ProfonditàMente

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23/09/2024
“Nell’antichità lo specchio anche dai teologi è stato tramandato come simbolo delle adeguatezza alla pienezza noetica de...
23/09/2024

“Nell’antichità lo specchio anche dai teologi è stato tramandato come simbolo delle adeguatezza alla pienezza noetica del Tutto. Per questo dicono anche che Efesto fabbricò uno specchio per Dioniso e che il dio guardando dentro di esso e contemplando la propria immagine si slanciò alla fabbricazione di tutta la pluralità” (Proclo, in Plat., Tim., 33b).

👉 il video "dietro le quinte" x Abbonati continua qui https://youtu.be/6r-4Xup0HfM👉Abbonati al canale Cavouresoterica per guardare i video speciali❤️http:...

23/09/2024

La compresenza di visibile e invisibile è ciò che alimenta la vita.

Negli ultimi secoli si è cercato in ogni modo di rendere visibile l'invisibile, raccogliendo di fatto aridità e sconforto.

La natura dell'invisibile deve restare tale per svolgere la sua funzione, in noi e attraverso noi, nel mondo.
Il lavoro quindi cari amici, non è portare l'invisibile al nostro livello, bensì innalzare la nostra percezione al regno dell'incolore, dell'insonoro e del senza nome.

Ecco perché il Maestro puntava tutto sulla Fede: "Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: «Sràdicati e vai a piantarti nel mare», ed esso vi obbedirebbe." (Lc 17, 5)

La Fede è il ponte tra ciò che siamo e non vuole essere visto, e ciò che indossiamo e possiamo vedere.

Vivere in compagnia di una presenza invisibile al nostro fianco, che tutto sa e tutto può, in qualsiasi situazione, a qualsiasi costo, è decisivo.

Sei al lavoro? Percepisci questa presenza invisibile al tuo fianco...
Sei a cena? Percepisci questa presenza invisibile al tuo fianco...
Stai facendo l'amore? Percepisci questa presenza invisibile al tuo fianco...

Il mondo cambia se espandi il tuo sistema percettivo. Qual è l'inghippo? Che la tua mente razionale considera queste cose delle minchiate clamorose, privandoti di fatto di reali esperienze.

I greci conoscevano molto bene quanto affermo, e nelle loro parole "Gli Dei non chiedono molto, solo di non essere dimenticati", è celato il più grande dei misteri.

Prendetevi cura dell'invisibile...

Siate folli, abbiate Fede!
Federico Cimaroli - Pensiero Caffè

23/09/2024

" Il Saggio non si esibisce, e perciò brilla. Egli non si fa notare, e perciò viene notato. Egli non si elogia, e perciò ha merito. E, giacché non è in competizione, nessuno al mondo può competere con Lui"
- Lao Tzu -

22/09/2024

Evitate di parlare dei vostri problemi. Non andate in cerca di comprensione, perché il bisogno di autocommiserarsi provoca ancora più infelicità. Vincete l'impulso di esagerare le difficoltà, perché non fareste altro che peggiorare la situazione. Alcuni sostengono che parlare di una sofferenza guarisce : non credeteci. Se viene piantato il seme di un problema, diventerà un albero. Se parlate di malattia o di scarsità di denaro, oppure di amicizia e di libertà, quello che dite è proprio ciò che otterrete. Sradicate tutti questi discorsi. I discorsi negativi sono come trappole per orsi che scattano a qualunque cosa si avvicini. Il dolore che provereste sarebbe insopportabile, perciò tenetevi lontani. Parlate invece di ricchezza e di cose buone e tutto ciò sarà vostro.
Joyce Sequichie

22/09/2024

I genitori devono dare due cose ai loro figli: radici e ali.

Alejandro Jodorowsky

22/09/2024

“ Benedici chi ti abbandona perché ti restituisce a te stesso”.

