Cultura della comunicazione dal 1984. http://www.faustolupettieditore.it
(13)
Fausto Lupetti Editore è un progetto nato per dare risposte alle grandi trasformazioni di pensiero e di cultura nella comunicazione. Il nuovo poggia solidamente su una esperienza editoriale che iniziò nel 1984 e che per prima in Italia ha affrontato i temi della comunicazione come cultura e non solo come espressione professionale.
25/08/2024
Ringrazio Arianna De Micheli e la Gazzetta di Modena per aver deciso di tracciare il mio profilo di autore nella rubrica 'I modenesi'!
23/08/2024
Di prossima pubblicazione:
Giovanna Zaganelli
LEGGERE E SCRIVERE
Mappa semantica. Per uno sguardo critico.
Questo libro intende proporre un ampio panorama dei processi e delle modalità di lettura e di scrittura. Il leggere implica la scrittura, a volte anche lo scrivere,come ad esempio ricorda Alberto Manguel mitico autore di "Una storia della lettura" «… il lettore spesso sente la necessità di prendere in mano la matita e di annotare i suoi pensieri a margine del testo. Questo commento, questa glossa, quest’ombra che talvolta accompagna i nostri libri preferiti si estende e trasporta il testo in un altro tempo e in un’altra esperienza; conferisce realtà all’illusione che il libro ci parli e ci imponga (a noi lettori) di esistere». E lo scrivere implica inequivocabilmente il leggere. Il quadro dei saggi che il lavoro delinea è assai ricco e diversificato, e contenuto, per facilitare il percorsoal lettore, in quattro sezioni: La lettura tra critica escienze cognitive; Prospettive sociologiche e antropologiche sulla lettura; Interpretare il visivo: codici,immagini e albi illustrati; La scrittura, i supporti e le forme.
EAN 9788868743925
Euro 20,00
Formato 13,5x21 cm
Giovanna Zaganelli è professore ordinario di Semiotica del testo all’Università per Stranieridi Perugia e ha insegnato all’Universitàdegli Studi Roma Tre. È membrodel Comitato Scientifico della rivista«Semiotica», «Comparatismi», «Polifemo», dirige «Gentes. Rivista diScienze Umane e Sociali».Si occupa di critica letteraria, di teoriedella narrazione, dei rapporti tralinguaggi visivi e verbali nella testualità letteraria e artistica, di storia dellaletteratura.
19/08/2024
Chicca d'autore.
"Dizionario illustrato della pubblicità e comunicazione"(2001)Ovviamente introvabile e chi ne ha copia se lo tenga ben stretto.
La voce Copywriter del Dizionario è magistralmente scritta da Pasquale Barbella quindi per non perdererne memoria la riproponiamo.
Copywriter è nome composto formato da due elementi: sostantivo copy nell’accezione di ”testo scritto di un messaggio pubblicitario” e writer (autore scrittore), sostantivo del verbo (scrivere). Si noti che, in riferimento all’attività in questione, viene usato il gerundio copywriting che significa quindi ”lo scrivere testi pubblicitari “. (Ndr)
Copywriter ”Convulso cacciatore di metafore. Scrittore biodegradabile e quindi riciclabile, pronto a passare dall’esaltazione del doppio brodo a quella dell’assorbente igienico. Attento analista del costume, incline tuttavia a confondere il cinema con la vita e la vita con il cinema. Consumista inquieto di prodotti e di miti. L’unico deviante accettato dal sistema (che altro sarebbe la creatività, se non trasgressione?). Ex figura sospetta, poco amato dalle persone perbene a cavallo degli anni sessanta e settanta. Vezzeggiata dai magazines nel decennio successivo. Protagonista di tutte le microinchieste possibili, da quelle sul trend antiadulterio di ‘Attrazione fatale’ a ‘Cosa ne pensi delle rockstar androgine’. Ha letto Comma 22 nel ’68 e tutti i minimalisti vent’anni dopo. Ama Chandler svisceratamente. Proust è troppo lungo. Fiero avversario e vittima, di test e ricerche motivazionali. Sempre in bilico tra passione e ragione. Estimatore di premi assegnati con serietà. Contestatore di premi vinti da altri. Habitué del festival di Cannes dove puntualmente lamenta che la pubblicità italiana fa schifo, senza precisare se nel mazzo mette anche la sua.” (Pasquale Barbella)
14/08/2024
L’editore.
