Poiesis Editrice

Poiesis Editrice Poiesis Editrice, ponte di culture fra le rive delle civiltà. Pubblica narrativa, poesia e saggistica italiana e straniera con scelta e cura.

Poiesis Editrice, ponte di culture fra le rive delle civiltà: si pone sin dalla sua nascita (marzo 1995) nell’ambito del Laboratorio Poiesis, come punto di riferimento per le letterature, il pensiero e i problemi fra le due sponde del Mediterraneo. Essa rappresenta, così, un luogo di incontro, conoscenza e circolazione delle idee fra Oriente e Occidente, fra il Mediterraneo e l’Europa con la pubbl

icazione della rivista “da Qui”. Poiesis Editrice fa sua la nuova visione critica della storia delle idee e della cultura tesa a cancellare le categorie e i pregiudizi diffusi dal darwinismo politico e dall’etnocentrismo “Orientalista”; da qui la conoscenza traduzione e presentazione ai lettori italiani di scrittori, poeti, intellettuali, che sappiano essere ponte di dialogo fra le rive e le civiltà del Mediterraneo e dell’America Latina, continuum di lingue, memoria, scritture, letterature, in una mescolanza eccezionale di preesistenze ab origine e nuove sintesi antropologiche.

La Siria, terra di storia e poesia, ferita da anni di conflitti e silenzi, ci parla attraverso le voci che hanno saputo ...
08/12/2024

La Siria, terra di storia e poesia, ferita da anni di conflitti e silenzi, ci parla attraverso le voci che hanno saputo raccontarne il dramma e la bellezza.

Poiesis Editrice vi invita a scoprire i nostri volumi dedicati a questo angolo di mondo sospeso tra il fragore della guerra e il sussurro della vita.

Leggere è un atto di resistenza. Un invito ad ascoltare, comprendere e non dimenticare.

📚 Scoprili tutti sulla nostra pagina www.poiesiseditrice.it

  con Catherine Lemoine a Parigi in occasione dell’uscita della nuova edizione in francese de “Le Psychodrame” dei coniu...
30/11/2024

con Catherine Lemoine a Parigi in occasione dell’uscita della nuova edizione in francese de “Le Psychodrame” dei coniugi Lemoine.

Acquista l’edizione italiana Poiesis “Lo psicodramma” (2022) di Gennie e Paul Lemoine qui https://poiesiseditrice.it/libro/lo-psicodramma/

28/11/2024

“Come il colore guarda l’azzurro

di una mattinata serena

tu guarda la vita che viene

il suo furore in pace,

il suo fiorire il giorno dopo

la notte. Esso è nuovo

e puro e ha la forza sufficiente

per gridare ed espandersi nel pieno.

Tu sii pronto ad averlo,

comprenderlo, esserne preso.

Tu spalancagli le finestre degli occhi

come da sempre aspettavi.

Non avere timore di tutto

l’azzurro che piove

dei fiori, dei prati di novembre.

Sii fiero di bere alla vita

di oggi, di ieri. Ama più che puoi

l’ultimo dei passeri che ti chiama

e gode come non mai del tempo

assegnato. Espanso per tutto

l’universo è il suo canto

e in fuga da ogni male

che la storia assegna sotto

la sua incudine di chiodi.

Tu resta. Tu stai in piedi

tu guarda l’orizzonte come

l’azzurro produce il suo sì.

Tu sei della sua stessa luce.

Tu comprendi e vai per la tua strada.

La strada stessa che ti fu assegnata:

svegliarti al mattino e pensare

il mondo tutto intero

come il passero e l’azzurro.

Tu guarda l’inoltre

che ti viene incontro e tace.

Niente è tutto ciò che è

ma tutto insieme è

la sola cosa che abbiamo.

Nessuna solitudine è più vera

dell’azzurro dopo ogni spavento.

Tu torna. Vieni. Ama la tua idea

di libera umanità. Tu credi.

Sei proprio tu che lo dici.

Nessuno al posto tuo può dirlo

pronunciando il suo nome

ancora una volta e sempre”.

Da “Cadere nutre la terra”

Nuova uscita! 📚"Ogni giorno" di  Acquista la tua copia su https://poiesiseditrice.it/libro/ogni-giorno/Ogni giorno è un ...
25/11/2024

Nuova uscita! 📚
"Ogni giorno" di

Acquista la tua copia su https://poiesiseditrice.it/libro/ogni-giorno/

Ogni giorno è un romanzo sul valore salvifico dei libri, sulla gioia di leggere, sulla conquista della consapevolezza, sulle nuove occasioni.

