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Puglia Rurale Pagina dedicata a una terrAutentica: madre protettrice di grandi tradizioni

MarinoBus, l’azienda italiana leader nel trasporto passeggeri in Europa, e La Tornanza, il movimento culturale che si im...
12/11/2024

MarinoBus, l’azienda italiana leader nel trasporto passeggeri in Europa, e La Tornanza, il movimento culturale che si impegna nella rinascita dei borghi italiani attraverso il ritorno dei cervelli, annunciano una nuova e significativa collaborazione con la campagna di marketing congiunta “MarinoBus per La Tornanza”.

Questa iniziativa unisce due visioni complementari: il viaggio come motore di crescita e connessione, al centro dell’attività di MarinoBus, e la Tornanza, il fenomeno che incoraggia chi ha lasciato l’Italia per studio o lavoro a tornare e reinvestire le proprie competenze nei piccoli borghi italiani.

Viaggiare per connettere l’Italia - MarinoBus, storicamente simbolo di mobilità e connessione per l’Italia e l’Europa, offre un servizio di trasporto che permette di mantenere vive le relazioni tra le comunità locali ed estere.

Con la campagna “MarinoBus per La Tornanza”, l’azienda vuole rafforzare il proprio impegno nel sostenere il viaggio non solo come spostamento fisico, ma anche come ponte culturale tra chi parte e chi ritorna.

Al passo con i tempi e le esigenze – MarinoBus ha da sempre visto nel viaggio la possibilità di reinventarsi. Ascoltare le esigenze dei passeggeri che scelgono MarinoBus come loro compagno di viaggio, ha permesso all’azienda del Sud Italia di offrire nuove e, azzardiamo, rivoluzionarie modalità di viaggio. La propensione all’innovazione ha portato alla nascita di 3Xclusive, una nuovissima modalità di viaggio mai vista in Italia: privilegiando qualità e comodità del viaggio, MarinoBus ha offerto ai propri passeggeri la possibilità di viaggiare su autobus con sedute singole, distanti tra loro: nasce così un nuovo modo di viaggiare, più intimo e spazioso, per rendere unica la propria esperienza di viaggio.

Se la qualità del viaggio è la mission prioritaria di MarinoBus, anche il concetto di mobilità accessibile e sostenibile è centrale per l’Azienda. È da qui che nasce infatti l’idea della University Card, rivolta ad un target da sempre caro all’azienda del Picchio con il ciuffo all’insù: gli universitari. Con questo strumento che offre speciali vantaggi ai giovani, si vuole incentivare il viaggio inteso come strumento di crescita personale, per acquisire, creare e condividere valore tra i territori.

La Tornanza: ritorno e rinascita - La Tornanza, ideato da Antonio Prota e Flavio Albano, è un movimento culturale che mira a contrastare lo spopolamento delle aree rurali e dei borghi attraverso il rientro di coloro che hanno lasciato il Paese, portando con sé un bagaglio di esperienze internazionali. Al centro di questo progetto c’è il concetto di viaggio, non solo come fuga, ma come arricchimento che sfocia in un ritorno consapevole e orientato alla crescita sociale ed economica del territorio.

Con questa collaborazione, MarinoBus e La Tornanza vogliono lanciare un messaggio chiaro: il futuro dei borghi passa attraverso la connessione, non solo infrastrutturale, ma anche culturale. Tornare non è solo possibile, ma è un’opportunità per tutti: per chi ha viaggiato e per chi è rimasto.

La Giornata nazionale agricoltura. Confagricoltura: agricoltori custodi ambiente ma necessario tutelare redditoLa Giorna...
11/11/2024

La Giornata nazionale agricoltura. Confagricoltura: agricoltori custodi ambiente ma necessario tutelare reddito

La Giornata dell’Agricoltura celebra il ruolo cruciale degli agricoltori, quali primi custodi della natura. Il territorio italiano è caratterizzato in prevalenza da aree rurali, la cui tenuta ambientale e sociale è garantita dalle attività agricole.