Erich Linder, tra i più autorevoli agenti letterari europei, operò a Milano (di cui si ricorda nel 2024 il centenario) con una metafora dice che ogni libro pubblicato per un editore è come aver piantato un albero, poi con il tempo, guardando dall’alto, si accorge di aver dato forma a una foresta.
04/08/2024
"Prospettive pratelliane"
Borgo del Pratello 4 di agosto Bolgna.
28/07/2024
24/07/2024
...ho vissuto in mezzo a boschi e palazzi incantati, riuscirò a rimettere i piedi per terra?
20/07/2024
"Poeti sul muro."a cura di Massimo Arduni.
(Siamo al lavoro per ottobre).
" I poeti, gli scrittori, finiscono sul muro. E provocatoriamente sembrerebbe un’esecuzione! La verità è un omaggio”.
“Poeti sul muro” raccoglie e testimonia il progetto open dell’artista e docente Massimo Arduini proposto presso Blocco 13 a Roma. Si tratta di un’installazione interna allo spazio composta da cinquantadue disegni .Ritratti di poeti elaborazioni grafiche stampate ed allestite che vanno da Montale a Pound, dalla Bentivoglio alla Bachman, dalla Szymborska a Pignotti nel libro sono cinquantasei le elaborazioni grafiche dei poeti stampate ed allestite. La scelta dei poeti è puramente legata ad aspetti affettivi, di consuetudine o didattici che nel corso del tempo l’artista ha frequentato, letto e che ne sono andati a comporre la rete “formativa”. Il titolo poi fa riferimento a diversi momenti storici, di cronaca, ad autori e luoghi, con un evidente richiamo alle pratiche visuali che dal futurismo, passando per le neo-avanguardie degli anni ’60 e sino ai giorni nostri, hanno connotato le ricerche per dare autonomia “visiva” al linguaggio e/o a scardinare i cliché letterari, testuali e poetici. In particolare riprende i “Poemi murali” di Carlo Belloli (1947) e le manifestazioni di Fiumalbo di Adriano Spatola con “Parole sui muri” (1967/68), sino alla recentissima manifestazione di Castel Fiorentino: poesie affisse come manifesti nelle strade della città.
C. A. Bucci / M. Arduini
l'Autore Massimo Arduini vive e lavora a Roma dove è nato nel 1964 ed è docente presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Dopo alcuni viaggi studio in Francia e Germania e aver conseguito la quadriennale in Pittura si orienta sulla Grafica artistica e in seguito negli ambiti della Grafica editoriale e del Graphic Design. Collabora infatti con il magazine InSight dalla sua fondazione, per il quale ha scritto diversi articoli. Ha pubblicato nel 2023 per i tipi di Fausto Lupetti Editore l’enciclopedico volume Camera Book_2. Da cui l’omonima mostra recente. La sua attività si connota in alcuni casi di un carattere “performativo”. Ha partecipato a diverse esposizioni, personali e collettive, in Italia e all’estero. Per tali attività e pubblicazioni si rimanda ad una biografia completa.www.massimoarduini.it
16/07/2024
Modi di leggere.
03/07/2024
Il senso è sempre infelice. L’analisi è per definizione infelice perché è nata dalla disillusione critica. Mentre la lingua è felice, anche quando descrive un mondo senza illusioni e senza speranza. Questa stessa definizione varrebbe per un pensiero radicale: una forma felice e una intelligenza senza speranza.
I critici, infelici per natura, scelgono sempre le idee come terreno di battaglia. Non si accorgono che se il discorso ha sempre tendenza a produrre senso, la lingua e la scrittura producono sempre illusione – sono la risoluzione dell’infelicità del senso attraverso la felicità della lingua. Questo è proprio il solo atto politico o trans-politico che possa compiere chi scrive.
Jean Baudrillard
02/07/2024
15 anni di comunicazione nel sociale.
l'Agenzia "Idea Comunicazione" ha festeggiato i suoi 15 anni e fin dagli inizi è nata una collaborazione che ci ha fatto pubblicare i libri di Nino Santomartino in particolare il classico “Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit” e bellissime copertine per la collana FQTS (Formazione Quadri Terzo Settore). Mi piace in particolare la copertina di “Lo sviluppo sociale delle comunità” un libro esaurito e che a settembre andrà in ristampa, merito degli Autori certo, di FQTS, ma anche della copertina e il design dell’intera Collana .
