Troppi Intoppi

Troppi Intoppi Da troppi anni vivo all’estero e forse non sono più abituata alla mediocrità! UN'ITALIA TUTTA DA RIFARE! ENJOY!

L’Italia vista dall’estero è un paese tutto da rifare, ma che non si puo’ rifare, perché sarebbe troppo difficile mettere mano alla testa di tutti gli Italiani. Ho vissuto in diversi paesi, USA, CANADA, SVIZZERA, FRANCIA e per finire, da anni ed anni nella mia amata ed adorata UK. In tutti i paesi esistono disservizi e problematiche, ma quanto accade in Italia è qualcosa che sfiora l’inverosimile

ed il ridicolo. Un popolo abituato a disservizi di ogni tipo, che non ha più neppure la forza per ribellarsi ad un sistema che ha raggiunto livelli catastrofici. Con questo blog non si intende cambiare un paese che ormai è allo sfascio, ma si vuole esclusivamente evidenziarne, con ironia, le problematiche legate alla politica e ad i disservizi che gli abitanti di questo paese sopportano in modo molto sportivo. La politica italiana è semplicemente lo specchio degli italiani e non comprendo il perché continuino insistentemente a lamentarsi… alla fine li hanno votati loro!

Stefano Cucchi... una morte ingiustificata ed ingiustificabile che grazie alla sua grandissima sorella Ilaria Cucchi ha ...
19/09/2021

Stefano Cucchi... una morte ingiustificata ed ingiustificabile che grazie alla sua grandissima sorella Ilaria Cucchi ha avuto un minimo di Giustizia... un minimo...

Stefano muore il 22 ottobre 2009 in carcere, nel reparto detentivo dell’ospedale che porta il nome di Sandro Pertini.
Prima di essere portato in Tribunale con la schiena rotta in 2 punti e pieno di lesioni in tutto il corpo, ha trascorso la sua ultima notte in cella a Tor Sapienza. Lo videro, tra gli altri, i due piantoni Colicchio e Di Sano. Costoro furono indotti a firmare due relazioni ciascuno apparentemente identiche. In una si diceva la verità sulle sue condizioni descrivendone i dolori al costato, alla testa, alle gambe e la sua difficoltà a camminare tanto da non riuscire a fare le scale da solo. L’altra, falsa, narrava il suo malessere generale dovuto al freddo, alla sua magrezza, alla scomodità della branda sulla quale aveva dormito e, infine, alla sua tossicodipendenza. Tutte vengono redatte il 27 ottobre ma portano la data del 16.
Il 28 aprile 2011 Di Sano prova a raccontare ai Giudici del processo sbagliato la storiella della seconda versione. Dall’avvocato degli agenti ingiustamente processati vengono lette le dichiarazioni, quelle veritiere, sulle reali condizioni del detenuto di quella notte. ‘La Repubblica’ ne da cronaca il giorno dopo.
Proprio la mattina di quel giorno, alle ore 8.22, la relazione Di Sano, quella che descrive le drammatiche condizioni di mio fratello, viene inviata dal Colonnello Albanese addirittura al comando Generale dell’Arma dei Carabinieri del Generale Gallitelli.
Vorrei tanto potergli chiedere, guardandolo negli occhi:
- perchè se la fece mandare, Generale?
- perchè era cosi significativa, visto che l’aveva notata e ritenuta cosi importante?
- perchè poi non fece nulla?
La risposta a questi interrogativi non mi arriverà mai ma fa lo stesso. La conosco già.
So solo quanto ci è costata la sua inerzia. Da allora sono passati 10 anni. 14 gradi di processi e centinaia di udienze.
D’altronde quello era solo un drogato di m***a

Matteo Salvini e Luigi Di Maio, due facce della stessa medagliaSe non ho stima per Matteo Salvini perché non ha mai lavo...
19/09/2021

Matteo Salvini e Luigi Di Maio, due facce della stessa medaglia

Se non ho stima per Matteo Salvini perché non ha mai lavorato un giorno in vita sua (e ci ha anche perso una causa in tribunale), immaginate cosa posso pensare di un Di Maio.
Premetto che detesto gli uomini che pur non avendo alcun tipo di professionalità, si permettono di essere anche arroganti… e chi meglio di Salvini rappresenta in modo esemplare la categoria degli infiltrati per sbaglio? Lui, il sostenitore dell’onestà; ma come mai accetta uno stipendio dallo Stato per ricoprire un ruolo per il quale non è preparato? L’etica professionale esula dunque dall’onestà? Prendere uno stipendio per ricoprire un ruolo senza la professionalità necessaria è etico? Mah… io dico di no!

