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Urgens Urgens.it vuole condividere l'aspetto umano, emotivo degli operatori di volontariato che operano nel

24/04/2024

COMUNICATO CONGIUNTO delle Reti Associative Nazionali:

C.R.I. Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale Liguria
A.N.P.A.S. Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze – Comitato Regionale Liguria
Federazione Regionale delle Misericordie della Liguria
A.N.A.S. Associazione Nazionale di Azione Sociale – Liguria

TRASPORTO SANITARIO: NON C’È PIÙ TEMPO!

In qualità di Reti Associative Nazionali rappresentiamo le organizzazioni di volontariato che da sempre – in Liguria – assicurano alla popolazione la grande maggioranza degli interventi di soccorso sanitario territoriale e dei servizi di trasporto sanitario. Portiamo la voce di tutti i volontari e dei soccorritori che ogni giorno, ventiquattro ore al giorno e con qualunque tempo, sono accanto a chi soffre nei momenti più difficili.
Siamo persone abituate, per formazione e per tradizione, a fare molto, parlando poco; a rimboccarci le maniche, anche quando le risorse purtroppo scarseggiano ed è necessario, giorno dopo giorno, fare sempre meglio avendo a disposizione sempre meno. Abbiamo sempre creduto e crediamo che stia in questo la forza del volontariato: essere capaci di continuare ad aiutare prima gli altri, anche quando si avrebbe bisogno d’aiuto.

Per questo siamo rimasti in silenzio, nonostante le gravi difficoltà del momento. Tuttavia, le notizie che sono recentemente apparse sugli organi di stampa, rispetto alla situazione di criticità attraversata dal sistema di trasporto sanitario in Liguria, in particolare sul territorio genovese, ci impone di condividere alcune riflessioni. Non possiamo, infatti, far finta di non sentire un campanello d’allarme che da ormai troppo tempo sta continuando a suonare.

Grazie all’impegno quotidiano delle organizzazioni di volontariato e all’esemplare collaborazione tra i nostri soccorritori e il personale, medico, infermieristico e tecnico, del sistema 118 ligure, la Liguria – a dispetto di un territorio certamente complesso – è ai primi posti per tempestività di reazione, oltre che per efficienza del sistema di soccorso sanitario. Il nostro lavoro di squadra, medici, infermieri, tecnici e soccorritori, continua, ogni giorno, a salvare vite: arriviamo, arriviamo presto, e facciamo di tutto, per fare la differenza.

L’esperienza della pandemia, troppo spesso già dimenticata, ha mostrato quale forza possa garantire il volontariato organizzato nel superare un’emergenza di proporzioni immani, la lotta contro un nemico sconosciuto, a cui nessuno era preparato. Le istituzioni ci hanno chiamato “eroi”, appuntandoci, qua e là, qualche medaglia sul petto, ma nel concreto, dopo poco, sono tornate a darci quotidianamente per scontati.

Le organizzazioni di volontariato si prodigano ogni giorno per assicurare alla popolazione tutti i servizi necessari, sopperendo alla crescente carenza di volontari, specchio evidente dei mutamenti sociali, e all’aumento indiscriminato dei costi sostenuti – dal carburante, ai mezzi di soccorso, al materiale e ai dispositivi sanitari – solo con le proprie forze e grazie all’affetto e alla vicinanza dei cittadini, anche dei meno fortunati, i quali contribuiscono sempre con generosità, per sostenere la missione di chi aiuta il prossimo.

A fronte del chiaro valore sociale, ma anche del grande contributo economico, che le organizzazioni di volontariato assicurano al Sistema Sanitario Regionale, concorrendo al contenimento della spesa e al mantenimento di un elevato standard di qualità (la cronaca recente ha mostrato a quali sperequazioni possa portare il prevalere di interessi economici nei sistemi di soccorso), l’impressione è quella che noi volontari dobbiamo “accontentarci di quel che cade dal tavolo”. I dati, purtroppo, ci mostrano che i rimborsi riconosciuti dalla Regione Liguria non sono nemmeno sufficienti a coprire i costi vivi del servizio, il quale sopravvive solo grazie alla buona volontà di chi opera e alla generosità dei cittadini.

Sino ad ora siamo riusciti a tenere dritta la barra, ma i problemi che cominciano ad emergere altro non sono se non l’anticipazione di quello che potrà accadere senza un intervento risolutivo: proseguendo su questa strada, molte organizzazioni di volontariato saranno inevitabilmente costrette alla chiusura e vaste aree del territorio ligure rischiano di dover abbandonare un presidio fondamentale. Il pericolo sempre più concreto è quello di dover dire dei “no”, non perché non vogliamo esserci, ma perché non potremo più esserci. Già oggi, soprattutto nel genovese, le sedi non sono in grado di rispondere a tutte le richieste di trasporto sanitario, peraltro sempre crescenti, per carenza di risorse e di personale. Il tempo in cui anche le ambulanze di emergenza inizieranno a scarseggiare non è poi così remoto.

Vogliamo, invece, tornare a guardare al futuro: tornare a investire in formazione e in mezzi sempre più moderni, per garantire ai cittadini liguri, di oggi e di domani, il soccorso e l’assistenza che meritano.

Serve intervenire subito, per assicurare un sistema di trasporto sanitario pubblico, equo, sostenibile e disponibile per coloro che ne hanno bisogno. L’alternativa è solamente la riduzione del servizio, a tutto discapito dei cittadini che ne hanno bisogno. Occorrono scelte coraggiose che non mettano in dubbio il diritto alla salute, per realizzare un sistema sanitario regionale efficiente, ma anche giusto e attento alle necessità dei più deboli.