Quante volte siamo stati traditi ? Da amici, familiari, partner , tutte persone di cui ci fidavamo e che da un momento all’altro hanno deciso di abbandonarci? Nel corso della nostra intera esistenza , molte di quelle persone che credevamo essere fondamentali , prendono la loro strada lasciandoci con l’amaro in bocca a pensare che cosa sarebbe potuto essere se non ci avessero abbandonato , con la rabbia di chi non accetta la fine di un rapporto, con il rancore di chi non riesce ad accettare che , per un motivo o per un altro , a quella persona non piacciamo più o forse , cosa ancora più dolorosa , non siamo mai piaciuti davvero.

È proprio in queste occasioni che (se prese come un’occasione per porre attenzione a determinate dinamiche ) si possono trovare delle ottime soluzioni ai nostri problemi personali uno tra tutti: il tradimento verso se stessi.

Quante volte per evitare l’abbandono da parte di questo o quello, tendiamo ad indossare la maschera che più si avvicina alle sue aspettative imparando ben presto a recitare il ruolo che più ci é congeniale .

La brava bambina/moglie nelle mure domestiche , la professionista affermata sul lavoro, l’amica su cui si può sempre contare…

Tutti questi ruoli , per quanto siano agiti in buonafede , sono comunque artificiali perché implicano una certa rigidità di comportamenti che poco si sposano con la spontaneità e il diritto di sentirsi finalmente se stessi.

Ecco che se dal punto di vista cosciente un atteggiamento accondiscendente e accomodante viene inizialmente addirittura premiato dalla società e da chi ci sta attorno ( alla fine a tutti é comodo avere a che fare con un individuo che rispecchia i nostri prototipi relazionali ) nel lungo o medio termine, a livello sottile si assiste ad una sorta di ribellione interna…una specie di piccolo sabotatore che sembra voler mettere i bastoni tra le ruote a rovinare l’equilibrio paradisiaco dei primi tempi .

E così , inconsapevolmente , si cominciano ad agire i primi tentativi di fuga : qualche bugia qua e là, si diventa meno efficienti , meno presenti, magari non si è più così tanto disponibili …
Qualcuno lo chiama comportamento evitante …ma non è così automatica la categorizzazione o meglio, non è così importante dare un nome a qualsiasi fenomeno umano.

In ogni caso, l’altro di solito lo avverte e se qualora non dovesse capire che queste non sono altro che richieste di spazio personale , ci abbandona senza nemmeno darci il tempo di capire cosa sta succedendo .

Ma è proprio in quella situazione , in cui siamo sofferenti, delusi e incazzati, per essere stati lasciati così su due piedi che si crea quella tensione atta a spezzare certe recite.

In realtà l’altro non sta abbandonando noi, ma la recita che gli abbiamo proposto.

Se non si ci fa coinvolgere troppo dai sentimenti di rabbia e dal rancore ,se si acquisisce quella capacità di imparare a non proiettare più del dovuto ( na parola ) ma soprattutto se si ha il coraggio di soffrire pur lasciando il cuore aperto , ben presto si ritornerà a quello stato che richiama la nostra autenticità .

È nella solitudine che ogni abbandono regala che si può fare il punto di dove siamo all’interno del nostro processo di individuazione.
Se l’altro diventa lo specchio dei miei contenuti interiori, tanto vale la pena approfittare di quel campo relazionale per scoprire il complesso che ci abita .

21/09/2024

Se un uovo viene rotto da una forza esterna, la vita finisce

Se rotto da una forza interna, la vita inizia

Le cose fantastiche iniziano sempre dall'interno ♥️

Jim Kwik 🥚😘

21/09/2024

"È una benedizione quando la ricerca spirituale finisce.
Semplicemente ti innamori della vita normale.
Non cerchi più uno stato superiore, qualche cambiamento di consapevolezza,
qualche regno trascendente dell'essere.
Finalmente vi accontentate dei momenti mondani (mondani) ma sacri del vivere quotidiano.
Tenendo la mano di tua figlia mentre lei muove i suoi primi passi.
Sto assistendo al sole che sbircia da dietro una nuvola.
La sensazione delle gocce di pioggia che colpiscono la pelle.
Bevendo una tazza di tè con un amico.
II paradiso è qui, nascosto nelle cose ordinarie della vita,
e basta aprire gli occhi e il cuore per saperlo.
Questo non significa che non ci siano sfide,
momenti di intensità e dolore e decisioni difficili da prendere.
Ma questi momenti li affronti con volontà e coraggio, e sai di essere sempre sulla tua strada
e non c'è niente di più "alto" di questo mondano regno terreno.