“Un settore, quello primario, fondamentale per la nostra economia – spiega Massimiliano del Core, presidente di Confagricoltura Bari-Bat (nel riquadro della foto in evidenza) - La spinta agricola propulsiva delle imprese pugliesi ha contribuito fortemente a posizionare l’Italia al secondo posto come produttore agricolo in Europa ed al primo per valore aggiunto: il nostro paese, trainato dall’economia agricola pugliese registra ottimi risultati anche sul versante dell’export, in particolare con ortofrutta, prodotti caseari, vino e olio, produzioni di eccellenza del ostro territorio, e continua a crescere puntando al traguardo di 70 miliardi di euro entro la fine dell’anno”.

Nonostante le difficoltà evidenti, legate al cambiamento climatico e a un generale rallentamento dei consumi, l’agricoltura italiana non si ferma, contribuendo alla salvaguardia della sicurezza alimentare, riconosciuta come obiettivo fondamentale dall’Agenda dell’ONU ed alla sostenibilità ambientale sempre più indispensabile.

“Confagricoltura Bari-Bat, rappresentando un territorio che costituisce il cuore della economia agricola italiana – continua Del Core - si è unita con orgoglio alle celebrazioni di questa giornata condotte dalla propria Confederazione Nazionale, ricordando che gli agricoltori italiani hanno bisogno di sostegno (non sussidi ma incentivi) per proseguire nel percorso di innovazione già avviato, continuando a puntare su scienza, ricerca e ultime tecnologie, per migliorare la produttività e la competitività del settore, contrastando i fenomeni climatici avversi, e ponendo la massima attenzione ad un equo impiego di risorse naturali ed al minimo impatto dell'impronta ambientale”.

Una corretta narrazione dell’agricoltura contemporanea, che si avvale di strumenti e tecniche innovative e ha bisogno quindi di nuove competenze, può contribuire a rendere il comparto più attrattivo per le nuove generazioni.

Acquedotto Pugliese presenta il suo Water Safety Plan per ripensare le città di domaniRegione Puglia e AqP a Ecomondo di...
06/11/2024

Acquedotto Pugliese presenta il suo Water Safety Plan per ripensare le città di domani

Regione Puglia e AqP a Ecomondo di Rimini per il confronto sulla sostenibilità ambientale urbana e la sicurezza della risorsa idrica. Premio a Copenaghen per la gestione dell’acqua

Resilienza e sostenibilità delle città passano da una gestione innovativa dell’acqua. Soluzioni che ne preservino gli alti standard qualitativi anche in fasi di cambiamento climatico, caratterizzate da siccità ed eventi estremi che mettono a dura prova i sistemi idrici. Nasce in questo contesto il Water Safety Plan di Acquedotto Pugliese (AQP), un Piano sulla sicurezza delle acque (Psa) basato sul calcolo preventivo dei potenziali rischi in tutta la filiera idro-potabile. Il progetto è stato illustrato oggi a Ecomondo, l’evento internazionale sulla transizione ecologica in corso a Rimini, nel panel Water for Life dedicato alle città resilienti e alla gestione sostenibile dell’acqua. Protagonisti dell’incontro esperti relatori del mondo istituzionale e professionale.

AQP ha anticipato l’applicazione delle norme sulla sicurezza dell’acqua di cinque anni e già dal 2018, con un primo progetto pilota, ha implementato sulla sua rete un Water Safety Plan. Il Piano, che ha un orizzonte a gennaio 2029 per l’applicazione su tutta la rete, si basa su un sistema di mappatura e analisi dei dati che permette anche di garantire un’elevata qualità dell’acqua: la Puglia, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, presenta un tasso di conformità dell'acqua potabile del 99,1%, superiore alla media italiana (98,9%). Un dato frutto di investimenti e monitoraggi costanti. Nel solo 2023 i parametri chimici e microbiologici monitorati sono stati 1,6 milioni su oltre 50mila campioni prelevati.

Il Piano prevede la descrizione dell'intera filiera idropotabile - a partire da sorgenti, impianti di potabilizzazione, serbatoi, pozzi, collegamenti, grande adduzione e reti, sino agli abitati ed ai punti di consegna – e permetterà di raggiungere diversi obiettivi che vanno dall’ottimizzare i processi e gli investimenti sino ad anticipare potenziali rischi sul sistema di distribuzione delle acque.

