Immaginativi - Silvia Bevilacqua

09/07/2024

[meglio tardi che mai] Ecco foto e considerazioni dopo il WMF - We Make Future

Posso dire di aver lasciato sedimentato emozioni e stordimento dopo quell’immensa fiera del digitale che è il WMF - We Make Future

Tantissime sono state le idee, gli incontri e gli stimoli.

Oltre lo sfavillante luccichio dell’innovazione, quello che apprezzo dell’evento è 𝗹’𝗲𝗻𝘁𝘂𝘀𝗶𝗮𝘀𝗺𝗼 𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼.

Non è scontato proporre un modello di innovazione digitale che tenga conto di 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀, 𝗶𝗻𝗰𝗹𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗰𝘂𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮. Perché il digitale non è solo fatturato e produttività.

Il progresso non si ferma.
Possiamo però indirizzare lo sviluppo perché rispecchi i valori i in cui crediamo. E il progetto del WMF è ambizioso perché esce dal settore degli addetti ai lavori, arriva anche ai più scettici e coinvolge i meno inclini al cambiamento.

𝗖𝗼𝗺𝗽𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 a tutto il team, in particolare a Giorgio Taverniti che non sono riuscita incontrare.

Un ringraziamento speciale va alle strepitose donne che mi hanno accompagnata e sommersa di splendide foto: Michilab Michela Bellomo, Claudia Cannone - Giornalista e Seo Copywriter e Cristina Tripodi

13/06/2024

ma niente generazione di teneri animaletti su tavole da surf

Giocare con video di gattini che praticano yoga o panda che sciano è indubbiamente divertente ma non sempre funzionale alla creazione di video per il web.

L’intelligenza artificiale in ambito video non è solo questo. Alcune funzioni stanno rivoluzionando il settore. Ho sempre raccontato il montaggio video come un lavoro sartoriale per l’affinità con il taglia e cuci, ma la 𝗽𝗼𝘀𝘁 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗮 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗮 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝗱𝘂𝘀𝘁𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲.

Nell’intervento presenterò alcune 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗿𝗶𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝗱 𝗮𝘃𝘃𝗶𝗰𝗶𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝗶. Il montaggio non è più riservato agli addetti ai lavori e sono certa che social media manager, giornalisti digitali o referenti comunicazione troveranno spunti interessanti.

Servono infatti sempre meno competenze tecniche ma 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗶𝗱𝗲𝗲 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗴𝗹𝗶 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶.

Chi è interessato a conoscere strumenti e programmi, che stanno velocizzando e semplificando il processo di [post] produzione, lo aspetto lo aspetto nella sala video marketing del WMF - We Make Future

📌 sabato 15 giugno 2024 ore 14:40

Fatemi sapere se ci siete: perché questi eventi sono anche e soprattutto un’occasione per incontrarsi 😃

07/06/2024

[video per YouTube] OK le playlist le conosciamo, anche quelle di YouTube?

Non hanno bisogno di presentazione né di traduzione le playlist: si usano da prima dell’era dei social media e sono comodissime per ascoltare la musica o programmare i podcast per l’auto.

𝗬𝗼𝘂𝗧𝘂𝗯𝗲 𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗻𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗶 per organizzare i video che produci o ritrovare quelli di cui fruisci.

Sotto ogni video troviamo il testo salva con un simbolo + e si apre una finestra dove scegliere una delle playlist già create oppure inserire il titolo di una nuova. Le playlist possono inoltre essere pubbliche o private, come preferisci.

𝗦𝗲 𝘀𝗲𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼𝗿 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝘀𝘂 𝗬𝗼𝘂𝗧𝘂𝗯𝗲, le playlist sono strategiche perché puoi:

→ raccogliere e organizzare i video attorno a determinati argomenti
→ aiutare il tuo spettatore a ritrovare i tuoi video e guardarne altri simili
→ riproporre i contenuti video in altri contenti o sulla tua pagina del canale

Se frequenti YouTube 𝗽𝘂𝗼𝗶 𝘂𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗶𝗺𝗺𝗲𝗻𝘀𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 gratuitamente sulla piattaforma per far conoscere i tuoi interessi. Puoi creare una playlist e condividere il link ovunque sul sito web o in una newsletter.

Le possibilità sono infinite. Le prime idee che mi vengono in mente sono:

→ raccogliere tutorial utili a te o al tuo pubblico
→ proporre un elenco di trailer di film vecchi e nuovi per generare discussione
→ creare una playlist di brani ispirazionali, motivanti, significativi

Hai altre idee? Conoscevi e utilizzavi le playlist anche su YouTube?