Direi che c’è una differenza nel fare pubblicità. C’è la pubblicità che si occupa prevalentemente delle cose, dei beni, delle merci; e la pubblicità del sociale che si occupa delle Persone, non ne faccio una differenza etica, ma è evidente che quando si riesce a comunicare, cioè a trovare e stabilire la relazione, la pubblicità sociale può creare il cambiamento e riuscirci è una grande soddisfazione.
Ti tante soddisfazioni vi facciamo i nostri
auguri.
29/06/2024
https://tinyurl.com/4n9eeddc
Ritrovamenti in rete
Radio della Svizzera italiana
In Altre parole
Podcast
Intervista a Stefano Rolando sul libro “Etica e comunicazione” edito da Lupetti nel 2013 con testi del card. Martini e di Stefano Rolando che nel 1992 introdussero un convegno nazionale promosso a Milano, presso Assolombarda, su questo tema nella fase preliminare di quella che poi sarà chiamata “Tangentopoli”
25.4.2013 (9 min)
In altre paroleStefano Rolando (4./5)25.4.20139 minDisponibile suDisponibile suchiudiCopia linkRSSScaricaScopri la serieIn altre parole
28/06/2024
Nel cuore del centro storico di Bologna,
in Via del Pratello (angolo via Pietralata) la libreria e edicola Lino’s proporrà anche tutti i libri del catalogo Fausto Lupetti Editore - Cultura della comunicazione, dove si possono ordinare e ricevere in giornata.
www.faustolupettieditore.it
26/06/2024
Fresco di stampa.
? RAGIONE !
!λόγος?
Domenico Pasquariello Dègo
www.faustolupettieditore.it
ISBN 9788868743475
"La ragione mi si è posta come l’interrogazione di se
stessa. Tanto più che mi veniva il compiacimento del mio dottorato con François Châtelet, insigne professore, l’unico della tradizione socratica, attento al risveglio del mitico “1968”.
La ragione è la grande invenzione platoniana, che ha praticamente trasformato, distruggendolo, il mondo dei viventi.
È questa l’invenzione della ragione dovuta a Platone, come esercizio d’imposizione e di organizzazione. In ciò è la filosofia, secondo il dialogo, forma conversativa della convinzione; arte, pure orientatrice, come dialettica, cioè, argomentazione di semplicità creativa contraria all’enfasi retorica. In tutto ciò funziona una polis che è uno stare insieme illusorio e perverso, e che, contrariamente all’enfasi delle descrizioni verbali, si risolve nel potere della demo, clan dominante, secondo i propri interessi; in ciò ponendo la schiavitù e la condanna a morte. La ragione qui, è quella che è; essa, cioè, è l’invenzione dell’inganno come calcolo verbale che mentre sembra risultare dall’uso operativo, è praticamente costitutivo di Sistema, quello della quantità in sé.
In ciò l’abilità di Platone è sovrana. L’esercizio libero della parola che s’inizia semplice, serena, che continua fervida, eloquente e che, ecco che, improvvisamente, irrompe severa e condannatrice, e che mentre occupa il tempo del pentimento, dimentica lo spazio degli interessi che intanto si riempiono di beni."
18/06/2024
Il rischio di un creativo che invecchia qual è?
Si può pensare sia di non vivere immerso nelle nuove tecnologie digitali, ma forse ciò è secondario.
”Quando prendo un brief mi succede di leggerlo e custodirlo e poi, come se fosse una cosa concreta, di gettarlo in un lago che è fatto di cultura, ricordi, campagne fatte: quella volta che ero a Venezia, una canzone che mi è rimasta in testa, due versi di Eliot, c’è tutto quello che è in qualche modo un sedimento sentimentale di memorie. E da questo impatto scaturiscono degli schizzi, delle immagini, che saltano fuori e se riesci a prenderle, a raccontarle, alla fine metti insieme qualcosa. Il rischio di un creativo che invecchia qual è? Che non rinnova più l’acqua del lago: sei rimasto a Bob Dylan, De Andrè, al film che hai visto a Nashville, però intanto c’è Tarantino."
(Emanuele Pirella da un' intervista di Salvo Scibilia pubblicata in "Comunicazionepuntodoc" N°2 Gennaio 2010.)
17/06/2024
Prodotto, marca, politico.
Il prodotto fa: lava più bianco; esiste senza inquinare; è la razionalità dei consumi.
La marca è: essa tocca il simbolico sviluppando il valore concreto che si è assegnato.La marca è il sigillo del valore immaginario aggiunto d’un prodotto.
Il politico diventa una marca, quando a forza di spinte mediatiche, appare per quello che è, non per ciò che fa. Questa corsa all’identificazione è la prima fonte del potere.
