28/08/2024
Nel Cûla-Malunkyovâda Sutta troviamo che Mâlunkyâputto, durante la meditazione, si rende conto che il Sublime nei suoi discorsi non ha trattato alcuni temi, come se il mondo sia eterno oppure no, se vita e corpo siano la stessa cosa, o se dopo la morte l’essere umano continui a esistere o meno. Finita la meditazione, decide di chiederlo al Buddha stesso, il quale così risponde: “Che sia vera un’opinione o l’altra, che il mondo sia eterno o no, e che così tutte le altre questioni siano vere o no, la vita religiosa può ugualmente essere seguita: è certo che v’è nascita, vecchiaia, morte, pene, guai, dolore, strazio e disperazione di cui io già durante la vita insegno a conoscere la distruzione. [...] [E non ho condiviso la risposta a quelle domande p]erché ciò non è salutare, non è il massimo dell’ascetismo, non mena al disgusto, non al distacco, non all’annientamento, non all’acquietamento, non alla contemplazione, non al risveglio, non all’estinzione.”
Il Buddhismo è la religione della logica, ma in essa anche la fede è necessaria per fare i giusti passi verso il raggiungimento della serenità. Scopriamo in che modo nel nuovo articolo nel nostro magazine!