Le poesiole di Monica Messa

Le poesiole di Monica Messa Fate fogli di poesia, poeti,
vendeteli per poche lire! (manifesto poetico di Antonio Verri)

13/01/2025

Henry Winkler, nato il 30 ottobre 1945 a Manhattan, New York, è una delle figure più amate del panorama televisivo e cinematografico americano. Figlio di immigrati ebrei tedeschi che fuggirono dalla Germania nazista nel 1939, Henry ha affrontato sin da giovane difficoltà scolastiche a causa della dislessia, una condizione non diagnosticata fino all’età adulta. Nonostante ciò, ha conseguito un Master in Belle Arti alla prestigiosa Yale School of Drama nel 1970.

La svolta nella sua carriera è arrivata con il ruolo di Arthur "Fonzie" Fonzarelli nella celebre sitcom Happy Days. Il suo personaggio, inizialmente pensato come secondario, divenne talmente popolare da trasformarlo in una vera icona culturale degli anni '70 e '80. Grazie a questo ruolo, Winkler ha vinto due Golden Globe e ricevuto numerose nomination agli Emmy.

Oltre alla recitazione, Henry Winkler si è distinto come regista e produttore, collaborando a progetti di successo come MacGyver e Sabrina, vita da strega. La sua carriera è proseguita brillantemente anche in età avanzata, con la vittoria di un Emmy nel 2018 per la sua interpretazione nella serie HBO Barry.

Autore prolifico, ha scritto oltre 30 libri per bambini, tra cui la popolare serie Hank Zipzer, basata sulla sua esperienza con la dislessia, con l’intento di ispirare giovani lettori a superare le difficoltà. Henry Winkler è anche un instancabile sostenitore di cause benefiche legate all'educazione e alla disabilità.

Con il suo humor, la sua determinazione e la sua umanità, Winkler è diventato un simbolo di resilienza e talento, lasciando un'impronta indelebile sia sullo schermo che fuori.

Quindi dietro le quinte del Jennifer Husdson Show

13/01/2025

Vladimir Semënovič Vysockij (Mosca, 25 gennaio 1938 – Mosca, 25 luglio 1980) è stato un cantautore, attore, poeta sovietico. È considerato uno dei maggiori cantautori europei dal secondo dopoguerra a oggi.

13/01/2025

Beloe Zlato

13/01/2025

Non so se il mio corpo
è una donna,
un timido imbroglio,
un bimbo confuso
in soffitta.

Antonio Santori

12/01/2025
Nell'anno duemila e oltre del mio tempo, Io, Monica Messa, anima errante, perché la ricerca di senso è un viaggio senza ...
12/01/2025

Nell'anno duemila e oltre del mio tempo, Io, Monica Messa, anima errante, perché la ricerca di senso è un viaggio senza compimento e perché, se qualcosa so, è che nulla è costante. Io, pellegrina tra sogni e parole, io, non profetessa, ma artigiana di versi, perché, immersa nei miei umili fogli, il mondo si svela e spesso, per colpa di tanti, mi ritrovo a pentirmi dei miei stessi gesti.

Dico addio alle illusioni di perfezione ai riflettori accecanti, alla falsità delle mode, alle promesse vuote di trionfi immaginari, a chi predica certezze ma si nutre di inganni. Addio alle vanità che sfumano nel nulla, alle vite patinate che ignorano il dolore, a chi si perde in chiacchiere di vittorie fasulle e dimentica che la vita è fatta di amore.

Io, figlia della gomna e del vento che scuote, cresciuta tra libri, sogni, e parole sussurrate, tra le mani ho raccolto il filo di storie di chi sapeva tessere il cielo con versi improvvisati. Io, educata al silenzio e al rispetto del dubbio, un po' cittadina ma sempre di radici impolverate, conservo nel cuore un angolo di natura dove trovo ancora la fragile bellezza del passato.