Perché non c'è mai stata una divisione tra superiore e inferiore, sacro e profano, spirituale e non spirituale.
C'era sempre e solo la vita che ci richiamava a se stessa.
Attraverso ogni piccolo avvenimento apparentemente insignificante.
In ogni momento banale.
Eppure qui non ci sono avvenimenti insignificanti.
Ogni avvenimento è prezioso.
Ogni momento è toccato dall'infinito.
Quando finisce la ricerca spirituale, inizia davvero la vita."

Jeff Foster

Molte persone adorano crogiolarsi nella propria condizione evitando accuratamente di fare tutto ciò che è necessario per...
21/09/2024

Molte persone adorano crogiolarsi nella propria condizione evitando accuratamente di fare tutto ciò che è necessario per cambiarla .
Il peccato mortale che rappresenta questo processo si chiama “accidia” che potremmo definire anche come una sorta di “ pigrizia deresponsabilizzante “.
Il mondo è in continuo mutamento e anche noi lo siamo .
Non siamo mai quelli di ieri ed è per questo che ogni comportamento che esalta la staticità attirerà inevitabilmente sfide che costringono l’Anima a smuoversi.
Perché la vita è dinamicità , la staticità significa morte.
Ne consegue che la creazione di strumenti artificiali che scimmiottano la capacità dell’uomo di essere intelligente e di dominare l’ambiente che lo circonda ( infatti ciò che ci distingue dagli animali è proprio questo perché in natura è l’animale ad adattarsi al suo ambiente non viceversa ) sta a rimarcare che é necessario un ulteriore processo evolutivo che vada al di là del semplice processo di “ stimolo-risposta”.

Se ad occuparsi delle faccende più scomode e noiose ci penserà un sempre più efficiente calcolatore , all’umanità resterà soltanto la responsabilità di rendere la propria vita sempre meno “ animale “ e più “umana “.

Come ? Lavorando affinché si integrino ciò di cui è attualmente manchevole ossia le qualità spirituali.

L’intelligenza artificiale andrà a sostituire soltanto ciò che è comprende la cognizione della conoscenza poiché manca ciò che ci rende squisitamente umani e che orienta tutti i processi mentali superiori tipici della nostra specie : l’integrazione tra componenti cognitive ed affettive .

20/09/2024

Il dolore è inevitabile, soffrire è una decisione.
A. Jodorowsky

20/09/2024

“Alle persone tristi consiglio la massima stoica "substine et abstine". Reggi la sofferenza e astieniti dal metterla in scena. Gli stoici la indicavano come forma da acquisire per rafforzare il carattere. Io la consiglio per non perdere gli amici che dopo un "Su, forza!" ti evitano per non contaminarsi con il tuo dolore, o più semplicemente perché hanno perso la capacità di partecipare al dolore degli altri (finché non capita a loro)."

Umberto Galimberti

Impegnarsi a non spettacolarizzare il proprio dolore è contro ogni logica dei social.
Infatti , il meccanismo dei social fa leva sull’emotività, su ciò che crea spettacolo e quindi attira l’attenzione . Empatizziamo infatti con coloro che sembrano essere simili a noi in qualche modo , specialmente nella condivisione degli stati d’animo negativi. Galimberti in questa citazione sottolinea come mettere in piazza la propria tristezza allontani gli altri .
Io invece vi invito a far caso a chi si attira , a coloro che rispondono alle vostre richieste di aiuto Probabilmente sono persone che pur agendo in buonafede , non vi scelgono perché gli piacete ma solo perché il suo dolore risuona col vostro.