“Partendo nel 2018 dalla filiera pilota del Pertusillo - ha spiegato la direttrice generale di AQP, Francesca Portincasa - siamo stati tra i primi ad attivarci in Italia, dove le norme sui Piani di sicurezza dell’acqua sono state recepite ad aprile 2023. In un sistema fortemente interconnesso come il nostro, con 6 schemi idrici che ci rendono un unicum in Europa, questo farà una forte differenza in positivo. Per esempio, affronteremo le attività di controllo non più su base comunale, ma attraverso un modello di zone di fornitura più ampie, ottimizzando gli interventi, mentre la qualità dell’acqua, già ottima, continuerà ad essere analizzata e garantita dai laboratori. Inoltre, la nostra control room, il cervello digitale di AQP, sarà in grado di gestire le segnalazioni di potabilità sospetta attivando alert e relativi interventi”.

In occasione del panel la direttrice generale Portincasa ha consegnato il riconoscimento internazionale dedicato alla sostenibilità Water for life AQP Award, giunto alla terza edizione, alla città di Copenaghen. Da un punto di vista della gestione dell’acqua, la capitale danese si presenta come un case study per le pratiche di raccolta dell’acqua piovana – anche in condizioni di precipitazioni estreme - e il suo successivo utilizzo per scopi civili, ad esempio l'irrigazione, lo scarico dei servizi igienici e la pulizia delle strade. Le attività hanno incluso la costruzione di infrastrutture verdi, quali tunnel sotterranei di accumulo, così come lo sviluppo e riprogettazione di parchi e aree naturali adatti per poter fungere da bacini idrici. Questi interventi sono stati combinati con la progettazione e uso dei tetti verdi dove la vegetazione ha il compito di assorbire l’acqua.

"Copenaghen - ha commentato l’assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Serena Triggiani, - dimostra come le città possano diventare più resilienti attraverso l'innovazione, la sostenibilità e il coinvolgimento della comunità. Quello che anima entrambe le nostre realtà è una chiara, condivisa e diffusa consapevolezza dei rischi climatici e degli impatti che ci hanno spinto a creare un modello di resilienza per la gestione dell’acqua, valido esempio anche per altri contesti operativi. Sebbene i contesti climatici e geografici siano diversi, i principi fondamentali della resilienza urbana e della gestione sostenibile dell'acqua possono essere adattati reciprocamente. La Puglia, con il suo impegno nella gestione sostenibile dell'acqua, rappresenta un esempio di come queste strategie possano essere adattate e applicate in altri contesti".

Dopo i saluti istituzionali di Domenico Laforgia, presidente di AQP, Cosimo Ingrosso, direttore generale dell’Autorità Idrica Pugliese, e Rocco De Franchi, responsabile Comunicazione istituzionale della Regione Puglia, l’architetto e urbanista Luigi Di Marco ha introdotto al tema delle città resilienti e sostenibili. Al dibattito, moderato dal direttore di The Post Internazionale Giulio Gambino, hanno partecipato Francesca Portincasa, direttrice generale di AQP, Fiorenza Pascazio, presidente di ANCI Puglia, Patty L’Abbate, componente del Sustainability board di AQP, e Massimo Colia, presidente dell’AGER Puglia.

L’idea di un premio internazionale per l’acqua nasce dalla volontà di AQP di promuovere la condivisione di best practice. La prima edizione del riconoscimento era stata assegnata all’islandese Andri Snær Magnason, fra i più influenti e attivi intellettuali impegnati nella difesa dell’ambiente dalla minaccia dei cambiamenti climatici. La seconda edizione ha visto protagonista del premio il Regno del Lesotho per l’importanza strategica che il Paese dell’Africa australe riveste nello sviluppo dell’intera area grazie all’utilizzo di uno dei bacini idrici più importanti della regione.

Anche quest’anno, la “Settimana della Cultura del Mare” di Gallipoli si è confermata come un appuntamento prioritario e ...
05/11/2024

Anche quest’anno, la “Settimana della Cultura del Mare” di Gallipoli si è confermata come un appuntamento prioritario e irrinunciabile sulle tematiche inerenti alla valorizzazione del mare con le sue preziose risorse, alla sostenibilità ambientale e alla cultura marittima, alle attività commerciali ad esso legate e alla sensibilizzazione per l’utilizzo coscienzioso dei mari, allo sfruttamento responsabile delle sue ricchezze e all’armonizzazione antropologica. Un grande successo di pubblico che ha visto convergere nella “Città Bella” non solo numerosi istituti scolastici del territorio, ma anche personalità ed esperti del settore.
L’evento di marketing territoriale, turistico e culturale, giunto alla sua dodicesima edizione, svoltosi a Gallipoli dal 26 al 31 ottobre, è stato organizzato dall’Associazione Puglia&Mare con il determinante sostegno dell’Amministrazione Comunale di Gallipoli e della Camera di Commercio di Lecce, con la collaborazione dell’Università del Salento.