07/06/2024

[video per YouTube] Gli handle per farci riconoscere su YouTube

L’handle è un tag: 𝗶𝗱𝗲𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝘂𝗻𝗶𝘃𝗼𝗰𝗼 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗬𝗼𝘂𝗧𝘂𝗯𝗲 o il tuo profilo: nel caso tu frequentiamo YouTube, commentiamo e interagiamo ma senza produrre video.

𝗜𝗻 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 𝗹𝗮 𝗽𝗶𝗮𝘁𝘁𝗮𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮 𝘁𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲 𝘂𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗱𝗹𝗲 aggiungendo una chiocciola davanti al nome del profilo e una serie di numeri in fondo. Quel tag identifica il nostro canale e/ profilo, pemettendo farci trovare sulla piattaforma ed essere citati da altri utenti.

Funziona in modo simile ad altri social come Instagram.

𝗟’𝗵𝗮𝗻𝗱𝗹𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗶𝗻𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝗱𝗶𝗿𝗶𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗶𝗹o. Non cambia nulla ma è molto più bello da inserire in una slide, in un biglietto da visita o ovunque non si possa nascondere in un link.

Digitare l'indirizzo del tuo canale/profilo diventa semplice: aggiungiamo all’indirizzo della piattaforma, il classico slash, la chiocciola e il tuo handle.

Per farti un esempio il mio è così
https://www.youtube.com/

𝗣𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗱𝗹𝗲 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗻𝗮𝗹𝗲. Non occorre arrivare alle 100 iscrizioni come accade per la modifica della url. Possiamo così iniziare a farci conoscere con commenti e interazioni anche senza aver mai pubblicato un video. Come accade negli altri social ma siamo meno abituati su YouTube.

Ecco come personalizzare il tuo handle

📌 clicchiamo in alto a destra sull’icona del profilo e selezioniamo "YouTube Studio" dal menu
📌 nella nuova schermata, andiamo alla colonna di sinistra dove ci sono tutte le funzioni di studio e clicchiamo su personalizzazione
📌 selezioniamo nella pagina la terza voce in alto: “informazioni di base” e digitiamo l' handle che vorremmo per verificare se è disponibile

Che dici personalizzerai il tuo handle per farti riconoscere su YouTube?

31/05/2024

YouTube è anche shorts: video brevissimi, verticali, a portata di telefonino

Sono video in stile TikTok.
La differenza maggiore rispetto alle altre piattaforme è la durata. 𝗚𝗹𝗶 𝘀𝗵𝗼𝗿𝘁𝘀 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗶 𝟲𝟬 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶 per essere classificati e posizionati come tali da YouTube.

Gli shorts 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗮 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗮 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗶𝗻𝗼. Certo puoi trovare video verticali navigando su ogni dispositivo ma si adattano meglio al mobile, sia per l'orientamento che per la velocità dei contenuti.

Come ogni formato, anche gli shorts sono una risorsa.

Obbligano però a ideare e costruire contenuti diversi dai soliti video. Occorre quindi una riflessione e una strategia, come sempre.

Va detto che 𝗶 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗶𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘂𝗻𝗼 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘃𝗮𝘀𝗶𝘃𝗼 per la ricerca informazioni e fruizione contenuti, su qualsiasi piattaforma. I video verticali sono il formato video che meglio si adatta al dispositivo.

Gli short sono inoltre indicizzati da YouTube, come ogni contenuto. Sarà interessante capire con il tempo 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲𝗴𝗲𝗿𝗮̀ 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗲𝗿𝗰𝗮 𝗱𝗮 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗳𝗼𝗻𝗶𝗻𝗼 il classico episodio orizzontare o il breve video verticale.

Possiamo intanto lanciare un sondaggio.

Nella tua esperienza ti è già capitato di trovare sia gli uni che gli altri come risultato di una ricerca?

Quale hai scelto di guardare per soddisfare la tua richiesta
Stavi navigando da mobile o desktop?

Fammi sapere 😁

28/05/2024

L’imperfezione è il valore aggiunto

Era la frase che apriva e chiudeva il mio intervento dello scorso anno al WMF - We Make Future

Nell'approfondire alcune funzioni di intelligenza artificiale per il video, 𝗺𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 - 𝗾𝘂𝗮𝘀𝗶 𝗼𝘀𝘀𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗮 - 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

Ecco il riassunto

📌 𝗜𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗲 𝗮𝗽𝗽 𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗮𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗼. Anche i classici programmi di post produzione foto e video stanno integrando strumenti per eliminare le rughe, snellire il corpo, modificare i tratti del viso. Nelle immagini statiche i risultati sono impressionanti; anche i video però seguono a ruota sia con i filtri da applicare in fase di registrazione che quelle per modificare il girato.