Si gettano le famose basi per quelle che sono le relazioni stampella 🩼 ossia quelle relazioni in cui c’è un individuo apparentemente dominante o più sano ed un altro più vulnerabile e dipendente .

É importante imparare invece a condividere i momenti di gioia , ricercare attivamente il proprio benessere personale cercando di inquinare le relazioni “ quanto basta “ per non creare la dinamica vittima / carnefice . Solo così possiamo relazionarci ad un altro in modo autentico, rischiando che ci conosca per quelli che siamo .

❤️

20/09/2024

Il guerriero della Luce va alla ricerca di un'armatura e ascolta le proposte dei vari venditori:

"Usa la corazza della solitudine"
"Utilizza lo scudo del cinismo"
"La migliore armatura è quella di non farsi coinvolgere da niente"

Il guerriero non vi presta ascolto e con serenità veste il mantello inossidabile della Fede.
La Fede para tutti i colpi.
La Fede trasforma il veleno in acqua cristallina.

Paulo Coelho

Sophia Celeste

20/09/2024

Un giorno questo dolore ti sarà utile .
Ovidio

20/09/2024

"E poi mi interrogo sul significato di amicizia. Cosa credono sia l'amicizia le persone? Opportunismo, psicoanalasi gratuita, compagnia fine a se stessa.. cosa? Stupida io e le mie reminiscenze di latino.. ed io che mi soffermavo sul suffisso am -".

- Oriana Fallaci -

19/09/2024

E PER TENERTI IN VITA , IO MORIRÒ
Ne ho sentite tante di storie cosi, dentro e fuori dal mio studio.
Storie di sfinimento e di vite mancate per rincorrere un amore incondizionato mai provato.
Quante persone abbiamo nutrito energeticamente per essere ‘amati’?
Vi sembra uno scambio alla pari?
Molti figli non sono stati mai pensati dalla madre (o dal genitore), perché la mente del genitore era frammentata, confusa, preoccupata.
E non essere pensati corrisponde al sentire di NON ESISTERE
La propria immagine interna non riesce a costruirsi: di fatto, tramite le neuroscienze e la psicanalisi ( che trovano tra loro spesso e volentieri una forte corrispondenza), sappiamo che l’immagine interna si crea grazie al rispecchiamento tra la madre e il bambino .
La mamma lo pensa, e lui inizia a pensarsi.
Ma che succede quando e ‘ il bambino che deve PENSARE LA MADRE ?
Questi sono i casi in cui il figlio deve nutrire psichicamente il genitore.
E’ il figlio che crea e compatta l’immagine della madre per far si che ella esista per lui .
E dal fatto cruciale che ella esiste, dipende la VITA intra psichica del figlio.
Questi genitori per loro disgrazia, sono altamente problematici, non tanto sul piano del funzionamento sociale e comportamentale, ma su quello AFFETTIVO ED EMOTIVO.
Ed ecco che il figlio crescendo sente di non poter mai lasciare la propria famiglia.
Non si può allontanare, non può indirizzare la propria energia psichica verso altro, perché la madre (o il genitore) morrebbe .
Attenzione quando parlo di morte parlo di morte psichica e anche fisica .
Ho sentito moltissime storie cosi :
Il paziente non pensato - per capirci lo chiamo cosi- inizia a farsi una vita : si sposa, fa un figlio , oppure si trasferisce e la madre si ammala, o si deprime, e talvolta ( ma direi spesso) muore all’improvviso.
Come se togliendo quel PENSARLA /o, venisse tolta la corrente vitale.
Sono figli / persone mai pensate, mai viste, non hanno mai potuto viversi e vivere.
Non hanno mai potuto mostrarsi tristi o depressi , non hanno mai potuto in******si, mai una debolezza, vivere in silenzio, vivere in continua disconnessione con se stessi per dare sempre all’altro.
Essi sentono di non esistere al di fuori di questo ricatto .
Perché nutrire continuamente l’immagine della madre significa non nutrire la loro e significa credere profondamente che l’amore si basi su un ricatto .
Un ricatto che si costituisce in silenzio, come un patto segreto, ma evidente a chiunque.
Immaginate la rabbia e la sofferenza che si può provare nel sentire che tu non puoi esistere se non per nutrire qualcuno, come un animale da allevamento poco più.
Tu come essere non conti quasi nulla anche se ovviamente ti viene riconosciuto un ruolo FONDAMENTALE in famiglia.
Sei osannato, iper valutato, coccolato, considerato talvolta il figlio più buono e bello .
Certo : senza quel figlio la famiglia NON ESISTE.
Quando la mia paziente Valentina, decise di sposarsi a quasi 40 anni, decise di lasciare la famiglia, una famiglia che amava e a cui era morobosamente attaccata seppur lei stessa, narrasse molta sofferenza e diverse somatizzazioni all’interno del nucleo familiare..
Qaundo ‘proclamò ‘ il suo imminente matrimonio, il padre morì all’improvviso pochi giorni dopo.
La sua era una di queste famiglie, tutte centrate su un membro ad alta energia.
E cosi potrei raccontare decine di storie come questa...
Per liberarsi da questo incatenamento occorre fare un grande lavoro sul senso di colpa ma soprattutto sul concetto di amore senza ricatto .
Essere amati non presuppone che non rinunciamo a noi stessi , anzi.
Possedere se stessi e nutrire se stessi pone la base per poter SCAMBIARE energia con l’altro.
Le relazioni non possono mai basarsi su un atto di parassitaggio ricattatorio.
L’amore e’ prima di tutto RICONOSCERE SE STESSI SENTIRSI , come parte di un tutto e non solo come parte di una famiglia o peggio di una simbiosi.
Dopo si può incontrare l’altro e co-costruire in un atto CREATIVO una coppia o una relazione o una famiglia , basata non sul VINCOLO ma proprio sullo SVINCOLO cioè TU ESISTI AL DI FUORI DI ME , esisti che io ti riconosca o no e io lo stesso .
L’amore non crea mai sensi di colpa o costrizioni .
Se li percepite, attivatevi per lavorare su di voi, riprendetevi voi stessi, PRETENDETEVI e lasciate che crolli quel che deve crollare, perché nulla e’ più spietato dell’ esistenza quando questa viene forzata in giochi mentali e ricattatori.
-Claudia Crispolti -