Dico addio a chi gioca a nascondino con la verità, a chi si accontenta del niente, baratta ogni cosa, o sceglie il comodo rifugio di un'opinione pronta, badando solo a saziarsi di lodi ipocrite. Addio alle maschere che celano volti di cera, ai sorrisi finti dei palcoscenici luccicanti, alle promesse eterne che poi si dissolvono nell'aria, al mondo fatto di illusioni, di apparenze stanche.

A chi si proclama giusto e libero pensatore ma nel fondo del cuore si piega al primo vento; a chi finge di essere al di sopra di tutto, ma teme il giudizio e rimane silente. A quest'epoca di burattini e giullari in un teatro di ombre, tra promesse e canzoni, dove il senso è svanito tra le pieghe di un sogno e il futuro è venduto a chi urla più forte.

Nell'anno duemila e oltre del mio sentire, io, poeta di sguardi e di sospiri, anch'io mi alzo, seppure con voce stanca, con un grido che si spegne in un soffio. Ma a te lascio queste parole senza pretese, che nascondono soltanto un antico rimpianto, sperando che tu non le prenda per gioco, tu, compagno di sogni, fratello nell'inganno, tu, ipocrita lettore, mio simile, mio amico.

(Ispirata da Francesco Guccini)

Si sbriciola il tempo, un morso alla curva del niente, il caffè ha il sapore di una pi***la carica lasciata sul tavolo.
12/01/2025

Si sbriciola il tempo,
un morso alla curva del niente,
il caffè ha il sapore di una pi***la carica lasciata sul tavolo.

Giacomo LeopardiRanieri mio. Non ebbi la tua dal Piatti, che la sera del 6 però ti scrissi solo a Napoli. Faccia Dio che...
12/01/2025

Giacomo Leopardi

Ranieri mio. Non ebbi la tua dal Piatti, che la sera del 6 però ti scrissi solo a Napoli. Faccia Dio che queta non ti aspetti punto. Oggi non ho la tua ancora. Del Lampsaceno non saprei certamente dirti di più che il Creuzer. Addio anima mia. Mando un milione di baci e di amplessi ad incontrarti.

12/01/2025

Vladimir Semënovič Vysockij (Mosca, 25 gennaio 1938 – Mosca, 25 luglio 1980) è stato un cantautore, attore, poeta sovietico. È considerato uno dei maggiori cantautori europei dal secondo dopoguerra a oggi.

Qui un pezzo famosissimo riproposto in Italia anche da Vinicio Capossela Utrennjaja gimnastika (ginnastica mattutina)

Dicono di noi...Maria Pia Latorre, nata a Bari il 14 gennaio 1964, è un'autrice e insegnante laureata in Scienze pedagog...
12/01/2025

Dicono di noi...

Maria Pia Latorre, nata a Bari il 14 gennaio 1964, è un'autrice e insegnante laureata in Scienze pedagogiche. Ha ricoperto ruoli accademici in Letteratura dell’Infanzia all'Università di Bari e si dedica alla promozione della lettura e della poesia. Tra le sue opere per ragazzi si annoverano titoli come "Raccontinascensore" e "Lo spettro di Azzurrina". Ha partecipato a numerose collane, affrontando temi di educazione, ecologia e legalità.

Oltre a racconti pubblicati su «La Gazzetta del Mezzogiorno», ha scritto per diverse riviste di poesia e letteratura. Ha alle spalle oltre trenta pubblicazioni tra racconti e saggi, e ha pubblicato raccolte di poesie come "Gli occhi di Giotto". È stata premiata in vari concorsi letterari e ha curato antologie, contribuendo a iniziative per la pace. Le sue opere sono state tradotte in inglese e polacco, e tiene rubriche di poesia su pubblicazioni locali. Inoltre, ricopre ruoli di giuria e coordinamento in concorsi letterari nazionali.

