A Favore di Vento

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Sono una moglie che si affida e dipende da suo marito, ma non penso che questo sia un male. Di recente, una mattina mi s...
23/01/2025

Sono una moglie che si affida e dipende da suo marito, ma non penso che questo sia un male.
Di recente, una mattina mi sono svegliata per portare i bambini a scuola. Quando sono salita in macchina, si è accesa la spia della pressione bassa degli pneumatici. “Strano, dovrò farla controllare dopo aver lasciato i bambini,” ho pensato.
Mentre facevo retromarcia dal vialetto, ho capito subito di avere una gomma a terra. Mi sono fermata e, senza esitazione, ho detto ai miei figli: “Chiamo papà per vedere se può portarvi lui a scuola.”
Dieci minuti dopo, mio marito, che era impegnato in un cantiere, è arrivato subito da noi per portare i bambini a scuola.
“Resta tranquilla, torno e metto la ruota di scorta, e prenoto un appuntamento per ripararla oggi stesso,” mi ha detto.
Sono tornata a casa e mi sono seduta sul divano, mentre lui si occupava di portare i bambini a scuola.
Cinque minuti dopo, guardando fuori dalla finestra del soggiorno, l’ho visto mentre cambiava la gomma, senza una parola di lamentela.
Dopo aver messo la ruota di scorta, è entrato in casa e ha detto: “Ho chiamato l’officina, hai un appuntamento tra un’ora per farla sistemare. Ti seguirò con il mio furgone per assicurarmi che tu arrivi senza problemi.”
Mentre guidavo verso l’officina, vedevo mio marito che mi seguiva da vicino, pronto a intervenire se necessario.
Quando siamo arrivati, è sceso dal suo furgone, mi ha preso per mano e ha detto: “So che non ti piace entrare nelle officine da sola o senza tuo padre, quindi mi assicurerò che tutto vada bene prima di tornare al lavoro.”
Siamo entrati, ci siamo seduti, e prima di andarsene mi ha dato un bacio.
Sono rimasta lì per un momento, pensando a quanto io dipenda da quest’uomo.
Dipendo da lui perché è affidabile.
Mi affido a lui perché è una certezza.
Non devo mai affrontare le difficoltà da sola.
Non devo mai preoccuparmi di chi chiamare quando ho bisogno di aiuto, e questa è una cosa meravigliosa.
Sapere che qualcuno ti ama così tanto da non lasciarti mai sola è straordinario.
Sapere che sei al sicuro con qualcuno, perché lui si prenderà sempre cura di te, è qualcosa di prezioso.
Sapere che qualcuno si spinge oltre per fare ciò che potrei fare da sola, solo per rendermi la vita un po’ più facile, è amore nella sua forma più pura.
Questa mattina mi sono completamente affidata a mio marito.
E, come tante altre volte in cui ho contato su di lui, lui c’era.
Sono una moglie che dipende da suo marito, perché lui è affidabile.
Sono una moglie che si affida a suo marito, perché lui è una certezza.
So che, qualunque cosa la vita mi riservi, non sarò mai veramente sola: lui è sempre a una telefonata di distanza.
Poter dipendere pienamente da lui, perché c’è sempre, è il tipo di amore più sicuro che abbia mai conosciuto.
E, per me, questo è qualcosa di davvero bellissimo.

Selvaggia Lucarelli condannata per diffamazione
23/01/2025

Selvaggia Lucarelli condannata per diffamazione

Mi dispiace ragazzi, non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo per ricucirmi. È finita… è finita. Mi metteranno n...
23/01/2025

Mi dispiace ragazzi, non basterebbero nemmeno tutti i punti del mondo per ricucirmi. È finita… è finita. Mi metteranno nel negozio di pompe funebri di Fernandez, sulla 109sima strada. Ho sempre saputo che prima o poi sarei finito lì, però molto più tardi di quanto pensava un sacco di gente. L’ultimo dei mohicani… beh… forse non proprio l’ultimo. Gail sarà una brava mamma. Un nuovo e migliore Carlito Brigante, spero che li userà per andarsene quei soldi, in questa città non c’è posto, per una che ha il cuore grande come il suo. Mi dispiace amore, ho fatto quello che potevo, davvero. Non ti posso portare con me in questo viaggio. Me ne sto andando, lo sento. Ultimo giro di bevute, il bar sta chiudendo, il sole se ne va. Dove andiamo per colazione? Non troppo lontano… che nottata… sono stanco amore… stanco.
Carlyto's Way

