Grave Incidente sul Viadotto Morandi ad Agrigento, 43enne perde un arto in uno schianto violento
Grave Incidente sul Viadotto Morandi ad Agrigento, 43enne perde un arto in uno schianto violento (SERVIZIO)
Carmelo Pace: "Orgogliosi e motivati dalla scelta di Cuffaro di voler continuare a organizzare la Festa dell'Amicizia qui"
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Agrigento in lutto per Patrizia Russo: le parole di speranza di don Giuseppe Cumbo ai funerali della 53enne vittima di femminicidio
La città di Agrigento ha detto addio a Patrizia Russo, la 53enne brutalmente uccisa dal marito Giovanni Salamone nella loro abitazione di Solero, in Piemonte. I funerali si sono tenuti nella chiesa del Sacro Cuore, gremita di persone, con una comunità stretta attorno al dolore dei familiari. La città siciliana, in lutto per volontà del sindaco Franco Micciché, si è unita idealmente a quella alessandrina, dove la coppia si era trasferita l’anno scorso per motivi di lavoro.
Durante l'omelia, don Giuseppe Cumbo, vicario generale dell’arcidiocesi di Agrigento, ha cercato di dare un messaggio di speranza nonostante la tragedia, affermando: “Storditi dalle contraddizioni della nostra storia e dai gesti inspiegabili che insanguinano la nostra società, siamo invitati a continuare a vivere. Feriti dal dolore per tante morti assurde, siamo chiamati a risorgere e a essere promotori di vita”.
Rivolgendosi a Patrizia, don Giuseppe ha immaginato il suo incontro con Gesù: “Vedendola arrivare alle porte del paradiso, il Signore sarà stato preso da grande compassione per lei e le avrà detto: ‘Non piangere!’”. Parole toccanti che hanno cercato di lenire il dolore, anche se, come lo stesso sacerdote ha riconosciuto, “dinanzi al mistero della morte di un’innocente si sta in silenzio, si riflette, si piange”.
La commozione ha raggiunto il suo apice quando i figli di Patrizia, Francesco e Giuliana, hanno letto una lettera dedicata alla madre, ricordandola con affetto: “È stata portata via da un atto di violenza insensato, un gesto atroce. Non ci sono parole per descrivere il senso di ingiustizia che proviamo, lei meritava solo amore e invece è stata vittima di un volere che non potremo mai comprendere. Noi figli adesso affronteremo una realtà tanto difficile senza di lei, ma lo faremo come ci ha insegnato, portando il
Esonda il Fiume Salso a Licata: Evacuazioni urgenti, automobilisti intrappolati sui tetti delle auto, Protezione Civile in azione
Una tragedia sconvolgente ha colpito Solero, un piccolo paese nei pressi di Alessandria, dove Giovanni Salamone, 61 anni, agricoltore e attivista ambientalista, ha accoltellato a morte la moglie, Patrizia Russo, 53 anni, stimata insegnante di sostegno. La lite, scoppiata nella loro camera da letto, si è conclusa con sei o sette colpi mortali inferti dall’uomo, che ha poi chiamato i carabinieri ammettendo il delitto: “Venite, ho ucciso mia moglie”.
La coppia, originaria di Agrigento, si era trasferita a Solero circa un anno fa per il lavoro di Patrizia, che aveva recentemente accettato un incarico lontano dalla Sicilia, forse uno dei motivi dietro l’escalation di tensioni culminata nell’omicidio. Giovanni, noto per il suo impegno ambientalista con l’associazione MareAmico, era stato anche candidato al Consiglio comunale di Agrigento nel 2020.
Il sindaco di Solero, Andrea Toniato, e il parroco don Mario Bianchi, hanno entrambi espresso sconcerto per l’accaduto, descrivendo la coppia come cordiale e riservata. “Erano persone tranquille, partecipavano sempre alla messa della domenica”, ha dichiarato don Mario. La comunità locale è in stato di shock, incapace di comprendere cosa possa aver scatenato una tale tragedia. Le indagini sono affidate ai carabinieri e coordinate dal pm Andrea Trucano, che stanno cercando di chiarire le dinamiche e il possibile movente dietro l’omicidio.
https://agrigentotv.it/omicidio-a-solero-agrigentino-uccide-la-moglie-a-coltellate-la-comunita-sconvolta/
Questa mattina, a Solero, in provincia di Alessandria, Giovanni Salamone, 61 anni, ha ucciso la moglie Patrizia Russo, 53 anni, entrambi originari di Agrigento. Dopo l’omicidio, avvenuto nella casa della coppia, l’uomo ha chiamato i carabinieri confessando il delitto. La donna, accoltellata nel sonno, non ha avuto possibilità di difendersi. I soccorsi sono arrivati tempestivamente, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare. La famiglia si era trasferita in Piemonte da circa un anno, dopo aver vissuto in Sicilia. Patrizia Russo era insegnante di sostegno presso la scuola media Ferraris.