📌 Oltre a perfezionare le persone, 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗹𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶. Sono figure umane, incredibilmente verosimili, capaci di leggere un copione senza errori o inflessioni. Ancora l’interpretazione non è entusiasmante ma continuano a migliorare

📌 Anche le immagini sfocate, sottoesposte o sgranate passano al filtro dell’intelligenza artificiale per rispondere a criteri di perfezione. Allo stesso modo possiamo rimuovere oggetti di disturbo o persone di troppo

𝗠𝗶 𝗲̀ 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗽𝗼𝗶 𝘁𝗿𝗮 𝗹𝗲 𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘃𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶𝗮 𝗳𝗼𝘁𝗼.

È terribilmente mal riuscita con quella bruciatura sulla sinistra. Un problema che capitava spesso al primo scatto del rullino, quando non arrotolavi abbastanza la pellicola. Mi sono commossa nel ritrovare fotografie tanto mal riuscite eppure significative.

Forse però 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝗴𝘂𝗲𝗿𝗰𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗔𝗶 𝗱𝗼𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗿𝗶𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝗲𝗿𝗳𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗶 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗶, il caso che genera risultati sorprendenti e gli errori che spesso mostrano un processo.

Così mi ripeto che è l'imperfezione è il mostro valore aggiunto e mi piace scriverlo per ricordarlo soprattutto a me stessa.

Anche quest’anno torno ancora al WMF a parlare di ** ** le funzioni oltre la generazione di immagini. Ci sono infatti strumenti che possono

→ velocizzare la produzione e post produzione video
→ modificare il processo da sartoriale a industriale
→ allargare le possibilità creative anche ai non addetti ai lavori

Ne parliamo

📌 Sabato 15 giugno ore 14:40 Bologna Fiere nella sala video marketing

AI video oltre la generazione di immagini. Gli strumenti wow per velocizzare il processo produttivo

https://www.wemakefuture.it/ -15

Se qualcuno è da quelle parti ci prendiamo un caffè ☕️ ☕️ ☕️?

24/05/2024

La diretta ha un fascino tutto suo: vale per qualsiasi messo di comunicazione

𝗟𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗲, 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗲 𝗻𝗼𝗻, 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗻𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲. Possiamo infatti conversare e interagire anche a migliaia di chilometri di distanza. Vale per il web come per la cara vecchia TV o la radio dell’automobile.

Creator, influencer o speaker, come li vogliamo chiamare, 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗶 - 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲 𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗶 - 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗶𝘀𝗼 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 in cui stiamo guardando e ascoltando un programma. Anche gli altri spettatori, ovunque si trovino, condividono uno spazio di tempo.

È un evento circoscritto in cui possiamo interagire con il presentatore, mandare domande e ascoltare le risposte. Così come possiamo commentare a distanza un programma con gli amici con cui condividiamo una passione.

Certo le dirette esistono su tutte le piattaforme e YouTube non è la più popolare della categoria. Organizzare un diretta su YouTube inoltre richiede un programma per lo streaming, come OBS, oppure una piattaforma che svolge la stessa funzione, tipo StreamYard. Ho in programma un pdf sul tema, se ti interessa.

In compenso la piattaforma offre un’indiscutibile affidabilità e professionalità del servizio. Come sempre su YouTube possiamo catalogare e organizzare i contenuti per costruire un archivio.

Le dirette non sono probabilmente uno strumento strategico per far crescere il canale, almeno su YouTube. Sono però il formato con cui rinsaldare i rapporti con il pubblico. Non importa se abbiamo migliaia di iscritti o poche decine di sostenitori. 𝗜𝗹 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝘂𝗺𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝘀𝘂𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗺𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶.

Ci sono tante situazioni perfette per una diretta come il lancio di un prodotto, una presentazione esclusiva con sconti riservati, le risposte che il tuo pubblico si aspetta.

Se hai altro da suggerire, scrivilo nei commenti.

23/05/2024

Ops ... ci sono anche io ...

Sala video marketing 𝘀𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟭𝟱 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟰:𝟰𝟬

Il titolo dell'intervento ..-
..lo trovate qui

📌 https://lnkd.in/dGEZKcj9

We Make Future

20/05/2024

Nelle campagne di crowdfunding il video è un MUST

Non sono io a dirlo ma Raffaella Ronchetta che di crowdfunding si occupa da anni e non conta le campagne seguite.