12/06/2024
Mi fa molto piacere che la casa editrice Manni abbia voluto ricordare in occasione di suoi 40 anni nella fotografia il nostro sodalizio culturale e politico, la sentita amicizia con Piero Manni e Anna Grazia d’Oria che hanno dato vita a una delle più importanti realtà editoriali italiane.
08/06/2024
Eurafrica Libro versioni in italiano e inglese.
https://tinyurl.com/bde5jryf
07/06/2024
Autorevole invito alla lettura.
Van Gogh "Novels and a rose"(1887).
C.M Private Colletion.
31/05/2024
Napoleone e l'informazione, Corsi e ricorsi della storia.
Ne parla Raffaele Nigro " La Gazzetta del Mezzogiorno" a proposito del bel libro di Rocco Tancredi.
Ma quando è iniziato questo gioco furbo e
violento del potere sulla qualità dell’infor mazione?
Molti anni fa.
Secondo Rocco Tancredi, già lettore di
italiano a Grenoble e giornalista tarantino,
fu Napoleone a utilizzare il giornalismo e la
diffusione delle notizie a suo modo, asservendoli
al proprio potere. Per dimostrarlo
lo racconta in un libro: Napoleone giornalista
lungimirante ma interessato, edito
da Lupetti. Ma va fatto chiarezza. Napoleone
non fu mai né cronista né opinionista,
tuttavia comprese prima di molti altri
quanto il giornalismo potesse fungere da
cassa di risonanza al punto che diceva ”
Temo tre giornali più di centomila baionette
e anche “Se lascio le briglia alla
stampa, resterò al potere solo tre mesi”.
26/05/2024
[Libridine: s. f. (scherz. iron.) Desiderio smodato e compulsivo per la lettura e il possesso di libri.]
è iniziata ieri, venerdì 24 maggio, presso lo Studio Campo Boario, viale del Campo Boario 4/a, la rassegna LIBRIDINE 2024, curata da Domenico Adriano, Alberto D'Amico, Marco Giovenale.
la rassegna proseguirà fino al 16 giugno.
Nell'ambito della rassegna - giovedì 6 giugno alle ore 18.30, Igor Patruno presenterà il romanzo "I giorni sono sempre più brevi".
26/05/2024
[Libridine: s. f. (scherz. iron.) Desiderio smodato e compulsivo per la lettura e il possesso di libri.]
è iniziata ieri, venerdì 24 maggio, presso lo Studio Campo Boario, viale del Campo Boario 4/a, la rassegna LIBRIDINE 2024, curata da Domenico Adriano, Alberto D'Amico, Marco Giovenale.
la rassegna proseguirà fino al 16 giugno.
Nell'ambito della rassegna - giovedì 6 giugno alle ore 18.30, Igor Patruno presenterà il romanzo "I giorni sono sempre più brevi".
https://tinyurl.com/57vh5j3e
26/05/2024
[Libridine: s. f. (scherz. iron.) Desiderio smodato e compulsivo per la lettura e il possesso di libri.]
è iniziata ieri, venerdì 24 maggio, presso lo Studio Campo Boario, viale del Campo Boario 4/a, la rassegna LIBRIDINE 2024, curata da Domenico Adriano, Alberto D'Amico, Marco Giovenale.
la rassegna proseguirà fino al 16 giugno.
Nell'ambito della rassegna - giovedì 6 giugno alle ore 18.30, Igor Patruno presejterà "I giorni sono sempre più brevi"
Indirizzo
Via Del Pratello 31
Bologna
40122
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Anteprima di “Typeart” è il titolo del nuovo libro che sarà disponibile alla fine del mese di marzo, racconta la ricerca artistica di Lorenzo Marini autore del “Manifesto per la Liberazione delle Lettere”. Si possono leggere i contributi critici di Luca Beatrice, Sabino Maria Frassà, Gianluca Ranzi, Peter Frank e Giacinto Di Pietrantonio. Il libro illustra le tappe fondamentali del percorso di Marini, dai visual bianchi degli anni 90 agli NFT di ultima produzione. Tutte le lettere dell'alfabeto sono state reinterpretate nei più disparati stili visivi, cosi da poter creare un vero e proprio esercito di icone contemporanee. Gli “Alphatype” spaziano dal neo-futurismo al cartoon, dalla grafica all’illustrazione. Nel volume sono raccolte inoltre le istallazioni presentate a Venezia, New York, Dubai, Milano, Los Angeles fino ad arrivare a Siena dove la mostra di contemporary art “Di Segni e Di Sogni” è stata premiata come la più vistata dell’anno 2021
Giorgino in versione -non solo presentatore- cita Wittgenstein e sé stesso, https://lnkd.in/eqkkcDB
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Si... esatto... siamo noi gli originali, Fausto Lupetti Editore è un progetto nato per dare risposte alle grandi trasformazioni di pensiero e di cultura nella comunicazione.
