dalla legge per attuare l’autonomia differenziata. Nella sostanza, pur non dichiarandone in sé illegittimo il principio, ne rende del tutto inapplicabili le regole previste dalla legge Calderoli. Così Gianfranco Uber.

14/11/2024

A guardarci tutto intorno, non sono certo bei tempi quelli che corrono ad alimentare le nostre incertezze, con il nuovo corso della politica americana, proprio mentre le due guerre ai nostri confini incrudeliscono, i governi dei due maggiori paesi europei sono in crisi e anche il voto sulla Commissione europea s’è dovuto rinviare per via della discussa nomina di Fitto ad una delle vicepresidenze. Così Fadi Abou Hassan, Fadi ToOn

14/11/2024

In mancanza di una risposta ufficiale da parte del nostro Governo, pur senza citare il tweet di Musk, è intervenuto con il suo consueto equilibrio il Presidente Mattarella. Così Paolo Sceichian. @

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