Ci sono tante piattaforme e ognuna ha la sua peculiarità.
Tutte però hanno degli elementi in comune e tra questi c’è il video di presentazione.

Il filmato è solitamente posizionato all’inizio della pagina, in alto subito sotto il titolo, a fianco del conteggio della somma raccolta e da raggiungere. 𝗟𝗮 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗼𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 e portarlo a sostenere la nostra missione.

Se hai in mente una campagna di crowdfunding e il video ti spaventa 𝗲𝗰𝗰𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗴𝗿𝗲𝗱𝗶𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘀𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶:

→ 𝗜𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 oltre un oggetto o l’iniziativa. La motivazione deve smuovere gli animi e la storia è lo strumento per coinvolgere il pubblico

→ 𝗜𝗹 𝗯𝗲𝗻𝗲𝗳𝗶𝗰𝗶𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗵𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗹’𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮: non è importante il valore ma far sentire il pubblico parte di qualcosa di grande

→ 𝗟𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗿𝗮 𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 che permetta a tutti di partecipare all'iniziativa e sentirsi fieri del proprio gesto

Cosa aiuta?

La musica per creare la giusta atmosfera, in montaggio accattivante mantenere viva l’attenzione e dei personaggi capaci di entrare in empatia con il pubblico.

𝗡𝗼𝗻 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗲 𝘂𝗻’𝗮𝘁𝘁𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 e nemmeno l’aiuto di un video maker. Spesso i filmati auto-prodotti, imperfetti ma autentici, funzionano meglio di filmati patinati e senza spessore.

Il tuo telefonino è certamente abbastanza ma se vuoi saperne su quello che ti serve ne parlerà in diretta insieme a Raffaella Ronchetta

L'appuntamento è su Instagram
𝗺𝗲𝗿𝗰𝗼𝗹𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟯:𝟬𝟬

17/05/2024

Il podcast con le immagini di YouTube 🙄

Chiariamo subito: 𝗶 𝗽𝗼𝗱𝗰𝗮𝘀𝘁 𝗱𝗶 𝗬𝗼𝘂𝗧𝘂𝗯𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗹𝗮𝘆𝗹𝗶𝘀𝘁 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼. Noi li identifichiamo come podcast, aggiungiamo copertina, titolo e descrizione e la piattaforma li propone e promuoverli nelle sezioni dedicate ai podcast, compreso YouTube Music.

Possiamo applicare questa categoria a qualsiasi playlist per creare una serie di episodi. È però opportuno utilizzare questa funzione quando i contenuti possono essere fruiti indipendentemente dalle immagini.

Può funzionare per molti video che si trovano su YouTube: interviste, spiegazioni, registrazioni live. Sono contenuti che hanno una componente video, ma 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝘀𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮.

Oppure, i podcaster possono semplicemente registrarsi al microfono e mostrare il dietro le quinte del lavoro, valorizzando l'espressività del volto e rendendosi riconoscibili al pubblico.

Come tutto sul web, è un'opportunità ma anche un impegno.

Anche se è un formato che YouTube sta lanciando, vale la pena impegnarsi se è coerente con il brand e se ha senso con la strategia.

Se invece hai già un tuo podcast, 𝘃𝗮𝗹𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮 𝘀𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗬𝗼𝘂𝗧𝘂𝗯𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼. Come ripeto spesso, YouTube è il secondo motore di ricerca. È un'incredibile vetrina oltre a un catalogo di contenuti dove nulla si perde nel tempo.

𝗡𝗼𝗻 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮 𝘀𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗵𝗮𝗶 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗮𝘂𝗱𝗶𝗼, possiamo caricare semplicemente quella oppure ingegnarci per aggiungere delle immagini, come le classiche onde sonore o delle fotografie. Le possibilità sono tante: serve creatività e un tocco di conoscenza degli strumenti.

𝗘𝘀𝗶𝘀𝘁𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮. Se vuoi saperne di più seguimi che 𝘵𝘰𝘰𝘭 e attrezzatura sono la mia specialità.

Ora. alzi la mano chi ha un podcast e sta considerando di sbarcare anche su YouTube?

13/05/2024

Quello che sta in una tazzina di caffè

𝗖𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝘂𝗻’𝗶𝗻𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗶𝗮𝗰𝗰𝗵𝗶𝗲𝗿𝗲, 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗲 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶 𝗮 𝘂𝗻 𝗰𝗮𝗳𝗳𝗲̀. Spesso l'importante non è quello che si beve ma il pretesto per prendersi una pausa con le persone che incrociamo.

