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"Si dice che tra i boschi freddi ed innevati della Norvegia si aggirasse una bellissima Troll, dai capelli biondi e dall...
16/12/2024

"Si dice che tra i boschi freddi ed innevati della Norvegia si aggirasse una bellissima Troll, dai capelli biondi e dalle vesti candide come la neve.

Il bel folletto si chiamava Hulda, era uno spirito dell’acqua e pertanto la sua casa era proprio il lago che si trovava in quei luoghi. Purtroppo i rigidi inverni intrappolarono lo spirito sotto il manto di ghiaccio che ricoprì interamente il lago.

Il giorno di Natale però, un pescatore volle portare a Hulda un dolce ma il lago era ricoperto da uno strato duro e spesso. Così il pescatore decise di fare un buco nel ghiaccio con il suo piccone.

Ma il ghiaccio era davvero troppo duro, e dopo molto tempo passato a cercare di rompere il ghiaccio, in realtà quello che ottenne fu un piccolo forellino. Dal forellino uscì la manina piccolissima di Hulda che afferrò il dolce: come per magia in quel momento il dolce si rimpicciolì fino a passare dal buco.

Da allora, è usanza portare nel giorno di Natale dei dolci molto piccoli allo spirito dell’acqua in modo che possano passare attraverso qualsiasi buco nel ghiaccio"

(Leggenda norvegese)

Anonimo, Natività, XII secolo, Palermo, Ca****la Palatina.

Ferdasky Glacier Expedition 2024 è stato riconosciuto tra le cinque imprese sportive più straordinarie dell’anno  ai pre...
16/12/2024

Ferdasky Glacier Expedition 2024 è stato riconosciuto tra le cinque imprese sportive più straordinarie dell’anno ai prestigiosi Garmin Beat Yesterday Awards 2024.
Nella cornice della Casa Garmin a Milano, la cerimonia ha celebrato storie di passione e determinazione che incarnano il motto “Beat Yesterday”: superare ogni giorno i propri limiti per raggiungere traguardi impensabili.
L’impresa Ferdasky si è distinta per la capacità di ispirare, esplorando territori estremi e portando un messaggio di consapevolezza ambientale legato al cambiamento climatico.
A premiare in veste di Team Leader Roberto Ragazzi è stato la medaglia olimpica Gabriel Soares, introdotto dal conduttore televisivo volto di Linea Bianca Lino Zani in un contesto di eccellenza sportiva e di valori condivisi.
Il team Ferdasky dedica il premio a tutti coloro che credono nell’unione tra sport, natura e impegno sociale, e continua nella raccolta fondi dedicata al progetto charity "From Ice for Life" in collaborazione con Cimberio Spa e la ONG VISPE: un impegno condiviso per la costruzione di un acquedotto in Burundi, portando l'acqua,
elemento vitale, a chi ne ha più bisogno, oltre alll’impegno del Team nella divulgazione per ispirare un cambiamento positivo attraverso l'avventura e la conoscenza.

Il Natale è alle porte e la frenesia degli ultimi acquisti è palpabile. Tra le mille proposte, come orientarsi e trovare...
16/12/2024

Il Natale è alle porte e la frenesia degli ultimi acquisti è palpabile. Tra le mille proposte, come orientarsi e trovare il regalo perfetto per ogni persona cara?...

Ma il Natale è anche l'occasione per fare un regalo che faccia bene al pianeta. Scrivi nei commenti cosa ne pensi...

"I pastori che erano stati alla stalla di Betlemme a onorare il Bambino Gesù tornavano a casa. Ma un giovane pastore ave...
15/12/2024