Passiamo ora al grillifero che mi crea meno problemi di stomaco: Luigi Di Maio.
Ammetto che mi fa tenerezza in quanto sembra un pesce fuor d’acqua… non è un politico, ha il carisma di Winnie The Pooh, ma mi piace tanto quando si presta a servire le pizze pur di dimostrare la sua vicinanza con il popolo: lo trovo assolutamente perfetto in quel ruolo. Dopotutto avendo frequentato il liceo classico, senza pero’ aver concluso alcun corso universitario, le opportunità lavorative sarebbero state scarsine. (anche se il nostro non si è fatto mancare nulla e si è iscritto sia a Giurisprudenza che ad Ingegneria). Ma poi ha incontrato Grillo ed il resto è storia. Dopotutto non serve essere colti o intelligenti per ricoprire cariche di rilievo nella setta di Grillo, basta avere voce per poter urlare ONESTA’ ed essere possessori di un conto corrente bancario per incassare lo stipendio da stagisti privilegiati.
In ogni caso, tra i dilettanti allo sbaraglio dellla politica italiana, Di Maio è meno fastidioso di Salvini… almeno lui prova ad essere simpatico.

Uomini finti, che in modo fasullo si battono per mantenere alta la bandiera del populismo spinto, che pur di far carriera si prestano a diventare burattini nella mani di un paio di burattinai folli, che pur di crearsi un’immagine mediatica si riducono a sponsorizzare ideali a dir poco imbarazzanti, beh, signore, se avete un minimo di sale in zucca e di dignità, lasciateli perdere! Non vale la pena abbassarsi in questo modo!

Un uomo si giudica anche dall’abbigliamento: l’ambizioso arrivista, Matteo Renzi.... che a me piace moltissimo pero'. It...
19/09/2021

Un uomo si giudica anche dall’abbigliamento: l’ambizioso arrivista, Matteo Renzi.... che a me piace moltissimo pero'. Italia Viva

Nessuno mi toglie dalla testa che sin da bambino Matteo Renzi, invece di giocare con le macchinine, trascorreva i suoi pomeriggi leggendo tutti i quotidiani italiani. Me lo immagino a sottolineare gli articoli, a studiarseli, e persino a ritagliarli perchè lui sin da bimbo, mirava a ricoprire almeno una delle massime cariche dello Stato. Lui lo sapeva già che prima dei suoi 40 anni sarebbe diventato addirittura Presidente del Consiglio.
L'antipatia che suscita il personaggio Renzi poichè rappresenta il tipico esemplare di uomo arrivista, subdolo, improvvisato, calcolatore, impreparato, ma decisamente molto furbo.
Lo si può notare anche dall’abbigliamento che utilizza: ce la mette proprio tutta per cercare di sembrare idoneo, per tentare di "mascherare" la giovane età e l’inesperienza. Sceglie sempre abiti sartoriali blu o grigio scuro, abbinati a camice bianche e, quando la situazione lo richieda, cravatte spesso discutibili, specialmente quelle sottili che annoda in modo impreciso. Non dimentichiamo di citare i pantaloni stile “acqua in casa” che lo fanno somigliare più ad un giovane manager “in carriera” che ad un Presidente del Consiglio. Sarà per il portamento, che lascia molto a desiderare, sarà per la poca attenzione ai dettagli, per la difficoltà nell’allacciare correttamente i bottoni, ma il suo look non convince.
Ho pianto, e non di commozione, quando a Cuba ha sfoggiato la maglia numero 10 della Nazionale di Calcio. Proprio quel numero 10 appartenuto al mio adorato, nonché sempre elegantissimo, Alessandro del Piero. Ma perché?
Ma la peggiore versione di sé ci è stata mirabilmente offerta ogni qualvolta fosse costretto ad avanzare tra due ali di militari sull’attenti, durante le manifestazioni ufficiali: qui il nostro presentava un incrocio tra il passo dell’oca e quello di Topolino che cammina fischiettando, il tutto peggiorato dal viso intento a dare un’espressione di solennità. La rigidità del busto, unita a movimenti di spalle e bacino che nemmeno il Molleggiato, lo facevano sembrare una caricatura.
Spesso con le maniche della camicia ripiegate sopra al gomito (corrispondenza di immagine e messaggio), Renzi dà l’idea di una persona poco indaffarata ma molto accaldata.
In ogni caso, comunque lui, a mio avviso, rappresenta tristemente il tipico uomo arrivista e carrierista, quello concentrato solamente su se stesso, calcolatore, incapace di sentimenti istintivi, pieno di sé. Dunque donne, se volete trascorrere la vita all’ombra di un uomo che vi considererà all’ultimo posto nella sua scala gerarchica, scegliete pure un Matteo Renzi, ma sappiate che non avrete vita facile.
Come diceva una vecchia pubblicità: “se lo conosci lo eviti”. Ma questo detto vale per il popolino... a mio modesto parere è l'unico politico vero rimasto in Italia, l'unico che voterei... se votassi!