Sei giorni intensi di incontri, dibattiti, visite guidate, workshop e show cooking. La rassegna ha avuto inizio sabato 26 ottobre con l’inaugurazione della mostra “Rifiuti nel mare” e con il workshop “Agenda ONU 2030: immergersi nei mari di Puglia” per proseguire, il giorno successivo, con il mercatino “Rifornisci la cambusa” e lo show cooking con lo chef Giorgio Falconieri - Euro Toques Italia con valorizzazione dei prodotti del mare e degustazione gratuita. “La Fontana antica di Gallipoli: la valenza del patrimonio artistico e culturale nelle città di mare” è stato il tema dell’incontro di lunedì 28, mentre il giorno seguente c’è stata la proiezione del video “Approdi” di Nicolò Carnimeo con la regia di Lorenzo Scaraggi, progetto firmato Omero sul Mare. Il 30 ottobre, il Teatro Italia, ha ospitato Licia Colò, giornalista ed esperta di ambiente, intervistata da Nicolò Carnimeo con proiezioni e riflessioni sulla salute del mare. A seguire, Alberto Corti, Responsabile Settore Turismo Confcommercio, ha presentato i risultati del progetto “Sentinelle del Mare” dell’Università di Bologna. La conclusione della dodicesima edizione della “Settimana della Cultura del Mare” si è svolta il 31 ottobre con il Premio “Vela Latina” presentato da Barbara Politi.

Grande soddisfazione della presidente di Puglia&Mare Alessandra Bray: “È stata un’intensa settimana in cui abbiamo accolto centinaia di cittadini sensibili a tematiche che fanno parte indubbiamente della nostra vita quotidiana e per le quali ormai non possiamo voltarci dall’altra parte. In questa dodicesima edizione della Settimana della Cultura del Mare abbiamo trattato le tematiche della “salute del mare”, centrale per la nostra stessa salute e per la nostra economia. Ne abbiamo parlato mediante immagini, incontri di scienza ed esperienze sensoriali con i maggiori esperti nella ricerca, ma anche con chi quotidianamente vive di mare, delle sue risorse e ne affronta le criticità. Dopo il successo di questa dodicesima edizione – conseguito grazie all’impegno preziosissimo e sempre più corale di Enti, Esperti, Associazioni e semplici appassionati del Mare –, siamo già al lavoro per l’edizione 2025”.
“Una nuova edizione della Settimana della Cultura del Mare ha portato lustro alla città di Gallipoli - ha dichiarato il sindaco Stefano Minerva - Ogni anno si rinnova con fermezza e professionalità, mettendo al centro la tematica del mare e portando avanti un dibattito che altrimenti non avrebbe modo di trovare il proprio, giusto posto. La Settimana della Cultura del Mare è una scommessa, in un mondo sempre più veloce, ma è anche una certezza, un evento culturale unico nel suo genere che rende Gallipoli centro nevralgico della ‘Cultura del Mare’”.

