11/02/2025
| | 🔵 Marche: sempre meno medici di base nell'entroterra
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I consigleri del Partito Democratico nell'Assemblea legislativa delle Marche hanno diffuso una nota in cui evidenziano la grave carenza di medici di base nei piccoli Comuni delle aree interne. La riportiamo in versione integrale.
🔷 Nota del gruppo Dem
“Non c’è nulla che testimoni meglio il fallimento di quasi cinque anni di governo Acquaroli, il famigerato Modello Marche, della desertificazione dei servizi sanitari nelle aree interne delle Marche e, in particolare, della progressiva scomparsa dei medici di base. Quello che era stato il cavallo di battaglia della destra alle elezioni regionali del 2020, si è trasformato in un vero e proprio boomerang. Perchè se è certamente vero che la riorganizzazione del Sistema sanitario attuata con la legge n. 19 del 2022 si è tradotta in un mare di sprechi, inefficienze e faide di potere interne alla maggioranza che, di fatto, hanno reso il diritto alla salute dei marchigiani sempre più precario, è altrettanto vero che a essere più colpite sono state le comunità delle zone collinari e montane, dove tra l’altro, spesso, risiedono i soggetti più fragili come gli anziani. Ne abbiamo avuto conferma in aula, quando l’assessore alla Sanità Saltamartini ha risposto a quattro diverse interrogazioni presentate dal nostro gruppo a prima firma di Bora, Carancini e Vitri, riguardanti rispettivamente la mancanza di medici di medicina generale nel comune di Staffolo, la carenza di servizi sanitari nel comune di Mogliano, la chiusura del servizio del medico di base nel Comune di Petriano e il ripristino del medico di base nella frazione di Pieve di C***a di Urbino. Quattro piccoli comuni, tre province diverse, stessi identici problemi, a sottolineare come i disagi creati dalla politica sanitaria della giunta Acquaroli siano ormai uniformemente distribuiti sull’intero territorio regionale.
Saltamartini continua ad accusare i precedenti governi nazionali di non aver formato il personale sanitario e tagliato le risorse, dimenticando che il suo partito, la Lega, ha governato quasi sempre nel corso degli ultimi ultimi dieci anni. E dimentica anche che una recente proposta di legge alle Camere per innalzare al 7,5% la spesa sanitaria nazionale rispetto al Pil, presentata dal nostro gruppo assembleare e approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, è stata bocciata in Parlamento dal centrodestra. La verità è che la sanità pubblica territoriale, con l’avvento del governo Acquaroli, è drammaticamente collassata. I quattro casi che abbiamo sollevato oggi in aula lo dimostrano, ma sono solo la punta dell’iceberg di una realtà che vede la mancanza di almeno 200 medici di base”.