Un altro storico negozio di Bari chiude i battenti: dopo 64 anni di onorato servizio «la boutique del rasoio» in via De Giosa domani abbasserà definitivamente la saracinesca. Una storica attività commerciale apprezzata e amata da tutti i baresi: un vero e proprio punto di riferimento.
Domani sarà l'ultimo giorno di apertura dell'attività imprenditoriale della famiglia Sciacovelli. Gli ultimi giorni della settimana serviranno per completare le tristi procedure dello svuotamento degli arredi dal locale. A colpire è indubbiamente la crisi di tutto il settore: «La concorrenza online è diventata imbattibile ormai - raccontano i proprietari, i fratelli Lorenzo e Pasquale Sciacovelli - ci abbiamo provato ma è una lotta impari».
L'attività è nata nel 1961, aperta dal padre Mario Sciacovelli. Accendini, orologi, accessori per uomo e anche per donna. Un negozio d'altri tempi che difficilmente la città di Bari potrà scordare.
🗣«Sono terrorizzata. Come si può arrivare a tanto? Io sono andata lì solo a svolgere il mio lavoro. È stato un incubo». A parlare, in un video diffuso da Cgil e Fp Cgil, è una delle tre infermiere aggredite la notte tra venerdì e sabato scorsi da un paziente in stato di alterazione psicofisica nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Moscati di Taranto. Un video in cui l’operatrice sanitaria (il cui volto non appare e la cui voce è camuffata) descrive quanto accaduto «durante il turno alle 2 di notte». «Abbiamo sentito rumori strani, proprio strani - spiega - e le grida. Siamo entrate in stanza correndo».
Il paziente, aggiunge l’infermiera, «tirava calci, con la sua testa sbatteva contro le spondine del letto. Eravamo sole». Il paziente, sedato successivamente da una dottoressa in servizio al reparto Psichiatria, allertata da una delle tre operatrici aggredite, «si è addormentato alle 6 di mattina. Io psicologicamente - racconta ancora l’infermiera - sto a terra e fisicamente ho dolori dappertutto». Poi ammette: «Ora ho paura di tornare al lavoro».
L’aggressore sarebbe un paziente di 62 anni, tracheotomizzato, che era stato trasferito nel reparto di Otorinolaringoiatria dopo un intervento chirurgico a cui era stato sottoposto due giorni prima. Le tre infermiere, colpite con calci e pugni, hanno riportato contusioni ma hanno proseguito il servizio facendosi medicare e refertare solo a fine turno.
🗣 Un appello rivolto alle ragazze, alle donne che si trovano alle prese con una maternità non desiderata: andate a partorire in sicurezza e soprattutto anonimato in ospedale. A spiegare quale è un diritto che nessuno può minare è l’assessore al Welfare del Comune di Bari (e avvocato) Elisabetta Vaccarella.
L’occasione è per l’inaugurazione al quartiere San Pio Enziteto del Consultorio familiare. Proprio nel quartiere esattamente 20 anni fa, nel gennaio 2005, morì di stenti la piccola Eleonora, simbolo di un degrado che il quartiere tenta con forza di lasciarsi alle spalle. E la scorsa settimana si è data sepoltura ad Angelo, il neonato morto di freddo in una culla termica a Poggiofranco.
✍ di RIta Schena
Un vasto rogo si è sviluppato a Trepuzzi, in provincia di Lecce, nei capannoni delle ex officine meccaniche Omfesa, ora sede del deposito della Fortunato Logistica, specializzata in stoccaggio e distribuzione merci. Sul posto sono intervenute sei squadre dei vigili del fuoco, impegnate a domare le fiamme che hanno interessato l’intera struttura e tutto il materiale presente al suo interno.
Il comune di Trepuzzi ha diramato un avviso sulla propria pagina Facebook:
«A causa dell’evento in corso nella zona Nomef, si invita la cittadinanza a restare in casa, chiudere porte e finestre, evitando di avvicinarsi all’area colpita. Si raccomanda di limitare gli spostamenti al minimo indispensabile. Seguiranno aggiornamenti».
Al momento dell’accaduto erano presenti 20 operai nei capannoni, ma fortunatamente non si registrano feriti. L'azienda, situata nei pressi della stazione ferroviaria di Trepuzzi, ospita tra le merci stoccate anche mobili e altre forniture.
#cronaca #incendio #trepuzzi #vigilidelfuoco
Sanremo 2025, abbiamo ascoltato i 30 brani in anteprima: i giudizi della «Gazzetta»
🎵 𝐒𝐚𝐧𝐫𝐞𝐦𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟓, 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐢 𝟑𝟎 𝐛𝐫𝐚𝐧𝐢 𝐢𝐧 𝐚𝐧𝐭𝐞𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚: 𝐢 𝐠𝐢𝐮𝐝𝐢𝐳𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 «𝐆𝐚𝐳𝐳𝐞𝐭𝐭𝐚»
Tante ballad, ritmo quanto basta, i rapper che non fanno più rap, zero rock, e l'amore in tutte le sue sfaccettature. Questo, in una sintesi più che estrema, ciò che il conduttore e direttore artistico Carlo Conti ha scelto per il Festival di Sanremo 2025. La stampa specializzata, come ogni anno, ha ascoltato in anteprima le trenta canzoni che saranno in gara al prossimo Festival, in programma dall'11 al 15 febbraio, ed ecco - in ordine rigorosamente alfabetico - le impressioni e i giudizi della Gazzetta. Niente voti né numeri, perché siamo convinti non sia sufficiente un solo ascolto, e negli anni l'esperienza ci ha dato ragione: solo una prima impressione su ciò che ci ha conquistato subito, e ciò che abbiamo bisogno di risentire.
