Mosaico di Pace

Mosaico di Pace Rivista mensile promossa da Pax Christi e fondata da don Tonino Bello. Direttore: ALEX ZANOTELLI
Red

Mosaico dei giorniIl calendario della vergogna9 dicembre 2024 - di Tonio Dell'OlioRiprendo l’incipit dell’articolo di Ir...
09/12/2024

Mosaico dei giorni
Il calendario della vergogna
9 dicembre 2024 - di Tonio Dell'Olio
Riprendo l’incipit dell’articolo di Irene Famà pubblicato su La Stampa di sabato 7 dicembre scorso.
Il carcere dovrebbe essere luogo di riscatto. E gli agenti i custodi di quel luogo così complesso dove quest'anno 86 detenuti si sono tolti la vita. Eppure il calendario 2025 della polizia penitenziaria è un susseguirsi di foto che fanno sfoggio di forza e muscoli. Dodici scatti con manganelli in pugno, pistole spianate e scudi antisommossa, tecniche per immobilizzare una persona a terra e azioni di contenimento, agenti al poligono e con il volto coperto o giubbotti antiproiettile. «Raccontano la formazione attraverso le varie sfaccettature: lo studio, l'addestramento, l'aggiornamento e l'allenamento», è stato detto durante la presentazione. «È violento e machista», tuonano dal Partito Democratico. «Chiediamo al governo il ritiro immediato». I messaggi che trasmette, sottolineano, «rappresentano le carceri come esclusivo teatro di conflitto e violenza». Così «si rischia di legittimare approcci repressivi, in netto contrasto con il ruolo che il sistema penitenziario dovrebbe svolgere: favorire il reinserimento sociale delle persone detenute e garantire il rispetto della loro dignità». Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro va all'attacco: difende il calendario, parla di «cieco furore ideologico», di «pregiudizio per le divise».

Contestato il nuovo calendario della polizia penitenziaria

Mosaico dei giorniUna persona pulita5 dicembre 2024 - Tonio Dell'OlioGino Cecchettin è una persona pulita. Una testimoni...
05/12/2024

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Una persona pulita
5 dicembre 2024 - Tonio Dell'Olio

Gino Cecchettin è una persona pulita. Una testimonianza vivente di cosa intendiamo quando diciamo "amore" oppure "nonviolenza". Il padre di Giulia ha dichiarato più volte che riesce a superare il sentimento negativo dell'odio concentrandosi sul bello e sul positivo. In questo modo non contribuisce ad accrescere il male ma piuttosto a reciderne il circuito maledetto che aggiunge odio a odio e violenza (nelle diverse maniere possibili) a violenza (nelle diverse maniere possibili). Persino dopo la pronuncia della sentenza e dopo aver ascoltato anche i dettagli peggiori delle modalità dell'omicidio che gli ha sottratto per sempre un pezzo di cuore, è riuscito a restare incredibilmente pulito. Non trovo un'altra definizione che questa. Nell'unica dichiarazione che ha rilasciato alla stampa ha detto: "Se siamo qui è perché abbiamo perso tutti, c'è ancora tanto da fare". Chi riesce a dargli torto? Poi ha aggiunto: "Giustizia è stata fatta ma non cambia nulla nel mio stato d'animo".

Gino Cecchettin è una persona pulita. Una testimonianza vivente di cosa intendiamo quando diciamo "amore" oppure "nonviolenza".

Mosaico dei giorniTalvolta l'eroe è straniero4 dicembre 2024 - Tonio Dell'OlioNessuno dei giornali che pubblica la notiz...
04/12/2024

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Talvolta l'eroe è straniero
4 dicembre 2024 - Tonio Dell'Olio

Nessuno dei giornali che pubblica la notizia titola: "Un bosniaco salva una donna da femminicidio sicuro". Nei fatti di cronaca che vedono qualche straniero come protagonista negativo, invece la nazionalità di provenienza è subito messa in evidenza. Per quanto accaduto ieri a Guastalla (Reggio Emilia) i titoli parlano genericamente di "un giovane". Eppure Alen Halilovic, 21 anni, che pure è nato e cresciuto in Italia, è bosniaco. Mentre effettuava le consegne col suo furgone si è accorto di un'auto con le porte spalancate, di una donna riversa per terra in una pozza di sangue e di un uomo che infieriva su di lei agitando un coltello. Alen non ha esitato ed è intervenuto riuscendo a mettere in fuga quello che è poi risultato essere l'ex compagno della donna, e a soccorrere la vittima. L'uomo è stato poi fermato nel corso della sua fuga e arrestato, mentre la donna si è salvata nel locale ospedale. Alen Halilovic non si è voltato dall'altra parte e non solo smentisce le statistiche per cui ai primi posti nella classifica tra gli autori di femminicidi ci sono persone non di origine italiane, ma conferma che l'integrazione riuscita e favorita da uno Stato umano, genera cittadini consapevoli. Una lezione per tutti.

