OC Revista

OC Revista Créée en 1923, OC témoigne de l’aventure d’une création occitane en dialogue permanent avec le monde.

05/11/2024
Cosa c’è, dopo la Sardegna e il Cabudanne ? La rivista OC sta preparando il suo numero invernale… e l’apresta d’Estonia ...
04/11/2024

Cosa c’è, dopo la Sardegna e il Cabudanne ? La rivista OC sta preparando il suo numero invernale… e l’apresta d’Estonia estant, que mercé a Guilhèm Gibèrt, convidam Jaan Kaplinski per inaugurar lo n° 151.
Nel dialogo con i sardi siamo universali… En escambiar ambe Estonia tot parièr : anguem cercar l’estranh al dedins de nosauts. Pièl de « pichonas lengas », pro que los poètas tenguèsson de pagelat lo monde !

Lo trabalh d'afrairament de la revista a l'aunor
02/09/2024

Lo trabalh d'afrairament de la revista a l'aunor

📚 Presentazione del numero speciale della rivista “OC”.

🛡️La rivista OC è lo strumento di difesa e diffusione della lingua e della cultura occitana creato nel 1923 a Tolosa. Era e continua ad essere espressione del movimento culturale e politico che rivendicava i diritti di coloro che parlano una delle più antiche e nobili lingue d’Europa, la lingua d’oc, che Dante collocava accanto alla lingua d’oil del nord della Francia e alla lingua del sì italiana. Era stata la lingua dei trovatori provenzali che anticiparono e furono modello per lo sviluppo della poesia che nobilitava le lingue romanze derivate dal latino. Il movimento fu chiamato felibrista, ebbe grande risonanza in tutta Europa per l’opera di Frederic Mistral, vincitore del Premio Nobel nel 1904. Il movimento, oltre che dalla rivista, continua ad essere rappresentato dall’IEO, l’Istituto di Studi Occitani, e dalle Calandretas, le scuole primarie e secondarie in cui tutte le materie sono trattate in lingua occitana. L’alta qualità dell’insegnamento fa sì che vengano frequentate da migliaia di alunni.

🔗 I contatti tra il Cabudanne de sos Poetas e la realtà culturale occitana sono nati grazie a Franc Ducros e a Gisèle Pierra, professori dell’Università di Montpellier e poeti. Ospiti del Cabudanne sin dai primi anni, essi hanno dato un contributo importante ad allargare l’orizzonte culturale delle nostre iniziative, sino alla scomparsa di Franc Ducros un anno fa. La poesia, la musica, il teatro occitani sono entrati a far parte dell’esperienza del festival. I responsabili della rivista, Frederic Fijac e Bruno Peyras, hanno seguito le nostre attività nel corso degli ultimi anni, hanno dedicato al Festival diversi articoli e quest’anno hanno deciso di dedicare un numero intero ad alcuni poeti sardi. La scelta è caduta soprattutto sugli autori con cui sono venuti in contatto durante il loro soggiorno a Seneghe e non ha l’ambizione di offrire un quadro completo ed esauriente della vasta produzione di poesia in lingua sarda e nelle altre lingue con cui si fa poesia in Sardegna. Si va così da autori di fama consolidata come Antonella Anedda, Nanni Falconi e Francesco Ottonello, a autori cresciuti nell’amore per la poesia favorita dall’esperienza ormai ventennale del Cabudanne, Mario Cubeddu, Simonetta Milia e Giandiego Zoccheddu.

📖 L’incontro del 3 settembre 2024 sarà un’occasione, oltre che per la presentazione del numero della rivista OC dedicato alla poesia sarda, per la lettura delle poesie da parte degli autori presenti e l'ascolto di alcune letture registrate di quelli assenti. Lo scopo dell'incontro sarà quello di sviluppare una riflessione sui motivi che spingono oggi a comporre in lingua sarda. Così si continua una tradizione che ha visto la poesia come strumento privilegiato d’uso di una lingua a cui il potere politico negava la dignità di lingua di cultura di un popolo intero.

Per maggiori informazioni su questo e altri appuntamenti:
👉 Programma su www.settembredeipoeti.it

| Ass. OC

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Sus "Sette" (Corriere de la sera), un desenat d'annadas i a... LO CABUDANNE
31/08/2024

Sus "Sette" (Corriere de la sera), un desenat d'annadas i a... LO CABUDANNE

Caldrà estar a l'auçura de l'eveniment...
18/08/2024

Caldrà estar a l'auçura de l'eveniment...

📚 Presentazione del numero speciale della rivista “OC”.

🛡️La rivista OC è lo strumento di difesa e diffusione della lingua e della cultura occitana creato nel 1923 a Tolosa. Era e continua ad essere espressione del movimento culturale e politico che rivendicava i diritti di coloro che parlano una delle più antiche e nobili lingue d’Europa, la lingua d’oc, che Dante collocava accanto alla lingua d’oil del nord della Francia e alla lingua del sì italiana. Era stata la lingua dei trovatori provenzali che anticiparono e furono modello per lo sviluppo della poesia che nobilitava le lingue romanze derivate dal latino. Il movimento fu chiamato felibrista, ebbe grande risonanza in tutta Europa per l’opera di Frederic Mistral, vincitore del Premio Nobel nel 1904. Il movimento, oltre che dalla rivista, continua ad essere rappresentato dall’IEO, l’Istituto di Studi Occitani, e dalle Calandretas, le scuole primarie e secondarie in cui tutte le materie sono trattate in lingua occitana. L’alta qualità dell’insegnamento fa sì che vengano frequentate da migliaia di alunni.