"I pastori che erano stati alla stalla di Betlemme a onorare il Bambino Gesù tornavano a casa.
Ma un giovane pastore aveva portato via qualcosa dalla stalla santa di Betlemme. Una cosa che teneva stretta nel pugno. Gli altri lì per lì non ci avevano fatto caso, finché uno di essi non disse: “Che cos’hai in mano?”.
“Un filo di paglia”, rispose il giovane pastore, “un filo di paglia della mangiatoia in cui dormiva il Bambino”.
Il giorno dopo, gli altri pastori chiesero al giovane: “Che ne hai fatto della tua pagliuzza?”.
Il giovane la mostrò. “La porto sempre con me”. “Ma buttala! “. “No. Ha un grande valore. Su di essa giaceva il Figlio di Dio”.
“E con questo? Il Figlio di Dio vale. Non la paglia!”.”Avete torto. Anche la paglia vale tanto. Su che altro poteva stare il Bambino, povero com’era? Il Figlio di Dio ha avuto bisogno di un po’ di paglia. Questo mi insegna che Dio ha bisogno dei piccoli, dei senza-valore. Sì, Dio ha bisogno di noi, i piccoli, che non contiamo molto, che sappiamo così poco”.
Ma un giorno uno dei suoi compagni gli portò via il filo di paglia dalle mani, gridando:
“Tu e la tua maledetta paglia! Ci hai fatto ve**re il mal di testa con queste stupidaggini!”.
Stropicciò la pagliuzza e la gettò nella polvere.
Il giovane pastore rimase calmo. Raccolse da terra il filo di paglia, lo lisciò e lo accarezzò con la mano, poi disse all’altro: “Vedi, è rimasto quello che era: un filo di paglia. Tutta la tua rabbia non ha potuto cambiario. Certo, è facile fare a pezzi un filo di paglia. Pensa: perché Dio ci ha mandato un bambino, mentre ci serviva un salvatore forte e battagliero? Ma questo Bambino diventerà un uomo, e sarà resistente e incancellabile. Saprà sopportare tutte le rabbie degli uomini, rimanendo quello che è: il Salvatore di Dio per noi. No. L’amore di Dio non si può fare a pezzi e buttare via. Anche se sembra fragile e debole come un filo di paglia”"

(Bruno Ferrero, Piccole storie per l'anima)

Pieter Bruegel il Vecchio, Il censimento a Betlemme, 1566, Bruxelles, Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique.

Sapevi che i video in formato verticale, oggi popolari sui social media, potrebbero essere dannosi per la tua salute vis...
15/12/2024

Sapevi che i video in formato verticale, oggi popolari sui social media, potrebbero essere dannosi per la tua salute visiva e cerebrale? Scopri perché il formato migliore per i video è il 16:9 e come i social hanno rivoluzionato la fruizione dei contenuti....

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"Viveva a Cresburg una vecchina di oltre cent'anni: si chiamava Gret.Una sera, era la sera del ventiquattro dicembre, ne...
14/12/2024

"Viveva a Cresburg una vecchina di oltre cent'anni: si chiamava Gret.
Una sera, era la sera del ventiquattro dicembre, nella piccola casa entrò improvvisamente la Morte: era passata dalla porta chiusa, silenziosamente.
Gret, che stava sferruzzando lestamente, alzò gli occhi su lei:
- E' ora? - chiese ansiosa.
- E' ora - rispose la Morte.
- Aspetta ancora un poco, te ne prego - supplicò la vecchina - Devo finire questa maglia di lana.
- Quanto tempo occorre?
Gret diede un rapido sguardo al lavoro, fece un breve conto e rispose: - Due ore. Due ore mi bastano.
- E' troppo.
- Ma io devo assolutamente finire la maglia. Tutti gli anni ne faccio una per il Bambino che nasce. E se non riesco a finirla, il Bambino avrà freddo. Non senti che gelo?
- Due ore di ritardo nell'ubbidire alle leggi di Dio - rispose gravemente la Morte - significano duecento anni di pene da scontarsi prima di raggiungere la pace divina.
La vecchina ebbe un moto di sgomento.
Ma poi scosse il capo: - Non importa - rispose - Il Bambino, senza maglia, soffrirebbe. Duecento anni? Pazienza.
E continuò a sferruzzare veloce, mentre la Morte, in un angolo, attendeva.
Mancavano pochi minuti alla mezzanotte, allorché Gret alzò il capo: Sono pronta, disse alla Morte.
Uscirono insieme e s'incamminarono vicine sotto il cielo coperto di stelle.
Troc, troc, faceva la falce, picchiando sulle scapole n**e della Morte.
Sulla grande strada alberata dovettero fermarsi.
Circondato da un alone di luce bianchissima, avanzava il Bambino che si recava a Betlemme.
La vecchina si inginocchiò, e, quando Egli le fu vicino, gli porse umilmente la maglia.
Gesù si fermò, guardò la Morte che attendeva, poco discosto e chiese: - Dove andate?
- A scontar duecento anni di pene per raggiungere la felicità eterna - rispose la vecchina.
Il Bambino la fece alzare e si rivolse alla Morte: - Vattene - le disse - L'accompagno io.
La prese per mano e ritornò indietro sulla via percorsa, fino in Paradiso.
Poi riprese il cammino per andare a Betlemme: quando vi giunse era la mezzanotte e cinque minuti"

(Leggenda popolare tedesca)