Il caffè sta in una chicchera e si beve in un paio di sorsi, almeno nel nostro nel paese. Ed è un rito che tanti ci invidiano.

Quando si dice ci beviamo un caffè significa probabilmente che:

→ si vuole parlare di un argomento in particolare
→ si vuole portare la conversazione su un piano informale
→ si vuole approfondire una conoscenza senza troppo impegno

Continuate voi la lista con quello che vi viene in mente. Le ragioni sono indubbiamente più di queste.

𝗜 𝗽𝗼𝘀𝘁 𝘃𝗼𝗿𝗿𝗲𝗶 𝗳𝗼𝘀𝘀𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗮𝗳𝗳𝗲̀: che siano personali o didattici importa poco. Mi piacerebbe che fosse l’occasione di commentare, rispondere o interagire senza pensarci troppo e senza troppe pretese. Mentre sono certa che più di una persona legge e spesso evita di rispondere per inibizione.

L’ho fatto anche io per parecchi anni prima di lanciarmi in stringatissimi commenti o avventurarmi in messaggi diretti.

𝗧𝗿𝗮𝘀𝗳𝗲𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗶𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗮 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗰𝗮𝗺𝗯𝗶𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼.

Questo vale per chi pensa parecchio, prima di mettere insieme un commento per poi rinunciare a inviarlo. Vale però anche per aggredisce con messaggi di testo che non pronuncerebbe mai nella vita reale.

Vorrei invece che questi due mondi digitale e reale fossero uno 𝘀𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼. Mi piacerebbe i social, che frequentiamo ormai quotidianamente, diventassero più simili a luoghi reali, come il bar della piazza.

Questo, come altri post, è un caffè virtuale che vi offro. Non troppo diverso da quello dell'immagine (che 𝗶𝗻 𝗿𝗲𝗮𝗹𝘁𝗮̀ 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗰𝗮𝗽𝗽𝘂𝗰𝗰𝗶𝗻𝗼 ma la foto mi piaceva ). Se avete in mente di dirimi qualcosa fatelo, come se feste davanti a me in quel bar. Forse così diventa tutto più semplice.

10/05/2024

La videoteca di YouTube sempre a portata di mano

I VOD (video on demand) sono letteralmente i 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗮 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮: quelli che guardi quando ne hai bisogno perché li puoi cercare e trovare quando preferisci. Puoi scovare vecchi concerti, spot pubblicitari o sketch comici.

Anche quando abbiamo visto delle immagini scorrere su FaceBook o Instagram è più semplice cercarti attraverso Google o direttamente YouTube.

È una sterminata videoteca dove 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗼 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗰𝗮𝘁𝗮𝗹𝗼𝗴𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘃𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼. C’è solo una condizione da rispettare: quella di inserire le informazioni con scrupolosità.

Abbiamo a disposizione 100 caratteri per il titolo e 5000 per una descrizione completa. Basta usare quello spazio per esplicitare tutto quello che serve. Qualche esempio: nomi degli intervistati, data di un’esibizione, luogo di un evento, dettagli di un prodotto.

𝗦𝗲 𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗲 𝗶𝗹 𝘁𝘂𝗼 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝘃𝗲𝗿𝗿𝗮̀ 𝗿𝗶𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮𝘁𝗼: non importa quanto tempo sarà trascorso dalla pubblicazione. L’importante è selezionare le informazioni importanti e inserirle con metodo.

Questi sono i video che hanno fatto la storia di YouTube.

Ora però la piattaforma non è più solo un'immensa videoteca dove imparare a realizzare qualsiasi cosa o trovare vecchie registrazioni

𝗬𝗼𝘂𝗧𝘂𝗯𝗲 𝘀𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗻𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼. Ci sono i brevissimi video verticali gli shots, le dirette e ora i podcast.

Tutto è video ma formati ed esperienza di visione sono diversi.

Ne parlo nella prossima serie di post sul tema

12/04/2024

Tra Davide e Golia, scelgo Davide cit.

La frase me l'hanno suggerita ma l'ho subito fatta mia per descrivere il 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗔𝗱𝗼𝗯𝗲 𝗲 𝗹𝗲 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲 𝘀𝗼𝗳𝘁𝘄𝗮𝗿𝗲𝗵𝗼𝘂𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼.

Adobe è indubbiamente leader di mercato, di quelli che non hanno bisogno di scriverlo. La sua suite è perfetta per il lavoro di un’agenzia di comunicazione, non tutti però abbiamo le stesse esigenze.