Cos’é la vocazione ? Vediamolo insieme !
19/09/2024

Cos’é la vocazione ? Vediamolo insieme !

19/09/2024

“Di tutti i peccati della psicologia, il più mortale è la sua indifferenza per la bellezza.”
JAMES HILLMAN

18/09/2024

“E alla fine, credo che non sia necessario fare nulla per essere amati. Passiamo la vita cercando di sembrare più belli, più intelligenti. Ma ho capito due cose. Coloro che ci amano ci vedono con il loro cuore e ci attribuiscono qualità al di là di quelle che abbiamo davvero. E coloro che non vogliono amarci non saranno mai soddisfatti di tutti i nostri sforzi. Sì, davvero. Credo che sia importante lasciare in pace le nostre imperfezioni. Sono preziose per comprendere coloro che ci vedono con il cuore.”

Frida Kahlo

18/09/2024

DIARIO DI ALEJANDRO JODOROWSKY:
Il cavallo legato odia il cavallo che galoppa per la pianura.

18/09/2024

Non scendere mai a compromessi col tuo sentire profondo.

Non vendere te stesso in cambio dell’onore e della rispettabilità.

Non farti sedurre dai giochi di potere.

Non farti condizionare dai giudizi altrui, l’uomo frammentato critica e giudica sempre, chiunque e comunque, nulla di personale, dipende dal suo stato di divisione interiore; oggi ti ama e domani ti odia, oggi ti mette sul piedistallo e domani farà di tutto per tirarti giù.

E se in nome dell’amore qualcuno vuole trasformarti secondo la sua visione affinché tu possa soddisfare le sue aspettative e proiezioni, sappi che questo non è amore, ma paura, e la paura rende l’uomo un tiranno.