Nessuno dei giornali che pubblica la notizia titola: "Un bosniaco salva una donna da femminicidio sicuro".

Intervista su OSSERVATORE ROMANO: Sacco e Vignarca: Sipri, armi e diritti umani."È in atto un tentativo finanziario, eco...
03/12/2024

Intervista su OSSERVATORE ROMANO: Sacco e Vignarca:
Sipri, armi e diritti umani.
"È in atto un tentativo finanziario, economico, politico e anche culturale di rendere la guerra più accettabile.."

La voce delle associazioni che non si arrendono alle logiche belliciste

Mosaico dei giorniLa forza mite di Iole3 dicembre 2024 - Tonio Dell'OlioTutta la scrittura del mondo non basterà oggi pe...
03/12/2024

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La forza mite di Iole
3 dicembre 2024 - Tonio Dell'Olio

Tutta la scrittura del mondo non basterà oggi per dire della vita di Iole Mancini. Partigiana per una vita, appunto. E non solo per gli anni della resistenza al nazifascismo. Perché la scelta di stare dalla parte della libertà, ovvero di essere partigiani, non può essere trattenuta in un tempo. È tutta una vita. Per questo quella donna torturata in via Tasso ha scelto di frequentare le scuole e travasare nell'animo dei giovani le ragioni e gli ideali che animarono quegli altri giovani controvento. La forza mite delle sue parole dava sì musica alle idee ma i giovani ascoltavano di più la vita di chi aveva scelto da che parte stare. Ora che non c'è più la voce, sappiamo che rimane il meglio. La memoria e la certezza che si può essere e si può fare. Come Iole.

Tutta la scrittura del mondo non basterà oggi per dire della vita di Iole Mancini. Partigiana per una vita, appunto.

Mosaico dei giorniLa rivolta sociale2 dicembre 2024 - Tonio Dell'OlioLa rivolta sociale è uno strumento povero nelle man...
02/12/2024

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La rivolta sociale
2 dicembre 2024 - Tonio Dell'Olio

La rivolta sociale è uno strumento povero nelle mani dei poveri. Nemmeno i regimi totalitari più ottusi, chiusi e violenti sono mai riusciti a scongiurare il moto della rivolta che, prima che nelle strade, nasce nelle coscienze. E nasce anche dalle pentole vuote o dai diritti fondamentali negati e repressi. La rivolta sociale è umana. Non è un’esagerazione. Quelle indotte o eteroprodotte hanno sempre il respiro corto e mentono di fronte alla storia. E persino quelle che non riescono ad avere esito e alla fine sembrano contare soltanto i martiri, sono destinate ad adagiarsi sotto la brace per risvegliarsi al momento opportuno. Per questa ragione, qualsiasi regime, anche solo per garantirsi, dovrebbe essere in grado di ascoltare il crepitio dell’acqua sociale prima del bollore. Negarlo, condannarlo o reprimerlo è la risposta peggiore di fronte alla storia. Dopo aver ascoltato dovrebbe essere in grado di varare riforme e misure per rispondere alla giusta rivendicazione di vita degna. Ma se lo facesse non sarebbe più un regime.

La rivolta sociale è uno strumento povero nelle mani dei poveri. Nemmeno i regimi totalitari più ottusi, chiusi e violenti sono mai riusciti a scongiurare il moto della rivolta che, prima che nelle strade, nasce nelle coscienze.

Mosaico dei giorniFrancesca e il suo coraggio28 novembre 2024 - Tonio Dell'OlioDopo la denuncia pubblica di Francesca Gh...
28/11/2024

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Francesca e il suo coraggio
28 novembre 2024 - Tonio Dell'Olio

Dopo la denuncia pubblica di Francesca Ghio, consigliera comunale a Genova, penso davvero che qualcosa possa cambiare. Ovviamente sono convinto che più di qualcosa deve cambiare, ma ora so che può cambiare. Il segno chiaro è la possibilità e la capacità da parte delle donne di superare il pudore della denuncia, non aver vergogna di alzare la voce, prendere consapevolezza che a nascondersi – perché fa schifo – non deve essere chi è stata abusata e violentata a 12 anni ma piuttosto chi l'ha fatto deliberatamente e continuativamente nel tempo. Per questo Francesca è uno spartiacque commovente e radicale. Dopo le sue parole pubbliche, niente potrà essere come prima. E quei maschi arroganti, vili e violenti devono sapere che non possono più farla franca. Vorrei tanto essere convinto del contrario ma penso che le violenze di quel tipo tra le mura domestiche sono migliaia e migliaia. Hanno fatto provare prematuramente un sapore amaro della vita a bimbe e bimbi innocenti, ne hanno compromesso la crescita serena, hanno fatto perdere loro la fiducia negli altri. Ora questo tradimento della vita deve terminare. Grazie Francesca. Del tuo coraggio, del tuo riscatto, della generosità verso tante altre bambine e bambini che ora accolgono questa trasfusione.