Questo post è dedicato a

→ chi pensa che la creatività digitale non sia un’esclusiva Adobe
→ chi è allergico ai piani in abbonamento come unica soluzione
→ chi pensa che una vivace concorrenza migliori il livello di prodotti e offerte
→ chi, appunto, sta dalla parte di Davide

Ecco quindi le mie alternative ad Adobe, per i programmi che utilizzo.

Devo precisare che 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗔𝗽𝗽𝗹𝗲 𝗙𝗶𝗻𝗮𝗹𝗖𝘂𝘁, 𝗠𝗼𝘁𝗶𝗼𝗻 𝗲 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼𝗿. Sono il prolungamento della mia mente e delle mie mani; li ho però esclusi perché funzionano esclusivamente in ambiente Mac e volevo invece soluzioni multipiattaforma per tutti.

Al momento i programmi che suggerisco https://bit.ly/3vPAJS2

📌 funzionano sia su Mac che PC
📌 sono disponibili anche con licenza a vita e non esclusivamente in abbonamento
📌 sono professionali sia per la qualità che per complessità di utilizzo

I link sono nei commenti.

Ci sono anche valide alternative open source o soluzioni semplici e abbordabili. Io ho fatto una selezione, date però sfogo a tutti i vostri suggerimenti nei commenti.

03/04/2024

Le immagini raccontano anche senza dialoghi, parole o testi scritti. Ecco una memorabile sequenza di montaggio per non scordarsene.

Ho recentemente pubblicato una serie di post sul tema testi su video. Le 𝗽𝗮𝗿𝗼𝗹𝗲 𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗻𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗶 per il web. per i social, per la formazione.

Non scordiamoci però che le immagini possono narrare una storia anche da sole. Questo estratto dal primo film 𝘙𝘰𝘤𝘬𝘺 del 1976 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗱𝗼𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗶 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹.
📌 https://bit.ly/3J2kvIs

È l'iNspirazione visiva che arriva domani con la mia newsletter (quasi) mensile dal sottotitolo 𝙥𝙧𝙤𝙫𝙚 𝙥𝙧𝙖𝙩𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙙𝙞 𝙫𝙞𝙨𝙞𝙗𝙞𝙡𝙞𝙩𝙖̀. Racconto della mia esperienza davanti e dietro una videocamera. Se ancora non sei iscritto, puoi farlo qui
📌 https://bit.ly/MGNnewsltter

Rocky movie clips: http://j.mp/111pZZcBUY THE MOVIE: http://j.mp/150JrGuDon't miss the HOTTEST NEW TRAILERS: http://bit.ly/1u2y6prCLIP DESCRIPTION:Rocky's (S...

28/03/2024

Hai presente i sottotitoli con le parole che si colorano quando vengono pronunciate?

È quello che chiamo effetto Karaoke e può facilitare la lettura di un testo scritto sullo schermo.

Qui ti spiego come realizzarlo con Capcut
https://youtube.com/shorts/Ed9rvR47Lfg?si=l0_i7VtffEXk-dcN

27/03/2024

Si fa presto a dire video ma che tipo di video vuoi creare?

Ultimamente mi paice Capcut e insegno a usare CapCut nei miei laboratori digitali.

È uno strumento adatto per creare video per i social.

𝗡𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗽𝗲𝗿𝗼̀ 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. Ci sono applicazioni più semplici per mo***re immagini su una traccia musica e o un podacast e piattaforme per registrare lo schermo e il presentatore.

Quando lavoro in consulenza posso trovare gli strumenti adatti alle specifiche esigenze e spiegare come funzionano di diversi programmi di editing video. L’obiettivo è trovare il modo più semplice ed efficace di produrre e condividere i tuoi video, che siano per i social, per la formazione o per la vendita.

Gli strumenti che ti ho proposto in questo pdf sono diversi.
📌 https://bit.ly/3TSaFyY

𝗡𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝘂𝗻𝗼 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗼, 𝗺𝗮 𝗰'𝗲̀ 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘂𝗻𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘁𝘂𝗲 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲.

Prova a rispondere a queste domande:

→ Hai bisogno i sottotitoli di quello che spiega il presentatore?
→ Cerchi un modo per catturare lo schermo del tuo computer?
→ Verresti avere un archivio per condividere i video con clienti?
→ Hai il pallino dello spettrogramma animato dell’audio?

Ci sono funzioni basilari che accomunano tutti i programmi.

Alcune piattaforme però sono specializzate in funzioni che probabilmente meglio rispondono a specifiche esigenze.

Fammi sapere qui sono quali sono le tue necessità, così saprò consigliarti il programma che fa al caso tuo.