12/01/2025

Anniversari

Come faccio ogni inverno, ringrazio il coraggio dei pruni, dei mandorli, dei tigli e di ogni radice, di partorire germogli col rischio del gelo a coprire la tenerezza, la tenacia e la forza dei propri corpi boccioli

ringrazio il cielo che spinge una certa speranza sotto forma d'acqua, neve o vento o qualsiasi mare in tempesta
a placarsi, a smettere e a farsi silenzio, pace, grazia

ringrazio le mie gambe e la evidente fragilità capillare,
ringrazio la fragilità, la vecchiaia, la saggezza e la follia dei miei genitori,
ringrazio tutte le fragilità che mi rendono niente più di ciò che sono o che sono divenuta

ringrazio l'incapacità di scrivere, gli errori, i versi composti e cancellati, il lavoro fatto con lentezza, ringrazio i poeti,
coloro che salvano lo sguardo sul mondo nel silenzio: chiudono
dentro un cassetto le parole e le offrono agli altri solo dopo molto, molto tempo,
come il mosto, come parola uguale ad atto sacro e profano

ringrazio questo maturare, tornare ogni mattino alla vita, quest'incondizionato amore per la terra, gli alberi, il seme ovunque sparso

e gli animali ringrazio, da quando sono al mondo, creature ultraterrene che sopportano il dolore, ci insegnano la dignità, perdonano ogni orrore, ogni abbandono e ci salvano da molte solitudini

l'amore che non ho ringrazio, in ogni lettera, in ogni sillabare il suo nome, di farmelo sentire tra le costole, le scapole, nella saliva, dalla trachea a tutti i linfonodi e nell'arteria carotidea e femorale, testa cuore inguine fin giù, alle unghie piccole dei miei piedi

la sua grandezza ringrazio, la sua resistenza nel volere oggi meno freddo e più protetto di domani,
ringrazio di poterlo ancora immaginare il domani, in un insieme, in un letto, in piedi davanti al Pont Neuf o sul Lungotevere

la vita ringrazio, d'avermi tenuta in braccio, per mano e di continuare a farlo, dove e quando il dolore ha battuto più forte

gli esseri umani ringrazio, quelli che non mi hanno ingannata o derubata ma arricchita, gli amici come radici in questa vita, umili, presenti, generosi, imperfetti

tutti i padri e tutte le madri del mondo e i loro figli ringrazio, la loro forza di attraversare un oceano in barca, a nuoto, a togliersi dalla bocca un sorso d'acqua e gettarsi sulla riva di una terra straniera, sopravvissuti all'inferno di guerre senza fine

sopra a tutto la lealtà ringrazio, di essermi compagna, e di resistere, resistente, a dispetto di ogni miseria disumana.
(Elisabetta Destasio Vettori )

“Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.”   – Il poeta dell’infinito...
12/01/2025

“Così tra questa immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.”

– Il poeta dell’infinito

Voi che ne pensate?

È un pezzo del 1960 e lo trovo delizioso."Nascondi i sogni in quel mobile strano, ché lì riposano storie di ieri, pronte...
12/01/2025

È un pezzo del 1960 e lo trovo delizioso.

"Nascondi i sogni in quel mobile strano, ché lì riposano storie di ieri, pronte a cantarti il futuro, a passo lento, col fiato del tempo."

Dicono di noi...Alessandra Corbetta, poetessa e docente universitaria che al tema “Poesia e Rete” ha dedicato parte dell...
12/01/2025

Dicono di noi...

Alessandra Corbetta, poetessa e docente universitaria che al tema “Poesia e Rete” ha dedicato parte della sua ricerca. Alessandra è la fondatrice di Alma Poesia, progetto interamente dedicato al linguaggio poetico italiano e internazionale che, dopo un anno di attività, ha visto la pubblicazione di “Distanze obliterate. Generazioni di poesie sulla Rete“, una raccolta di poesie che spazia dai i poeti nati negli anni ‘40 fino alle voci più giovani del ‘99, da chi ha visto arrivare il web in età già matura a chi invece è nato in un’era già totalmente digitale e velocissima, come i Millennial e la GenZ.

Eh niente, proprio non sopporto le frasette banali abbinate al cioccolato
12/01/2025

Eh niente, proprio non sopporto le frasette banali abbinate al cioccolato

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Bari
70100

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