Dopo la denuncia pubblica di Francesca Ghio, consigliera comunale a Genova, penso davvero che qualcosa possa cambiare.

Mosaico dei giorniLe briciole di Gianni27 novembre 2024 - Tonio Dell'OlioGli operatori di pace devono conservare un pass...
27/11/2024

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Le briciole di Gianni
27 novembre 2024 - Tonio Dell'Olio

Gli operatori di pace devono conservare un passo leggero. Non devono marciare con gli anfibi grevi dei soldati né volare sulle vicende umane come filosofi greci dell'atarassia, imperturbabili e impermeabili. Non possono lasciarsi piegare dagli orrori che contrastano né inquinare le relazioni col veleno sottile della morte in tutte le sue forme mutevoli. Gli operatori di pace non dimenticano il sorriso sull'uscio di casa né quando vi entrano né quando escono. Lo dico pensando a Gianni Novelli di cui in questi giorni ricorre l'anniversario della Pasqua. Quante briciole di pane ha lasciato per segnare il sentiero! Mi chiedo come avrebbe vissuto quest'ora caliginosa in cui la guerra si impone prepotente e la politica arretra pavida e corrotta. Forse avrebbe semplicemente sussurrato ancora nell'orecchio del mondo e degli amici "nonviolenza". Non come l'antidoto sicuro come un porto in una traversata nella tempesta ma come luce – incerta ma giusta – a indicare la via. Grazie delle tue briciole, testimone del cantiere della pace sempre in costruzione.

Gianni Novelli e la nonviolenza, non come l'antidoto sicuro come un porto in una traversata nella tempesta ma come luce – incerta ma giusta – a indicare la via.

Mosaico dei giorniLe larve della molestia25 novembre 2024 - Tonio Dell'OlioCiò di cui c'è bisogno è una campagna a tappe...
25/11/2024

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Le larve della molestia
25 novembre 2024 - Tonio Dell'Olio

Ciò di cui c'è bisogno è una campagna a tappeto di ecologia mentale dei maschi. Informazione e formazione, sensibilizzazione e sostegno, accompagnamento e persuasione. Non so con quali altri vocabolari declinarla ma è un'azione urgente. Ci si deve rendere conto che il patriarcato che degenera in abuso, molestia, violenza e morte, è molto più radicato nella psiche dei maschi di quanto crediamo. E forse dico una cosa banale, già ripetuta e risaputa, ma è sotto gli occhi di tutte e tutti che è ben lungi dall'essere impiantata come sistema che coinvolga le agenzie formative, i centri dell'informazione e la coscienza collettiva. Si tratta di una sfida alla quale ciascuna/o in questo giorno – solenne e doloroso – del 25 novembre, dovremmo votarci. E cominciare dalle sbavature del linguaggio che rivelano molto – moltissimo - della coscienza e della consapevolezza e mettere al bando le battute, le allusioni, gli ammiccamenti e ogni sorta di molestia camuffata nei discorsi di/per soli uomini. È lì che spesso depositano le larve gli insetti malefici infestanti e ributtanti di cui poi ascoltiamo scandalizzati al telegiornale con tanto di intervista al vicino di casa che è sempre pronto a giurare che "sembrava una così brava persona".

Ciò di cui c'è bisogno è una campagna a tappeto di ecologia mentale dei maschi. Informazione e formazione, sensibilizzazione e sostegno, accompagnamento e persuasione.