“La Settimana della cultura del mare è stata un’occasione per celebrare una risorsa straordinaria dei nostri ecosistemi, ma anche un evento che ci ha permesso di confrontarci e approfondire tutte le infinite possibilità di sviluppo che il mare offre alle comunità, all’economia, alla cultura, alla storia, alle arti, al turismo - ha affermato l’assessora regionale all’Ambiente, Serena Triggiani - Le politiche regionali, in ossequio agli indirizzi comunitari e nazionali, sono rivolte naturalmente a una sua gestione sostenibile, perché proteggere il mare significa evitare l’esaurimento delle riserve ittiche, la perdita di habitat naturali lungo le coste, prevenire e ridurre in modo significativo ogni forma di inquinamento marino per proteggere la biodiversità. La Regione, a tal proposito, ha adottato il documento di orientamento per la definizione della strategia regionale di sviluppo sostenibile che intende perseguire, tra gli obiettivi globali ONU dell’Agenda 2030, anche quello dedicato alla conservazione e all'utilizzo sostenibile dei mari e delle risorse marine, con il pieno coinvolgimento di cittadini, enti, associazioni, imprese. La Settimana del mare, per cui ringrazio gli organizzatori e, in particolare il padrone di casa, il sindaco Minerva, è stato anche un pretesto straordinario per condividere le modalità di attuazione di questa nostra strategia di sviluppo sostenibile che tutti i portatori di interesse, i soggetti coinvolti nella gestione del mare, hanno a cuore. Abbiamo un mare meraviglioso da tutelare, dalle acque cristalline che sono al primo posto per qualità in Italia, come ci ha confermato Arpa, e coste da preservare e da sottrarre con tutte le nostre energie al sovra sfruttamento e all’inquinamento. Anche le coste, difatti, sono sempre state prioritarie nell’azione regionale nell’ottica di una valorizzazione costante del territorio che passa attraverso la realizzazione di progetti in cui sostenibilità, rispetto dell’ambiente e miglioramento dei servizi si fondono continuamente”.

La rassegna si conclude definitivamente a dicembre con i due eventi conclusivi. Il primo, prevede la presentazione del volume “Mestieri nel Novecento sulle coste del Salento” di Giuseppe Albahari - Edizioni: Puglia & Mare Aps. Il secondo evento, invece, sarà benefico pro LILT - Centro ILMA Gallipoli.

Sono state selezionate dalla Giuria, composta da Giovanna Amedei, Giuseppe Alfonso, Raffaele Battista, Daniela Clemente ...
05/11/2024

Sono state selezionate dalla Giuria, composta da Giovanna Amedei, Giuseppe Alfonso, Raffaele Battista, Daniela Clemente e Angelo Perrini, le foto vincitrici dell'edizione 2024 del concorso fotografico “𝐏𝐚𝐬𝐬𝐞𝐠𝐠𝐢𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐭𝐫𝐚 𝐢 𝐩𝐚𝐞𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐠𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚”.
Il concorso arrivato alla sua 15° edizione è patrocinato dalla Regione Puglia e sostenuto da Apogeo srl.
La data della cerimonia di premiazione, programmata per il mese di dicembre, sarà comunicata prossimamente dagli orgnizzatori.
Per vedere le foto: https://sigea-aps.it/.../concorso-fotografico-paesaggi.../
𝐒𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐀 - “𝐏𝐚𝐞𝐬𝐚𝐠𝐠𝐢 𝐠𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐢 𝐨 𝐠𝐞𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢”
Ambrosi Massimo – Pareti di roccia sul mare, Mattinata (FG)
Enriquez Giovanni – La palude nascosta, Nardò (LE)
Mastantuono Luigi – Sale marino, Margherita di Savoia (BT)
𝐒𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐁 - “𝐋𝐚 𝐠𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐞 𝐝𝐨𝐩𝐨 𝐥’𝐔𝐨𝐦𝐨”
Abbate Francesco – La Cala dell'Acquaviva, Diso (LE)
Belfiore Domenico – La mareggiata, Polignano a mare (BA)
Cannoletta Graziano – Frantoio ipogeo di Visciglito, Vernole (LE)
𝐒𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐂 - “𝐔𝐧𝐚 𝐨𝐜𝐜𝐡𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐚𝐥 𝐦𝐢𝐜𝐫𝐨𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐠𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚”
Biancolillo Ilaria – Il bonsai di pietra, Minervino Murge (BT)
Caroppo Oreste – Fossile, Maglie (LE)
De Giorgi Francesca – Ricami al tombolo, Otranto (LE)
𝐒𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐃 - “𝐋𝐚 𝐠𝐞𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐚 𝐝𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐥𝐭𝐨”
Albano Michele – Ferita, Otranto (LE)
Cassano Pasquale – L’abbraccio della natura, Polignano a mare (BA)
Todisco Michele – Croci in salina, Margherita di Savoia (BT).