𝐀𝐜𝐡𝐢𝐥𝐥𝐞 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐨 - Incoscienti giovani: Chi si aspettava che continuasse a percorrere la strada sulle orme di «Amore disperato», sarà felice: un brano intenso, nostalgico e che fa uscire un Lauro sempre più romantico. Il tappeto di fiati sul finale è malinconico e travolgente. Un ricordo di giovinezza cantato da chi giovane, in fondo, lo è ancora, ma ha tutto il diritto di proteggere le sue memorie. 𝐏𝐫𝐨𝐦𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐚 𝐩𝐢𝐞𝐧𝐢 𝐯𝐨𝐭𝐢.
𝐁𝐫𝐞𝐬𝐡 - La tana del granchio: Giro di chitarra iniziale, una bella canzone, «educata», moderna ma con quella classicità (strofa - bridge - ritornello - special) che la rende orecchiabile e godibile. Atmosfere estive, colpisce il verso «se il mare si è salato/è perché un marinaio ci ha pianto sopra». Per noi quel palco lo merita già da tempo, sarà una bella occasione per far conoscere la sua vocalità al gran
🎵 La musica che unisce e non ha età. Sì, ma quante differenze dalle melodie di solo pochi anni fa e i ritmi e i testi moderni.
È una pediatra foggiana, Lisa Mastrangelo il suo nome, ad avere l'idea, assieme a un gruppo di medici pediatri di tutta Italia, di partire con un’iniziativa-video, alle soglie del Festival di Sanremo, per riflettere mettendo a confronto i messaggi della musica di ieri e di oggi.
Da una parte, quindi, si ritrovano le canzoni di una volta: i testi erano inni all’amore, celebravano la gentilezza e i valori positivi. Dall’altra parte i testi moderni, molti dei quali nascondono nemmeno troppo velatamente violenza, maschilismo, rabbia e aggressività. E il video su Instagram diventa virale.
«La musica è lo specchio dell’anima di intere generazioni,» scrive su Instagram nell’account Unapediatraperte, Mastrangelo. «Traduce i sentimenti in note, trasforma le emozioni in storie che ciascuno può sentire proprie. Ogni generazione ha trovato brani in cui riconoscersi, esprimendo desideri, sogni e aspirazioni. Anche questa generazione può farlo. Ma ci sono valori che non conoscono tempo. Questi valori non si spiegano, si vivono. Si tramandano ai nostri figli con l’esempio, facendo respirare loro in famiglia il profumo dell’Amore e del Rispetto,» continua la pediatra. «Ma c’è un alleato prezioso: la musica. Usiamola per nutrire anime capaci di condividere, non di possedere. Anime che riconoscono la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato».
E voi, cosa ne pensate?
Dopo 2 mesi riecco l’orologio sulla storica sede della Banca Popolare di Bari in corso Cavour. Un simbolo della città che era stato smontato a novembre 2024. Quello nuovo rispecchia il cambiamento avvenuto dopo il fallimento della Popolare: riporta infatti il logo di BdM Banca.
“Con la nuova insegna, l’orologio e il termometro abbiamo sostituito anche l’ultimo segno del passato, ridonando a Bari e ai suoi cittadini un importante simbolo per la città. Ora continuiamo a guardare avanti con ottimismo e a lavorare per consolidare i risultati raggiunti insieme fin qui”, ha commentato l’AD di BdM Banca, Cristiano Carrus.
In occasione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali, Alexa ha in serbo una novità: l’assistente vocale di Amazon può rispondere agli utenti utilizzando alcuni dei più celebri dialetti italiani, portando nelle case un pizzico di tradizione linguistica locale.
Dal milanese al napoletano, dal toscano al calabrese, Alexa ha imparato a esprimersi nelle parlate caratteristiche delle diverse regioni.
È sufficiente chiedere "Alexa, sai parlare in dialetto?". Gli utenti possono poi esplorare le varianti regionali con domande specifiche come "Sai parlare in milanese?" o "Puoi parlare in toscano?". Tra le varianti si includono il fiorentino, il romano, il napoletano, il bolognese, l'abruzzese, il foggiano e il calabrese. Ogni risposta è arricchita da riferimenti alla cultura locale, alle tradizioni gastronomiche e ai luoghi simbolo delle varie regioni. Alexa risponde anche in foggiano, utilizzando espressioni spiritose come "Eh, ma cert! Come 'u caciocavallo, è saporito".