Mosaico dei giorniLa conversione ecologica messicana21 novembre 2024 - Tonio Dell'OlioLa neopresidente del Messico Claud...
22/11/2024

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La conversione ecologica messicana
21 novembre 2024 - Tonio Dell'Olio

La neopresidente del Messico Claudia Sheinbaum, di professione è una scienziata climatica. Per questa ragione i suoi interventi al G20 e alla Cop29 di Baku sono stati tra i più attesi e i più seguiti. Ho ragione di credere però che saranno anche tra i più traditi. Infatti mentre si pensa addirittura di prolungare con tempi supplementari il Summit in Azerbaijan perché non si riesce a trovare un’intesa sui fondi che i Paesi ricchi devono versare a quelli poveri per la transizione ecologica, la presidente messicana ha avanzato una proposta. Ha chiesto alle venti economie più forti del pianeta di destinare l’1 per cento della spesa militare, 24 miliardi di dollari l’anno, per un maxi-programma di riforestazione. Una conversione ecologica molto concreta. Ha dimostrato che in questo modo si pagherebbero sei milioni di persone incaricate di piantare alberi in modo da rimboschire 15 milioni di ettari. Il Messico con 1,7 miliardi l’anno, sostiene 500mila famiglie in patria e nei vicini Paesi centramericani e finora hanno riforestato un milione di ettari. Con i soldi che servono a seminare morte, si cerca di seminare la vita. E la pace.

La neopresidente del Messico Claudia Sheinbaum, di professione è una scienziata climatica.

Quali sono i motivi del dissenso rispetto all'autonomia differenziata?Un Dossier per approfondire, per capire "perchè no...
21/11/2024

Quali sono i motivi del dissenso rispetto all'autonomia differenziata?
Un Dossier per approfondire, per capire "perchè no" all'autonomia differenziata, con interventi di , Stefania Gabriele ed Emilia Marchionni, Giuseppe De Marzo, , AriannaRuotolo, .
Guarda l'indice: https://www.mosaicodipace.it/index.php/archivio/2024/novembre-2024/dossier-novembre-2024
Acquista la copia: https://www.mosaicodipace.it/index.php/numero-singolo-rivista-in-pdf/numero-novembre-2024
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Mosaico di Pace

21/11/2024

Mosaico dei giorni
Omicidi e femminicidi la parola ai numeri
21 novembre 2024 - Tonio Dell'Olio
Da par suo Gian Antonio Stella ha dato la migliore risposta al ministro che non sa di patriarcato e nemmeno di femminicidi. Dalle pagine del Corriere della sera, Stella ha fatto parlare i numeri: “Tra il 2013 e il 2022 sono 201 le donne straniere conteggiate come vittime di femminicidio in Italia: di queste, oltre la metà (102) sono state uccise da uomini italiani”.

A dispetto, poi, degli untori della paura “gli omicidi complessivi (inclusi i femminicidi) sono da anni (evviva!) in calo costante e cioè meno della metà rispetto al 2004 e meno di un quinto rispetto al 1990 salvo un lieve rimbalzo da 325 a 330 nel 2023. Ma i veri e propri femminicidi all’interno della coppia (il 92,7% delle donne uccise in Italia è vittima d’un uomo, nella stragrande maggioranza dei casi il marito, il fidanzato, il compagno o ex...) calano meno rispetto agli omicidi complessivi”. L’ultimo dato Istat riguardante gli omicidi è del 2022 e vi si legge che “il 92,7% degli italiani uccisi è ucciso da italiani e tra le donne italiane assassinate da italiani questa quota sale al 93,9%”. E quando gli autori di femminicidio sono stranieri non si tratta di clandestini e irregolari ma quasi tutti professionisti o comunque inseriti da anni nel mondo del lavoro: “tra loro due ingegneri, un docente universitario, un militare statunitense, un manager della Nestlé, un prete...”. Queste cose un ministro dovrebbe saperle o almeno informarsi, prima di parlare.
https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/mosaico-dei-giorni/4760-omicidi-e-femminicidi-la-parola-ai-numeri

Mosaico dei giorniOmicidi e femminicidi la parola ai numeri 21 novembre 2024 - Tonio Dell'OlioDa par suo Gian Antonio St...
21/11/2024

Mosaico dei giorni
Omicidi e femminicidi la parola ai numeri
21 novembre 2024 - Tonio Dell'Olio
Da par suo Gian Antonio Stella ha dato la migliore risposta al ministro che non sa di patriarcato e nemmeno di femminicidi. Dalle pagine del Corriere della sera, Stella ha fatto parlare i numeri: “Tra il 2013 e il 2022 sono 201 le donne straniere conteggiate come vittime di femminicidio in Italia: di queste, oltre la metà (102) sono state uccise da uomini italiani”.