Bernardo Daddi, Natività di Gesù, 1330 - 1338, Firenze, Galleria degli Uffizi,

"Il Padre ha detto una sola parola: suo Figlio. E la dice sempre, in un eterno silenzio. E’ nel silenzio che l’uomo la d...
13/12/2024

"Il Padre ha detto una sola parola: suo Figlio. E la dice sempre, in un eterno silenzio. E’ nel silenzio che l’uomo la deve ascoltare… La cosa più necessaria per avanzare nelle vie di Dio è far tacere il proprio desiderio e la propria lingua di fronte alla grandezza di Dio, che preferisce a tutte le parole il silenzio dell’amore"

(San Giovanni Della Croce)

Giuliano Melzi, San Giovanni della Croce, Crotone, Monastero della Beata Vergine del Rosario.

La capitale italiana del Libro 2025 è Subiaco, in provincia di Roma. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Alessan...
13/12/2024

La capitale italiana del Libro 2025 è Subiaco, in provincia di Roma. Lo ha annunciato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso della proclamazione nella Sala Spadolini del Mic. Subiaco ha prevalso sulle altre 5 città finaliste che erano Grottaferrata (Rm), Ischia (Na), Macchiagodena (Isernia), Mistretta (Me) e Sorrento (Na).

Alla città andrà un premio di 500mila euro da investire in iniziative per lo sviluppo della lettura.
Il titolo, di durata annuale, è stato istituito con la legge del 13 febbraio 2020 n.15, ed è arrivato alla sesta edizione.

La prima Capitale italiana del Libro è stata Chiari (provincia di Brescia), nel 2020, alla quale il riconoscimento era stato attribuito per le attività di promozione della lettura quale strumento per sostenere la comunità attraverso i canali social dell'amministrazione comunale durante il lockdown.
Poi, a seguire, sono state proclamate nel 2021 Vibo Valentia, nel 2022 Ivrea, nel 2023 Genova, nel 2024 Taurianova in Calabria.

"Avevo dimenticato quanta luce c’è nel mondo, fino a quando non me l’hai donata"(Ursula K. Le Guin)Domenico Veneziano, P...
12/12/2024

"Avevo dimenticato quanta luce c’è nel mondo, fino a quando non me l’hai donata"

(Ursula K. Le Guin)

Domenico Veneziano, Pala di Santa Lucia de’Magnoli, 1445, Firenze, Gallerie degli Uffizi.

A Torino il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà in collaborazi...
12/12/2024

A Torino il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà in collaborazione con l’Associazione Mille Papaveri Rossi e con il contributo di Fondazione CRT e del Polo del ‘900 presenta “Il Natale del ’44”, un’installazione spettacolo allestita all’interno del Rifugio Antiaereo di Piazza Risorgimento.

In uno spazio suggestivo e fortemente evocativo, “Il Natale del ’44” consente ai visitatori di immergersi nella rievocazione storica del Natale del 1944, attraverso l’ascolto di racconti autentici e la visione di immagini cinematografiche dell’epoca.

Partendo dagli archivi storici sono state raccolte una serie di testimonianze su come venne vissuto il Natale del ’44 da parte di cittadine e cittadini, prigionieri di guerra, personaggi famosi o sconosciuti, alcuni di fede fascista, altri partigiani militanti.

Trascritte e registrate da attrici e attori, le testimonianze sono state poi montate in un podcast.

Ai visitatori di Il Natale del ’44 saranno consegnate delle cuffie, attraverso le quali ognuno potrà ascoltare il podcast individualmente mentre sulle pareti del Rifugio scorreranno alcune sequenze cinematografiche dell’epoca. Il 1944 fu infatti l’anno più terribile tra gli anni della guerra in Italia, eppure anche in quel periodo i cinema restarono aperti e, pur se in misura ridotta, Cinecittà continuò a produrre: anche in quei mesi gli schermi proposero alle italiane e agli italiani la possibilità di sognare.

L’installazione è allestita presso il Rifugio Antiaereo di Piazza Risorgimento ed è visitabile gratuitamente a partire da lunedì 16 dicembre e fino a domenica 22 dicembre.

Ogni giorno verranno offerte sei visite, tre mattutine (ore 10.00-11.00-12-00) e tre pomeridiane (ore 15.00 – 16.00 - 17.00): ogni visita è riservata a 30 partecipanti e avrà una durata complessiva di 30 minuti circa,

La prenotazione è obbligatoria, e può essere effettuata presso la Biglietteria del Museo nei suoi orari di apertura (da martedì a domenica, dalle 10.00 alle 18.00) o ai seguenti recapiti: 011/01120780 – [email protected]

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