Nell’excursus storico che inizia negli anni Settanta, il romanzo segue la protagonista nelle esplorazioni sentimentali, nei ricordi, nelle amicizie sui generis, percorre l’esperienza professionale, fino alla decisione di seguire il consiglio del suo amico Patch: «Metti a disposizione degli altri tutti i libri che hai letto».

Così Flora realizza il desiderio di aprire una libreria piena di libri che fanno bene, che accarezzano il cervello e lo stimolano; e dove, in una saletta attigua, si impara a respirare e a meditare.

Il romanzo gioca tra reale e contemplazione di un tempo e uno spazio che non sono distinti, bensì contemporanei, in grado di interagire. Flora percepisce il contatto con le energie sottili, è un’ostinata sognatrice, animata da grandi utopie e afflati rivoluzionari, convinta che si possa cambiare il mondo con l’amore, con la solidarietà, con la determinazione.

È certa che l’armonia e il trascendente abitino qui e non fuori dal mondo; non sono monopolio di nessuna religione, ma commutati nella capacità di comportarsi da esseri umani.

Ogni giorno è un romanzo di ringraziamento ai libri, che resistono offrendo una casa alla letteratura di tutti i tempi: «Quello che sapevo con certezza è che la lettura è una portentosa forma di resistenza all’alienazione».

Nuova uscita! 📚"Harraga bruciare per l'Europa" di  Acquista la tua copia su https://poiesiseditrice.it/libro/harraga-bru...
25/11/2024

Nuova uscita! 📚
"Harraga bruciare per l'Europa" di

Acquista la tua copia su https://poiesiseditrice.it/libro/harraga-bruciare-per-leuropa/

"Harraga", “bruciare” le frontiere del mare, cercare un “altrove”. L’Italia, l’Europa, vuol dire per i migranti tunisini realizzare un atto di insubordinazione che ha l’aspetto di una messa a rischio totale del proprio essere: è questo il destino degli harraga. Gettandosi nel mare madre, realizzano inconsapevolmente un imperativo categorico: quello di un “desiderio di Occidente”, che è allo stesso tempo una scelta forzata e feroce.

Gli harraga, divisi fra la speranza di un “salto epico” che possa salvarli e la sofferenza dell’abbandono, tra schegge e scrocchiolii, nell’attraversata cercano il luogo impossibile della fiducia in sé stessi.

A partire da questo, che il giovane e brillante psicanalista tunisino Wael Garnaoui ci conduce nelle storie di chi parte, di chi è costretto a bruciare, quali le motivazioni profonde di tale scelta e, nella sua indagine diretta, mostra anche il ruolo centrale delle madri nella pulsione migratoria dei figli, sottolineando la funzione dei dispositivi frontalieri e l’impatto della chiusura delle frontiere sul divenire dei migranti.

Come egli stesso precisa: “Decolonizzare il pensiero che pensa le frontiere significa smascherare le resistenze politiche, oggettive e simboliche che si profilano attorno alle frontiere: un meccanismo destinato a gestire popolazioni, a trasformare desideri, a perpetrare la logica stessa della colonizzazione”.

Questo libro rivela la psicopatologia dell’emigrazione, vista attraverso gli occhi di uno psicanalista mediterraneo, e al tempo stesso offre uno strumento prezioso per interpretare il malessere dell’emigrazione tunisina, impossibilitata a realizzarsi e spesso pronta a morire nel tentativo di lasciare la propria terra.

Venerdì 22 novembre 2024 ore 20.30Presso la Libreria Belgravia di Torino “LA MORTE È SOLO OCCHI. L’orrore dei desapareci...
19/11/2024

Venerdì 22 novembre 2024 ore 20.30
Presso la Libreria Belgravia di Torino

“LA MORTE È SOLO OCCHI. L’orrore dei desaparecidos negli anni della dittatura argentina 1976-1983”

L’autrice racconterà il suo libro a Darwin Pastorin e Emilia Perassi.

08/11/2024

Mercoledì 20 novembre ore 18.39
Presso la Libreria Popolare di via Tadino (Milano)

PRESENTAZIONE DEL LIBRO
“Cadere nutre la terra. Poesie 1976-2022”

in dialogo con Maurizio Cucchi

“Ogni volta che metto un passo
Mi chiedo: per dove? Io
non dovevo partire ma neppure
potevo restare. Fuggi mi hanno
detto, ma che significa fuggire
se non c’è una terra dove fuggire.
Tu fuggi ma da chi fuggi?
Qualcuno può dire che non è quella
la tua ombra. Anche l’ombra
non è la tua. Sicché devi fuggire
ancora. A ogni passo se ne va
un pezzo del tuo essere umano.
Tu fuggi. Tutti fuggono. Assenti.
Lontani. Ma come puoi fermarti
senza pensare di essere ridicolo”.

