01/03/2025
domenica 2 marzo
Viii Domenica del Tempo ordinario - C (verde)
«Il bene, dal buon tesoro del nostro cuore»
Tutti ricordiamo la favola di Fedro: «Giove caricò ognuno di noi con due bisacce: in quella posta dietro ci stanno i nostri vizi, in quella posta davanti ci stanno quelli degli altri». Per cui è facile essere giudici severi del nostro prossimo e non riuscire invece a valutare chi siamo veramente. Il Vangelo che leggiamo questa domenica, non si ferma qui. «L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda». Non dobbiamo fermarci a giudicare, occorre prima una buona preparazione alla scuola di un buon maestro e allora, «ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro». Chi è il nostro maestro? Non è forse Gesù: Maestro, Via, Verità e Vita, il cui cuore arde d’amore per noi fino a dare la sua stessa vita?
Paolo (seconda lettura) ha imparato da questo Maestro ed esclama: «Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!». Il cuore di Paolo è il cuore di Cristo (san Giovanni Crisostomo) e quanta sovrabbondanza di bene dai loro cuori di Maestro e di discepolo!
E dal buon tesoro del nostro cuore, cosa sovrabbonda? Ecco allora la nostra preghiera: «Signore, dalla tua Parola sgorghi la nostra parola, sempre e con tutti».
don Carlo Cibien Ferraris, ssp