Psr Puglia, un fondo di garanzia regionale per supportare le imprese agricole nell'accesso alla risorse del programma di...
04/11/2024

Psr Puglia, un fondo di garanzia regionale per supportare le imprese agricole nell'accesso alla risorse del programma di sviluppo rurale

Un fondo di garanzia istituito dalla Regione Puglia presso l’organismo pagatore AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, per semplificare e velocizzare le procedure di istruttoria e pagamento delle domande delle misure strutturali del Psr Puglia 2014-2022.

È quanto approvato dalla Giunta regionale odierna, su proposta dell’assessore al ramo Donato Pentassuglia, per sbloccare le domande di anticipazione delle misure strutturali del Programma di Sviluppo rurale 2014-2022 che risultano non coperte da polizza fidejussoria nel portale SIAN.

"Dopo una serie di provvedimenti nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale, utili a sostenere le nostre aziende agricole vessate dai costi e colpite da eventi calamitosi sempre più frequenti, abbiamo anche ritenuto opportuno alleggerire le imprenditrici e gli imprenditori agricoli che hanno difficoltà ad accedere alle fidejussioni - ha sottolineato l'assessore Pentassuglia -. L'obiettivo del fondo è quello di provare a snellire e semplificare l'iter istruttorio e riconoscere in tempi celeri, quindi, il contributo alle aziende che puntano a migliorare, attraverso gli investimenti strutturali, lo stato dell'agricoltura pugliese. La Regione Puglia si fa garante, quindi, delle domande di anticipo inerenti le misure strutturali, già presenti sul portale SIAN nello stato di “rilasciate e/o stampate” e non corredate da polizza fidejussoria".

Il provvedimento approvato dalla Giunta regionale, funzionale al raggiungimento del target di spesa del PSR Puglia 2014-2022, è volto al sostegno dell'agricoltura pugliese: il fondo dedicato prevede un accantonamento di 20 milioni di euro mediante l'utilizzo di parte della disponibilità finanziaria regionale per il cofinanziamento del Programma di Sviluppo rurale 2014-2022.

Le eccellenze pugliesi a portata di un clickConfagricoltura Bari-Bat: “Plauso alle iniziative della Regione Puglia: i po...
04/11/2024

Le eccellenze pugliesi a portata di un click

Confagricoltura Bari-Bat: “Plauso alle iniziative della Regione Puglia: i portali del vino e dell'olio come strumento per sostenere i produttori e far conoscere il territorio”

Promozione e valorizzazione dell’olio e del vino. Le eccellenze della Puglia a portata di un click. Dopo Puglia Evo World, il portale dedicato all’olio extra vergine di oliva, all’interno del progetto digitale PUGLIAGOODWORLD dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, nasce Puglia Wine World, la piattaforma dedicata interamente al mondo del vino.

Puglia Evo World ha l’obiettivo di racchiudere per la prima volta in un unico spazio, virtuale e bilingue, tutta la produzione di olio extravergine di oliva pugliese, favorendo la conoscenza delle aziende produttrici sul mercato nazionale e internazionale. Puglia Wine World, invece, è interamente dedicato al vino. Sarà possibile registrarsi a entrambe le piattaforme gratuitamente.

Confagricoltura Bari-Bat sostiene queste iniziative realizzata dell’Assessorato all’Agricoltura volte a valorizzare le tradizioni e le eccellenze pugliese. “La nostra organizzazione annovera tra i suoi associati importanti realtà delle filiere olivicole e vitivinicole ed è quindi sempre pronta a sostenere e supportare iniziative volte a creare valore al connubio vincente tra prodotto e territorio, in un areale in cui questi comparti sono estremamente rilevanti nell’ambito del settore agricolo”. Queste piattaforme innovative, infatti, si propongono di mettere in risalto le straordinarie realtà della regione Puglia, favorendo la scoperta dei prodotti di qualità e delle storie che li accompagnano.

“Le piattaforme offrono agli utenti un accesso facile e immediato a informazioni su cantine, eventi, e percorsi enogastronomici, ma anche su olio e frantoi - spiegano da Confagricoltura Bari-Bat - Che si tratti di turisti o appassionati di olio e vino, tutti potranno esplorare la ricchezza della nostra tradizione e pianificare visite e degustazioni con un semplice clic. Questi strumenti rappresentano un passo importante per la promozione delle nostre eccellenze – continuano dall'Organizzazione - Un modo per valorizzare non solo l'olio e i vini, ma anche l'impegno e la passione dei produttori locali”.

