27/01/2025
Henry David Thoreau
Diari [1837-1847]
La Natura non si affretta mai; i suoi sistemi procedono ad un ritmo regolare. Il bocciolo cresce impercettibilmente, senza fretta né confusione, come se pochi giorni di primavera durassero in eterno. Tutte le sue operazioni prese singolarmente sembrano essere, per quanto riguarda il tempo, il singolo oggetto per il quale tutto indugia. Ma perché allora l’uomo dovrebbe sbrigarsi come se qualcosa, a parte l’eternità, fosse destinato all’ultima azione? Egli non dovrebbe consumare tanti secoli, così da potersi dedicare per bene al minimo compito, anche fosse soltanto tagliarsi le unghie. Se il sole che tramonta sembra farlo affrettare per sfruttare al meglio il giorno mentre finisce, il canto dei grilli non manca di rassicurarlo, regolare come era in principio, insegnandogli a prendersi il suo tempo, d’ora in avanti. L’uomo saggio è tranquillo, mai impaziente o irrequieto. In ogni istante rimane lì dov’è, come alcuni che, camminando, riposano l’intero corpo ad ogni passo, mentre altri, dato che non rilassano mai i muscoli della gamba, sono costretti a fermarsi dalla fatica accumulata.
Così, il saggio non è impaziente che il tempo lo aspetti, né è lui ad aspettarlo.
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Henry David Thoreau
Diari [1848-1855]
Uno dei motivi per i quali amo la Natura è che non è nell’uomo, ma costituisce un rifugio da esso. Nessuna delle istituzioni create da lui la controlla o la pervade. Lì a prevalere è un tipo diverso di diritto. Tra le sue nebbie posso essere lieto grazie ad una gioia totale. Se in questo mondo ci fossero solo uomini, non potrei distendermi, perderei ogni speranza. Per me lui è un limite, lei è libertà. Lui mi fa desiderare che esista un altro mondo. Lei mi rende soddisfatto di questo. Nessuna delle gioie che lei elargisce è sottoposta alle sue regole e alle sue definizioni. Egli contamina tutto ciò che tocca. Nel pensiero, moralizza. Si direbbe che non gli è possibile alcuna opera libera e gioiosa. Com’è infinito e puro anche il minimo piacere alla cui base ci sia la Natura, paragonato ai complimenti dell’umanità! La gioia conferita dalla Natura è come quella che proviamo udendo le parole sincere di una persona che amiamo.
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Henry David Thoreau
Diari [1856-1861]
Non c’è niente di così corroborante, così poetico, come una passeggiata nei boschi e nei campi persino in questo periodo, in cui non incontro nessuno in giro. Niente mi ispira tanto, e niente mi stimola dei pensieri così sereni e utili. Gli oggetti mi fanno elevare. Per la strada e in compagnia mi sento quasi sempre inutile e sprecato, la mia vita è incredibilmente misera. Non c’è somma di denaro o rispettabilità che potrebbero mai davvero redimerla: nemmeno cenare con il Governatore o con un membro del Congresso! Ma da solo, nei boschi lontani o nei campi, in prati percorsi dai conigli, persino in una giornata cupa e, per chiunque, deprimente, come questa, in cui un abitante del paese penserebbe solo a starsene in casa, io sto con me stesso, e ancora una volta mi sento legato a qualcosa di grande, e sento che quel freddo e quella solitudine sono miei amici. Mi reco alle mie passeggiate solitarie nei boschi con lo stesso stato d’animo di chi, preso dalla nostalgia, torna a casa. È così che mi disfo del superfluo e vedo le cose per come sono, grandi e belle.