Il futuro poggia solidamente su una esperienza editoriale che iniziò nel 1984 quando la Fausto Lupetti Editore per prima in Italia ha affrontato i temi della comunicazione come cultura e non solo come espressione professionale. Oggi siamo a Bologna e Milano e Mantova coinvolti nel nuovo inevitabile approdo dell’editoria nell'era digitale.
La casa editrice compie 36 anni da quando iniziò la sua avventura. Se pensiamo alla risposta più chiara che si possa dare alla domanda complicata: “chi è un editore?” Rispondiamo “un editore è i libri che ha pubblicato” loro dicono tutto di lui. Non servono altre spiegazioni.
Roberto Calasso aggiunge ne “L’impronta dell’editore” che ogni editore costruisce, titolo dopo titolo, un unico libro della sua vita senza aver mai scritto.
Erich Lindner, il più grande agente letterario europeo, con una metafora dice che ogni libro pubblicato per un editore è come se piantasse un albero, poi con il tempo, guardando dall’alto, si accorge di aver dato forma ad una foresta.
Abbiamo pubblicato più di 1000 titoli e realizzato per voi la “foresta” mentre continuiamo a parlare la lingua originaria dell’indipendenza, della scoperta e della curiosità intellettuale, della qualità del libro.
L’inizio è con i piedi: dopo aver giocato a calcio nelle file dei giovani del Venezia, sono apprendista scenografo al Piccolo Teatro, sono gli anni in cui va in scena Bertold Brecht . Il '68 mi coinvolge: scrivo sulla Rivista "Città Futura" e ne fondo un’altra sostenuta da Giangiacomo Feltrinelli. Mio il saggio nella rivista “Che fare” sulla polemica fra Vittorini e Togliatti sul rapporto politica-cultura nel Politecnico e sulla "Svolta di Salerno" in collaborazione con lo storico Nino Recupero docente di Storia moderna prima a Catania e Milano. Successivamente sono all'Ansa, divento giornalista pubblicista, collaboro con Biagio Longo e Bruna Miorelli agli esordi di Radio Popolare e poi direttore delle riviste "Pubblicità Domani" e "Strategia" le più importanti nell’area professionale della pubblicità italiana. Fondo la Rivista “Comunicare”; divento Tecnico Pubblicitario Professionista. Non abbandono gli studi, scrivo sulle Riviste "Alfabeta" e "La Gola" edite da Gianni Sassi e tra le più importanti nel panorama culturale italiano. Sono chiamato a conferenze sui temi della comunicazione: alla Casa della Cultura di Milano e nelle Università. Antonio Porta uno dei maggiori poeti italiani, direttore editoriale della Mondadori e della Bompiani mi insegna la professione dell'editore.
Il “battesimo editoriale” avviene nel 1984 l’idea della casa editrice Fausto Lupetti è nata a Venezia quando incontrai e conobbi Jacques Séguéla in occasione di una festa della sua agenzia la Roux Séguéla Cayzac Goudard (RSCG). Dissi a Sèguèla che volevo pubblicare il suo libro in Italia, lui mi fece avere i diritti e le librerie Feltrinelli hanno messo “Hollywood lava più bianco” sul banco della cassa.
Nessun editore in Italia pubblicava libri nell’area culturale e professionale della comunicazione mentre in Francia un pubblicitario come Séguéla, autore della campagna "La force tranquille” che portò all’Eliseo Mitterrand, aveva appena pubblicato con successo “Hollywood lava più bianco” con Flammarion.