19/09/2021

CV MATTEO SALVINI... DI GINO DEL TACCO
Il CV di Matteo Salvini

Nato a Milano il 9 marzo del 1973
Da piccolo subisce uno shock: gli rubano il pupazzo di Zorro
Nel 1988, a 15 anni, partecipa a Doppio Slalom su Canale 5. Vince 900.000 Lire (da allora si è affezionato … alle Lire)
Maturità al Liceo Manzoni, con 48/60 (il 48 ritornerà nella sua carriera, in milioni di Euro però!)
Iscrizione a Scienze Politiche e poi a Storia, senza finire né una né l’altra
Iscritto alla Lega nel 1990
Fondatore della corrente Comunisti Padani
Frequenta il Leoncavallo (Master in nullafacenza), che difende quando la Polizia cerca di sgombrarlo (non usava ancora la giacca della Polizia e neanche quella dei Pompieri)
Nel 1993 viene eletto consigliere comunale a Milano (e cominciamo a pagarlo noi)
Nel 1993 partecipa a Il pranzo è servito su Rete 4 dove dichiara la sua professione: NULLAFACENTE
1994 – 1997 responsabile dei giovano leghisti
1997 comincia la collaborazione come cronista con la Padania
1998 – 2004 segretario provinciale della Lega
1999 rifiuta di stringere la mano al Presidente Ciampi dicendo: “No grazie, lei non mi rappresenta”
2004 – 2006 deputato al Parlamento Europeo (non ci va praticamente mai, ma l’abbiamo pagato ugualmente) e sceglie come assistente il fratello di Umberto Bossi (bisogna pur sbarcare il lunario)
2006 si dimette per diventare consigliere comunale di Milano (l’abbiamo pagato noi)
2008 eletto deputato alla Camera (l’abbiamo pagato noi)
2009 si dimette da deputato del Parlamento Italiano e diventa deputato al Parlamento Europeo (non ci va praticamente mai, ma l’abbiamo pagato ugualmente)
2012 eletto segretario della Lega Lombarda
Nel 2013 eletto segretario della Lega Nord dichiara “A livello internazionale la priorità è sgretolare questo Euro … . Si alle alleanze con LePen, gli Olandesi di Wilders, gli austriaci di Moeltzer … insomma con quelli dell’Europa delle Patrie”
Nel 2014 eletto al Parlamento Europeo (non ci va praticamente mai, ma l’abbiamo pagato ugualmente)
Nel 2017 rieletto segretario della Lega
Nel 2017 eletto deputato in Calabria (lo paghiamo noi)
Il resto è cronaca di questi giorni

Praticamente non ha mai lavorato! e sono 30 anni che lo paghiamo!

Mi dispiace moltissimo pubblicare come primo post della pagina un articolo del PD,  di Gino del Tacco, ma è FANTASTICO! ...
19/09/2021

Mi dispiace moltissimo pubblicare come primo post della pagina un articolo del PD, di Gino del Tacco, ma è FANTASTICO! Stavo cercando un CV di Matteo Salvini, sicura che non avesse mai lavorato, ma Gino Del Tacco ha scritto questa meraviglia nel 2017 e vale la pena postarlo! NON SONO DI SINISTRA MA QUESTO E' UN CAPOLAVORO

La pagina di Gino del Tacco Condividi questo post CV Matteo SalviniNato a Milano il 9 marzo del 1973Da piccolo subisce uno shock: gli rubano il pupazzo di ZorroNel 1988, a 15 anni, partecipa a Doppio Slalom su Canale 5. Vince 900.000 Lire (da allora si è affezionato … alle Lire) …Continua a leg...

19/09/2021

Da troppi anni vivo all’estero e forse non sono più abituata alla mediocrità! Ho vissuto in diversi paesi, USA, CANADA, SVIZZERA, FRANCIA e per finire, da anni ed anni nella mia amata ed adorata UK.
In tutti i paesi esistono disservizi e problematiche, ma quanto accade in Italia è qualcosa che sfiora l’inverosimile ed il ridicolo.

Un popolo abituato a disservizi di ogni tipo, che non ha più neppure la forza per ribellarsi ad un sistema che ha raggiunto livelli catastrofici.

Con questa pagina non si intende cambiare un paese che ormai è allo sfascio, ma si vuole esclusivamente evidenziarne, con ironia, le problematiche legate alla politica e ad i disservizi che gli abitanti di questo paese sopportano in modo molto sportivo.

L’Italia vista dall’estero è un paese tutto da rifare, ma che non si puo’ rifare, perché sarebbe troppo difficile mettere mano alla testa di tutti gli Italiani.

La politica italiana è semplicemente lo specchio degli italiani e non comprendo il perché continuino insistentemente a lamentarsi… alla fine li hanno votati loro!

UN'ITALIA TUTTA DA RIFARE!

ENJOY!

08/07/2021

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