“Conti aveva annunciato gli amici a Sanremo 2025, poi ha chiamato Clerici e Scotti”Leonardo Pieraccioni
23/01/2025

“Conti aveva annunciato gli amici a Sanremo 2025, poi ha chiamato Clerici e Scotti”

Leonardo Pieraccioni

«Prendo tutto il cibo di cui ho bisogno dai cassonetti: sono quattro anni che non vado al supermercato».Lo stile di vita...
23/01/2025

«Prendo tutto il cibo di cui ho bisogno dai cassonetti: sono quattro anni che non vado al supermercato».

Lo stile di vita della 30enne Sofie Juel Andersen

«L'hanno convinta gli amici. Le ho dato il bacio della buonanotte, la mattina dopo ha chiamato l'ospedale» La mamma di J...
23/01/2025

«L'hanno convinta gli amici. Le ho dato il bacio della buonanotte, la mattina dopo ha chiamato l'ospedale»
La mamma di Jennifer Alcani morta a 13 anni

“Le dirò tutto quando compirà 18 anni, la mia Sofia è nata due volte”
23/01/2025

“Le dirò tutto quando compirà 18 anni, la mia Sofia è nata due volte”

“Mamma ❤️ ‘e la mamma che fa’ continua nella forma della tua essenza pura d'amore, empatia e generosità. Nell'essere lea...
23/01/2025

“Mamma ❤️
‘e la mamma che fa’ continua nella forma della tua essenza pura d'amore, empatia e generosità.
Nell'essere leale e rispettosa, allegra e sorridente, nel volere il bene di tutti, nei tuoi insegnamenti e modi di fare, con energia positiva e impegno, indipendenza e delicatezza.
Sei sempre con noi.
Grazie Mamma, solo cose belle.
Grazie dell'abbraccio d'affetto enorme che ci avete mandato in questi giorni, la mamma sarebbe stata
sorpresa e grata. 🌷🌷🌷”
- Filippa Lagerback

Il nostro sentito ringraziamento agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Cosenza per aver ritrovato e ...
22/01/2025

Il nostro sentito ringraziamento agli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Cosenza per aver ritrovato e riportato ai genitori la neonata rapita in ospedale. Un plauso ai nostri uomini e donne in divisa per lo straordinario lavoro di squadra e di ricerca.
Un abbraccio alla mamma e al papà e un augurio di buona vita alla piccola Sofia!
Giorgia Meloni

"Se un giorno qualcuno dovesse chiedermi perché sono felice, gli risponderei con un’immagine… quella degli occhi tuoi. G...
22/01/2025

"Se un giorno qualcuno dovesse chiedermi perché sono felice, gli risponderei con un’immagine… quella degli occhi tuoi.
Gli direi che tutto ciò che di bello vivo oggi è una conseguenza di quello sguardo. Di quell’incontro con gli occhi tuoi… quelli che mi hanno parlato dicendomi che si può essere una cosa sola con un’altra persona.
Quelli sono gli occhi della persona più bella che io abbia mai conosciuto. Gli occhi di una mamma meravigliosa!
E io non faccio altro che amarla".
La dolce dedica d’amore di Stash per la sua Giulia.

Mamma e papà stavano guardando la TV quando mamma disse: "Sono stanca, è tardi, vado a letto". Prima di andare, mise i c...
21/01/2025

Mamma e papà stavano guardando la TV quando mamma disse: "Sono stanca, è tardi, vado a letto".
Prima di andare, mise i ceci in ammollo, tirò fuori la carne dal congelatore per la cena del giorno dopo, controllò se c’erano abbastanza cereali, riempì il barattolo dello zucchero, apparecchiò la tavola per la colazione con piatti e cucchiai e preparò la caffettiera.
Tolse la biancheria bagnata dalla lavatrice e cucì un bottone.
Raccolse i giocattoli sparsi, mise il telefono a caricare.
Annaffiò le piante, legò il sacco della spazzatura e stese un asciugamano.
Andò in camera per scrivere una nota all’insegnante, prese i soldi per la gita del bambino e raccolse un libro che era rimasto sotto una sedia.
Mamma poi si lavò il viso, mise la crema e si lavò i denti.
Papà gridò: "Ma non stavi andando a letto?"
"Ci sto andando", rispose lei.
Riempì la ciotola dell’acqua del cane, chiuse a chiave la porta e spense la luce all’ingresso.
Diede un’occhiata ai bambini, impostò la sveglia, preparò i vestiti per il giorno seguente e sistemò velocemente la scarpiera.
Aggiunge tre cose alla lista delle cose urgenti da fare.
Spense le luci, la TV e raccolse una maglietta e dei calzini dal pavimento, mettendoli nel cesto della biancheria.
A quel punto, papà spense la TV e annunciò: "Vado a dormire". E lo fece, senza ulteriori pensieri.