E voi, che dialetto avete usato?
#giornatadeldialetto #alexa #assistentevocale
⛈ Ci prepariamo ad un nuovo peggioramento del tempo. In questo weekend le regioni di Puglia e Basilicata saranno interessate da un nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche. È previsto l'arrivo di una perturbazione dal Nord Africa che porterà piogge abbondanti e un aumento delle temperature di circa 2-3 gradi, accompagnato da venti provenienti da sud.
In particolare, in Puglia, avremo cielo nuvoloso con piogge sparse specie dal pomeriggio con temperature massime intorno ai 14°C e minime sui 9°C. Domenica 19 gennaio, sono attesi ulteriori rovesci di pioggia sempre con cielo nuvoloso e temperature massime di circa 14°C e minime di 10°C.
Per quanto riguarda la Basilicata, le condizioni meteorologiche seguiranno un trend simile, con cieli molto nuvolosi o coperti e precipitazioni sparse. Le temperature subiranno un lieve aumento, con massime comprese tra 2 e 9 gradi. I venti da sud contribuiranno a un aumento termico di circa 2-3 gradi rispetto alle medie stagionali. Le temperature massime raggiungeranno i 14°C in Puglia e fino a 9°C in Basilicata.
A cura di Michele Conenna
💥 Una Fòcara 'rock' quella che ieri sera ha animato Novoli in onore di Sant’Antonio Abate. Ha preso fuoco la grande pira di tralci di vite (ancora due giorni fa si lavorava alacremente, combattendo prima la carenza di fascine e poi con il maltempo) collocata sul terrapieno di piazza Tito Schipa.
L’accensione, alla quale sono intervenute autorità politiche nazionali e regionali, è stata preceduta dallo spettacolo danzante, a cura di Alessandro Maria Polito, dell’associazione Icon Radio Visual Group e Dalila Arnesano. I ballerini Giorgio Guerrieri e Giulia Gessaroli, della compagnia Teatrul de Balet de Sibiu, si sono esibiti sulle note della Danza rituale del fuoco, tratta dal balletto El amor brujo di Manuel De Falla, con musiche originali di Antonio Tarantino. Il tutto condito da spettacolari fuochi d’artificio. La nottata è proseguita con le esibizioni musicali dell’Arneo Tambourine Project di Giancarlo Paglialunga, il concerto di Roy Paci Live Trio, degli After Concert e molti altri.
Il successo e l’entusiasmo della serata sono stati confermati dai tanti video pubblicati online dai partecipanti emozionati.
📹: Silvia Rossi (FB)
«Le istituzioni italiane in pochissimi casi hanno espresso una posizione chiara sulla Palestina. Anzi, non dire nulla, non parlare chiaramente di "genocidio", vuol dire già aver preso posizione. Ad oggi, dopo tutto quello che è successo in seguito ai fatti dei 7 ottobre, non è più discutibile se sia corretto usare quella parola o meno. Il silenzio è abbastanza assordante e coinvolge anche la mia categoria».
Dopo il concerto in Piazza Libertà, a Bari, per il centenario dell'istituzione dell'Università Aldo Moro, il cantautore Daniele Silvestri ha incontrato gli studenti dell'ateneo barese per un dialogo su arte, istruzione, musica e altro ancora. Seduto in cattedra accanto al rettore Stefano Bronzini, con la bandiera palestinese esposta, ha risposto a una domanda di uno studente che chiedeva, in sintesi, se non fosse ipocrita da parte dell'Università invitare un artista che tanto si è esposto sulla guerra tra Israele e Palestina «senza mai di fatto prendere una posizione».
«Per quanto riguarda le collaborazioni scientifiche con Paesi che adottano politiche disumane, il discorso è più complicato - ha continuato l'artista -. Anche in quei casi però c'è chi ha preso posizione e ha deciso di interrompere». Bronzini ha sottolineato: «Un conto è il pensiero soggettivo, un conto è mettere insieme tanti organi, tante istituzioni. Sulla presenza della Digos nell'Università [citata dallo studente nella sua domanda], anzi, gli amici della Digos, non miei, ma di tutti, posso dire che ho sempre chiesto una cosa: che nessuno doveva farsi male».
#100anniUniBa #DanieleSilvestri #Gaza
🔴 Una violenta colluttazione tra due uomini ha sconvolto la centralissima piazza Plebiscito di Martina Franca. L'episodio ha seminato il panico tra i passanti che hanno assistito impotenti alla scena.
Protagonisti dell’episodio due uomini, andati completamente in escandescenza. I due, dopo aver scambiato parole grosse, sono passati alle mani, danneggiando le suppellettili esterne di un locale presente in piazza. Un video che sta circolando in queste ore sulle chat mostra come siano state utilizzate nella colluttazione anche mazze per colpirsi a vicenda e danneggiare sedie e tavolini. Le indagini sono in corso per ricostruire l'esatta dinamica dei fatti e valutare eventuali denunce.
Il video integrale sul nostro sito.