Non cadere nella trappola della commiserazione.

Non cadere nella trappola di cercare negli altri, o attraverso gli altri, ciò che non sei riuscito a trovare in te stesso… cerca più a fondo.

Ricorda che sei tu che devi darti il permesso… non gli altri.

Prima dovrai imparare ad amare, ad accettare e a rispettare te stesso, totalmente, amando ed accettando i tuoi demoni, solo allora potrai fare lo stesso con gli altri; se non sono in grado di riparare la mia automobile, come posso mettere su un’officina?

Ascolta ed impara da tutti, ma rifletti con la tua testa, ascolta il tuo cuore e segui la tua energia.

Roberto Potocniak

18/09/2024

SIAMO CIRCONDATI DALLA BELLEZZA MA IL RIMUGINIO MENTALE GUIDATO DALL'IO SI CONCENTRA SOLO SULLA BRUTTEZZA DEL NOSTRO PICCOLO MONDO.

Un uomo si mise a sedere in una stazione della metro a Washington DC ed iniziò a suonare il violino; era un freddo mattino di gennaio del 2007.
Suonò sei pezzi di Bach per circa 45 minuti.
Durante questo tempo, poiché era l'ora di punta, era stato calcolato che migliaia di persone sarebbero passate per la stazione, molte delle quali sulla strada per andare al lavoro.
Passarono 3 minuti ed un uomo di mezza età notò che c'era un musicista che suonava.
Rallentò il passo e si fermò per alcuni secondi e poi si affrettò per non essere in ritardo sulla tabella di marcia.
Alcuni minuti dopo, il violinista ricevette il primo dollaro di mancia: una donna tirò il denaro nella cassettina e senza neanche fermarsi continuò a camminare.
Pochi minuti dopo, qualcuno si appoggiò al muro per ascoltarlo, ma l'uomo guardò l'orologio e ricominciò a camminare.
Quello che prestò maggior attenzione fu un bambino di 3 anni.
Sua madre lo tirava, ma il ragazzino si fermò a guardare il violinista.
Finalmente la madre lo tirò con decisione ed il bambino continuò a camminare girando la testa tutto il tempo.
Questo comportamento fu ripetuto da diversi altri bambini.
Tutti i genitori, senza eccezione, forzarono a muoversi.
Nei 45 minuti in cui il musicista suonò, solo 6 persone si fermarono e rimasero un momento.
Circa 20 gli diedero dei soldi, ma continuarono a camminare normalmente.
Raccolse 32 dollari.
Quando finì di suonare e tornò il silenzio, nessuno se ne accorse. Nessuno applaudì, ne' ci fu alcun riconoscimento.
Nessuno lo sapeva ma il violinista
era Joshua Bell, uno dei più grandi
musicisti al mondo.
Suonò uno dei pezzi più complessi
mai scritti, con un Stradivari del valore
di 3,5 milioni di dollari.
Due giorni prima che suonasse nella metro,
Joshua Bell fece il tutto esaurito
al teatro di Boston e i posti costavano
una media di 100 dollari.
Questa è una storia vera.
L'esecuzione di Joshua Bell in incognito
nella stazione della metro fu organizzata
dal quotidiano Washington Post
come parte di un esperimento sociale
sulla percezione, il gusto e le priorità delle persone.

La domanda era: "In un ambiente comune
ad un'ora inappropriata: percepiamo la bellezza?

Ci fermiamo ad apprezzarla?

Riconosciamo il talento in un contesto inaspettato?".

Ecco una domanda su cui riflettere:
"Se non abbiamo un momento per fermarci
ed ascoltare uno dei migliori musicisti
al mondo suonare la miglior musica
mai scritta, quante altre cose
ci stiamo perdendo?"