Una donna cuoceva del pane per i suoi familiari, e ne lasciava uno in più sul davanzale, per qualunque persona affamata ...
21/01/2025

Una donna cuoceva del pane per i suoi familiari,
e ne lasciava uno in più sul davanzale,
per qualunque persona affamata che fosse passata di lì.
Ogni giorno un gobbo passava a prenderlo e, invece di esprimere gratitudine, mentre se ne andava,
pronunciava queste parole: "il male che fai resta con te,
il bene che fai ritorna indietro".
Questo andava avanti giorno dopo giorno.
A un certo punto la donna si arrabbiò:
“neanche una parola di gratitudine" si disse.
Un giorno, esasperata, decise di farla finita con lui.
“Debbo liberarmi di questo gobbo" si disse.
E cosa fece? Aggiunse del veleno al pane che aveva
preparato per lui. Mentre stava per metterlo sul davanzale
della finestra, però, le sue mani tremavano.
“cosa sto facendo?" si chiese.
Subito buttò nel fuoco quel pane ne preparò un altro
e lasciò sul davanzale. Come sempre arrivò il gobbo,
prese il pane e pronunciò le solite parole:
“il male che fai resta con te, il bene che fai ritorna indietro.
Ogni giorno, quando la donna metteva il pane sul
davanzale, pregava per il figlio che era andato
lontano a cercare fortuna, perché tornasse sano e salvo
visto che da mesi non aveva sue notizie.
Quella sera sentì bussare alla porta. Quando l'aprì,
con sorpresa si trovò di fronte il figlio.
Era diventato magro e sottile, era affamato e debole.
Quando vide la madre disse : "mamma è un miracolo
che io sia qui. Avrei potuto morire,
ma passò di lì un vecchio gobbo. Io gli chiesi un po' di cibo,
ed egli fu così gentile da darmi un intero filone di pane, dicendomi : "questo è quello che mangio ogni giorno :
oggi lo do a te, perché ne hai più bisogno di me."
Sentendo queste parole, la madre impallidì, ricordandosi
del pane avvelenato che aveva fatto quella mattina.
Se non l'avesse buttato, sarebbe stato
mangiato dal figlio e sarebbe morto.
Allora capì il significato delle parole:
“il male che fai resta con te,
il bene che fai torna indietro".

A me piace stare con gli amici qualche volta a raccontare cose mie, ascoltare quelle loro. Per questo uno dei motivi per...
21/01/2025

A me piace stare con gli amici qualche volta a raccontare cose mie, ascoltare quelle loro. Per questo uno dei motivi per cui io non sono andato ad abitare nell’appartamento pontificio è perché i Papi che c’erano prima erano Santi e io non me la cavo, non sono tanto Santo.
Ho bisogno dei rapporti umani, per questo abito in questo albergo di Santa Marta dove si trova gente che parla con tutti, trovi degli amici. È una vita per me più facile, l’altra non me la sento di farla, non ho le forze e le amicizie a me danno forza. Ho bisogno degli amici, sono pochi eh, sono pochi ma veri".