Nuova uscita! 📚"La morte è solo occhi" di Nora Strejilevich è disponibile da oggi su https://poiesiseditrice.it/libro/la...
07/11/2024

Nuova uscita! 📚
"La morte è solo occhi" di Nora Strejilevich è disponibile da oggi su https://poiesiseditrice.it/libro/la-morte-e-solo-occhi/

"Un intreccio fitto di voci, memoria e documenti ufficiali organizzati in una sapiente struttura a frammenti, rappresenta la trama di questo romanzo testimoniale di Nora Strejilevich. La morte è solo occhi ripeteva la nonna all’autrice e aggiungeva della morte “Non devi averne paura!”. Non né ebbe Nora quando venne sequestrata, rinchiusa e torturata nel centro di detenzione clandestino Club Atlético, a Buenos Aires nel 1977. Nora, per una settimana, divenne uno dei tanti, numerosi desaparecidos rinchiusi nei sotterranei di morte di Jorge Rafael Videla capo della giunta militare che nel 1976, prese il potere in Argentina. Nora Strejilevich ha la fortuna di liberarsi e rifugiarsi in esilio prima in Israele, poi in Canada. Nel 1997 pubblica il romanzo Una sola muerte numerosa, da noi tradotto per esigenze editoriali con il titolo La morte è solo occhi. Due anni dopo il regista italo-argentino Marco Bechis ne trarrà l’indimenticabile film Garage Olimpo. Il libro narra della desaparición del fratello Gerardo, della sua fidanzata, di due cugini, nonché il sequestro della stessa Strejilevich, la sua scampata miracolosaamente ai suoi aguzzini. Primo Levi ci ha insegnato che sopravvivere significa avere l’obbligo della memoria, ricostruire il catalogo minuzioso, inequivocabile delle violenze e degli abusi subiti, nel tentativo di spezzare il cerchio del trauma umano, civile, personale; per chi verrà dopo. Inoltre c’è un altro dovere da assolvere: ed è aprire una finestra di luce, adoperare “il racconto lirico”; la poesia come antidoto al dolore e all’orrore dell’esperienza vissuta, ed è questa la cifra tenace, irrinunciabile di questo romanzo connotato ogni forma di antisautoritarismo. A quasi cinquant’anni da quegli tragici avvenimenti, l’Italia, non può tirarsi fuori, mentre della popolazione argentina è fatta di italiani migrati in quel paese".

📚Prossima uscita!📚“Harraga bruciare per l’Europa”“Harraga, "bruciare" le frontiere del mare, cercare un "altrove", l'Ita...
21/10/2024

📚Prossima uscita!📚
“Harraga bruciare per l’Europa”

“Harraga, "bruciare" le frontiere del mare, cercare un "altrove", l'Italia, l'Europa, vuol dire per i migranti tunisini, realizzare un atto di insubordinazione che ha l'aspetto di una messa a rischio totale del proprio essere: è questo il destino degli barrag. Gettandosi nel mare madre, realizzano inconsapevolmente un imperativo categorico: quello di un "desiderio di Occidente", che è allo stesso tempo una scelta forzata e feroce. Gli harraga, divisi fra la speranza di un "salto epico" che possa salvarli e la sofferenza dell'abbandono, tra schegge e scricchiolii, nell'attraversata cercano il luogo impossibile della fiducia in sé stessi. E a partire da questo che il giovane e brillante psicanalista tunisino Wael Garnaoui ci conduce nelle storie di chi parte, di chi è costretto a bruciare, quali le motivazioni profonde di tale scelta e, nella sua indagine diretta, mostra anche il ruolo centrale delle madri nella pulsione migratoria dei figli, sottolineandone la funzione dei dispositivi frontalieri e l'impatto della chiusura delle frontiere sul divenire dei migranti. Come egli stesso precisa: "Decolonizzare il pensiero che pensa le frontiere significa smascherare le resistenze politiche, oggettive e simboliche che si profilano attorno alle frontiere: un meccanismo destinato a gestire popolazioni, a trastormare desideri, a perpetrare la logica stessa della colonizzazione". Questo libro rivela la psicopatologia dell'emigrazione, vista attraverso gli occhi di uno psicanalista mediterraneo, e al tempo stesso offre uno strumento prezioso per interpretare il malessere della gioventù tunisina, impossibilitata a realizzarsi e spesso pronta a morire nel tentavo di lasciare la propria terra”.