25/03/2024

Ho scritto il mio primo articolo su LinkedIn 😅

Perché la mia idea è portare il video in contesti diversi e con modalità inusuali. Non importa che siano scuole o aziende. Questa è la storia di un progetto ben riuscito.

https://bit.ly/4apGOTY

P.S. Spero che si riesca a leggere anche senza profilo LinkedIn

15/03/2024

I titoli animati sono quei testi che appaiono sopra i video: introducono un argomento, dividono il contenuto in capitoli o visualizzano una frase da ricordare.

Qui ti piego come realizzarli con CapCut e ci sono moltissime altre funzioni interessanti.

Fammi sapere se ti interessa 😉

https://youtube.com/shorts/0YMAqEoGZj8

04/03/2024

Mo***re video partendo da un testo.

Sono rimasta a bocca aperta quando ho sperimentato la prima volta questa funzionalità con Descript. Non credevo fosse possibile e 𝗻𝗲𝗺𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗮𝘃𝗲𝗱𝗲𝘃𝗼 𝗹’𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀, 𝘀𝗶𝗻𝗰𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲.

Ho realizzato solo in un secondo momento quanto potesse facilitare il lavoro di social media manager, freelance o professionisti che hanno confidenza con un documento di testo ma non con gli strumenti del video.

La funzione 𝗺𝗼𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗱𝗮 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 è utile per chi senza troppe competenze si trova ad esempio a:

📌 riassumere una lunga intervista
📌 estrapolare pillole da 60 secondi
📌 editare un tutorial per YouTube

Ci sono certamente anche altre situazioni in cui può tornare utile, soprattutto perché i video a mezzobusto rappresentano una buona parte della produzione per i social.

Mi interessa però ora sapere cosa ne pensate:
Conoscevate questa funzione?
Vi interessa?
Pensate di usarla per i prossimi video?

Fatemi sapere ;-)
➡️ il bigino in pdf https://bit.ly/editingdatesto

01/03/2024

[iniziare con YouTube] #4 - incuriosisci nei primi secondi di video

Quando abbiamo scelto il primo argomento interessante per il tuo pubblico, iniziamo a immaginare come agganciare lo spettatore.

È 𝗻𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗰𝗶𝗱𝗲 𝘀𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝘂𝗮𝗿𝗲 𝗼 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗮 𝗴𝘂𝗮𝗿𝗱𝗮𝗿𝗲. Dedichiamo quindi un’attenzione particolare alle parole, alle immagini, alle suggestioni dei primi secondi di video.

Ecco 4 indicazioni utili per catturare l’attenzione del tuo spettatore:

𝗿𝗮𝘀𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗮
Riprendiamo il tema trattato per rassicurare subito lo spettatore sul fatto che si trova nel posto giusto. Assicuriamo di saper rispondere alla domanda posta e dettagliamo come risolvere un problema, spiegare una procedura o illustrare tecniche e strumenti

𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮
Raccontare a parole funziona; quando però riusciamo a visualizzare un concetto, presentare un risultato o catturare lo sguardo con immagini potenti, il gancio sarà molto più efficace

𝗿𝗶𝘁𝗺𝗼
Un video con un montaggio veloce e animazioni grafiche è più coinvolgente rispetto a uno in cui nulla si muove sullo schermo. L’occhio dello spettatore ha bisogno di concentrarsi per capire quello che succede e ascolta con maggiore attenzione i contenuti proposti.

𝗮𝗻𝘁𝗶𝗰𝗶𝗽𝗮
Creiamo delle aspettative su quello che accadrà. Possiamo anticipare un extra che arriverà solo alla fine oppure mostrare il risultato del tuo video. L’importante è che le persone abbiano un obiettivo per arrivare alla fine. L’obiettivo è invogliare lo spettatore a continuare a guardare il video fino alla fine.

In generale 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗯𝘂𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘃𝗲𝘀𝘁𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗱𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗰𝘂𝗿𝗮 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼. Nella parte successiva possiamo rallentare il ritmo e dilungarci nei dettagli, ma all’inizio incuriosire, stupire, agganciare il pubblico è fondamentale.

Tutto chiaro? Altrimenti lo spazio dei commenti è tutto per te.
Al prossimo consiglio

23/02/2024

[iniziare con YouTube] #3 - investi nel piano editoriale

Quando hai individuato gli argomenti di cui trattare, in pratica le chiavi di ricerca - quella sequenza di parole che il tuo pubblico digita in Google per trovare le informazioni che cercano - puoi iniziare a scrivere una scaletta dei tuoi video.