Papa Francesco

“Non ho letto il libro del generale Roberto Vannacci e non lo leggerò. Mi sono bastate le anticipazioni e non contribuir...
21/01/2025

“Non ho letto il libro del generale Roberto Vannacci e non lo leggerò. Mi sono bastate le anticipazioni e non contribuirò alla morbosa ascesa in classifica del suo capolavoro. È un florilegio di aggressività e razzismo che non risparmia nessuno: immigrati, omosessuali, disoccupati e chi più ne ha più ne metta. Un elenco di luoghi comuni di quella che potremmo definire estrema destra, esibiti senza imbarazzo.
Quelle cose Vannacci le ha pensate e le ha scritte. Lo Stato Maggiore dell'Esercito lo ha destituito dal comando, ma il punto è che ciò è avvenuto. Ed è avvenuto perché l'aggressività e il rancore vengono quotidianamente legittimati da giornali e social che non fanno altro che scaricare valanghe di odio sulle persone, così come del resto ha fatto la politica più becera di questi anni attraverso i suoi esponenti di punta. È avvenuto perché temo che in molti si ritrovino in quelle parole.
Non esistono più confini: tutto è possibile, dicibile e fattibile. E il denominatore comune è proprio l'odio. Un odio che non ha una direzione univoca o un obbiettivo preciso. Non viene usato per rivendicare diritti o giustizia ma al contrario è rivolto contro i diritti degli altri. È rabbia cieca ed è inutile cercare di individuare una qualche ragione perché l'odio si autogiustifica, si regge da solo, e, non avendo nulla di razionale, non ha bisogno di dare spiegazioni né di ragionevolezza. Giorno dopo giorno si è spostata l'asticella sino a perdere ogni limite di decenza.
L'attuale premier voleva affondare le imbarcazioni dei migranti, il vicepremier chiudeva i porti e solo qualche anno fa il nemico era "il te***ne" che depredava il Nord.
Pensiamo al male che è stato fatto senza senso a Michela Murgia per le sue opinioni scomode o gli insulti a Liliana Segre o quelli rivolti a Roberto Saviano, il cui programma la tv pubblica ha cancellato. Cancellato: un fatto impensabile. Non si tollera il pensiero libero, non si tollera la libertà altrui. Da qui l'odio che è una forma di fascismo, che è la base di ogni fascismo. Da qui un libro spudorato il cui titolo, Il mondo al contrario, esprime esattamente e perfettamente il disprezzo per ogni tipo di inclusione e di solidarietà.
È stato sdoganato l'odio: questo temo.”
- Fabio Fazio su Oggi

Desidero sapere dove sono finiti, improvvisamente, tutti quelli che per un anno abbondante hanno tacciato di antisemitis...
21/01/2025

Desidero sapere dove sono finiti, improvvisamente, tutti quelli che per un anno abbondante hanno tacciato di antisemitismo chiunque osasse dire che forse a Gaza si stava giusto un pochino esagerando. Anzi, lo so dove sono finiti. Secondo L’Anti-Defamation League, l’organizzazione non governativa internazionale ebraica con sede negli Stati Uniti d’America che combatte antisemitismo e pregiudizi, quello di Musk è un gesto di ENTUSIASMO. Quindi da oggi ci si può entusiasmare così, in giro, o, ancora meglio, davanti a f***e urlanti. Ora sappiamo che ti puoi permettere il saluto romano solo oltre un certo reddito e un certo peso, perché “è un nuovo inizio”. Di cosa, a quanto pare, non conta. P.s. Scomodare l’autismo per giustificare un gesto inequivocabile è meschino. E aggiungo che se davvero l’ha fatto, come penso, per provocare e dire “io posso tutto”, non è meno grave. È più grave, perché sa che su quell’ambiguità si scanneranno come cani tutti tranne quelli che di quel gesto dovrebbero avere più paura degli altri.

Voglio raccontarvi quello che mi è successo venerdì mattina in banca. Si sono scontrati due mondi: gentilezza e scortesi...
21/01/2025