Prenota la tua copia inviando una e-mail a [email protected]

27/09/2024

“GUERRA 2024: Salesiani in Libano in un contesto di guerra”
di Vittorio Pozzo, sacerdote della Comunità di Don Bosco di Beirut

26.09.2024
Per capire la situazione attuale dei Salesiani in Libano, è indispensabile un’esposizione previa, sia pur sintetica, della situazione socio-politica e militare attuale del Paese.
Dall’8 ottobre 2023, all’indomani dell’improvviso e brutale attacco di Hamas a Israele, partito dalla Striscia di Gaza, e della violenta reazione dello stato ebraico, il Libano si è trovato coinvolto, suo malgrado, in questo conflitto, ad opera di Hezbollah (il partito di Dio), un partito politico libanese, ma pure una milizia sciita superarmata che si presenta come la punta di lancia dell’”asse della resistenza” islamica a Israele, la quale, a sua volta, fa capo alla Repubblica islamica dell’Iran.
Da allora, il Libano, già coinvolto da cinque anni in una grave crisi socio-economica, finanziaria, istituzionale e politica, si trova pure senza capo dello Stato (da ormai due anni) e con un governo dimissionario di disbrigo degli affari correnti. Attualmente, è in balia di Hezbollah il quale, indpendentemento dallo Stato e contro la volontà della maggioranza dei cittadini, ha deciso unilateralmente di aprire il fronte contro Israele come gesto di solidarietà con Gaza e di tenerlo aperto fino a quando Israele non avrebbe chiuso il fronte di Gaza. Rimanendo questo fronte tuttora aperto, era inevitabile che la situazione sul fronte libanese si sarebbe progressivamente deteriorata. Ultimamente infatti è gravemente peggiorata e siamo ormai alle soglie di una guerra aperta e totale, salvo un miracolo. Assasinii mirati, bombardamenti più intensi ed estesi, la tragica beffa, da parte di Israele, dell’esplosione simultanea di migliaia di cercapersone e talkie-walkie con morti e feriti, ha fatto traboccare il vaso. Dalla settimana scorsa è iniziata una spirale di rappresaglie e controrappresaglie che non sembra fermarsi e che ha già causato in Libano, in pochi giorni, più di 600 morti e di 2000 feriti, oltre a 600.000 sfollati, con distruzioni enormi al Sud (frontiera con Israele) e prospettiva di un’invasione terrestre dopo aver fatto terra bruciata, esattamente come a Gaza. Anche la tregue di tre settimane, appena chiesta da Francia, Stati Uniti e Paesi arabi è, almeno per ora, del tutto incerta, vista l’ostinazione dei due belligeranti.
Durante quest’ultimo anno di guerra larvata e di situazione precaria, le varie attività dei Salesiani si sono svolte in modo quasi del tutto regolare. Solo ultimamente è stato sospeso il Confronto del Mocimento Giovanile Salesiano (MGS) del Medio Oriente, che si doveva svolgere in questo mese di settembre nella casa di El Houssoun. Al momento attuale si vive nell’incertezza: apertura delle scuole rinviata, afflusso massiccio di sfollati dal Sud, quasi tutti sciiti e in gran parte sostenitori di Hezbollah, nelle zone cristiane a nord di Beirut, inizio di bombardamenti israeliani anche in quest’area dove si trovano pure villaggi sciiti. Proprio ieri, mentre questa casa, situata nel distretto di Jbeil-Biblo e che ospita una scuola statale, elementare e media, accoglieva nei suoi locali, al pari di altre scuole della zona, una sessantina di sfollati, due villaggi sciiti dei dintorni erano presi di mira dall’aviazione israeliana, con morti e feriti, e altri villaggi attendono con trepidazione la stessa sorte.
Le attività oratoriane regolari che coinvolgono abitualmente centinaia di cristiani e musulmani e che, proprio a El Houssoun, dovevano iniziare prossimamente, dovranno attendere che la situazione si schiarisca.
Anche la riapertura del liceo professionale “Don Bosco Technique”, situato a Al Fidar, sulla costa nello stesso distretto, e quella della scuola “Angels of Peace” per rifugiati iracheni cristiani, situata a Beirut, sono legate all’evolversi della situazione.
Come conclusione, è interessante far notare come la casa salesiana di El Houssoun sia stata sempre particolarmente coinvolta negli avvenimenti bellici che hanno interessato il Libano negli ultimi 50 anni. Durante la guerra civile (1975-1990), mentre la fiorente scuola salesiana di Beirut chiudeva definitivamente per forza maggiore, la casa di El Houssoun veniva occupata “manu militari” e trasformata in caserma, ma divenne pure, per anni, rifugio sicuro per centinaia di sfollati cristiani. Durante la prima guerra tra Israele e Hezbollah del 2006, ospitò temporaneamente un centinaio di sfollati, musulmani e cristiani, dei villaggi del Sud. L’attuale arrivo di sfollati, il cui numero potrebbe crescere nei prossimi giorni, rappresenta qundi la terza volta in cui questa casa, situata in montagna, ma non in un centro abitato, è ritenuta un luogo relativamente sicuro. I prossimi giorni indicheranno la piega degli avvenimenti e orienteranno quindi la nostra azione nel prossimo futuro: ritornare a una certa normalità oppure continuare a vivere e operare in situazione di emergenza. Una sfida che i figli spirituali di don Bosco sono pronti ad affrontare.

