24/05/2022
QUANDO UN AMICO MUORE
Ieri è venuto a mancare un caro amico. Si chiamava Antonio, aveva 92 anni, era nato e sempre vissuto sulla montagna di Lauria in Basilicata. Aveva sempre fatto il contadino, il padre era stato un pastore e suonava la zampogna, anche il fratello Vincenzo la suonava, stando a guardia delle pecore, aveva imparato a suonarla anche lui, ma Antonio andò oltre, imparò a costruirle le zampogne, diventando, nel tempo, uno dei migliori. Ho voluto conoscerlo nel 2005, uomo mite, umile, con un educazione antica, squisito nei modi, parlava poco, il suo italiano frammisto al lucano. Sono tornato tante volte da lui, ne nacque una spontanea amicizia, molti i momenti musicali con lui, aveva un orecchio musicale senza eguali. La prima volta che suonai con lui, ero emozionato come un ragazzino, come quel ragazzino che gioca a pallone e si trova a palleggiare con Maradona, io vissi allora la stessa emozione.
Oggi Antonio non c'è più, il suo ricordo mi accompagnerà per il resto dei miei giorni.
Lui era per tutti, Zì Antonio Forastiero e quando arrivavo da Lui, mi salutava cosi: Benvenuto Cicci Ricci! Non l'ho mai corretto, era bello così. Rizzo da Monopoli