Delle olive non si butta via nulla, neanche la sansa, composta da parti di polpa e buccia che si ottiene durante il proc...
02/11/2024

Delle olive non si butta via nulla, neanche la sansa, composta da parti di polpa e buccia che si ottiene durante il processo di estrazione dell’olio dalle olive. Restituendo dignità e valore a questo sottoprodotto, attraverso la digestione anaerobica, si può produrre biometano. L’esempio arriva dal Sud Italia, dalla Puglia. La prima regione d’Italia produttrice d’olio extravergine d’oliva, con il più alto numero di frantoi, dove si è costruito un corretto modello di economia circolare, buon esempio anche a livello nazionale, che ha coniugato sapientemente agricoltura, innovazione e territorio. In provincia di Foggia, a Cerignola, si trova infatti uno dei primi impianti in Italia di digestione anaerobica, attivo dal settembre 2023, che utilizza come risorsa principale il sottoprodotto di scarto delle olive per produrre energia rinnovabile e che oggi festeggia un anno di attività. Un impianto innovativo, circondato da 90 ettari di uliveti, dove Legambiente ha fatto tappa con la sua campagna nazionale itinerante “I cantieri della transizione ecologica” per visitare insieme al CIB (Il Consorzio Italiano Biogas) la società Agricola Arca, nata dalla collaborazione di cinque famiglie imprenditoriali con una lunga tradizione nel settore agroindustriale, e raccontare cosa sta facendo in termini di transizione ecologica e sostenibilità.

L’impianto è alimentato da sottoprodotti locali agricoli, come sansa bifasica (liquida), circa il 60%, e foglie di ulivo in co-digestione con effluenti zootecnici, produce biometano (500 Sm3/ora), energia elettrica e termica per autosufficienza, oltre a digestato, un fertilizzante organico di alta qualità utilizzato sui 600 ettari totali di terreni agricoli di proprietà dei soci, che permette una netta riduzione dei costi di concimazione, da un anno pari a zero, e un importante incremento del carbonio organico tale da rifertilizzare gli stessi suoli. In un anno sono state processate circa 60mila tonnellate di sansa e foglie di ulivo e da settembre 2023 a oggi sono stati prodotti ben 4.800.000 Smc di biometano immessi nella rete di distribuzione e 51.000 tonnellate di fertilizzante autogestito. La tecnologia, la qualità del personale e i sistemi di certificazione di sostenibilità applicati in azienda hanno permesso risultati importanti, sia in termini statistici che di controllo di materiale organico nei processi di trasformazione e una corretta gestione dei flussi in entrata e uscita, nonché una sostanziale misurazione adeguata dei livelli certificati di sostenibilità ambientale.
I due elementi distintivi dell’impianto di Cerignola, che hanno suscitato l’interesse di Legambiente, sono la realizzazione di una filiera corta con un raggio medio di 10 km e il coinvolgimento del produttore del sottoprodotto principale (sansa e foglie di olive) nella valorizzazione economica di questa risorsa. Ciò comporta ricadute dirette sul territorio e vantaggi significativi in termini di sostenibilità certificata per una parte importante della filiera. Punto di forza è anche quello di investire e credere nel “Biogasfattobene”, promosso a livello nazionale in questi anni dal CIB come modello integrato in cui convergono la produzione e l’utilizzo di biogas e biometano, la produzione di cibo di qualità e l’adozione di pratiche agricole innovative e sostenibili. Questo ciclo produttivo virtuoso garantisce la resilienza dei terreni, restituendo sostanza organica preziosa (soprattutto su questi territori in cui vi è carenza di carbonio organico sui terreni), favorisce la rigenerazione naturale delle colture, secondo un processo che consente di mantenere un equilibrio tra produttività economica e tutela dell’ambiente, assicurando la continuità delle risorse agricole per le future generazioni.

La storia virtuosa di questo impianto, al centro della XXVI tappa della campagna di Legambiente dedicata ai cantieri della transizione ecologica, è stato inserito anche nella mappa interattiva del sito cantieridellatransizione.legambiente.it realizzato dall’associazione ambientalista e che raccoglie, con schede di approfondimento, foto e video, le storie di quelle esperienze virtuose che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica e che meritano di essere replicate. Ad oggi sono oltre cento le buone pratiche raccolte e “mappate” sul sito.