𝗢𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗶𝗱𝗲𝗲 𝗲̀ 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗿𝗲 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗮𝗰𝗶 che sappiano tenere viva l'attenzione del tuo pubblico. Possiamo partire da alcune strutture consolidate:

Ecco alcune idee popolari su YouTube che puoi utilizzare per ideare il tuo piano editoriale. Infatti un tema, soprattutto quando è ricercato, può essere affrontato in modo diverso

𝗲𝗹𝗲𝗻𝗰𝗼
È una struttura veloce, concisa e semplice. Scegliamo un argomento ed elenchiamo senza troppe spiegazioni un certo numero di luoghi da visitare, di app da provare, di esperienza da fare almeno una volta nella vita

𝘀𝗶̀ 𝗲 𝗻𝗼
È una struttura che lavora sulla contrapposizione, semplifica un argomento e lascia chiare indicazioni su cosa fare e cosa no. Possiamo declinare praticamente qualsiasi argomento in una serie di indicazioni

𝘁𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹
È la struttura più diffusa su YouTube che è il regno del come fare a. Iniziamo con il risultato a cui arrivare: un piatto da cucinare, un obiettivo da raggiungere, qualcosa da organizzare; spieghiamo poi passo per passo come fare. Il trucco è essere schematici, semplici e visivi

𝘀𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮
È la struttura più vecchia del mondo. Quella che porta lo spettatore a simpatizzare con il protagonista del racconto. Difficile riassumere il tema in poche righe, il segreto è però fare in modo che il tuo eroe abbia un problema da superare e alla fine ne esca più forte di prima.

Vuoi saperne di più?

Continua a seguirmi e scrivimi i tuoi dubbi nei commenti.

21/02/2024

Parlare alla videocamera non è un dono ma un allenamento continuo

Il videospeaking si impara come tutto d’altronde.
Ci sono tecniche e strategie da mettere in pratica e una buona dose di allenamento non basta.

Detto ciò, ci sono anche strumenti che possono semplificare il lavoro e, a questi ultimi, è dedicata questa guida. Trovi app o videocamere che aiutano a 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘃𝗶𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 . Qualche accrocchio e un tocco di intelligenza artificiale possono aiutare a sbloccare la paura del parlare in video.

Qui c'è il bigino in pdf
https://bit.ly/strumenti-videospeaking

Iniziamo dalle 𝘁𝗲𝗹𝗲𝗰𝗮𝗺𝗲𝗿𝗲 che si posizionano al centro dello schermo, dove solitamente dirigi lo sguardo. Ecco un paio di link a quelle che ho trovato ma se ne conosci qualcun altra comunicacelo in descrizione.

📌 https://thecentercam.com/
📌 https://icontactcamera.com/

Casablanca è un interessante progetto di 𝘄𝗲𝗯𝗰𝗮𝗺 𝘃𝗶𝗿𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲. È però ancora in fase di assestamento e qualche volta occorre destreggiarsi con comandi in tedesco. C’è però un’alternaiva per chi usa un sistema operativo windows: NVIDIA Brodcasst: ha parecchie funzionalità pensate per i gamer che possono tornare utili anche a chi gira video per lavoro.

Ecco i link
📌 https://www.casablanca.ai/en/
📌https://www.nvidia.com/it-it/geforce/broadcasting/broadcast-app/

Conosci qualcosa anche per iOs?

L’ultimo anno ha portato un’esplosione di 𝗽𝗿𝗼𝗴𝗿𝗮𝗺𝗺𝗶 𝗯𝗮𝘀𝗮𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲: le funzionalità erano inimmaginabili fino a due anni fa. Descript è una delle più interessanti ma ce ne sono altre. Se ti interessa il tema fammelo sapere.

📌 https://www.descript.com/tour

La tecnologia si declina spesso anche in versione piattaforma web e un’app per telefonino. Captions è una delle migliori per girare e mo***re video parlati ma non è certamente l’unica.

https://www.captions.ai/

𝗡𝗼𝗻 𝗰’𝗲̀ 𝗽𝗲𝗿𝗼̀ 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗼 𝘁𝗿𝘂𝗰𝗰𝗼 𝗮 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗔𝗜 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗹’𝗲𝗺𝗽𝗮𝘁𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗼, un’energia squisitamente umana di emozionare chi ci sta attorno. Possiamo lavorare con i colori o sullo stato di flow, come ho imparato con HappySpeaking.IT di Giuliana Ubertini cui devo parecchio sul tema video e public speaking.

L’importate è iniziare non pensare troppo al risultato.