A dispetto, poi, degli untori della paura “gli omicidi complessivi (inclusi i femminicidi) sono da anni (evviva!) in calo costante e cioè meno della metà rispetto al 2004 e meno di un quinto rispetto al 1990 salvo un lieve rimbalzo da 325 a 330 nel 2023. Ma i veri e propri femminicidi all’interno della coppia (il 92,7% delle donne uccise in Italia è vittima d’un uomo, nella stragrande maggioranza dei casi il marito, il fidanzato, il compagno o ex...) calano meno rispetto agli omicidi complessivi”. L’ultimo dato Istat riguardante gli omicidi è del 2022 e vi si legge che “il 92,7% degli italiani uccisi è ucciso da italiani e tra le donne italiane assassinate da italiani questa quota sale al 93,9%”. E quando gli autori di femminicidio sono stranieri non si tratta di clandestini e irregolari ma quasi tutti professionisti o comunque inseriti da anni nel mondo del lavoro: “tra loro due ingegneri, un docente universitario, un militare statunitense, un manager della Nestlé, un prete...”. Queste cose un ministro dovrebbe saperle o almeno informarsi, prima di parlare.

I numeri delle violenze sulle donne

Insieme per la pace: aiutaci a far vivere la Casa per la pace di Pax Christi!https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubr...
20/11/2024

Insieme per la pace: aiutaci a far vivere la Casa per la pace di Pax Christi!
https://www.mosaicodipace.it/index.php/rubriche-e-iniziative/rubriche/approfondimenti/la-parola-a-voi/4759-insieme-per-la-pace-aiutaci-a-far-vivere-la-casa-per-la-pace

Insieme per la pace: aiutaci a far vivere la Casa per la Pace!

La Casa per la Pace di Pax Christi, immersa tra le colline toscane, è un luogo unico dove da decenni si costruiscono dialoghi, speranze e progetti per un mondo più giusto e pacifico.
Oggi, però, ha bisogno di te!

Per continuare ad accogliere educatori, famiglie, giovani e operatori di pace da tutto il mondo, la Casa deve essere ristrutturata.

Abbiamo avviato una campagna di crowdfunding per raccogliere i fondi necessari a salvaguardare questo spazio e potenziare la sua missione: educare alla pace e alla nonviolenza, promuovere i diritti umani e costruire dialogo.

Contribuisci anche tu!

Ogni donazione è preziosa e per questo abbiamo pensato a delle piccole ricompense per esprimere tutta la nostra gratitudine (come soggiorni alla Casa o l'abbonamento alla rivista Mosaico di Pace).
Non puoi donare? Aiutaci condividendo! Spargi la voce tra i tuoi amici e conoscenti: insieme possiamo realizzare un sogno.

Scopri di più e dona ora: https://www.produzionidalbasso.com/project/centro-di-educazione-internazionale-per-la-pace/
Ogni gesto, grande o piccolo, ci avvicina a un mondo di pace. Grazie per il tuo supporto!
Come donare, breve guida di Produzioni dal Basso: https://help.produzionidalbasso.com/article/come-donare-su-produzioni-dal-basso

Mosaico dei giorniIl patriarcato 20 novembre 2024 - Tonio Dell'OlioIl patriarcato non si presenta mai con le luci psiche...
20/11/2024

Mosaico dei giorni
Il patriarcato
20 novembre 2024 - Tonio Dell'Olio

Il patriarcato non si presenta mai con le luci psichedeliche e con i titoli al neon. Al contrario si affaccia subdolamente travestito sempre di buon senso e di buone intenzioni. Il patriarcato adotta l'arte della finzione a regola di vita perché ha compreso da tempo che non sempre si prevale con la violenza delle percosse alla propria donna ma piuttosto con l'ipocrisia di chi le "concede" spazi di vita e di parola. Sarà per questa arte camaleontica di confondersi col bene che anche i ministri non lo riconoscono più? Oppure perché affermarne l'esistenza e l'azione deleteria mette in crisi anche le abitudini e il portamento dei presunti maschi aperti e liberali della famiglia moderna? Il femminicidio non è che la punta dell'iceberg. È la somma di una miriade di sì e di no disseminati nella ferialità delle relazioni, dei discorsi tra maschi, delle apparenti rassicurazioni in pubblico, del diritto assoluto di proprietà che ci abita nel cervello. Il patriarcato ha radici profonde a tal punto che ogni volta che pensi di averlo sradicato ti accorgi che forse avresti dovuto scavare di più. Il ministro che lo nega, ne è la prova eclatante e vivente. Nella Sala della Regina ha provato a stuprare il tentativo di dare vita a un percorso di chiarezza e di libertà fondato su un dolore che non ha parole. E per fortuna non c'è riuscito.

Il patriarcato non si presenta mai con le luci psichedeliche e con i titoli al neon.

Indirizzo

Via Petronelli, 6
Bisceglie
76011

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 13:00
Martedì 09:00 - 13:00
Mercoledì 09:00 - 13:00
Giovedì 09:00 - 13:00
Venerdì 09:00 - 12:00

Telefono

080-3953507

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