“La Puglia - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - è un territorio a grande vocazione agricola e la promozione dell’economia circolare nella filiera dell’olio è molto importante. I frantoi producono enormi volumi di sottoprodotti organici liquidi e solidi, il loro riutilizzo è molto costoso e in assenza di digestione anaerobica ha impatti negativi sull’ambiente. Recuperare questi scarti per farne energia rinnovabile, mettendo in rete i produttori del territorio e avviando una solida alleanza tra agricoltura, produzione di energia e cura dei suoli, è una sfida cruciale che la Puglia ha dimostrato che si può vincere. Il nostro auspicio è che questa filiera circolare virtuosa venga replicata in tutto il territorio nazionale. La digestione anaerobica per produrre biometano e digestato di qualità è un processo che comporta diversi vantaggi, contribuisce alla decarbonizzazione, a ottimizzare l’utilizzo e la gestione degli scarti agroalimentari e dei reflui zootecnici. In più le tecnologie ormai consolidate minimizzano gli odori sgradevoli e non producono batteri patogeni. L’Italia deve accelerare il passo e colmare il deficit impiantistico sulla digestione anaerobica, prevedendo anche più campagne di informazione per smontare le fake news che circolano sul biometano”.

“L'Azienda ARCA rappresenta un modello innovativo e sostenibile nella produzione di biometano in Italia. Questo progetto concretizza la visione del Biogasfattobene®, dimostrando come l’alleanza tra agricoltura e industria possa tracciare un cammino positivo per il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica e competitività delle produzioni alimentari di qualità, grazie alla spinta dell’innovazione tecnologica.”, commenta Piero Gattoni, presidente del CIB. “La Puglia, con il suo grande potenziale agricolo è un bacino importante per lo sviluppo del biogas e del biometano nazionale, irrinunciabile se si vorranno raggiungere gli importanti obiettivi di decarbonizzazione e indipendenza energetica che si è dato il nostro Paese.”

“Essere scelti da Legambiente come esempio di transizione ecologica conferma l’efficacia della nostra visione imprenditoriale, ‘sostenere la terra’. L’intera filiera è stata immaginata, progettata, realizzata e gestita con il preciso scopo di creare valore sostenibile, sia dal punto di vista economico che agronomico, tanto per il territorio che per il futuro della nostra terra. Solo attraverso mezzi di produzione innovativi, che recuperano e rinnovano i corretti usi del passato, è possibile trasferire questo immenso valore agronomico alle future generazioni e ai territori a cui appartengono.”, aggiunge Massimo Borrelli, presidente ARCA.

Impianto a Cerignola, come è strutturato: l’impianto è costituito da cinque digestori anaerobici, due primari da 7.200 m3 totali, due secondari di pari dimensioni e uno stoccaggio coperto con recupero di biogas da 6.500 m3 per recuperare il gas residuo. In aggiunta sono presenti dei lagunaggi per lo stoccaggio della sansa e silos orizzontali per lo stoccaggio dei prodotti in co-digestione. Il biogas proveniente dai digestori viene purificato da eventuali impurità e poi inviato all’impianto di upgrading che rimuove la CO2 dal biogas grezzo e lo trasforma in biometano. Quest’ultimo, superati tutti i controlli, viene immesso nella rete SNAM.
I numeri del biogas in Italia: In Italia, attualmente, si contano oltre 1.700 impianti di produzione del biogas, con una potenza installata che sfiora 1 GW (fonte: GSE). La produzione di biometano si attesta intorno a 850 milioni di Smc all’anno, destinati quasi interamente al settore dei trasporti. Il nostro Paese è il secondo produttore di biogas in Europa e il quarto al mondo, ma il potenziale produttivo di biometano potrebbe essere più elevato. Il PNRR prevede un significativo incremento, con un obiettivo di almeno 2,3 miliardi di Smc annui entro il 2026. Il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), inoltre, ha fissato per il 2030 un traguardo ancora più ambizioso: 5-6 miliardi di Smc, comprendendo sia la produzione di biometano sia quella di energia elettrica da biogas.

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