Davanti al cancello di casa dei coniugi, in contrada Ciavolotta, nella Città dei Templi, qualcuno ha deposto un mazzo di fiori di campo. Successivamente, altri fiori sono stati donati da Claudio Lombardo, responsabile dell’associazione MareAmico Agrigento, che conosceva personalmente Patrizia e il suo carnefice. “Erano una coppia molto unita”, ha raccontato Lombardo, “Li portavo spesso come esempio di solidità, sempre insieme nei campi, in spiaggia, a pulire la zona di Drasy. Non riesco a spiegarmi quanto è successo. Lui era un grande lavoratore, ma lei lo amava profondamente. Non riesco a capire, forse è stato un momento di follia, ma non ci sono spiegazioni”. Lombardo ha anche ricordato che i due avevano costruito una capanna a Drasy, dove trascorrevano intere giornate. “Oggi l’abbiamo trovata distrutta, come se l’ultima mareggiata l’avesse inghiottita insieme ai ricordi”.
https://agrigentotv.it/femminicidio-a-solero-uomo-uccide-la-moglie-e-confessa-lomicidio/
Agrigento, protesta in piazza Pirandello: “No al taglio unilaterale dell’assistenza ASACOM”
Oggi, sabato 12 ottobre, si è svolta ad Agrigento la manifestazione dal titolo “No al taglio unilaterale dell’assistenza all’autonomia e alla comunicazione”. Dalle 15 in piazza Pirandello, le associazioni A Modo Tuo, Camminando Insieme e l’Associazione ASACOM hanno organizzato un sit-in per denunciare la riduzione delle ore di assistenza scolastica per gli alunni con disabilità.L’evento ha visto la partecipazione di numerose famiglie e operatori del settore, che hanno protestato contro la decisione del Comune di ridurre le ore di assistenza effettive. “Si tratta di un servizio essenziale per gli alunni con disabilità, che va interamente finanziato”, si leggeva nel manifesto della protesta. Negli ultimi giorni, il Comune di Agrigento è stato al centro di polemiche per questa riduzione, che, secondo il Comune stesso, non sarebbe un vero taglio, ma piuttosto il risultato di un aumento del numero di studenti aventi diritto senza un corrispondente incremento delle ore disponibili, a causa della carenza di fondi.Durante la manifestazione, le famiglie hanno espresso grande preoccupazione per il futuro dell’assistenza ai loro figli. Alcune hanno raccontato di essersi già rivolte ai tribunali per ottenere il risarcimento delle ore di assistenza mancanti, una situazione che non riguarda solo Agrigento, ma è comune a molti altri comuni italiani. Il prossimo 15 ottobre è previsto un incontro tra il Comune e le associazioni per cercare di trovare una soluzione che garantisca il pieno supporto agli studenti con disabilità, un diritto che le famiglie e gli operatori ritengono non negoziabile.
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Arrestati due egiziani per traffico di migranti: morti dieci bengalesi
La Polizia di Stato ha eseguito due fermi nei confronti di cittadini egiziani, accusati di traffico di migranti. Sbarcati a Lampedusa il 17 giugno, i due sono ritenuti responsabili della morte per asfissia di dieci bengalesi, rinvenuti nella stiva di un’imbarcazione in pessime condizioni. La barca, intercettata dalla nave Ong Nadir, trasportava 54 migranti provenienti dalla Libia. Le indagini, condotte a Lampedusa, hanno ricostruito la traversata e il ruolo degli arrestati, che avrebbero condotto l’imbarcazione e gestito l’imbarco sotto minaccia. Gli accusati sono in attesa dell’udienza di convalida.
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Il Gruppo Speleologico Dauno (Foggia) in collaborazione con il Gruppo Speleologico di Agrigento, alla luce dell’attuale carenza idrica nella città, sta svolgendo delle ricerche nella complessa rete di acquedotti presenti nel sottosuolo agrigentino da tempo dimenticati e risalenti al V secolo a.c., ed in particolare nell’ipogeo di Bonamorone che alimenta l’omonima fontana.
Gruppo Speleologico Dauno
Mariella Calcara;
Francesca Costanza;
Natalino Soccio.
Gruppo Speleologico di Agrigento
Giuseppe Lombardo.