“Cadere nutre la terra”: lectura poesia e performance il 6 settembre presso il Parco Acheologico degli ipogei di Trinita...
07/09/2024

“Cadere nutre la terra”: lectura poesia e performance il 6 settembre presso il Parco Acheologico degli ipogei di Trinitapoli.

Vi aspettiamo venerdì 6 settembre presso il Parco Acheologico degli ipogei di Trinitapoli alle ore 20.30!E per chi non p...
04/09/2024

Vi aspettiamo venerdì 6 settembre presso il Parco Acheologico degli ipogei di Trinitapoli alle ore 20.30!

E per chi non potrà partecipare all’evento…vi aspettiamo allo stesso orario qui su Facebook con la nostra diretta!

“E' questo che voglio: la luce.
Che sia negli occhi
che m'accompagni.

Confessarti che nulla è
nulla che un varco è
solo nelle cose per dirlo:
che ho vissuto quello che
ho vissuto con stupore.

L'amore casuale come causa
non casuale. L'esilio
involontario. La terrestrità.

Tutta quest'erba. Qui.
Le nuvole come mandorle
di luce. Il sorriso che viene
e lo sguardo esteso.
Poiché da poche foglie
ho compreso quel che è.

E' questo altro non è
se non quello che si è.
Unico essere inutile
come un bruco
in una foglia appeso
ai confini del mondo”.

da “Cadere nutre la terra”

Studi Femministi vi consiglia come lettura estiva Animal Amour (Poiesis Editrice, 2023), con la presentazione di Stefani...
29/08/2024

Studi Femministi vi consiglia come lettura estiva Animal Amour (Poiesis Editrice, 2023), con la presentazione di Stefania Tarantino, storica della filosofia e musicista. Buona lettura!

Acquista la tua copia su https://poiesiseditrice.it/libro/animal-amour/

Come Studi Femministi abbiamo deciso di darvi qualche consiglio di lettura per l'estate. Questa è la prima presentazione ed è a cura di Stefania Tarantino. B...

6 settembre 2024 ore 20.30Presso Parco Archeologico degli Ipogei di Trinitapoli
28/08/2024

6 settembre 2024 ore 20.30
Presso Parco Archeologico degli Ipogei di Trinitapoli

“E' questo che voglio: la luce.
Che sia negli occhi
che m'accompagni.

Confessarti che nulla è
nulla che un varco è
solo nelle cose per dirlo:
che ho vissuto quello che
ho vissuto con stupore.

L'amore casuale come causa
non casuale. L'esilio
involontario. La terrestrità.

Tutta quest'erba. Qui.
Le nuvole come mandorle
di luce. Il sorriso che viene
e lo sguardo esteso.
Poiché da poche foglie
ho compreso quel che è.

E' questo altro non è
se non quello che si è.
Unico essere inutile
come un bruco
in una foglia appeso
ai confini del mondo”.

da “Cadere nutre la terra”

8 agosto ore 19.30 presso il Chiostro del museo Don Uva (Bisceglie)  racconta Marcello Mastroianni e Lauren Bacall
07/08/2024

8 agosto ore 19.30 presso il Chiostro del museo Don Uva (Bisceglie)

racconta Marcello Mastroianni e Lauren Bacall

Indirizzo

Via Per Putignano 3
Alberobello
70011

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