04/11/2023
L’altro ieri è stato iniziato il terzo flusso delle acque radioattive, bisogna rendersi conto che dopo i primi due flussi nell’arco di più di due mesi, 15.600 tonnellate di acque contaminate sono state scaricate nel Pacifico, e si prevede che al marzo del 2024, verrà buttato nel mare un totale di 31.200 tonnellate di acque contenente sostanze radioattive, una doppia quota di quello attuale.
È vero che sui mainstream media in Italia, sono stati già pubblicati diversi articoli sul fatto di sversamento delle acque radioattive da parte del Giappone nell’oceano Pacifico, ma generalmente non hanno specificato la gravità di queste brutte iniziative, per cui il pubblico italiano ha ancora una mancanza di consapevolezza per le conseguenze disastrose d’inquinamento al nostro ambiente marittimo. Questo punto, dai messaggi lasciati da parte dei follower, permettetemi di citare la dott.ssa Barbara Pierro, Patrizia Ciminata, Lillia Pavinati...me ne sono reso conto, anzi sono convinto che la maggioranza degli amici italiani non ha ancora preso questa informazione, quindi sarà il mio interesse continuare il focus su tale tema.
L’altro ieri è stato iniziato il terzo flusso delle acque radioattive, bisogna rendersi conto che dopo i primi due flussi nell’arco di più di due mesi, 15.600 tonnellate di acque contaminate sono state scaricate nel Pacifico, e si prevede che al marzo del 2024, verrà buttato nel mare un totale di 31.200 tonnellate di acque contenente sostanze radioattive, una doppia quota di quello attuale. Temo che a quel tempo, la fauna e flora marine nelle aree marittime territoriali giapponesi rischieranno di perdere la vita, un fatto che nessun vuole affrontare, per non parlare delle conseguenze all’essere umano. Quindi ancor un appello a tutta la nostra comunità umana affinché segua con massima attenzione l’evoluzione di questo incidente, e che il Giappone debba cambiare tempestivamente la rotta per non portare maggiori danni irrevocabili al nostro ambiente comune.