Perché in altri paesi si pubblicavano dei libri e da noi solo riviste di settore? La mia risposta fu che la comunicazione in Italia era erroneamente considerata una forma di sottocultura perché forte era il travisamento sulla società dominata dalla mercificazione e serialità voluta dall’industria culturale. Mi convinse il concetto, dimostratosi vero, che paragonava il ruolo e la centralità della comunicazione a quello dell’ industria pesante nell’economia e nella società nel XIX secolo. Ero inoltre convinto che la comunicazione fosse un grande strumento di socialità, di generalizzazione delle esperienze. Decisi di esordire con Séguéla ma anche con Han Magnus Enzensberger “ Per non morire di televisione” e poi Mattelart “Storia delle teorie della comunicazione” ma anche “Il Futurismo e la pubblicità “ di Claudia Salaris curato da Antonio Porta un libro che al di là del suo valore intrinseco gettava per la prima volta lo sguardo sull’importanza che hanno avuto nell’ arte italiana “i pittori delle merci” da Depero fino al genio creativo di Armando Testa.
Come casa editrice siamo arrivati all’appuntamento con la fase in cui il vecchio marketing si è dissolto nella comunicazione. Gli anni ‘80 sono stati gli anni “del sogno delle merci” la Fausto Lupetti Editore ha interpretato questa fase ed è diventato un brand con una identità forte. Ho sempre lavorato nella convinzione che la passione, le idee, le intuizioni dell’editore dovessero trasformarsi in reputazione, in un patto con le persone per dare più garanzie ai lettori e anche agli autori perché le loro idee possano diffondersi. Per questo ho sempre considerato che il cinquanta per cento del mestiere dell’editore fosse occuparsi della distribuzione e debbo dire che l’approdo iniziale con Messaggerie fin dai tempi del grande Luciano Mauri in fondo ci ha aiutato.
Per il futuro penso che il design in tutte le sue molteplici declinazioni possa svolgere lo stesso ruolo che ha avuto la pubblicità negli anni ’80. La mia idea è lavorare su questo. Il design avvolge le merci, i prodotti, le cose nuove, con un pensiero necessariamente globale, culturale e al tempo stesso fisico, materiale, comunicativo e il suo linguaggio è universale.
Penso che il cambiamento portato dall’era digitale sia epocale, oggi ogni trasformazione sociale è impossibile senza una conoscenza del modo in cui si utilizzano e funzionano i media digitali. Il digitale è un ambiente che ha conseguenze personali, politiche, economiche, estetiche, etiche e sociali, vuol dire che le cose possibili da fare non sono nell’esperienza del passato, quindi i giovani che vogliono occuparsi di editoria debbono reinventarsi una nuova editoria dove l’innovazione è rielaborazione di contenuti e valori. A mio parere il clima in cui faranno nuova editoria è questo: la sintesi tra i sogni più utopici, libertari, egualitari e ultrademocratici della rete e l’economia, come si volesse conciliare la più grande libertà con i sistemi cinici dei mercati. Si tratta di un paradigma che merita di essere osservato da vicino per le sue ricadute sul futuro dell‘editoria.
Ho seguito la direzione editoriale di titoli e di autori come: Jean Baudrillard, H.M. Enzensberger, Eleonora Fiorani, Alberto Abruzzese, Antonio Porta, Vanni Codeluppi, Laura Minestroni, Ugo Volli, Andrea Semprini, Roberto Grandi, Omar Calabrese, Oreste del Buono, Claudia Salaris, Armand Mattelart, Enzo Lo Giudice, Arnaldo Pomodoro, Renato Barilli.
Nel campo della pubblicità: David Ogilvy, Bill Bernbach, Rosser Reeves, Barry Day, Jerry della Femina, Emanuele Pirella, Fritz Tschirren, Pasquale Barella, Lorenzo Marini, Armando Testa, Maurizo Fusi, Silvio Dolci, Salvo Scibilia, Ambrogio Borsani, Attilio Consonni, Gianni Cottardo e ora con molti nuovi protagonisti italiani.
Nel campo del design: Gillo Dorfles, Andrea Rauch, Marcello Minale, Antonio Romano, Fulvio Caldarelli, Pier Paolo Pitacco, Elio Carmi, Gaetano Grizzanti, Carlo Branzaglia, Pino Grimaldi, e molti altri autori fra i maggiori specialisti della comunicazione italiana e internazionale.
Nel campo della narrativa: Raffele Mangano, Lorenzo Marini, Diego Cugia di Sant’Orsola, Pasquale Barbella, Alessandra Appiano, Marco Vajani, Roberto Marchesini, Fausto Pasotti, Andrea Ballarini, Gilberto Filippetti, Lele Panzeri, Roberto Spingardi, Laura Minestroni, Claudio Merini e in collaborazione con l’Editore e amico Piero Manni una una collana con testi di: Franco Fortini, Paolo Volponi, Tommaso Ottonieri , Italo Svevo, Romano Bilenchi , Silvio Guarneri.
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