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Ecco il video del Washington Post originale
https://youtu.be/hnOPu0_YWhw?si=eZ9WnWdyu5mi9M6N

18/09/2024

Ho conosciuto uomini che hanno fatto ricorso alla violenza, verbale o fisica, perché la donna che avevano davanti si dimostrava una persona, con cervello, cuore e voce e non una bambola silenziosa e sottomessa. E ho visto che il ricorso alla violenza è sempre reiterato perché ogni atto di questi uomini è violento, anche il loro affetto a metà, che viene fuori solo se si corrisponde al loro ideale di moglie, compagna, figlia, sorella. La loro vita sentimentale è violenta, perché impongono la loro modalità di relazione, temono il punto di vista dell'altra, la loro opinione, la loro critica. Temono di doversi ritrovare di fronte ad uno specchio che racconti loro quanta piccolezza e miseria ci sia nei loro gesti, così tentano di costruire uno specchio falsato, togliendo voce a chi potrebbe raccontarli davvero. Cercando la donna giusta da manipolare e azzittire. Non c'è esasperazione, c'è violenza. C'è sempre stata, anche quando non c'era nessuno a controllare, ma solo i muri di una casa-prigione.

Carla Corsi

17/09/2024

A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma talvolta il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia”. –Thich Nhat Hanh

Vi è mai capitato di camminare per strada, magari sentendovi anche un po' scoraggiati, quando all'improvviso incrociate qualcuno che ha sul viso il più grande dei sorrisi? In un istante, vi sentite meglio. La vibrazione positiva rimbalza su di voi e anche voi vi ritrovate con un sorriso da un orecchio all'altro. Questo è il potere della gioia. E grazie all'energia che permea il cosmo questa settimana, tutti noi possiamo riceverne una buona dose.

Cosa è realmente la gioia? In genere, nel quotidiano, parliamo più di felicità. Diciamo “sono contento”, che significa più che altro “sono soddisfatto”. La gioia (simcha, in ebraico), invece, è una forza completamente diversa. La gioia è più incondizionata.

Consideriamo due persone che si svegliano al mattino in circostanze identiche. Una salta fuori dal letto con una motivazione e un'energia incredibili: “Wow! Riesco a respirare. Posso camminare, posso parlare!”. L'altro si tira il cuscino sulla testa e brontola qualcosa del tipo: “A che serve? Mio padre non mi parla. Ho un lavoro terribile. Non ho abbastanza soldi...”. Stessa situazione! Ma con un'attenzione e un'esperienza così diverse.

La Torah ci dice che il precetto più alto è la simcha. Perché? Perché significa che riconosciamo la mano del Creatore nella nostra vita. Vivere con gioia significa vedere la Luce, anche nelle nostre tenebre. È sapere, senza alcun dubbio, che anche nella disperazione più profonda o nei momenti più difficili, l'universo sta in qualche modo riorganizzando le cose in modo da guidarci verso un modo migliore di vivere. In breve, la gioia è ciò che accade quando abbiamo la certezza che la Luce è ovunque, in ogni circostanza e in ogni essere umano.

La simcha è particolarmente importante quando ci avviciniamo a Rosh Hashanah. Siamo tutti entrati nel vivo delle nostre settimane di preparazione interiore e di Teshuvah. È la revisione di fine anno, in cui vediamo cosa possiamo migliorare per l'anno prossimo. E sì, vogliamo individuare dove la nostra negatività ci limita, ma non vogliamo rimanere così invischiati nel fango da dimenticare che il sole splende sempre caldo sulle nostre spalle. In definitiva, è un grande dono che ci sia stato concesso l'accesso a questa pulizia e a questo rinnovamento, non solo per il nostro bene, ma anche per le nostre famiglie, le nostre comunità e il mondo.

Permettetevi di essere gioiosi. Fate che sia una priorità. Quando siamo pieni di gioia, siamo naturalmente spinti a vedere il bene in tutte le cose e a fare del bene nel mondo.

Karen Berg

https://www.youtube.com/watch?v=T21v_EXMEgk
17/09/2024

https://www.youtube.com/watch?v=T21v_EXMEgk

Maureen Murdock, PhD is an author, educator, Jungian-oriented psychotherapist and photographer who combines her interest in the mysterious workings of the ps...

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