🔗 I contatti tra il Cabudanne de sos Poetas e la realtà culturale occitana sono nati grazie a Franc Ducros e a Gisèle Pierra, professori dell’Università di Montpellier e poeti. Ospiti del Cabudanne sin dai primi anni, essi hanno dato un contributo importante ad allargare l’orizzonte culturale delle nostre iniziative, sino alla scomparsa di Franc Ducros un anno fa. La poesia, la musica, il teatro occitani sono entrati a far parte dell’esperienza del festival. I responsabili della rivista, Frederic Fijac e Bruno Peyras, hanno seguito le nostre attività nel corso degli ultimi anni, hanno dedicato al Festival diversi articoli e quest’anno hanno deciso di dedicare un numero intero ad alcuni poeti sardi. La scelta è caduta soprattutto sugli autori con cui sono venuti in contatto durante il loro soggiorno a Seneghe e non ha l’ambizione di offrire un quadro completo ed esauriente della vasta produzione di poesia in lingua sarda e nelle altre lingue con cui si fa poesia in Sardegna. Si va così da autori di fama consolidata come Antonella Anedda, Nanni Falconi e Francesco Ottonello, a autori cresciuti nell’amore per la poesia favorita dall’esperienza ormai ventennale del Cabudanne, Mario Cubeddu, Simonetta Milia e Giandiego Zoccheddu.

📖 L’incontro del 3 settembre 2024 sarà un’occasione, oltre che per la presentazione del numero della rivista OC dedicato alla poesia sarda, per la lettura delle poesie da parte degli autori presenti e l'ascolto di alcune letture registrate di quelli assenti. Lo scopo dell'incontro sarà quello di sviluppare una riflessione sui motivi che spingono oggi a comporre in lingua sarda. Così si continua una tradizione che ha visto la poesia come strumento privilegiato d’uso di una lingua a cui il potere politico negava la dignità di lingua di cultura di un popolo intero.

Per maggiori informazioni su questo e altri appuntamenti:
👉 Programma su www.settembredeipoeti.it

| Ass. OC

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01/08/2024

Poèma de Nanni Falconi, poèta sarde (publicat ambe 5 autres dins la darrièra liurason d' OC Revista) que legirem al Cabudanne De Sos Poetas :

Non mi dia cherrer corcare cun sas fertas
chi m’ant abertu in sa carre bia,
est dae cue chi intrat a s’ànima su dolore.
Depo lassare sos ammentos a sa lughe de sa die,
chi si brusent suta sos rajos cardiados.
Non mi depo lamentare comente faghet su trovògiu
chi apenas messadu allizat suta su sole,
o su frore de s’ammutu brusadu dae sa gheddia chi pendet mortu.
B’at bias chi deo puru mi sento un petalu allizadu.
Sunt sos sentidos de amore chi a iscutas mi leant a traitoria
cun salia chi mi ligat sa buca e su sale de su suore
chi mi nche giughent a sa mia esistèntzia bamba.
Sas ancas chi si movent a sa sola suta sos lentzolos
e chena pasu mi domandant recreu.

Onni die torro a fàghere sa summa de unu càrculu
cramadu bida, ma su risurtadu non mi cuntentat mai.

*********************
Non vorrei andare a letto con le ferite
che mi hanno aperto nella carne viva,
è da lì che penetra il dolore fino all’anima.
Dovrei lasciare i ricordi esposti alla luce del giorno
e non lamentarmi come fa il trifoglio appena falciato
che appassisce sotto il sole
o il fiore dell’asfodelo bruciato dalla brina
che pende inerte a capo chino.
Certe volte mi sento anch’io un petalo avvizzito
Sono i sentimenti d’amore che a volte mi prendono a tradimento,
con la saliva che m’impasta la bocca
e il sale del sudore che mi riportano alla mia insipida esistenza.
Le gambe si muovono da sole sotto le lenzuola
e senza pausa e mi chiedono di riposare.

Ogni giorno faccio da capo la somma di un calcolo
chiamato vita, ma il risultato non mi contenta mai.

Traduida cun s'agiudu de Maria Elena Sini.

26/07/2024

Ti presentiamo la lista degli incontri programmati per la nuova edizione del festival.

En tornar del casal, lo quite cap-redactor trapa son OC Revista nuèva dins la bòita.Mèfi : al rotatge, se son enganats d...
02/07/2024

En tornar del casal, lo quite cap-redactor trapa son OC Revista nuèva dins la bòita.
Mèfi : al rotatge, se son enganats d'expeditor - qu'es pas, solide, l'Ostal d'Occitania. Cal esperar qu'agèsse pas entrainat de pecas per la tièra dels abonats !

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625 Carrièra De Lapermenada
Bias
47300

Téléphone

+33670811654

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