Voglio raccontarvi quello che mi è successo venerdì mattina in banca. Si sono scontrati due mondi: gentilezza e scortesia.
Ho parcheggiato lontanissimo. Evito proprio di entrare con la macchina nella mia città. Se posso fare due passi e non intasare il traffico del centro ne sono felice.
Faceva freschino, ho costeggiato i binari del treno camminando e ho guardato i treni passare sognandomi su uno di loro.
Arrivato in filiale sono solo. Meno male, perché devo fare davvero tante cose. Ci vorrà mezz’ora.
Il cassiere nel tempo è diventato un caro amico. Gli ho regalato qualche libro ogni tanto. Ci ordiniamo due caffè e ci mettiamo all’opera in una atmosfera gentile dove tutto è piacevole.
Entra un vecchietto silenzioso, e dopo un buongiorno si siede. Mi dispiace farlo attendere mezz’ora. Così a metà dei miei servizi mi faccio da parte e gli dico: «Se lei deve fare solo una cosa, la faccio passare avanti così non deve attendere ancora».
Lui si alza e, testuali parole, mi dice: «Grazie, è raro incontrare persone con una tale sensibilità». Mi piace che abbia detto quella parola: la gentilezza è sensibilità, io mi ero immaginato nei suoi panni.
Ora lui è allo sportello e io sono quello in fila. Entra una signora sbuffando. Si lancia allo sportello, ruba la penna che sarebbe servita al signore e un modulo. Parla al telefono ad alta voce mentre lo compila.
Il signore ha finito, io gli sono dietro ma lei si infila davanti a me.
Come sempre in questi casi, io ho una risposta pronta e la dico a voce alta: «Si figuri! Io sono meno importante di lei!».
Tutti gli addetti della banca ridono. Lei si giustifica: «Ma io ho fretta!».
E io le rispondo: «Ma certo, il mio tempo è meno importante del suo».
«Ma io ho parcheggiato in seconda fila!»
«Ha fatto bene! Lo scemo sono io che ho parcheggiato con cura» rispondo ancora.
Intanto il cassiere le ha finito il servizio.
«Vede,» mi dice andando via, bonaria, materna «io lavoro al Comune».
«Ahhh, è una politicante! Ora si spiega tutto!».
Uscita via lei, la filiale torna un bel posto di persone cortesi.
Vi prego nella vita di scegliere chi volete essere: lei o il vecchietto.

"Ho deciso di usare il mio nome completo come artista solista perché come cantante della band sono sempre stato chiamato...
21/01/2025

"Ho deciso di usare il mio nome completo come artista solista perché come cantante della band sono sempre stato chiamato Damiano dei Måneskin.
Ovviamente ha perfettamente senso, ma a lungo andare ho iniziato a sentire come se il mio cognome, quello di famiglia, fosse stato rubato, e questo è un modo, per me, di reclamarlo. Poi suona bene Damiano David.
So chi sono come artista e, se questo album fa flop, non sarà un verdetto sul mio talento: significherà solo che era il momento sbagliato. Farò un altro album, che un giorno funzionerà, perché so di essere in grado di farlo".
Le premesse sono più che buone: attualmente Damiano ha 5 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, mentre il singolo "Born With a Broken Heart" ha raccolto sulla piattaforma 45 milioni di ascolti in meno di tre mesi. Numeri importanti, che certificano il suo status di artista a livello mondiale.

Sono la mamma di quel bambino che oggi, in piazza della Vittoria, ha giocato coi tuoi figli adolescenti. Li abbiamo osse...
20/01/2025

Sono la mamma di quel bambino che oggi, in piazza della Vittoria, ha giocato coi tuoi figli adolescenti.
Li abbiamo osservati a lungo, tra un lancio di pallone ed una sigaretta smezzata.
Tra lo scazzo di chi vede tutto grigio.
Come solo l’adolescenza può rendere la vista, alle volte.
Mio figlio ha due anni e guardava i vostri con gli occhi pieni di gioia.
Avevano un pallone.
Stavano giocando.
Alla fine quel pallone è arrivato proprio vicino ai piedi di Vittorio, sapete?
E poi dai, Vittorio è un bambino di due anni, loro stavano palleggiando facendo una specie di gara a chi lo faceva con più scazzo.
Eppure.
Eppure...
Eppure tuo figlio ha preso il mio mano nella mano e lo ha invitato a giocare.
Ha sorriso per ogni palla lanciata, per ogni calcio scoordinato e mancato.
Hanno battuto il 5.
Lo hanno chiamato “campione”.
Siamo andati via per non disturbare troppo, perché mio figlio ha due anni, il tuo ne avrà quasi 18.
Eppure.
Eppure è stato al gioco.
Ha capito quanto era importante, per mio figlio, giocare con i grandi.
Ed alla fine il risultato è che mio figlio rideva ed anche il tuo.
Se vuoi sapere cosa ha combinato il tuo adolescente scazzato nel pomeriggio di oggi, sappi che ha giocato a calcio con un bambino di due anni.
E che forse non tutto è perduto.
-A. Manzi

Indirizzo

Bari
70126

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