Lavoriamo ogni giorno e continueremo senz’altro a lavorare, in tutte le sedi istituzionali regionali, per contribuire a realizzare questo obiettivo, convinti di tutelare un interesse pubblico prioritario. Per legge le nostre Reti Associative non conducono “trattative” (come qualcuno ha scritto): non rappresentiamo un interesse privato, ma partecipiamo a un percorso permanente di amministrazione condivisa, con il solo obiettivo di assicurare alle persone una risposta adeguata a bisogni essenziali.

Ora, però, non c’è più tempo! Pur nelle ristrettezze di un bilancio gravemente compromesso, la politica deve avere la forza di decidere quali sono gli impegni rispetto ai quali non si può fallire. Noi ci saremo, ma le capacità e le risorse per rimediare a ciò che la mano pubblica non offre sono ormai esaurite.

***una crescente “cultura del soccorso” che si può creare solo sensibilizzando, informando e formando: rassicurare sulle...
19/04/2024

***una crescente “cultura del soccorso” che si può creare solo sensibilizzando, informando e formando: rassicurare sulle responsabilità del soccorritore, creare motivazione con l’informazione corretta, facilitare la comunicazione col 112, fornire le indicazioni essenziali e favorire l’acquisizione di competenze pratiche e durature. Tutto questo è tanto più efficace quanto più precocemente si apprende.***
Andrea Scapigliati
Presidente Italian Resuscitation Council (IRC)
https://www.quotidianosanita.it/m/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=121634&fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR1EggLUmmQwsc1NXY2JTL5LKRuHCtVuP1gVpT25rfoABW3ROI4Ga5ryObo_aem_AdnbA-5FEh043wIfC1pQ2ukQhPJCSTBG_AfUaAdaalaiaqQYXWf0lU8NFEmU4-yErMtr2q7uMIwR5Bn75oVGF-iR

17/01/2024

Se chi ha la conoscenza potesse parlare, credo che il mondo vivrebbe nel silenzio.
Mario Chima

18/02/2023

Corso BLS, stai spiegando e un partecipante interviene. Racconta che ha avuto un arresto cardiaco, é stato rianimato ed é trapiantato di cuore.

Un corso emotivamente più coinvolgente del solito.

01/09/2022

Alcuni psicologi/psicoterapeuti "dimenticano" di dirlo ai loro pazienti. Eppure è così: l'ambiente in cui prosperi, in cui tenti di guarire, in cui tenti di rimarginare le tue ferite e rialzarti per andare avanti... quell'ambiente fa la differenza!

E' difficile rialzarsi in un ambiente in cui il prossimo è subito pronto a gettarti in fondo. Allora come fare? Bisogna concedersi il coraggio di cambiare aria. Investire tutto su se stessi... Oppure, bisogna concedersi il coraggio dei compromessi. Il pensiero di base è questo: «posso continuare a stare in un ambiente disfunzionale ma dovrò essere più consapevole, più forte dei meccanismi che per anni mi hanno fatto cadere, più saggio di chi vive con il costante bisogno di mostrare il proprio valore sminuendo il prossimo... Perché in fondo, io, non ho nulla da dimostrare a nessuno, ho solo il mio benessere da conquistare e questa è una conquista che intendo fare». - annadesimoneps

25/08/2022

STOP THE BLEED
CORSO GESTIONE EMORRAGIE MASSIVE GRAVI
VENTIMIGLIA (IM) PRIMA EDIZIONE 25 SETTEMBRE 2022

Per info: Messenger
w.a. + 39 392 399 52 12
mail to: [email protected]

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23/08/2022

Dal 1981 ad oggi abbiamo fatto passi da gigante nel rendere più sicuro il trasporto dei bambini in automobile. Purtroppo troppo spesso sono gli adulti alla guida a non utilizzare adeguatamente questi presidi indispensabili.

30/03/2022
24/12/2021
Buon Halloween
31/10/2021

Buon Halloween

"Controlled flight into terrain" è il freddo termine utilizzato in aeronautica per indicare uno specifico incidente aere...
25/10/2021

"Controlled flight into terrain" è il freddo termine utilizzato in aeronautica per indicare uno specifico incidente aereo. Così inizierà il prossimo video di "storia del soccorso". crocerossaitaliana

Molto interessante! Tenendo conto che nel test con la giacca le cinture erano davvero eccessivamente lasche.Negli anni, ...
21/10/2021

Molto interessante! Tenendo conto che nel test con la giacca le cinture erano davvero eccessivamente lasche.
Negli anni, come padre e non come soccorritore, ho notato che è importante controllare sempre anche il fissaggio del seggiolino (in genere lo afferro con una mano e gli dò uno scrollata rapida ma vigorosa.
Accade che la cintura delle vettura abbia preso gioco, magari il fratello maggiore ha premuto lo sgancio mentre cercava qualcosa in auto ecc.
Comunque sul seggiolino valutare l'eccesso di vestiario.

Gentilmente suggerito dalla Pagina "RespiriAMO"

I rischi sottovalutati del giubbino al volante - da sicurauto.it

18/10/2021

Abbiamo testato il Grenadier della Ineos per valutarne la trasformazione come mezzo da soccorso
🚑

Siamo andati alla presentazione del nuovo Grenadier Ineos per valutarne la trasformazione in veicolo per il soccorso, e ...
17/10/2021

Siamo andati alla presentazione del nuovo Grenadier Ineos per valutarne la trasformazione in veicolo per il soccorso, e l'abbiamo potuto testare fuoristrada. Domani il video!

Soccorritori che si mettono comodi a leggere
07/10/2021

Soccorritori che si mettono comodi a leggere

13/09/2021

Io sapevo che per far entrare i figli il primo giorno di scuola fosse richiesto solamente il controllo della temperatura, il distanziamento e la mascherina.

A quanto pare serviva anche la foto del pargolo con lo zaino pubblicata sui social! 😆

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